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Autore: Ciarax    03/06/2019    1 recensioni
E tu sorridi.
La tua maschera sorride. La senti tirare, attaccata alla pelle come se fosse fusa con essa. Fa male ma non ci puoi fare niente.
E tu sorridi.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Respira. Respira e sopravvivi.
È ciò che ti hanno sempre insegnato, no?
Non chiedere, non pretendere, non tentare di capire.
In questa grande macchina del mondo, i piccoli ingranaggi sono indispensabili per il suo funzionamento e per la sua sopravvivenza. Non c’è spazio per la debolezza, per la fragilità.
Tutti indossano maschere, te ne accorgi ogni giorno.
Come stai? Ti chiedono, ma è la loro maschera che parla. La loro anima è muta da tempo.
E tu sorridi.
La tua maschera sorride. La senti tirare, attaccata alla pelle come se fosse fusa con essa. Fa male ma non ci puoi fare niente.
E tu sorridi.
Va tutto bene dici, ma neanche tu ci credi. Hai perso da tempo la speranza che ora giace immobile e senza vita accanto alla tua anima, che sospira rassegnata. È perduta, frammentata, un deserto in cui vaghi annaspando in cerca d’aria oramai rarefatta.
E tu sorridi.
Nonostante tutto ciò che provi ora sia solo una pallida imitazione di ciò che provavi un tempo, quando ancora sentivi qualcosa. Quando ti sentivi viva. Un palliativo necessario affinché tu rimanga succube.
E tu sorridi.
Anche dopo il terribile vacillare e soffrire credi ancora che qualcosa possa cambiare.
Povera bambina. La tua innocenza è stata portata via tempo fa dalla crudeltà della vita, incurante di ciò che ti avrebbe causato tutto questo. Non sei che un guscio vuoto, frammentato e che ha difficoltà a tenersi in piedi autonomamente senza rischiare di sgretolarsi come polvere al vento ad ogni tuo respiro.
È inutile tentare di capire, dovresti saperlo da tempo.
Recita la tua parte, attieniti al tuo ruolo. Non chiedere di più.
Non sperare in qualcosa di più.
E la tua maschera sorride. Saldamente fusa al tuo viso, alla tua anima, contamina i tuoi pensieri.
Sei ancora sicura di essere reale? Tutto ciò, dopotutto, non è così sgradevole, no? E se fossi tu stessa la maschera?
Lei sa di aver vinto. Hai perso la partita da tempo ma chissà perché ti ostini ad esistere. Non combatti, non opponi resistenza, non speri.
Esisti.
Ti limiti ad esiste, nonostante tu non possa fare più niente.
Neanche il tempo è clemente e dopo forse troppo tempo la maschera vince.
Tu cessi di esistere e la maschera vince. Tu vinci.
Alla fine, il giunco che pensa si è spezzato.
Il giunco era forse, dopotutto, troppo fragile.



---Note---
Questi sono solo alcuni pensieri in un momento in cui tento di sistemare la mia testa. Probabilmente sarà incomprensibile a molti, ma avevo solo necessità di mettere qualcosa per iscritto.

Non penso ci sia un motivo di fondo in tutto ciò, avevo l'esigenza di sfogarmi e l'ho fatto. Ho scritto tutto di getto, senza soffermarmi né editare alcunché.
Spero qualcuno capisca cosa passa per questa mente frammentata.
   
 
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