Storie originali > Avventura
Segui la storia  |       
Autore: Khailea    04/06/2019    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ATTEZIONE, TALE SAGA SARA’ AMBIENTATA A LONDRA. CERCHERO’ DI ESSERE PIU’ FEDELE POSSIBILE ALLA REALTA’ TRAMITE GOOGLE MAPS, FOTO O ALTRI MEDIA. MI SCUSO IN CASO CI SARANNO DELLE INCONGRUENZE CON ALCUNI AMBIENTI CHE POTREI CITARE.
LONDRA NON FA PARTE PERO’ DELL’AMBIENTE CREATO DA NOI PER LE ROLE E PER LA FICTION, SEMPLICEMENTE ABBIAMO LA PIENA LIBERTA’ DI PORTARE OVUNQUE I NOSTRI PG, QUINDI SI PUO’ DIRE SIANO ANDATI LETTERALMENTE LONTANI DA FIORE STESSA.
GRAZIE PER CONTINUARE A LEGGERE.
 
 
Personaggi in questo capitolo: 
Jack 
Daimonas 
Ailea
Khal 
Lighneers 
Zell 
Astral 
Lacie 
Hope 
Grace 
Milton 
Seraph 
Alexander 
Johanna 
Samantha 
Nadeshiko 
Ayame 
Ryujin
Yume
Cirno
Vladimir
 
 
­-Non posso credere che stiamo veramente andando a Londra!-
Hope era entusiasta da quando Johanna aveva dato la notizia al gruppo.
Il giorno prima aveva vinto un grande viaggio ed aveva voluto che tutti quanti andassero con lei.
La gioia per il tornare a casa era immensa, ma la rendeva anche tremendamente agitata.
Per quanto riguardava i suoi amici in un modo o nell’altro avevano tutti accettato, visto era pure gratis per tutti, ed erano già sistemati ai loro posti mentre l’aereo si muoveva.
Vicino alla porta della cabina di pilotaggio sedevano rispettivamente, vicino al finestrino, Johanna, ed accanto a lei Ryujin.
Nonostante l’eccitazione la ragazza non riusciva a far altro che fissare il paesaggio ascoltando la musica, persa completamente nei suoi pensieri.
Era stato un segno del destino vincere quel premio?
Aveva appena parlato di Mattia, e di come si sarebbe dovuta confessare un giorno, e guarda caso stava proprio tornando da lui.
Continuava a riflettere su ciò che sarebbe stato meglio fare, mentre cresceva in lei sempre di più la convinzione che era arrivato il momento. Per troppi anni era rimasta in silenzio, amandolo segretamente senza nemmeno dar loro un’occasione.
Perfino se non l’avesse corrisposta sarebbe potuta esser sollevata dal togliersi un simile peso dal cuore, nonostante la paura.
Ryujin rispettava il suo silenzio, e ne approfittava per leggere un buon libro. Non era la prima volta che prendeva un aereo, ma non era ancora mai stato a Londra. Ne aveva sentito parlare come una città splendida, soprattutto da Johanna ed Hope, e la curiosità lo rendeva quasi eccitato.
Si era sentito in colpa all’inizio nell’approfittare della generosità della ragazza, che gli aveva permesso di essere lì, ma in un certo senso gli faceva anche piacere lo considerasse tanto vicino da portarlo con loro.
Nei posti dall’altra parte dell’aereo, a poco più di un sedile di distanza invece, c’erano Grace, Milton e Lacie.
Quest’ultima era ancora di umore nero nei confronti del fratello, offesa soprattutto per il fatto non le avesse detto nulla, come se fosse dovuto essere un segreto. Il solo pensarci le faceva arruffare i peli della coda, ma la prospettiva di un viaggio la rallegrava parecchi.
Il fatto poi che ci fossero tutti le dava modo di non essere costretta a parlare con lui.
Era suo fratello e gli voleva tantissimo bene, ma per un po’ avrebbe dovuto subire la sua rabbia.
Accanto a lei Milton si rilassava osservando con la coda dell’occhio il finestrino, estremamente felice per quel viaggio.
Aveva notato che Lacie era di cattivo umore, ed aveva voluto starle vicino sperando di aiutarla a calmarsi, ed ovviamente il motivo era di facile intuizione per lei. Anche Grace in un certo senso era lì per lo stesso motivo, più che altro però perché Lacie l’aveva afferrata mettendola in quel posto per evitare Astral si mettesse vicino.
Non le importava molto alla fine, tanto sarebbero comunque arrivati in poco tempo, quindi s’era messa comoda ascoltando anche lei la musica godendosi un po’ di relax.
Dietro di loro nello stesso ordine c’erano poi Yume, Zell e Cirno.
Yume non aveva mancato di portare con sé tutti i suoi vestiti migliori per poter far quante più conquiste possibili, e già pregustava già ciò che un bel londinese sarebbe stato capace di fare.
Come c’era gente che voleva assaggiare ogni cibo del mondo lei voleva assaggiare ogni persona del mondo…poi poteva anche divertirsi con gli altri girando e facendo shopping.
Zell era esattamente accanto  a lei, ma se ne stava con una mascherina sugli occhi intento  a dormire.
La notte prima non era riuscito a prender sonno visto il poco preavviso per la partenza, ed aveva perso tempo nel fare il bagaglio, così stava recuperando lì il sonno arretrato.
Un corpo per esser sano necessitava anche di dovute ore di riposo.
Cirno accanto a lui invece non riusciva letteralmente a stare ferma. Era la prima volta che andava a Londra ed era emozionata, ma odiava il dover star per forza seduta senza poter far nulla. Aveva provato a leggere ma l’aveva subito annoiata, e per chiacchierare non aveva trovato nessuno, quindi l’unica cosa che poteva fare per il momento era muoversi cercando di scaricare un po’ di energie.
C’erano poi Sammy, Alexander ed Hope.
La ragazza era al settimo cielo, come già si poteva intuire, e fissava il finestrino con il cuore in gola nell’attesa finalmente di arrivare.
Teneva stretta la mano di Alexander nella sua impazienza, ma anche lui ne era assolutamente lieto.
Non gli importava molto del viaggio, ma solo d’esser con lei.
Allo stesso tempo doveva tenere d’occhio Sammy, visto era la prima volta prendeva l’aereo. All’inizio aveva avuto un po’ di paura, ma si era subito tranquillizzata. Hope le aveva parlato così bene di Londra che si era creata delle alte aspettative, ed era certa non sarebbero state deluse.
Dietro di loro c’erano poi Lighneers, Ayame e Nadeshiko. Il ragazzo era venuto con loro solo perché aveva bisogno di stare un po’ lontano dalla città. Aveva fatto così tante lotte che c’era bisogno di qualche giorno per tranquillizzare la situazione.
Era stata una buona occasione con un ottimo tempismo, ma dei pessimi posti a sedere.
Ayame certo non pensava lo stesso visto era con il suo Lighuccio, che alla fine si era arreso alla costrizione di dovergli concedere il braccio al quale aggrapparsi.
Vedeva quella gita come una vacanza amorosa, anche se non erano soli.
Nadeshiko invece semplicemente non aveva trovato altri posti su cui stare, ma non era un problema. Non aveva nulla contro Ayame, anzi potevano anche essere buone amiche. L’unico suo passatempo però era farsi le trecce ai capelli e fissare il vuoto, pensando a cosa avrebbe potuto mangiare una volta atterrata.
Alle file dei penultimi posti c’erano Jack, Khal e Seraph. Il motivo di tali posti era molto semplice, e derivava da tre persone per i quali provavano degli interessi. Dietro di loro infatti c’erano Daimonas, Ailea e Astral, completamente devastati.
Daimonas con il suo udito sensibile sentiva le orecchie distruggersi a causa del motore dell’aereo, e nemmeno delle cuffie riuscivano ad aiutarlo. Ailea ed Astral condividevano il male comune del mal di mezzi.
Così si era deciso rimanessero assieme in fondo al mezzo, in modo da poterli aiutare tutti in caso di bisogno.
Solo per questo gli altri tre accettavano di doversi sedere vicini.
La cosa però riguardava più Khal e Seraph, anche se lui odiava stare vicino a chiunque non fosse Ailea, mentre la bionda non l’aveva semplicemente in simpatia.
-Uuuh…non siamo ancora arrivati?-
Chiese Astral, che nonostante la nausea non s’era voluto togliere la maschera.
Seraph gli mise una mano sulla spalla cercando di essere solidale, ma non poteva fare molto per aiutarlo purtroppo.
-Non ancora…-
-Potete darci il colpo di grazia e basta?-
Domandò a sua volta Ailea verde. Solo pochi mezzi non la facevano star male, ma l’aereo non era tra questi.
-Non potrei vivere in un mondo senza di te amore.-
Sorrise Khal guardandola.
-Uuuh…-
Anche Daimonas non poteva trattenere alcuni versi, ma era felice d’essere almeno in un angolino vicino ad Ailea. Non avevano un rapporto particolarmente profondo, ma tra tutti era tra quelle persone che preferiva.
-Sicuro di non volere una mano per le orecchie? Ne ho due con due dita funzionanti.-
Disse Jack portandosi gli indici alle orecchie per fargli capire gliele avrebbe coperte.
-Grazie…ma è inutile.-
Avrebbe tanto voluto potersele staccare come faceva Jack, ma non ci sarebbe mai riuscito.
-Prova con dei pezzi di cotone intanto…non sono molto, ma almeno proviamo a ridurre.-
Disse Ailea porgendoglieli, e solo per non darle dispiacere in quanto tentava d’aiutarlo Daimonas fece come gli aveva consigliato.
-Ancora poco e vedrete che ne varrà la pena.-
Aggiunse Hope voltandosi. Visto erano tutti vicini potevano sentire ciò che gli altri dicevano, ma nonostante le dispiacesse come stavano non riusciva proprio a non sorridere.
-Fortuna che non soffro il mal di mezzi.-
Ridacchiò invece Nadeshiko muovendo la coda. Né lei né Lacie soffrivano troppo per il rumore dell’aereo, anche se in parte era fastidioso.
-Così impara nya.-
Quest’ultima si godeva quindi il viaggio, senza alcuna preoccupazione per le condizioni di Astral. Come minimo per farsi perdonare più rapidamente avrebbe dovuto prendere altri dieci aerei.
-Una pillola per il mal di mezzi non serve?-
Chiese Grace cercando una soluzione logica.
-Purtroppo no…-
Rispose Ailea che continuava a muoversi tenendo le mani sullo stomaco.
-Il mio stomaco potrebbe reggere il confronto perfino con una navicella spaziale.-
Sentenziò Cirno allargando il petto.
-Che spaccona.-
Ribatté vicino Zell.
-Ah sì? Sfidami allora!-
-Vedi navicelle qui?-
Continuò il ragazzo ironicamente.
-Allora sfida a braccio di ferro!-
Le bastava muoversi, non importava in che modo. Il ragazzo ormai aveva recuperato un po’ di energie, ed infondo nemmeno a lui piaceva star con le mani in mano.
-Bene, ma non ti lamentare quando perderai.-
-Ahah!-
Subito iniziarono la loro sfida, ma visto i bracci delle poltrone non era certo comodo rimanere in quella posizione.
-Lighuccio, e se facessimo una gara di baci?-
Chiese Ayame ridacchiando al suo grande amore.
-Preferisco le gare di silenzio.-
La risposta sgarbata non alterò il buon umore di lei, che gli strinse semplicemente il braccio più forte.
-Anche io voglio fare una gara!-
Disse Sammy alzando le braccia al cielo.
-Ora no, siamo su un aereo e bisogna comportarsi bene.-
Rispose Alexander cercando di non apparire troppo sgarbato. Non ci sapeva fare con i bambini ma almeno provava.
-Una volta arrivati potremo fare tutto ciò che vogliamo.-
Aggiunse poi Milton per non farle perdere il buon umore.
-Evviva sì!-
Non si poteva negare l’emozione di tutti, ma quella che proprio ne prova di più ancora rimaneva in silenzio con un fare sempre più assorto.
Ryujin non se la sentì di lasciarla stare quindi senza nemmeno chiederle qualcosa.
-Va tutto bene?-
Domandò quindi picchiettandole la spalla.
-Mh? Oh, scusami…non sono di gran compagnia oggi.-
-Ma no, scusami tu per averti disturbata. Volevo sapere se andata tutto bene.-
-Sì grazie, sono al settimo cielo per poter tornare a Londra. E’ casa mia infondo.-
-Immagino, però…non sembri veramente felice.-
Continuò lui con garbo sorridendole.
-No lo sono. E’ che ho anche un po’ di cose per la testa…tu credi nel destino?-
-Direi di sì, per la mia indole romantica.-
Ridacchiò lui leggermente imbarazzato. Credeva che ciascuno avesse una propria anima gemella, bisognava solo cercarla senza arrendersi.
-Il fatto è che c’è un ragazzo…ed io non sapevo cosa fare, ma ora ho vinto il biglietto e sembra tutto fatto apposta.-
Disse lei in maniera confusionaria. Qualcuno che conosceva la questione avrebbe potuto capire molto più facilmente, ma fortunatamente il ragazzo poteva fare due più due.
-Sono sicuro che andrà tutto bene.-
Sorridendole le prese la mano come per darle forza, sicuro delle sue parole, che certamente fecero piacere alla ragazza visto prese a fissare il finestrino con un sorriso.
Non molto tempo dopo finalmente l’aereo atterrò, dando così modo a tutti di scendere.
Daimonas, Ailea e Astral furono i primi a farlo, inginocchiandosi letteralmente a terra ringraziando ogni cosa esistente per esser scesi da quell’affare.
-Ahaha, nemmeno io faccio così fatica a stare in piedi dopo delle serate di sesso.-
Ridacchiò Yume accarezzando i capelli di Ailea, ma Khal si mise in mezzo aiutando quest’ultima ad alzarsi, e così fecero Seraph per Astral e Jack e Milton per Daimonas.
-Ok ragazzi, ci siamo. Ma ricordate che non siamo a Rookbow e se fate qualcosa la pagate.-
Avvertì immediatamente Grace fissando in particolare i più casinisti.
-Non preoccuparti, sono sicuro che andrà tutto bene.-
Rispose Ryujin allegro. Effettivamente visto lo stile di vita di molti era rischioso agire come al solito, ma si confidava sarebbero stati in grado di contenersi.
L’aria era fresca e nel cielo si trovavano solo poche nuvole grigie, che permettevano comunque di godersi una certa quantità di sole. Erano perfino vicino al Tamigi, ma non avevano tempo ancora per fare un giro turistico.
L’aereoporto era gigantesco, con grandi piste dove far atterrare i mezzi ed una grande struttura dalle vetrate azzurre trasparenti. V’era più di un piano ma per ovvie ragioni, tra le quali il desiderio di spostarsi rapidamente, il gruppo si limitò ad uscire arrivando così nella zona in cui erano presenti fila e fila di taxi.
-Ottimo, dov’è che andiamo ora?-
Chiese Cirno tenendo il proprio zaino in spalla.
-Incluso nel viaggio c’era anche un fantastico hotel. Per la disposizione delle stanze potremo vedere una volta là, ma credo ci vorranno almeno tre taxi.-
Spiegò Johanna sorridente. Avrebbe dovuto anche contattare la propria famiglia per salutarli ma avrebbe chiamato solo una volta arrivata in hotel. Ed in caso avrebbe fatto lo stesso anche per Mattia per sapere come stava, e se fosse possibile vedersi…
Nel frattempo mentre Sammy si guardava attorno notò una persona molto familiare, alta e dai capelli e gli occhi castani, intenta a scrivere su un telefonino.
-Ehi, quello è Vladimir!-
Il ragazzo sentendosi chiamare voltò subito lo sguardo verso di loro con fare sorpreso, ed altrettanto era per gli altri, fino a quando non parlò con un piccolo sorriso.
-Oh, guarda chi si vede.-
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Avventura / Vai alla pagina dell'autore: Khailea