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Autore: soliloquia    28/05/2019    1 recensioni
Si torna sempre dove si è stati bene.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Al tuo bambino che non vedrá mai la luce.







 

"Si ritorna sempre dove siamo stati bene"
Mi mammma è solita ripetermelo, come un'antica litania che le ha fatto compagnia da giovane.
Mia mamma ci è ritornata, nelle braccia di mio padre, perchè era lui il suo 'dove'. Perchè ci stava bene lí, non era uno spazio angusto, non era troppo profondo. Era giusto e stava bene.
Anche tu sei ritornato.
Anche tu, dopo tutto, ci stavi bene, con me.
Ero io il tuo 'dove'.
Erano le mie gambe intrecciate alle tue (sempre dorate)
Erano le mie braccia piccole a starti giuste.
Erano le mie labbra che baciavi sempre con rabbia.
Ero io.
Sei ritornato e il circolo vizioso è tornato con te.
Pianti, urla, messaggi cancellati, ferite riaperte.
Hai tentato di baciarmi e forse mi sono scostata.
"C'è lui ora"
Ma a te che importa?
Non ti importa se altre braccia mi hanno stretta, se altre labbra mi hanno baciata (forse) con piú dolcezza.
Non ti importa.
"Ora tu stai ferma e io ti bacio"
Non è successo, hai provato a farmi bere a farmi ridere e a farmi restare.
Dopo tutto, io sono il tuo 'dove', giusto? Tu con me ci stai bene, vero?
E lei invece? Lei ti aspetta sotto il portone di casa, una sigaretta tra le labbra strette e sottili e gli occhi chiari che guarderebbero sempre e solo i tuoi.
A lei non pensi? A te e lei? A te che sei il suo 'dove'?
Sei qui, lei ha freddo e quasi provo pietá perchè ci stai solo giocando. E lo sai.
"Ti amo ancora"
Ancora, uno strano avverbio.
Significa che non hai mai smesso.
"Sei andato avanti, anche io"
Non conosco il suo nome. Credo inizi con la 'B' o con la 'R'.
Dalle foto di facebook sembra carina, alta, la pelle dorata come la tua. Gli occhi piccoli e azzurri.
Le labbra piccole, che non puoi mangiare come le mie.
Io non sono il tuo posto, il tuo dove, la tua persona.
Non sono niente.
Non devo essere niente.
Sei stato il mio 'dove', lo sei stato sotto la grande quercia, a squagliarci al sole, lo sei stato sotto le lenzuola bianche e fresche, lo sei stato quando avevo la bocca sporca di nutella e che sapeva di sigarette al mentolo.
Sono le tre del mattino e non so nemmeno perchè mi hai chiamata.
"Esci"
"No"
"Esci"
"Perchè?"
"Che ci perdi? Dai"
Quasi nevicava, quasi piangevo.
Ma come pretendi che mi prenda qualcosa che non è piú mio, qualcosa che è di un'altra?
"Buonanotte"
"No"
Hai tentato di baciarmi ancora ed ancora e ancora.
"Ma dove scappi"
Non lo so, so solo che non ho dormito, che i miei capelli sono bagnati e ho tanto freddo alle gambe. (sempre troppo bianche)
Forse un giorno, mi stringerai ancora, bacerai le mie labbra e allora mi sussurrerai piano quello strano ti amo.




"Non sei piú il mio dove, non sei nessun posto in particolare."
"Non ti credo"
"Non m'importa"
"Resta"
"Non sono mai tornata"

   
 
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