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Autore: Shizuki    24/07/2009    2 recensioni
Shikamaru Nara era un genio.
Tutti lo sapevano, che era un genio.
Forse un po' troppo pigro, ma pur sempre un genio.
Ma chi sapeva che quel genio era una frana con le donne?
[...]
«M-ma io non sono pratico con i bambini!»
«Oh, suvvia, Shikamaru. E' ora che impari! Non è poi così difficile. Gli dai la pappa, gli cambi il pannolino e poi viene la nanna»
«P-pannolino? M-ma signora, io...»
«Osi forse ribattere?!»
~ [# 4 - Shika/Kure]
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Choji Akimichi, Shikamaru Nara
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Kurenai


Shikamaru e le sue donne

# 4 - Kurenai



Oltre alle donne, c'era un'altra cosa che spaventava a morte il nostro povero Nara,
la quale era inevitabilmente collegata con queste.
I bambini.




***



«Shikamaru, hai mai pensato di voler un figlio?».
Se poco prima le parole di Chouji erano riuscite a farlo quasi morire soffocato, stavolta poteva darsi che fosse quella buona.

Sì, ci aveva pensato.

Strano ma vero, Shikamaru Nara, quel Shikamaru Nara, aveva pensato ad un possibile figlio. Magari anche due, perché no?
Magari dopo essersi goduto un po' la vita. Diciamo come ultima cosa da fare.
Certo, detto così poteva sembrare un po' insensibile, ma cosa volete farci? Shikamaru era Shikamaru, con questo genere di cose non ci sapeva proprio fare!

Comunque, fatto stava che lo aveva considerato. Ed era già qualcosa, ma rendetevi conto che lo aveva fatto alla tenera età di dodici anni e cioé prima che avesse avuto a che fare con un vero e proprio pargoletto.

Quando, dove, come e perché?
Vi chiederete...

...


Era a faccia a faccia con il terribile nemico, il quale però, al contrario di lui, pareva molto sicuro di sé.
Il nostro moretto era con le spalle al muro, mentre l'avversario lo osservava beffardo, con uno strano scintillio negli occhi che già preannunciava di chi sarebbe stata la vittoria.
Nonostante ciò, Shikamaru non demordeva.
«Posso farcela», cercò di auto-convincersi, con un profondo respiro, stringendo l'arma tra le mani.
Ripose nuovamente l'attenzione sul nemico preparandosi alla sua prossima mossa.
Capì in un lampo quale sarebbe stata e quasi non urlò di terrore.
«No, n-non..!»
L'avversariò ghignò. Un ghigno spaventoso.
«Non ci prova-!»

Troppo tardi.

Una fontanella dal colore giallastro e l'odore acre lo colpì in pieno petto, formando così un'orribile macchia sul suo vestito. Rimase per circa un minuto come paralizzato, con un'espressione tra il disgusto e il terrore scolpita sul viso, mentre di sottofondo una risata tanto infantile quanto raccapricciante percuoteva nell'aria.
«Tu, marmocchio...» proferì dopo essersi ripreso.
L'amabile creaturina per tutta risposta alzò i piccoli e grassottelli ditini verso di lui, facendo un versetto che ricordava vagamente una pernacchia.

«Ringrazia il cielo che sei il figlio di Asuma, altrimenti a quest'ora eri già morto!», minacciò il Nara, nonostante sapesse bene che per quanto fosse stato tremendo, non avrebbe mai fatto male a un bambino! Arrancò quindi alla disperata ricerca di un panno con cui pulirsi; 
 
Esatto, proprio così. Il terribile nemico era in realtà un adorabile bebè giocherellone, l' "arma" un pannolino ormai fradicio e il nostro caro Jounin la tata! E indovinate un po'? Quella era una missione del giorno.

«Ma perché diavolo ho accettato!?» si chiese ad alta voce, mentre si toglieva la maglia ormai andata.
Perché? Facile: ordini dell'Hokage. E la cara Tsunade sapeva essere molto convincente, soprattutto quando aveva in fronte una vena pulsante e un minaccioso pugno alzato all'altezza del suo naso.
Ma lei era nulla al confronto di quello che sarebbe potuto accadere se tutto ciò fosse stato scoperto.

Un brivido gelò la schiena del nostro eroe.

Fortunatamente esisteva il segreto professionale, ma...
No, nessuno ne sarebbe venuto a conoscenza.
Nessuno.
Mai.

...


Ok. Chouji sapeva essere un buon amico, anzi, ottimo.
Ma, in fondo, tutti hanno i propri limiti.
Perciò Shikamaru non poté dargli colpa se stavolta l'Akimichi non riuscì proprio a trattenersi.
«Non lo troveresti così divertente se ti fossi trovato tu nelle mie condizioni» rispose il moretto alla generosa risata.
«Andiamo, Shikamaru. Chi non riderebbe sapendo che tu, proprio tu, hai... hai fatto da...» non riusciva proprio a dirlo senza scoppiare nuovamente, «...t-tata?»
Appunto.
Chi non riderebbe?
«Già» ammise, «per questo nessuno deve saperlo, va bene?»
«Ok, ok...» promise l'amico, «ma adesso dimmi com'è andata a finire!»
«Nh..» mugolò.

Chissà perché, ma non si fidava.

...


«Uff, ce l'ho fatta» sbuffò, asciugandosi la fronte con il dorso della mano.
La prima fase della missione era fatta: il piccolo era pulito e immacolato. Ed aveva pure il pannolino nuovo addosso...
Eh sì, signore e signori, quell'uomo era proprio un genio!
«Bene» si rivolse al pargoletto, sollevandolo dal lettino, «e ora?»
L'altro lo guardò incuriosito, sempre con le labbra piegate in un tenero sorriso.
Anche Shikamaru accennò un sorrisetto soddisfatto.
«Mi concedi mezz'ora di riposo?» gli domandò, ma ancora una volta il piccolo non poté rispondergli a voce.

Aveva quasi un anno, il piccoletto, e ancora non aveva detto la sua prima parola.
Kurenai quella mattina, gli aveva dato l'ordine ben preciso di segnarsi su un foglietto qualsiasi verso assomigliante, anche solo vagamente, ad una parola che fosse uscito dalla bocca di suo figlio. Il Nara aveva risposto con un'alzata di sopracciglio, ma glielo promise comunque.

Dalla morte di Asuma, la donna era diventata un po' più ossessiva verso i confronti del figlio.
Forse a causa della solitudine e dalla mancanza di un sostegno maschile accanto a lei.
Gestire un bambino non era una cosa facile, soprattutto senza l'aiuto di nessuno.
Non voleva perderlo come aveva fatto con il marito.

Si rifiutava di pagare una baby-sitter non trovandone nessuna adatta, perciò fra il lavoro e il figlio, non aveva molto tempo per sé stessa. Quel giorno doveva recarsi fuori del villaggio per una missione, così Tsunade le aveva proposto l'aiuto di un Jounin a sua scelta.
E il grave compito era toccato al nostro Nara.


«M-ma io non sono pratico con i bambini!»

«Oh, suvvia, Shikamaru. E' ora che impari! Non è poi così difficile. Gli dai la pappa, gli cambi il pannolino e poi viene la nanna»

«P-pannolino? M-ma signora, io...»

«Osi forse ribattere?!»
Ovvio che no.


E così eccolo lì, seduto sul divano a guardare la televisione, con quel bambino accoccolato sulle gambe.
Sinceramente guardare le telenovela in tv non era proprio ciò che il moretto amava, ma non appena aveva provato a cambiare canale o a spengere la televisione, il nanerottolo era scoppiato in un pianto interminabile.
«Tua madre non dovrebbe farti abituare a guardare certe schifezze!» Aveva commentato con borbottio stizzito; eppure il piccoletto pareva molto interessato a chi avrebbe scelto la dolce Kyomi tra il tenebroso Akira e il suo amico Ryo.
E qui non ci poteva mancare il solito nastro che oramai era installato nel cervello del nostro Amatissimo: «Le donne!».
Il bambino lo zitti con un mugolio di protesta: era arrivata la scena madre dell'episodio. Shikamaru appoggiò la testa sul palmo della mano, sbadigliando sonoramente. Non ne poteva proprio più. Avrebbe preferito mille volte quegli stupidi cartoni animati che davano ogni mattina, piuttosto che sorbirsi quel programma per casalinghe isteriche. Senza offesa, ovviamente.
Non si sarebbe mai immaginato che Kurenai potesse guardare quella roba. Beh, sicuramente era a causa del momento difficile che stava passando.
Lei era diversa dalle altre.
Era una donna intelligente.
Coraggiosa.
Bella...
Dopo quell'ultimo complimento mentale che riservò alla donna fu come se qualcuno - forse Asuma dall'alto dei cieli - gli avesse tirato una secchiata d'acqua in faccia.

Sorrise tra sé e sé, arrossendo non poco.
Per lui Kurenai non era una donna come le altre.
Lei era una donna forte, degna di essere stata la moglie del suo maestro.
Forse era proprio a causa di questo fatto che l'aveva sempre considerata come una seconda madre.
O forse semplicemente perché vi si era affezionato.

Per questo - e per altro - dopo la morte del marito, aveva sempre cercato di aiutarla, senza dimenticarsi mai di celare i suoi buoni propositi sotto un velo fatto di grugniti, sbuffate e lamentele varie.
In realtà... ci teneva a lei.
Come teneva anche a quel bambino.


«Papà, ti ringrazio...» intanto la commedia continuava. Kyomi ora stava ringraziando il padre, per un motivo a Shikamaru sconosciuto, visto che fino ad allora non aveva fatto altro che perdersi nei proprio pensieri. Al contrario, il piccolo pendeva dalle labbra di quegli attori (scadenti).
«Che seccatura...» brontolò nuovamente, dopo una lunga pausa. «Ma quando finisce?»
Beh, in fondo non doveva resistere ancora per molto: Kurenai sarebbe tornata più o meno per l'ora di pranzo, cioè poco dopo la fine del telefilm. Per aspettare si fece intanto la lista mentale delle cose che doveva fare e che aveva fatto.
Non mancava nulla.
Tranne un piccolo particolare.

Il bambino non aveva detto ancora niente che fosse simile ad una parola.

Il telefilm era finito ed ora non c'era più il rischio che si mettesse a piangere, perciò tanto valeva fare un ultimo tentativo.
Gli mise le mani sotto i teneri braccini e lo sollevò appena dalle sue ginocchia, girandolo verso di lui.
«Allora piccoletto, riesci a dirmi qualcosa...?» gli domandò.
L'altro fece un risolino, ma senza rispondergli veramente.
«'Mamma'...Che ne dici, eh? M a m m a?» tentò di nuovo.
Ancora niente.
Sospirò, avvilito.
«Quando ti deciderai a parlare, marmocchio?» lo rimproverò, scotendolo appena, facendo così aumentare le sue risa.
Non c'era nulla da fare. 'Mamma' non lo voleva proprio dire.
«Proviamo con qualcos'altro», decise infine, «Casa? Gatto? Papà? Giusto! Prova a dire 'Papà', come faceva Kyomi, dai!»
Non era da lui prendere così seriamente una cosa del genere; ma prima che potesse abbandonare l'impresa, finalmente gli occhi del bambino s'illuminarono e le piccole labbra si dischiusero, pronte.


...


«E?» lo incitò a continuare il suo amico Chouji, con vivo interesse.
«E semplicemente lo disse»
«Disse cosa


Papà.



***



Angolo dell'autrice:

Argh! Dovrei proprio vergognarmi °_°! Maledetta estate! Perdonate il ritardo mostroso con cui posto ò.ò....
Spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo ^^"! Beh, che dire? Alla fine ha vinto Kurenai xD! Tayuya ci sarà nel prossimo ^^! Più che una ShikaKure, è un AsuKure ò_ò... ma in memoria del nostro caro Asuma ho preferito lasciarla così! Con uno Shikamaru che non può far altro che provare, per Kurenai, dei sentimenti tanto grandi quanto lo sono quelli che si possono provare verso una madre ^^! Sono disonesta, lo so ò_ò...
Però l'idea di Shikamaru versione tata, mi stuzzicava troppo xD! Sono un po' indietro con gli spoiler quindi non so se si sappia qualcosa sul figlio di Asuma ò_ò, perciò se trovate qualcosa che non torna, perdonatemi (_ _)!
Ah, dimenticavo! Visto che sono una stolta non ho messo il significato di  'Mendokuse' nel capitolo scorso, ebbene significa proprio 'seccatura', Shikamaru lo ripete spesso nell'anime giapponese xD!
Bene, a parte questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto **!
Grazie infinite per i commenti, per i preferiti e le seguite ^^!
Al prossimo capitolo,
Shizuki


Ecco le risposte ai vostri commenti ^^:

_BellaBlack_
: Ti do assolutamente ragione **! Shikamaru sarebbe proprio un marito ideale! xD Sono davvero contenta che il capitolo dello ShikaTema ti sia piaciuto! ^^ E ti ringrazio soprattutto di aver letto anche quello sullo ShikaIno, nonostante la coppia non ti piacesse T-T *commossa*! Eheh... io adoro Chouji xD! E poi, chi meglio di lui conosce i punti deboli del nostro Shikamaru? xDD Grazie ancora per il commento e per aver messo la storia tra i preferiti! ^^ Un bacione <3
eringard: Grazie infiniteee T-T! Ci tengo molto a mantere l'IC - questa è una delle poche ff su Naruto in cui ci sono riuscita (per ora °°)!  Eheh, già Yoshino è tremenda xDD! (Forse anche lei è in fondo una mosca nera °°) Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto (personalmente uno Shikamaru tata mi ci vorrebbe x°D)! Bacioni <3
Shatzy: Gyaah **! Sono felicissima che ti sia piaciuto il capitolo con Temari (ci tenevo molto a scriverlo decentemente xD)! Eheh, Yoshino è una furia e secondo me sotto sotto anche lei è una mosca nera - e pure Naruto xD! Per quanto riguarda il 'mendokuse', la prossima volta cercherò di evitarlo e di usare la buona vecchia lingua italiana xP! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto ^^! Grazie mille per il commento! Bacioni <3
x Saretta x: Grazie infinite per aver commentato ^^! Anch'io adoro Shikamaru xD! Beh, per quanto riguarda Yoshino e Temari, io ho dato una mia versione, ma comunque una terza guerra mondiale non è da escludere °_° *rabbrividisce*! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! ^^ Bacioni <3
Lilla95: Grazie per aver recensito ^^! Il significato di quella parola è 'seccatura', ma io essendo mezza grulla, mi sono dimenticata di scriverlo xP! Spero che continuerai a seguirmi **! Bacioni <3


Indice capitoli:




# 1 - Incipit
# 2 - Ino
# 3 - Temari
# 4  - Kurenai
# ? - Tayuya
# ? - Hinata
# ? - Shiho
# ? - TenTen



  
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