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Autore: Emanuela84    05/06/2019    1 recensioni
Ryo e Kaori si separano, è lui che prende l'ennesima decisione per lei. Ma il destino e qualche canzone li faranno riavvicinare presto.
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Nuovo personaggio, Ryo Saeba
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Epilogo

 
Non lo so che cos'hai
So cosa sei
Quella che fa per me
È destino ormai che io diventi
Quello che fa per te

(“Stammi Vicino”, Vasco Rossi)
 

- Ryo, ti vuoi sbrigare? – la voce di Mick risuonò su per le scale di casa Saeba mentre guardava impaziente l’orologio. Erano quasi le quattro del pomeriggio e rischiavano di fare tardi.
 
– Sto arrivando, un attimo! – rispose la voce di Ryo dal piano di sopra. Era davanti allo specchio e si guardava per la milionesima volta. Era nervoso, ma solo perché erano più di ventiquattr’ore che non vedeva Kaori e non ce la faceva più. Le sue amiche l’avevano letteralmente rapita due sere prima per festeggiare una specie di addio al nubilato e per tenerla lontana da lui il giorno prima della cerimonia. Sorrise, anche se era un matrimonio senza nessun valore legale, per loro era ugualmente importante, avrebbero ufficializzato la loro unione davanti ai loro amici che erano diventati la loro famiglia. Si aggiustò la camicia e prese la giacca blu notte dal letto, poi si chiuse la porta alle spalle e scese giù per le scale. Mick lo aspettava appoggiato alle scale, anche lui vestito di tutto punto.
 
– Amico, se fossi una donna cadrei ai tuoi piedi – gli disse Mick facendogli l’occhiolino.
Ryo alzò gli occhi al cielo e lo spinse verso la porta.
 
– Andiamo! – gli disse poi.
 
Presero l’auto di Mick e si diressero verso il locale che Ryo e Kaori avevano affittato apposta per celebrare la loro unione.
 
Intanto a casa di Eriko, il soggiorno era invaso da sette donne che stavano finendo di preparare la loro amica per il suo giorno più importante.
 
– Eriko, ma questo vestito non sarà un po’ troppo? Ti avevo detto una cosa semplice! – protestava Kaori mentre si guardava allo specchio, ammirando il bellissimo abito che l’amica aveva disegnato per lei. L’abito aveva un effetto due pezzi, la parte superiore era una blusa in satin color panna con una profonda scollatura a V e la gonna invece era dritta a tubino e ricoperta da paillettes color oro rosa.
 
– Kaori non essere sciocca, questo vestito è favoloso! – esclamò Miki guardando il riflesso dell’amica nello specchio.
 
– Miki ha ragione, scommetto che Ryo rimarrà senza parole! – confermò Kazue battendo le mani.
 
 – Va bene ragazze, mi fido del vostro giudizio. – capitolò Kaori sotto lo sguardo di tutte le sue amiche. 
 
– E’ ora! – disse Saeko guardando l’orologio.
 
Kaori, sua sorella Sayuri, Eriko e Miki salirono sulla jeep di quest’ultima, Saeko invece accompagnò Reika, Kazue e Kasumi. Dopo un breve tragitto arrivarono al locale, l’auto di Mick era già lì, segno che i due erano già arrivati.
Kaori era nervosa, aveva le lacrime agli occhi, e stringeva le mani di Sayuri ed Eriko.  Non aveva il coraggio di scendere.
 
– Kaori, cerca di calmarti! Se piangi rovinerai tutto il trucco! – le disse Eriko sorridendole e passandole un fazzolettino lungo le palpebre inferiori.
 
– Eri hai ragione ma se sapeste cos’ho nello stomaco! – ribatté lei tirando su con il naso. Sentiva un vortice che la rimescolava, il cuore che faceva i salti mortali.
 
 –Tesoro, Ryo è lì che ti aspetta, non devi pensare a nient’altro! – disse sua sorella Sayuri.
 
– Appunto! – esclamò Kaori e le altre tre scoppiarono a ridere.
 
– E’ incredibile che City Hunter abbia così tanta paura! – affermò Miki.
 
Kaori la guardò. La sua amica aveva ragione. Lei, con Ryo, era City Hunter, e City Hunter non aveva paura di niente. Fece un respiro profondo, chiuse gli occhi e rilassò le spalle. 
 
– Ok, andiamo ad affrontare questo nemico! – disse poi tornando a sorridere.
 
Le amiche le sorrisero di rimando e poi tutte insieme uscirono dall’auto. Sayuri si trattenne per un attimo con lei.
 
– Ti voglio bene sorellina. Non sai quanto sono felice per te. – le disse poi abbracciandola.
 
– Te ne voglio anch’io – rispose Kaori ricambiando l’abbraccio.
 
Poi Sayuri entrò nel locale lasciandola sulla porta. Kaori prese un bel respiro e girò la maniglia, avanzando anche lei all’interno. Per un attimo si guardò intorno, gli amici si erano sistemati in due semicerchi e Ryo era nel mezzo. Le dava le spalle che lei notò subito tese all’inverosimile e sorrise al pensiero che anche il suo compagno fosse nervoso tanto quanto lei. Quando mosse il primo passo nella stanza partì la melodia di “Perfect” di Ed Sheeran. Ryo le aveva detto che sarebbe stata una sorpresa e lo fu davvero. Avanzò sorridendo verso di lui che nel frattempo si era voltato a guardarla ed era rimasto senza fiato.
 
 – Ciao – gli sussurrò lei quando lo raggiunse, con occhi luminosi e pieni d’amore per lui.
 
– Sei meravigliosa – le disse lui prendendola per mano ed intrecciando le loro dita.  
 
– Anche tu – ribatté lei ammirando il suo compagno in quel bellissimo completo blu notte che gli fasciava i muscoli di spalle e braccia.
 
Doc si materializzò davanti a loro. Come loro amico più anziano avrebbe officiato la cerimonia. 
 
– Kaori, Ryo, oggi siamo tutti qui con voi per celebrare il vostro amore, ci avete voluti con voi come testimoni del legame che vi unisce e siamo felici e fieri di partecipare alla vostra unione ufficiale. Ora vi chiedo di recitare le vostre promesse. Kaori, a te la parola – disse poi con voce solenne e commossa.
 
Kaori fissò per un attimo lo sguardo in quello di Ryo e prese un bel respiro.  
 
– Quando ci siamo conosciuti ero una ragazzina avventata ed impulsiva che piombò su di te perché voleva proteggere suo fratello, ti odiavo ed avrei fatto di tutto per allontanarti da lui. Poi però, per la prima volta, incrociai i tuoi occhi in quel vicolo e qualcosa cambiò. Lo sguardo che posasti su di me era duro, di ghiaccio, ma io riuscii a percepire che c’era altro, sofferenza, solitudine, rabbia. E mi posi mille domande sul perché i tuoi occhi fossero così, su cosa li avesse resi così, e decisi che avrei dovuto capire se sotto quello sguardo ci fosse una persona buona o solo uno spietato killer. Alla fine di quella giornata capii che, a modo tuo, eri una persona generosa ed altruista come lo era Hideyuki, e fui contenta che lui avesse te come compagno di lavoro. Sono passati quindici anni da allora e da allora sei nel mio cuore che è stato sempre e solo tuo. Imparare a conoscerti, giorno dopo giorno, imparare a capirti, è stata un’impresa, la più difficile della mia vita, anche più di tutte quelle affrontate con il nostro lavoro. Aver guadagnato la tua fiducia e poi il tuo amore è tutto ciò che ho sempre voluto, non mi serve altro per vivere, e spero che me li concederai fino alla fine dei nostri giorni – disse Kaori tutto d’un fiato, temendo che le lacrime potessero impedirle di continuare.
 
Ryo le strinse le mani, con gli occhi lucidi. Prima di parlare dovette schiarirsi la voce.
 
– Lo sai che non sono bravo con le parole anzi, ma se sono migliorato anche in questo è merito tuo. Sai com’è stata la mia vita prima di te, quasi impossibile da vivere per la maggior parte degli esseri umani, la guerra, la morte pronta a coglierti ad ogni passo sbagliato, eppure oggi sono qui. Ed è solo merito tuo. Perché tu mi hai concesso una seconda vita, anzi, credo proprio che tu mi abbia insegnato a vivere, perché prima di te è stata solo sopravvivenza. Ma tu con la tua presenza quotidiana, con la tua dolcezza, con la tua sincerità, con tutte quelle buone qualità che possiedi, con il tuo amore, mi hai portato in un mondo fatto di piccole cose, di gesti, di sguardi che per me erano nuovi. E vicino a te sono diventato un uomo migliore, la luce che tu emani ha avvolto il mio cuore, riempiendolo e rischiarando le tenebre di cui si faceva scudo per non rompersi definitivamente, per non lasciarsi andare alla morte. Averti accanto a me è diventato indispensabile ed è tutto ciò che mi serve. Sono io a chiederti di concedermi il tuo amore per sempre, perché senza non posso vivere. Ti amo –
 
Kaori non era riuscita a trattenere le lacrime e sentì che anche qualcun altro dei loro amici tirava su con il naso. Ryo le asciugò le guance con le dita e le sorrise. Poi Doc tornò da loro per lo scambio degli anelli. Kaori prese con mano tremante la fedina di Ryo, la baciò e la infilò all’anulare del suo compagno che poi fece altrettanto.
 
Doc li guardò sorridendo e poi dichiarò: – Kaori, Ryo, vi dichiaro uniti per sempre. Potete baciarvi –
 
Ryo non se lo fece ripetere due volte e si impossessò delle labbra di Kaori mentre gli altri iniziarono ad applaudire e ad urlare di gioia. Tutti si avvicinarono per abbracciarli, poi Miki preparò la macchina fotografica per fare un bell’autoscatto tutti insieme, per conservare il ricordo di quel giorno per sempre.
 
– Che la festa abbia inizio! – urlò poi Kaori alzando le braccia al cielo.
 
Il deejay del locale fece partire subito la musica per il primo ballo degli “sposi”. Anche questa canzone l’aveva scelta Ryo, Kaori gli aveva lasciato carta bianca per quanto riguardava la musica. Le note di “Thinking out loud” di Ed Sheeran iniziarono a risuonare nella sala e Ryo e Kaori iniziarono il loro lento.
 
When your legs don't work like they used to before
And I can't sweep you off of your feet
Will your mouth still remember the taste of my love
Will your eyes still smile from your cheeks

And darling I will be loving you 'til we're 70
And baby my heart could still fall as hard at 23
And I'm thinking 'bout how people fall in love in mysterious ways
Maybe just the touch of a hand
Oh me I fall in love with you every single day
And I just wanna tell you I am

 
– Da oggi posso chiamarti Kaori Saeba? – domandò Ryo mentre ballavano.
 
– No, non puoi! Devi! – rispose Kaori sorridendo.
 
– Sono felice, sai? E’ un giorno bellissimo, sempre grazie a te – disse Ryo.
 
– Anch’io sono felice ma è anche merito tuo se siamo qui. E ti amo anch’io – ribatté Kaori.
 
So honey now
Take me into your loving arms
Kiss me under the light of a thousand stars
Place your head on my beating heart
I'm thinking out loud
Maybe we found love right where we are

 
When my hair's all but gone and my memory fades
And the crowds don't remember my name
When my hands don't play the strings the same way, mm
I know you will still love me the same

'Cause honey your soul can never grow old, it's evergreen
Baby your smile's forever in my mind and memory

I'm thinking 'bout how people fall in love in mysterious ways
Maybe it's all part of a plan
I'll just keep on making the same mistakes
Hoping that you'll understand

 
–  Ti amerò sempre, sei l’unica che potrò amare, ricordatelo anche quando farò qualcosa di sbagliato, quando dirò una delle mie solite cazzate – continuò Ryo fissandola negli occhi.
 
– Lo so e tu sappi che non ti libererai mai di me – disse Kaori baciandolo.
 
But baby now
Take me into your loving arms
Kiss me under the light of a thousand stars
Place your head on my beating heart
I'm thinking out loud
That maybe we found love right where we are, oh

So baby now
Take me into your loving arms
Kiss me under the light of a thousand stars
Oh darling, place your head on my beating heart
I'm thinking out loud
That maybe we found love right where we are

Oh maybe we found love right where we are
And we found love right where we are

(“Thinking out loud”, Ed Sheeran)
 
Lentamente la canzone arrivò al termine e gli altri li applaudirono di nuovo.

 – Bene ragazzi, ora potete scatenarvi! – disse poi Ryo e le luci da soffuse divennero psichedeliche mentre una canzone dance partì dall’impianto audio.
Tutti li raggiunsero sulla pista ed iniziarono a ballare al ritmo incalzante della canzone.
 
Ma da quando stai con me
Questo mondo è tornato a colori e profuma di te
Ma da quando ci sei te

Questa vita ha ripreso a scorrere dentro di me
Da quando stai con me
Da quando ci sei te
Da quando ci sei te


I giorni non passavano la vita scorreva senza un significato
Un' anima persa dentro sé
Il cuore e gli occhi si spensero
Nel viso i segni di chi è stato già scottato
Quante volte mi sono chiesto il perché


Da quando stai con me
Questo mondo è tornato a colori e profuma di te
Da quando ci sei te

Questa vita ha ripreso a scorrere dentro di me
Da quando stai con me
Da quando ci sei te


I giorni ora non bastano
Un' ora con te è come fosse un minuto
Un' anima persa dentro te
I segni sul cuore sbiadiscono
Nel viso un sorriso di chi adesso ha già capito
Che la ruota gira anche per me


Da quando stai con me
Questo mondo è tornato a colori e profuma di te
Da quando ci sei te

Questa vita ha ripreso a scorrere dentro di me
Da quando ci sei te
Da quando stai con me
Questo mondo è tornata a colori e profuma di te
Da quando ci sei te
Questa vita ha ripreso a scorrere dentro di me
Da quando stai con me

(“Da quando ci sei te” Jeffrey Jay & Dino Brown)
 
 
La festa fu bellissima, dopo la cena e il taglio della torta Ryo e Kaori salutarono i loro amici per continuare a festeggiare a casa, da soli.
Ryo parcheggiò la Mini in garage, poi insieme entrarono nel palazzo ma Kaori prese le scale che portavano alla terrazza. Ryo la seguì senza dire niente. Si appoggiarono alla balaustra ed osservarono in silenzio la skyline di Tokyo che brillava di luci intermittenti.
 
– Sono contenta – esordì poi Kaori appoggiando la testa alla spalla del suo compagno.
 
 – Per cosa, Sugar? – le chiese Ryo passandole un braccio sulle spalle.
 
– Perché siamo arrivati fino a qui, perché non ci siamo lasciati sopraffare da niente nella nostra vita, dal dolore, dalle perdite, dalla rabbia. Alla fine il nostro amore ci ha portati all’happy ending – rispose Kaori.
 
Ryo sorrise, la sua Kaori era sempre ottimista e positiva.
 
– Lo sai che dovremo salvarci la pelle per molti altri anni, vero? – ribatté Ryo.
 
– Certo che lo so ma so anche che noi, insieme, siamo più forti di tutto – disse Kaori.
 
– Ti amo, Kaori Makimura Saeba, lo sai? –  le disse Ryo posandole un bacio sulla fronte. 
 
– Anch’io ti amo, caro ex stallone di Shinjuku! – rispose Kaori ridendo. 
 
– Sarò anche legato ad una sola donna ma ora ti farò vedere che la mia fama di stallone non finirà mai! – disse Ryo e se le caricò in spalla mentre Kaori scoppiava a ridere.
 
La loro vita insieme era stata sempre condita da una buona dose di pericolo, avevano perso il conto delle volte che avevano rischiato di non tornare più a casa, di non vedersi più, ma ogni volta erano stati più tenaci della morte e grazie al loro legame indissolubile erano sopravvissuti a tutti quei pazzi che avrebbero voluto gioire della loro fine. Ciò che loro rappresentavano, quella distorta giustizia che la legalità non poteva garantire, non avrebbe mai cessato di esistere.
   
 
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