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Autore: jay0704    31/05/2019    2 recensioni
Cosa succederebbe se Sara si innamorasse del suo insegnante? Cosa succederebbe se i due si mettessero insieme?
Riuscirà Sara a fare breccia nel cuore del suo insegnante? Riuscirà a cancellare gli ostacoli che li dividono?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Scolastico
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Sono al primo giorno di scuola, inizierò e finirò l’anno in una nuova scuola, in un nuovo ambiente, Milano.



Mi sono trasferita in questa città a causa del divorzio dei miei genitori. Mia madre non voleva più vivere nella stessa casa in cui mio padre l’ha tradita. Ha deciso di costruirsi una nuova vita, in una città completamente sconosciuta per entrambe, mi dice sempre che per dimenticare è necessario un cambiamento radicale. La prima volta che me lo disse, non gli avevo prestato particolare attenzione credevo che fosse stato detto in un momento di completo sconforto.



Al giorno d’oggi ritengo di aver fatto un tremendo errore, mai ignorare l’ira e il dolore di una donna appena tradita.



Arriviamo davanti all’istituto in cui trascorrerò i prossimi nove mesi, scendiamo dall’auto,  ammetto di stare un po’ in ansia, sicuramente sarò definita “ la ragazza nuova” nei prossimi giorni.





Questo mi mette tremendamente a disagio, odio stare al centro dell’attenzione, da bambina evitavo sempre di attirare l’attenzione degli insegnanti ero la classica bimba calma e silenziosa che si divertiva da sola, anche quando si trattava del mio compleanno odiavo e odio tuttora il momento della torta, un momento in cui tutti si riuniscono per farmi gli auguri, provavo sempre a svignarmela, ma ogni mio tentativo era inutile mia madre riusciva sempre ad impedire i miei tentativi di fuga.



Adesso è giunto anche l’ora dei convenevoli a scuola, mi auguro di riuscire a farmi qualche amicizia. Quando mi sono trasferita a Milano, sono stata costretta a lasciare il mio migliore amico Omar, l’unica persona con cui sono riuscita a stringere un rapporto vero e sincero.





Siamo appena entrate nella grande scuola, è un liceo scientifico, mia madre cerca di chiedere indicazioni, ma sembra che nessuno è intenzionato a dargliele.



Decido di intervenire, come me anche lei è in ansia e sotto stress, fermo il primo ragazzo che mi capita, da dietro sembra davvero un bel ragazzo, è alto e Moro, sembra muscoloso per ciò che vedo, ha delle spalle larghe e possenti, un bel sedere e delle gambe lunghe. Il jeans che indossa fa esaltare il suo perfetto fondoschiena.



Si volta subito quando lo chiamo, rimango incantata da tanta bellezza, il suo viso e perfetto ha dei lineamenti a dir poco perfetti, labbra rosee e carnose, occhi grandi e azzurrissimi. Rimango a fissare quei meravigliosi occhi per diversi secondi. Non mi accorgo nemmeno che il ragazzo si trova qui davanti a me. È la sua voce a riportarmi alla realtà





-Ti serve qualcosa?



Provo a rispondere cercando di non mostrare l’effetto che mi ha appena causato.



-Si, mi...mi sa dire dove si trova l’ufficio della p..preside?



Domando maledicendomi per la pessima figura che sto facendo, dovevo anche balbettare? Non bastava solo, il mio sguardo perverso?






        
  • Si, certo vi accompagno io



Lo ringrazio mostrandogli un sorriso a trentadue denti che ricambia. << Tesoro grazie, ci faccia strada la seguiamo>> dice mia madre rivolgendo uno sguardo incuriosito nei miei confronti. Il ragazzo dal fisico perfetto, ci fa cenno di seguirlo, lo seguiamo, mantengo lo sguardo fisso sul ragazzo, provo ad evitare di fissarlo, provando a guardare altre, ma i miei occhi si spostano involontariamente di nuovo sul ragazzo.



-Ti piace? È proprio un bel giovanotto,eh?



Dice facendomi l’occhiolino, le mie guance sento che sono diventate rosse a causa dell’imbarazzo.



-Mamma è accanto a noi evita di fare commenti sul suo fisico?



Sussurro all’orecchio di mia madre sperando che il moro non ci abbia sentite.  



-Tesoro ma sei cieca? È sexy, giuro che se non fosse uno studente, sarei già in bagno con lui a fare sesso! Secondo me a letto è una bomba!



Rimango sorpresa dalle affermazioni di mia madre, non ha contegno, provo a risponderle cercando di mantenere il tono della mia voce basso,



- Smettila! Potrebbe essere tuo figlio!





-Eccoci qui, questo è il suo ufficio, dovete fare qualcosa in particolare?Domanda rivolgendo lo sguardo a me e a  mia madre. Devo ammettere che mia madre ha ragione, sembra un dio greco , anch’io farei sesso con lui.



-Si devo chiederle la classe, che mi è stata assegnata.



Affermo sorridendogli



-Sei una nuova studentessa?



-Si esatto, piacere mi chiamo Sara.>>



-Ed io sono la madre Carmela non si direbbe ehh?? Ma lei fa per caso il modello? Posso toccarle i muscoli delle braccia?



Ecco lo sentivo, l’ha detto, mi ha appena regalato una pessima figura! Cosa potrà pensare di noi? Che siamo due deficienti. Ti prego mamma stai zitta, non dire altro.



-No, signora. Vi lascio in compagnia della preside, buona giornata.



Si allontana da noi velocemente, ecco lo sapevo la messo in imbarazzo con le sue domande inopportune.





Entriamo nell’ufficio della preside, mi da  subito il benvenuto, spiegandomi alcuni particolari inerenti alla scuola.



Usciamo dal suo ufficio, ed io corro subito nella mia classe, non prima di lasciare un bacio nella guancia di madre.



-Tesoro, mi raccomando fatti quel bel fustacchione anche per tua madre.



-Ok dai ci vediamo dopo



Gli dico ignorando ciò che mi ha appena detto, mi allontano da lei ed inizio a cercare la mia classe, che per mia fortuna trovo quasi subito.



Sfortunatamente la porta è già chiusa, quindi  sono obbligata a bussare per entrare, ok... questo mi mette in agitazione, al primo giorno di scuola avrò tutti gli occhi puntati addosso dai miei compagni. Può andare peggio di così? Non bastava la figuraccia di poco fa’?





Prendo un bel respiro e busso alla porta, per poi entrare subito dopo.

-Buongiorno


Dico timidamente, tenendo gli occhi puntati  nel pavimento.



- Buongiorno, è benvenuta nella nostra scuola. Io sono il tuo insegnante di letteratura.





Mi volto verso la persona che mi sta parlando, rimango senza parole quando realizzo che il mio insegnante è lo stessa persona con cui ho fatto una pessima figura.



Mamma mi spiace, non potrò farmi il moro in bagno!



   
 
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