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Autore: EdSheeran    03/06/2019    13 recensioni
"Pirati dei Caraibi" AU (Sort of)
Dal testo:
"Derek chiuse gli occhi alle continue spallate che ricevette da chi tentava di fuggire, e quando li riaprì...fu solo per ritrovarsi il pirata ad un passo di distanza. Ebbe appena il tempo di cacciare un grido sorpreso che questi lo afferrò per un polso e se lo trascinò contro, bloccandolo contro il proprio petto e premendogli il lato della spada sotto il mento."
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Note autrici: Questa "cosa" è del 12 Gennaio. Scritta mentre guardavo Pirati dei Caraibi e immaginavo una sterek simile...
Ma dato che non sono affatto capace di scrivere trame così complesse come quella del film, quel giorno presi la scelta saggia di limitarmi a scrivere solo questa semplice OS (che alla fine decisi di mandare solo alle mie due cicce e di non pubblicare qui).
Adesso o la elimino dal telefono (dato che sto cercando di eliminare tutte le cose inutili che occupano memoria) o la pubblico...


In realtà una parte di me ha paura di pubblicare altre storie su questo account...chi mi ha seguita su facebook sa a cosa mi riferisco. Ammetto di averci riflettuto a lungo, ho pensato di cambiare nome dell'account (ma sono passati mesi dalla mia richiesta all'amministrazione di efp e il mio nickname è ancora lo stesso, quindi dubito che me lo cambieranno) , all'inizio ho anche preso in considerazione l'idea di smettere completamente di scrivere, ma come potrete ben vedere proprio non riesco. Mi sono resa conto che anche quando non ero al pc scrivevo lo stesso, che fosse sul mio telefono o in altri posti...non posso farne a meno e sinceramente non VOGLIO farne a meno.

Scrivere mi piace. Mi fa stare bene. Mi fa sentire viva.

E spero proprio che in futuro sarò abbastanza forte da non permettere a nessuno di farmi sentire strana o malata o in colpa per una mia passione. Forse pubblicare questa piccola sciocchezza dopo che mi ero ripromessa di non pubblicare più nulla potrebbe essere un buon inizio.
O forse un giorno deciderò di eliminare tutto e di cambiare passione (se possibile), non lo so. Spero di no. Spero davvero che questa non sia l'ultima fic che pubblicherò qui e che io riesca a non sentirmi a disagio ogni volta che dovrò pubblicare qualcosa.

Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine per quanto accaduto <3


E ovviamente dedico questa fic alle mie cicce nonostante l'abbiano già letta mesi fa <3.





 
LEGENDARY LOVERS

Never knew I could see something so clearly, looking through my third eye
Never knew karma could be so rewarding and bring me to your life
Maybe this is the beginning of something so magical, tonight

Take me down to the river
Underneath the blood on sun
Say my name like a scripture
Keep my heart beating like a drum

Legendary lovers, we could be legendary
Legendary lovers, we should be legendary

*
Non credevo che potessi vedere qualcosa del genere, guardando attraverso il mio terzo occhio
Non credevo che il karma potesse essere così gratificante e portarmi nella tua vita
Forse questo è l'inizio di qualcosa di così magico, stasera

Portami giù al fiume
Sotto l'arancione sangue del sole
Dì il mio nome come se fosse una sacra scrittura
Continua a far battere il mio cuore come un tamburo

Amanti leggendari, potremmo essere leggendari
Amanti leggendari, dovremmo essere leggendari




L'isola di Beacon Hills era così piccola da essere a malapena visibile attraverso un cannocchiale, e così insignificante da non apparire nemmeno in tutte le mappe nautiche. Eppure c'erano giorni in cui la piazza della città si affollava così tanto da portarti a chiederti da dove uscisse tutta quella gente e se non ci fosse stato un improvviso sovrappopolamento.
                
Giorni come quello, ad esempio.
 
Derek alzò gli occhi all'ennesima spallata che ricevette e si sistemò la giacca sgualcita che gli prudeva in ogni punto e che lo stava facendo impazzire. Una donna al suo fianco gridò un "UCCIDETELO!" ad un livello di voce talmente elevato da fargli storcere la bocca per il fastidioso fischio all'orecchio che gli aveva procurato, e portandolo a puntare il proprio sguardo sull'impalcatura montata sul fondo della piazza.
 
Tutta la folla sembrava impaziente di assistere all'impiccagione dell'ennesimo malcapitato, e si, lui i delinquenti li definiva dei malcapitati perché soltanto i più sfigati potevano farsi beccare dalla cavalleria mediocre del posto. Lui odiava assistere alle impiccagioni, che si trattasse di criminali o meno, erano pur sempre persone e non meritavano una morte così atroce e soprattutto aperta al pubblico.
 
E poi...lui sapeva esattamente come ci si sentisse ad avere un cappio legato al collo e tutti gli occhi puntati addosso. Ci era passato, e sebbene le cose fossero andate in modo inaspettato ed era riuscito a salvarsi, non aveva dimenticato la sensazione di essere in trappola, senza via di uscita. Non aveva dimenticato il bruciore della gola a furia di urlare davanti ad una folla che rideva di lui e non gli dava ascolto.
 
Ed era per questo che non poté evitare alle proprie mani di tremare agitate quando puntò gli occhi sul giovane ragazzo a cui avevano appena fatto infilare la testa nel cappio.
 
 
 
-Stiles Stilinski. La dichiaro in arresto e la condanno a scontare la sua pena di morte.-proclamò il commodoro, con la sua ridicola parrucca bianca e i baffi sottili che svettavano verso l'alto.-Per il seguente crimine commesso: Pirateria.-
 
 
 
L'intera folla esalò un verso sorpreso nel sentir nominare quel termine, e la cosa dovette divertire il pirata perché le sue labbra si distesero in un sorriso divertito.
 
 
-Ha qualcosa da dire prima della sua morte?-
 
 

Il pirata mormorò pensierosamente, facendo vagare lo sguardo per tutta la folla fino a fermarlo su Derek.-Non mi viene niente in mente adesso, lo dirò più tardi.-rispose ammiccandogli in lontanza.
 
 
La folla rise alla sua risposta e il pirata sembrò ancora più soddisfatto, nemmeno fosse il giullare di corte che si divertiva a far ridere la gente. Derek d’altro canto alzò gli occhi al cielo, per niente colpito da tutta quella teatralità in un momento simile. Il commodoro parve essere del suo stesso parere, perché roteò gli occhi a propria volta e fece segno affinché tirassero la leva che avrebbe fatto aprire l'impalcatura sotto ai piedi del criminale.
 
Derek strinse spasmodicamente il libro che aveva tra le mani e fissò lo sguardo negli occhi ambrati e calmi del pirata ancora fissi nei suoi, in una muta rassicurazione.
 
E poi, dopo interminabili secondi, finalmente successe. Una freccia venne scagliata sulla corda del cappio nel momento esatto in cui la leva venne tirata giù, la corda si spezzò e il pirata atterrò agilmente a terra e si affrettò a rubare una spada da una delle guardie per potersi difendere. L'intera folla urlò per il criminale in circolazione ed iniziò a fuggire via spaventata mentre nell'aria si udiva il tintinnio delle spade e i grugniti delle guardie che venivano abbattute agilmente dal criminale.
 
Derek chiuse gli occhi alle continue spallate che ricevette da chi tentava di fuggire, e quando li riaprì...fu solo per ritrovarsi il pirata ad un passo di distanza. Ebbe appena il tempo di cacciare un grido sorpreso che questi lo afferrò per un polso e se lo trascinò contro, bloccandolo contro il proprio petto e premendogli il lato della spada sotto il mento.
 
 
 
-Che nessuno si muova, o la bellezza qui farà una brutta fine.-ringhiò il pirata, sfidando con lo sguardo le guardie che erano rimaste(poche, ma pur sempre superiori in numero) e che bloccarono la propria avanzata. - Si, esatto, fermi. E restituitemi i miei averi, subito.-ordinò in tono deciso nonostante avesse il fiatone per la lotta.
 

 
Le guardie si scambiarono uno sguardo interdetto, il che portò il pirata ad aumentare la pressione della spada contro il suo mento.
 
 

 
-Oh andiamo, datevi una mossa!-sbottò Derek, facendo sobbalzare tutti, pirata compreso.-Cosa state aspettando? Che mi tagli la gola?!-
 
 
 
Le guardie si ridestarono immediatamente dalla loro immobilità e iniziarono a passare al pirata i suoi amati averi. Ovvero una bussola rotta che a quanto pareva non puntava nemmeno al nord, un cappello sgualcito adornato con una piuma nera spelacchiata e una cintura con due pistole agganciate.
 
 
 
-Dai bellezza, datti da fare. Ho le mani un tantino occupate a tenerti in ostaggio.-lo spronò il pirata, dandogli una leggera spinta con la gamba.
 
 
 
Derek trattenne a stento un grugnito infastidito ed afferrò con poca delicatezza gli oggetti che le guardie gli consegnarono con uno sguardo comprensivo, dopodiché si voltò nello stretto abbraccio in cui il pirata lo teneva intrappolato e trattenne il respiro quando questi, notando una delle due guardie provare a fare un passo in avanti, premette nuovamente la spada contro di lui, questa volta contro la sua nuca.
Derek gli infilò velocemente la bussola nella tasca dei pantaloni cercando di non guardarlo in faccia, ma persino in quel modo riusciva a vedere il ghigno malizioso del pirata.
 
 
 
-Se sei così veloce a vestire qualcuno, non immagino a svestirlo.-
 
 
 
 
Derek espirò rabbiosamente dalle narici e tirò volutamente entrambe le estremità della cintura che aveva appena posizionato intorno ai fianchi del criminale, strappandogli un sibilo infastidito. - Siete uno zotico maleducato.-
 
 
 
Il pirata sorrise raggiante, come se gli avesse appena fatto il più bello dei complimenti e ammiccò quando Derek gli mise il cappello in testa con poca delicatezza.-No, sono solo un pirata, dolcezza.-rispose in tono calmo, come se quella fosse una buona giustificazione per le sue cattive maniere.
 
 
 
Derek stava per rispondergli, ma venne interrotto dall’improvviso nitrire dei cavalli e dalle urla grottesche che provenivano dai due ragazzi che stavano conducendo a tutta velocità una carrozza verso di loro.
 
 
La presa del braccio del pirata intorno al suo bacino aumentò silenziosamente.-Bene miei cari.-annunciò con aria solenne, fissando con impazienza la carrozza che si avvicinava a loro e indietreggiando quando le guardie iniziarono nuovamente ad avanzare verso di lui.-Ricorderete questo momento come il giorno in cui avete quasi catturato...e impiccato... Capitan Stiles Stilinski.-finí lanciando verso di loro la spada che teneva contro il suo collo.
 
 
Derek chiuse gli occhi e trattenne il fiato quando la carrozza sfrecciò accanto a loro e Stilinski allungò la mano ora libera verso quella di uno dei due ragazzi sulla carrozza...facendo atterrare malamente entrambi sul carro.
 
 
 
 
-Finalmente! Ce ne avete messo di tempo, razza di imbecilli!-ringhiò il capitano Stilinski, mettendosi seduto e riposizionandosi nuovamente il capello sulla testa.
 
 
 
 
-Scusa Stiles, abbiamo avuto le guardie alle calcagna per tutto il tempo.-si giustificò Scott.
 
 
 
-Stavo quasi per essere impiccato, dannazione a voi.-
 
 
 
-Hey, ho lanciato la freccia giusto in tempo!-protestò Isaac.
 
 


 
Stilinski lo guardò male perché odiava quando la sua ciurma non seguiva alla lettera i suoi piani studiati nei minimi dettagli.
 

O meglio, i piani di Derek.
 
 
 
-Tu stai bene, piccolo? -
 
 

 
Derek, rimasto in silenzio fino a quel momento, sollevò lo sguardo sul suo compagno e...ne approfittò del libro che teneva ancora tra le mani per colpirlo ripetutamente su quella zucca vuota che si ritrovava, facendo ridere Scott e Isaac.
 
 

-Sei un emerito deficiente! Te lo avevo detto di non farti catturare, che avremmo potuto trovare un altro diversivo per dare a Scott e Isaac il tempo di fare rifornimento e a me di rubare questo stupido libro, e invece no! Devi fare sempre di testa tua e per poco non ho assistito alla tua morte oggi! –
 

 
Stiles lo guardò super divertito e gli bloccò un polso con una mano.-Allora, prima di tutto non c'era tempo a sufficienza per escogitare un altro piano e quindi ho dovuto improvvisare. E seconda cosa... dai, è stato divertente. É sempre divertente farti fare l'ostaggio. Hai un talento naturale per fare la dama in pericolo.-
 
 
 
 
Derek socchiuse gli occhi, ignorando Isaac che li avvisava di essere quasi arrivati al molo e quindi alla loro nave.-Oh si, in effetti è proprio divertente avere una spada contro la gola. Esilarante.-
 
 
 
Stiles sorrise, questa volta più dolcemente, e se lo tirò contro fin quando non gli fu a cavalcioni.-Non è forse in questo modo che ci siamo conosciuti, piccolo? Oggi dopotutto è il nostro anniversario, è stato bello ripetere le stesse scene del nostro primo incontro.-
 
 
 
Derek batté velocemente le palpebre, meravigliato che Stiles si ricordasse effettivamente del giorno del loro anniversario, sbadato com'era, e ripensò a come otto anni prima un giovane sé si trovasse in piedi sull'impalcatura, ad urlare a tutti che lui non fosse una strega e a piangere disperato dinnanzi all'indifferenza che invece riceveva in cambio. La sua famiglia non aveva potuto far nulla per evitare quella condanna, perché le accuse del bibliotecario del paese parlavano chiaro: Derek aveva rivelato di vedere delle lettere colorate sulle pagine di un libro che era stato sempre definito illeggibile proprio perché ciò che vi era scritto non aveva senso, e quando Derek aveva provato a mostrargli le pagine con le lettere colorate e gli aveva detto con fare emozionato che le lettere colorate, se lette in successione, formavano delle frasi di senso compiuto...lui lo aveva guardato come se fosse un pazzo e gli aveva detto che non ci fosse nessuna lettera colorata su quelle pagine. Derek ovviamente aveva provato ad insistere perché quelle lettere erano proprio lì, di vari colori diversi, come poteva l'altro non vederle??
 

E quindi venne accusato di stregoneria e condannato a morte.
 
Ricordava quel momento come se fosse accaduto ieri.
 
 
 
Era così giovane, appena sedicenne, e stava per morire ingiustamente davanti agli occhi disperati della sua famiglia. Il commodoro gli aveva chiesto se avesse qualcosa da dire prima di morire, ed era stato proprio in quel momento che i suoi occhi terrorizzati si erano fermati tra la folla, più precisamente su due occhi ambrati fissi su di lui ed incredibilmente calmi. Lo sconosciuto gli aveva sorriso furbamente e gli aveva ammiccato con il viso quasi completamente nascosto da uno strano cappello nero, lasciandolo perplesso e anche incazzato nero perché... Insomma! Lui stava per essere giustiziato e quello lì se la rideva e gli ammiccava?!
 
Prendendo il suo silenzio come una risposta il commodoro aveva fatto segno di abbassare la leva, e proprio quando questa venne abbassata e Derek cadde nel vuoto aspettando di avvertire il proprio collo spezzarsi intorno alla corda...atterrò tra due braccia possenti. Vivo.
Il cappio era ancora attaccato al suo collo ma la corda era stata spezzata. Anzi no, era stata tagliata.
 
 
 
-Preso al volo, eh bellezza?-aveva ghignato lo sconosciuto di prima, rimettendo giù solo per poi usarlo come ostaggio con le altre guardie.
 
 

Si presentò come capitan Stiles Stilinski, famoso pirata di cui Derek aveva sentito parlare e che credeva fosse solo una leggenda, e dopo aver parlato a vanvera per quasi un'ora con quella dannata spada sempre premuta contro il suo collo...l'aveva lanciata via all'ultimo momento solo per aggrapparsi ad una carrozza che stava passando per lì, trascinando lui con sé.
 

Derek credeva di essere appena diventato un prigioniero e che lo avrebbero ucciso dopo aver fatto di lui ciò che volevano, e invece Stilinski gli domandò del libro, di ciò che dicevano le "lettere colorate". E fu così che Derek scoprì di non essere una strega ma di soffrire di una patologia rara definita "Sinestesia", e che le lettere colorate di quel libro altre non erano se non le indicazioni per giungere ad un tesoro nascosto.
 

Capitan Stiles Stilinski gli aveva detto che aveva due scelte : Rivelargli la rotta per il tesoro e poi tornare dalla sua famiglia per fuggire insieme oppure andare con loro ed unirsi alla sua ciurma perché "molte mappe dei tesori sono scritte in questo modo affinché solo quelli come voi possano leggerle, e...sai, ci faresti davvero comodo. Anche perché ci servirebbe un bel ragazzo da poter usare come esca durante le nostre permanenze nelle piccole città per fare rifornimento e rubare altri libri come questo."
 

Derek sapeva che se avesse scelto di tornare dalla sua famiglia avrebbe rischiato di mettere in pericolo anche loro e non se lo sarebbe mai perdonato. Sapevano che Derek era stato salvato ed avrebbe trovato un modo per fargli sapere che stesse bene...
E poi, aveva il desiderio di evadere da quella cittadina retrograda e girare il mondo sin da quando era un bambino.
 
 
E quindi aveva accettato la seconda opzione, scaturendo nell'altro lo stesso sorriso innamorato e dolce che gli stava rivolgendo in quel momento.
 


In quegli ultimi anni aveva imparato tanto, grazie ai pirati della sua ciurma ormai divenuta la sua famiglia. Conosceva a memoria tutte le costellazioni e Stiles gli aveva insegnato quali stelle seguire per orientarsi, gli aveva insegnato persino ad usare il timone della loro Perla Nera (lusso che aveva concesso solo a lui…dopo la loro prima vera discussione, terminata con lui intrappolato tra il corpo possente del suo capitano e il timone, mentre facevano pace baciandosi con fervore a notte fonda, mentre l’intera ciurma dormiva). Gli aveva insegnato anche ad usare la spada, e dopo estenuanti allenamenti(composti da tocchi non del tutto legati al finto duello) Derek era diventato talmente abile da essersi costruito una “buona” reputazione.
 

Diciamo solo che non esisteva pirata che non tremasse nel ritrovarsi davanti Stiles Stilinski e Derek Hale con le spade sguainate.
 
 

Ma c’era una cosa che lo inorgogliva più di tutte le qualità che aveva assunto grazie alla sua ciurma: Le qualità che lui aveva donato a loro.
 

La maggior parte della ciurma di Stiles era composta da uomini come lui, ovvero nati pirati. Il che era dannatamente affascinante perché Derek non sarebbe mai riuscito a diventare come loro nemmeno dopo cento anni passati per mare, ma era anche incredibilmente sconveniente quando avevano a che fare con nemici potenti o missioni troppo pericolose.
 

Derek era riuscito ad eliminare almeno una parte dell’avarizia che Stiles ed altri pirati avevano per le missioni troppo pericolose o per il desiderio di avere sempre di più. Stiles si era quasi fatto ammazzare solo per ottenere la nave di un'altra ciurma, non perché fosse più bella della loro Perla Nera ma semplicemente perché bramoso di dimostrare a se stesso e al capitano dell’altra nave che lui fosse il migliore.
 

Gli ci era voluto un po’, ma alla fine era riuscito a togliergli quell’idea assurda dalla testa. Gli aveva chiesto di scegliere: O un’altra nave o lui.
Di solito i pirati avevano l’abitudine di mettere le proprie navi prima di ogni cosa, persino prima delle persone a cui tenevano…ma non Stiles.
Stiles lo aveva stretto con forza a sé e gli aveva promesso di non desiderare niente più di lui.
 



“Più della nave, più del mare”  
 



Derek aveva sorriso a quelle parole, sentendosi lusingato di essere messo prima delle due cose di cui(così sì narrava) vivesse un pirata.
 
E Derek stava sorridendo anche in quel momento, dopo tutti quegli anni, ancora tra le braccia del suo pirata.
 


E chi lo avrebbe mai detto che alla fine, il più grande tesoro del famigerato capitan Stiles Stilinski... Sarebbe stato lui?





Note finali: La Sinestesia esiste davvero anche se molto rara (e mooolto più complessa rispetto a ciò che è solo accennato in questa fic).
  
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