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Autore: bacinaru    29/05/2019    4 recensioni
[SPOILER ENDGAME]
"«A cosa pensi?»
«A casa e al fatto che sono finalmente salvi, Tony. Ce l'abbiamo fatta.»
Fa spallucce, noncurante, anche quando sente le labbra traditrici stirarsi in un ghigno soddisfatto.
«Io stavo pensando a un cheeseburger. Pensi che ce l'abbiano in questa landa desolata?»"
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Natasha Romanoff/Vedova Nera, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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UnaFrase
Fandom: MCU
Personaggi: Tony Stark, Natasha Romanoff
Pairing: none
Words: 536
Genere: introspettivo
Rating: giallo
Contesto: Avengers: Endgame (SPOILER!!)
Beta: Nais
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono.
Note: Scritta per il drabble event del 10/05 - 12/05 2019 con il prompt: "Tony & Nat, Non avrebbero mai scommesso di trovarsi sul ponte del paradiso insieme, loro che si erano spesso scontrati e non avevano mai avuto la possibilità di riappacificarsi prima della morte.
"A cosa stai pensando?"
"A casa e al fatto che sono finalmente salvi, Tony. Ce l'abbiamo fatta."
"Io stavo pensando a un cheeseburger, pensi che ce l'abbiano in questa landa desolata?"
Nat aveva semplicemente riso."




In the end,
we'll just start walking again



Si sveglia al suono delle onde di mare, una leggera brezza marina ad accarezzargli il volto e l'odore di salsedine a pizzicargli le narici.
Borbotta scontento: non vuole alzarsi. Non è sicuro di dove si trovi e ciò dovrebbe allarmarlo, questo lo sa, ma al momento si sente troppo bene perché possa davvero importargliene qualcosa. C'è un senso di calma e contentezza a pervadergli il corpo ed è una sensazione preziosa che nel tempo ha imparato a custodire gelosamente ogni volta che gli è capitato di poterla saggiare.
«Sei sveglio?»
Conosce quella voce.
Tony si permette di aprire un occhio soltanto e si accorge di essere disteso. Qualcuno, seduto accanto a lui, lo sta guardando dall'alto.
«Natasha?»
Lei inclina appena un angolo delle labbra in un sorriso di assenso.
Con una grande forza di volontà e un sospiro forse un po' esagerato, Tony decide di aprire anche l'altro occhio e si mette seduto. Si trova su un ponte di pietra, le gambe penzoloni oltre il bordo, ognuna tra una barra e l'altra della ringhiera in ottone dorato. Sotto di lui, le onde del mare di infrangono chiassose sulla battigia, per poi ritirarsi e lasciare il segno delebile del loro passaggio.
«Uh» gli sembra una risposta abbastanza appropriata. Natasha inarca un sopracciglio: «Tony Stark senza parole. È vero che esiste una prima volta per tutto.»
La guarda storto, giusto perché quella, ormai, è la risposta standard alle sue frecciatine.
«Dove siamo?»
Natasha si prende qualche secondo, mentre contempla in silenzio l'orizzonte. Alza le spalle in un gesto noncurante: «Il Paradiso, se sei un credente. Sinceramente non mi interessa come si chiama.»
Tony si acciglia. Adesso ricorda: è morto in battaglia. Non sa come, esattamente, dovrebbe sentirsi di fronte a questa realizzazione. Amareggiato, forse, ma non sembra possibile provare sentimenti negativi in quel posto o forse ha semplicemente accettato ciò che è accaduto. È sempre stato un uomo pratico, dopotutto.
Anche se per un momento gli sembra di poter vedere il volto di Pepper e il sorriso giocoso di Morgan e gli mancano, gli mancano tantissimo, ma sa che, col tempo, staranno bene.
Si volta ancora una volta a guardare Natasha. Indossa dei pantaloncini neri, una camicetta bianca e i capelli sono raccolti in una lunga treccia dal colore rosso acceso. Ha le labbra ancora leggermente curvate in quel sorriso tranquillo che lo ha accolto al suo risveglio: per la prima volta non sembra avere nessuna preoccupazione al mondo.
«A cosa pensi?»
«A casa e al fatto che sono finalmente salvi, Tony. Ce l'abbiamo fatta.»
Fa spallucce, noncurante, anche quando sente le labbra traditrici stirarsi in un ghigno soddisfatto.
«Io stavo pensando a un cheeseburger. Pensi che ce l'abbiano in questa landa desolata?»
Nat ride. È un suono nuovo. Le dona.
Si alza e gli porge una mano.
«Diamo un'occhiata?»
Accetta l'offerta e si mette in piedi.
Lancia un ultimo sguardo alla distesa d'acqua che pare separarli dal resto del mondo: gli è sempre piaciuto il mare.
«Mi dispiace, Nat... sai, per quella volta...»
«Tranquillo, Tony. Se non ti avessi già perdonato, saresti morto molto prima.»
Così, con le mani ancora intrecciate, si incamminano: per dove non si sa, ma sono insieme e questo è sempre stato abbastanza.  

  
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