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Autore: cussolettapink    31/05/2019    3 recensioni
“Davvero? Il nuovo arrivato è una ragazza e non un ragazzo? Ma cosa le sarà saltato in mente?!?” Una voce la distrasse dal guardarsi intorno e la fece concentrare invece sul discorso appena iniziato nella stanza che ancora non aveva visitato.
“Sicuramente” si aggiunse una seconda voce “è una poco di buono! Chi mai verrebbe a stare in un dormitorio con soli maschi?!”.
La ragazza stava per abbassare la maniglia e manifestare la sua presenza quando una terza voce – che le sembrò leggermente familiare – si aggiunse alla conversazione.
“Louis, non essere come sempre così prevenuto, magari è una brava ragazza che è solo interessata a trovarsi vicina per frequentare le lezioni”.
Sorridendo nel trovare una persona disposta a trattarla con gentilezza, la ragazza entrò nella stanza proprio nel momento in cui quella famosa terza voce finì la frase.
“O forse, è semplicemente una t**** in cerca di divertimento”.
La sorpresa per la frase completamente assente di tatto o gentilezza non preoccuparono neanche lontanamente la ragazza perché, nel momento in cui individuò il ragazzo che aveva parlato, si sentì raggelare.
Il ragazzo che l’aveva appena offesa niente di meno era che Harry
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Chapter 13 – Second Request.


Paige aveva passato tutta la mattinata a pensare a un modo per rubare il cellulare a Zayn e cancellare il video senza che lui lo notasse.

L’idea di parlare direttamente col moro era stata subito eliminata, visto che tutta quella situazione avrebbe potuto portare un sacco di problemi. La ragazza era fermamente decisa a non parlare con nessuno di ciò che era accaduto la sera prima, la posta in gioco era davvero troppo alta.

Durante tutte le lezioni sentì lo sguardo di Rider addosso, sensazione che la fece sentire tremendamente a disagio.

Non riuscì neanche a godersi la pausa pranzo con Meghan, continuando a pensare a come avrebbe fatto quel pomeriggio. Durante la pausa aveva anche avuto modo di accordarsi con Niall, decidendo che subito dopo le lezioni si sarebbero visti nella stanza del biondo e avrebbero deciso come strutturare il tutto.

La campanella dell’ultima ora suonò prima ancora che la ragazza se ne rendesse conto, portandola in modo quasi meccanico a raccattare la sua roba e salutare distrattamente l’amica.

 
Una volta giunta al dormitorio, salì velocemente in stanza per posare la cartella e prese un blocco per gli appunti, pronta ad andare nella stanza del biondo.

Bussò lentamente e attese che qualcuno venisse ad aprirgli. Sgranò gli occhi quando si ritrovò Zayn con indosso solamente un asciugamano legato in vita e un altro con cui si stava frizionando i capelli.

“Scusami, Niall mi aveva detto che dovevi passare ma speravo di finire prima. Lui è andato un attimo giù in cucina, a suo dire ha bisogno di almeno due panini per affrontare questo programma di studio. Non immagino cosa dovrà mangiare quando dovrete iniziare a studiare! Vado in bagno a vestirmi, tu entra e fai come se… beh casa tua è casa tua, fai come se fosse la tua stanza” parlò sorridendo il moro, non accorgendosi minimamente che la castana era ancora rimasta scioccata dalla visuale dei tanti tatuaggi e muscoli che contornavano il petto del moro e che le avevano fatto perdere qualche battito.

Senza dubbio, si era resa conto che Zayn – così come altri ragazzi del dormitorio – possedesse una bellezza veramente fuori dal comune, quello di cui era certa è che mai si sarebbe trovava in una situazione simile, convinzione che quella giornata era andata tranquillamente a farsi benedire.

Cercando di riprendersi dalla vista del ragazzo, la mora realizzò di trovarsi nella stanza da sola.

 Zayn era infatti entrato in bagno, lasciando il cellulare in bella vista su quello che evidentemente era il suo letto.

Capì che mai avrebbe avuto occasione più propizia per fare quello che le era stato ordinato e, seppur con un po’ di reticenza, tornò verso la porta di ingresso.

Si affacciò velocemente per assicurarsi che il biondo non stesse tornando su con le provviste e si tuffò sul cellulare, ringraziando il cielo in almeno dieci lingue che il moro non avesse un codice di sblocco.

Andò velocemente nella galleria e cominciò a scorrere velocemente la cartella dei media, cercando di orientarsi con le date per capire più o meno l’altezza in cui si sarebbe potuto trovare il video.

Una volta trovato il video, lo cancellò velocemente e quasi lanciò il cellulare sul letto quando sentì la porta aprirsi. Si allontanò di corsa e osservò il biondo – che aveva un vassoio con sopra tre panini – quasi col fiatone.

“Ehi Tolkin, tutto bene?” Domandò, avvicinandosi alla scrivania e posando il vassoio “ho preso un panino anche per te”.

“Grazie. Visto che dobbiamo iniziare a studiare insieme, che ne dici di passare al nome? Tolkin mi farebbe un po’ strano” scherzò lei, tentando di cambiare argomento.

“Va bene Paige, come vuoi. E’ solo l’abitudine, visto che Harry ti chiama così nonostante ormai siate amiconi”.

“Io e Styles amiconi? Quale film sarebbe?” scherzò, avvicinandosi al biondo e prendendo il panino “comunque grazie, è stato un bel pensiero. Dunque, direi di finire il panino e iniziare, che ne dici?”

Per fortuna quel giorno la mora non dovette lavorare alla tavola calda, solo Harry aveva il turno.

Passò tutto il pomeriggio con Niall e, una volta che ebbero terminato di parlare di piani scolastici di recupero, si dedicarono anche a qualche chiacchiera generale sulla scuola o sul dormitorio.

Si fece sera prima di quanto la ragazza avesse voluto. Andò giù e preparò qualcosa da mangiare, offrendosi di fare la pasta per tutti quanti. Un semplice sugo e pacchi da un chilo le permettevano di poter dedicare queste piccole attenzioni ai suoi coinquilini senza che questo minasse le sue finanze.

Le sarebbe piaciuto poter cucinare più spesso, purtroppo però cucinare per venti ragazzi affamati - soprattutto se magari si parlava di preparare un secondo - si era dimostrata una spesa molto dispendiosa.

Preparò la pasta e lasciò la ciotola sul bancone della cucina, in modo che chiunque avesse potuto prenderla.

Indossando il giaccone che utilizzava per fare le pulizie – visto che le temperature avevano già da un po’ cominciato ad abbassarsi – si diresse fuori dal dormitorio.

Ogni qualvolta che la ragazza udiva un rumore, si guardava nervosamente intorno aspettandosi di ritrovarsi Tod Rider alle spalle.

Il ragazzo non si palesò però fino alla fine delle pulizie, quando ormai la ragazza si era convinta che le parole del ragazzo fossero solo aria al vento.

“Tolkin, spero tu abbia buone notizie”.

“Era troppo sperare che non ti presentassi, immagino” rispose piccata la giovane donna, decidendo che non avrebbe mai più mostrato il suo lato più debole a un essere come Tod Rider.

“Hai cancellato il video?” domandò lui in risposta, non dando modo alla ragazza di capire se le sue parole l’avessero o no toccato in qualche modo.

“Sì, sono riuscita a cancellare il video”.

“E come faccio ad averne la certezza?” .

“Immagino dovrai fidarti di me, ho preso il cellulare di Zayn e ho cancellato il video questo pomeriggio, posso garantirti che non esiste più. Dimmi ora cosa altro vuoi in modo da poter chiudere tutta questa storia”.

“Vai dritta al punto Tolkin eh? Va bene, voglio che tu e il tuo stupido dormitorio partecipiate alla gara sportiva tra classi”.

“Ok, questo è semplicemente impossibile. Non accetteranno mai!” parlò, ben conscia di quanto stava dicendo.

“Tu sappi solo che se per il giorno della gara il tuo dormitorio non parteciperà, tua mamma perderà il prezioso lavoro che è faticosamente riuscita a trovare.”

“Sei una persona mostruosa! Non puoi giocare con le persone in questo modo! Per favore, qualsiasi altra cosa ma non far licenziare mia mamma, è davvero in gamba nel suo lavoro! La tua azienda potrebbe guadagnare davvero moltissimo grazie a lei!”.

“Quale sarebbe la parte che dovrebbe interessarmi? Comunque va bene, io non toccherò tua madre ma… tu fai in modo che la tua squadra ci sia ai giochi, altrimenti a pagarne le conseguenze sarai direttamente tu. Ovviamente se avrò anche solo il minimo sospetto che i tuoi cari compagni sospettano di me o che tu abbia raccontato quello che ci siamo detti stasera, niente di quello che dirai o farai potrà salvare il posto a tua madre”.

Una volta terminato di parlare – come era già successo la sera precedente – il ragazzo si voltò e andò via, lasciando una sconsolata Paige immobile al centro dello sgabuzzino.

Tornò quasi meccanicamente al dormitorio e senza salutare niente e nessuno si diresse in camera, trovandosi costretta a fermarsi solo nel momento in cui sentì una voce conosciuta chiamarla.

“Styles? Ti serve qualcosa? Sono davvero esausta stasera e vorrei andare a dormire”.

 La forse troppa durezza utilizzata mise in guardia il riccio, che guardò interrogativo la ragazza che non si era mai dimostrata prima di allora così fredda.

“Tolkin tutto bene? E’ successo qualcosa?”.

“No, assolutamente niente. Cosa ti occorre?”.

Seppur indeciso, il ragazzo parlò “Il boss ha chiesto se domani possiamo fermarci più a lungo perché ha due feste di compleanno e prevedere di chiudere la taverna un paio di ore più tardi. Ho già parlato con Louis, ovviamente copre lui il tuo turno a pulire l’atrio. Mi ha chiesto di avvisarti visto che oggi non eri di turno”.

“Va benissimo, allora ci vediamo domani, buonanotte”.

“Notte, Tolkin sei tutta strana” sentenziò lui, alzando le mani in alto come in segno di resa e dirigendosi verso la sua stanza.

Quella notte la ragazza la passò nella disperazione più totale, non avendo la minima idea di cosa Rider potesse volere da lei e quali sarebbero state le conseguenze di un’assenza del suo dormitorio ai giochi sportivi.

Sapeva quanto fosse una manifestazione snobbata dalle classi più grandi, quindi non era riuscita a capire perché quel ragazzo ci tenesse tanto a far partecipare il suo dormitorio a quell’evento.

Tutta la voglia che poteva aver avuto la ragazza di partecipare era stata spazzata via dal pensiero di come convincere i suoi compagni, senza purtroppo trovare un’idea decente.

 
Il giorno seguente, la ragazza si alzò dal letto con la stessa voglia che avrebbe avuto un condannato a morte nell’andare verso il patibolo.

Aveva riflettuto tutta la notte su come avrebbe potuto convincere i compagni a partecipare a quella dannata manifestazione sportiva, non trovando una sola idea decente.

La cosa che più le sembrava avvicinarsi a una buona idea era stata di provare a parlare singolarmente con ognuna delle persone con cui in un modo o nell’altro era riuscita ad entrare in sintonia.

Terminate le lezioni, tornò velocemente al dormitorio e si diresse verso la stanza di Louis.

“Ma ciao carissima, cosa ti porta qui?” gli domandò il castano una volta individuato chi avesse bussato alla sua porta.

“Louis, io e te ormai siamo amici vero?”.

La domanda sorprese non poco il ragazzo, che di contro guardò la mora confuso.

“S-si, certo che siamo amici. Da dove ti viene questa domanda?”.

“Ho bisogno del tuo sostegno, voglio che il dormitorio partecipi alla gara sportiva che ci sarà tra una settimana… le iscrizioni saranno aperte fino all’ultimo quindi ho una settimana di tempo per riuscire a convincere almeno dodici abitanti del dormitorio… se potessi contarti, sommando anche me ne dovrei cercare solo altri dieci”.

“Tolkin, tesoro mio, ti sei forse ammattita? Non troverai mai nessuno che voglia partecipare a quella cosa da primini”.

“Lo so, sto tentando però. Posso contare sul tuo appoggio?”.

“Sì sì, puoi contarci. Ma tu non dovresti andare a lavoro? Ho visto Harry uscire dieci minuti fa”.

“Sì sto andando anche io, volevo solo parlarti. Grazie ancora per sostituirmi stasera, tra cinque giorni sarà finita anche questa punizione maledetta”.

“Tranquilla, mi sembra il minimo”.

La ragazza, dopo aver salutato Louis, tornò nella sua stanza e recuperò velocemente la divisa prima di dirigersi verso l’uscita della casa e successivamente alla locanda.
 



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Angolo autrice:
Ma buonasera, in orario nel mio ritardo, penso di ufficializzare la data dell'aggiornamento a venerdì, visto che di giovedì non riesco mai ahahahha
Mi piacerebbe davvero sapere cosa ne pensate di questo capitolo, se secondo voi ci sono cose che non quadrano oppure comunque se vi piace la piega che sta prendendo!
saluti,
Liz
   
 
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