Traversata
Immane legno, che fende le acque,
dimora di colei che il barbaro sire
con un inganno fece ammansire
ed illuso affogò e sempre lì giacque.
Passeggero insicuro e tremante,
ti specchi nelle limpide acque là ove
ti volgi verso Scilla ascosa stante,
ed odi Cariddi che l’acqua smuove
e se tu attonito chiudi i lumi
tuoi, la mano i rinforzi cerca
trovata l’amica il terrore sfumi.
Passeggero metà rotta hai circa
compiuto, or l’incontro tu riesumi,
e tu con Morgana benigna sbarca.