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Autore: Una_Ragazza_Qualunque    05/06/2019    0 recensioni
[Sidlink]
"Link arrossì, girandosi completamente a guardarlo. Per tutta la sua vita si era sentito ripetere quanto fosse lui il responsabile per il destino di Hyrule e la sua gente, di servire Zelda da bravo soldato – nonostante fossero ormai amici – ed era piacevole tornare al Dominio e sentirsi libero di essere se stesso, lasciarsi andare sapendo di trovare il caloroso benvenuto di Sidon. Avere qualcuno che lo aspettava, non per le sue abilità o per un proprio tornaconto ma perché era lui, era piacevole. Avere qualcuno che si prendeva cura di lui nelle piccole cose, come aiutarlo a lavarsi immersi nella stessa piscina dopo un lungo viaggio o farlo rilassare pettinandogli i capelli, forse a qualcuno poteva sembrare una cosa da niente ma non per Link, lo faceva sentire sicuro, compreso, amato."
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altro Personaggio, Link
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NdA:

...” → Dialogo parlato

[…] → Linguaggio dei segni










Casa






Link non riuscì a trattenere il sorriso formatosi sulle sue labbra, emettendo un mugolio di piacere, mentre sentiva la spazzola ricadere sui capelli. Essa glieli accarezzava delicatamente guidata dalla mano di Sidon che lo guardava dall'alto con un luminoso sorriso, soddisfatto della reazione dell'altro.

Era appena tornato al Dominio dopo un colloquio con Zelda. Anche se Ganon era stato sconfitto e la guerra terminata, c'era ancora molto da fare per ricostruire Hyrule e riportarla alla bellezza di cui era famosa.

Rilassando la schiena su Sidon, Link alzò la testa per incontrare lo sguardo dell'altro che, nel frattempo, abbassò il braccio per posare la spazzola e sostituirla con la propria mano.

Ti piace?” Chiese Sidon speranzoso, mentre passava le sue dita tra i capelli di Link.

Link annuì ampliando il sorriso, chiudendo gli occhi per cercare di godersi appieno la piacevole sensazione.

Ne sono grato.” Confessò Sidon, tirando un sospiro di sollievo. “Mi piace prendermi cura di te.”

Link arrossì, girandosi completamente a guardarlo. Per tutta la sua vita si era sentito ripetere quanto fosse lui il responsabile per il destino di Hyrule e la sua gente, di servire Zelda da bravo soldato – nonostante fossero ormai amici – ed era piacevole tornare al Dominio e sentirsi libero di essere se stesso, lasciarsi andare sapendo di trovare il caloroso benvenuto di Sidon. Avere qualcuno che lo aspettava, non per le sue abilità o per un proprio tornaconto ma perché era lui, era piacevole. Avere qualcuno che si prendeva cura di lui nelle piccole cose, come aiutarlo a lavarsi immersi nella stessa piscina dopo un lungo viaggio o farlo rilassare pettinandogli i capelli, forse a qualcuno poteva sembrare una cosa da niente ma non per Link, lo faceva sentire sicuro, compreso, amato.

[Anche a me.]

Cosa farai adesso?”

[Immagino che io debba aspettare che Zelda mi convochi di nuovo.] Fece segno, mordendosi il labbro inferiore. [Potrei stare qui, se non disturbo.]

Sidon gli mostrò un luminoso sorriso, forse il più bello che Link avesse mai visto. “Certamente, non disturbi mai. Lo sai che puoi restare tutto il tempo che vuoi, sei sempre il benvenuto.”

Link abbassò lo sguardo. [Grazie.]

Sidon corrucciò la fronte, confuso e preoccupato dall'improvvisa reazione. “Ho detto qualcosa di sbagliato?”

No!” Esclamò Link, alzandosi in piedi. “È solo che – ” Cercò di spiegare, iniziando a camminare nervosamente per la stanza per poi tornare davanti Sidon che non aveva mai distolto lo sguardo da lui. [Hyrule è davvero la mia casa? Voglio dire, la guerra è finita e tutti sono tornati alla propria vita, casa e famiglia e io non ho ricordo di nessuna delle tre.] Tirò un sospiro. [Hyrule è salva, ma sono davvero legata ad essa? Non ho nessuno ricordo di ciò che facevo prima e se un giorno Zelda non avesse più bisogno di me, io non ho nemmeno un luogo da poter chiamare casa.]

Sidon lo guardò sorpreso, non aveva idea che Link stesse portando questo peso dentro di sé probabilmente da quando la guerra era finita, e non poteva certo biasimarlo. Non avere nessuno di questi ricordi doveva essere spaventoso e poteva solo cercare di immaginare come realmente si sentisse.

Sidon gli prese una mano, accarezzandola con l'altra nella speranza che il contatto riuscisse a calmarlo almeno un po', addolcendo lo sguardo incrociò quello dell'altro perdendosi nei suoi occhi che amava tanto alla ricerca delle parole.

Se è così come ti senti io non posso cambiare le cose ma – uhm – se vuoi – ” Balbettò improvvisamente Sidon mandando Link in confusione che adesso lo guardava accigliato.

[Cosa c'è che non va?] Fece segno una volta liberato le mani.

Niente, è solo che – Non era niente.” Farfugliò in fretta alzandosi a sua volta per dirigersi verso la porta. “Ci sono ancora tante cose che mi piacerebbe fare con te prima che tu debba ripartire.” Spiegò accennando un sorriso prima di sparire lungo il corridoio, non lasciando a Link altra scelta che seguirlo in silenzio più turbato di prima.




L'aria fresca colpì Link in pieno viso, scostando i capelli dal viso. Il freddo gli pizzicò gli occhi e dovette socchiuderli per evitare che lacrimassero. Sorrise quando sentì Sidon stringere il braccio intorno alla sua vita d'istinto per avvicinarlo a sé, seduto dietro di lui, eppure la sua mente continuava a tornare alla conversazione tenuta nella stanza di Sidon.

Decise di lasciare che la curiosità prendesse il sopravento e, ancora un po' incerto, si girò verso Sidon.

[Cosa volevi dirmi prima?] Fece segno mettendo in mostra le mani.

Oh.” Mormorò Sidon, sorpreso nel vedere che l'altro ci stava ancora pensando. “Era qualcosa di sciocco, non preoccuparti.”

[Voglio comunque saperlo.] Insistette Link. [Se volevi dirmelo non può essere stupido.]

Va bene.” Accettò Sidon. “Ma potresti – potresti non guardarmi?”

Link sorrise, contento di essere riuscito a convincere l'altro e tornò a guardare dritto di fronte a sé assecondando la sua richiesta, dando di nuovo le spalle a Sidon. Sentì la presa sulla vita farsi più forte mentre Sidon, avvicinandolo più a sé, abbassava la testa imbarazzato.

Sono innamorato di te.”

Link corrucciò la fronte confuso, non riuscendo comunque ad evitare il rossore formatosi sulle sue guance. Non era la prima volta che sentiva quelle parole, si erano già detti di amarsi l'un l'altro in passato e, nonostante sentirle faceva battere forte il cuore di Link come se fosse la prima volta, non capiva l'improvvisa insicurezza di Sidon.

Link aprì la bocca per ricambiare le dolci parole ma l'altro lo interruppe.

Non era questo ciò che volevo dirti prima, ma è ciò che sento di volerti dire adesso.” Spiegò Sidon mentre Link richiuse le labbra aspettando pazientemente in silenzio che l'altro continuasse.

Mi dispiace che tu ti senta in questo modo, da solo gli dei sanno quanto. Sentirsi senza né casa né famiglia deve essere spaventoso e so che io non posso cambiarlo ma, ti prego, sappi che non sei solo e non lo sei mai stato anche quando era più difficile da credere.” Si fermò Sidon, osservando la nuca di Link per cercare di immaginare che tipo di espressione potesse esserci ora nel suo viso. “E so che non è come essere a casa propria e che può sembrare un'amara consolazione ma, se vuoi, potresti considerare il Dominio come luogo da chiamare casa. Qui, con me.”

Non appena le ultime parole uscirono dalle labbra di Sidon, Link sobbalzò sorpreso e l'altro temendo di aver detto qualcosa di sbagliato lasciò andare la presa per permettere a Link di girarsi facilmente.

Quando i loro sguardi si incrociarono di nuovo, Sidon si stupì nel trovare gli occhi di Link lucidi nel tentativo di trattenere le lacrime.

Oh no, mia perla! Non volevo dire qualcosa che potesse offenderti.” Iniziò a scusarsi Sidon agitato ma Link lo interruppe scuotendo il capo e alzandosi in piedi, nonostante ormai le lacrime gli stessero rigando il viso, si avvicinò a lui fino a nasconderlo in un abbraccio.

Sidon non si fece ulteriori domande quando sentì un singhiozzo provenire da Link, ricambiò l'abbraccio lasciando che l'altro si sfogasse in quel pianto liberatorio per tutto il tempo di cui avesse bisogno.

[Grazie.] Fece segno Link una volta distaccatosi dall'abbraccio.

Lasciò che Sidon gli asciugasse le lacrime, non riuscendo ad evitare al proprio cuore di perdere un battito. Spesso Link si chiedeva come fosse possibile che qualcuno come Sidon potesse amarlo, accettarlo per quello che è, ed in quell'istante si chiese come fosse possibile che volesse condividere la propria casa con lui. Come fosse possibile riuscire a percepire tutto il suo amore in questi piccoli gesti e mentre Link si lasciava cullare da quella carezza, sentì i suoi occhi tornare lucidi. Lo amava. Link amava Sidon così tanto.

Ti amo anche io.” Sussurrò Link con la voce ancora rotta dal pianto.

Sidon rispose chinandosi a baciargli delicatamente la fronte e Link lasciò andare un sospiro che non si era reso conto di star trattenendo.

Il dare e ricevere tutto da colui che si ama era ancora un concetto che gli faceva perdere il fiato. Non era certo che si sarebbe mai abituato a tutto questo.

Quando i loro sguardi si incrociarono di nuovo, una nuova certezza era scolpita nel cuore di Link.

Sei sempre stato la mia casa.”




Sidon fissava l'orizzonte, in piedi al Great Zora Bridge, senza mostrare reale interesse a ciò che vi era di fronte a sé. Troppo distratto per mettere a fuoco il panorama.

Sidon si sentiva quasi uno sciocco a sentirsi in quel modo, eppure non poteva farne a meno. Quel giorno lo avrebbe finalmente rivisto e solo il pensiero di poterlo riabbracciare e sentire di nuovo il suo profumo accarezzandogli i capelli, gli faceva battere forte il cuore in petto.

Emozionato, come un bambino alle prese con la sua prima cotta, non riuscì a trattenere un sorriso quando vide una figura familiare camminare lungo il ponte.

Link.” Lo salutò con entusiasmo. “Bentornato a casa.”

Link sorrise a sua volta. “Sono a casa.”










NdA: Grazie, come sempre, di essere arrivati fin qui!
Questa è una breve scenetta che mi è venuta in mente mentre mi stavo rilassando e dato che ho molte altre cose da scrivere, tra cui la seconda parte della serie, non avevo tempo di ampliarla e quindi vi chiedo scusa se è un po' breve.
Spero comunque che vi sia piaciuta, fatemi sapere cosa ne pensate.
Ero molto emotiva quando l'ho scritta, si vede? Comunque a parte gli scherzi io li amo e loro sono dolcissimi.
Alla prossima!

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