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Autore: scoiattolo17    07/06/2019    4 recensioni
"Un sorrisetto si formò sul volto dell’uomo ancora in auto; all’inizio era l’ultima persona che avrebbe voluto al fianco. Quando gliela presentarono era una novellina giovane ed inesperta. Adesso invece… Adesso che le aveva insegnato il lavoro, il loro legame era diventato praticamente inscindibile… Adesso si sarebbe opposto con tutte le sue forze prima di essere diviso da lei.
Purtroppo la cosa non avrebbe tardato".
Ciao a tutte! Eccomi di nuovo tra voi :)
La mia nuova storia ha come protagonisti i nostri amati Ryo e Kaori in versione poliziotti.
Cinque omicidi, avvenuti in una sola notte, impegneranno i nostri due agenti alla risoluzione del caso. Buona lettura! S.
:)
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hideyuki Makimura, Kaori Makimura, Mick Angel, Ryo Saeba, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Due giorni dopo. Aeroporto di Narita – Tokyo
 
Kaori guardava preoccupata il grande monitor luminoso delle partenze.
Ad un tratto pensò che in quell’aeroporto si incrociavano milioni di persone all’anno.
Milioni di destini, milioni di volti, milioni di anime.
Chissà se quel viaggio avrebbe condotto anche lei verso il suo destino.
-Ehi ragazzina…-
Una voce alle sue spalle la fece tornare con i piedi per terra.
-Ciao Saeba- rispose sorridendogli -Cosa ci fai qui? -
-Passavo di qua… Sciocca, cosa vuoi che ci faccia? Ho fatto carte false con il capo perché mi desse il permesso di venire…- le rispose ironico
-Non dovevi… Mi sbaglio o ci siamo salutati stanotte? – gli sussurrò maliziosa lei ad un orecchio
-Si da il caso che stanotte non sia stato un saluto molto formale…-
Kaori sorrise e le sue guance si tinsero lievemente di rosso.
Dio come era bella, pensò Ryo, ammirandola in tutto il suo splendore.
Odiava sapere che se ne sarebbe andata e che, dall’altra parte dell’Oceano, non avrebbe potuto proteggerla. Ma d’altro canto era giusto così. Doveva spiccare il volo dal nido, imparare a volare con le sue ali. Aveva sempre saputo che quel giorno sarebbe arrivato prima o poi. Ma non avrebbe mai creduto che sarebbe stato lo stesso della scoperta del suo amore per lei.
Quasi d’impulso l’attirò a sé, avvolgendola in un forte abbraccio.
La strinse forte come se lei fosse tutta la vita e gliela volessero portar via.
La strinse sentendo che lei era tutta la vita che poteva esserci per lui. (NDA cit. fantastica tratta da E. Hemingway).
Anche se forse era troppo tardi per arrivare a certe conclusioni: Kaori stava per andarsene.
Ma la verità è che quando un uomo ti desidera, quando ti vuole con sé realmente, mette da parte tutto il mondo. Non esistono le paure, non esistono le scuse, i chilometri, le difficoltà, non esiste niente.
E questo fu il significato che Kaori diede a quell’abbraccio.
In una sola parola: amore. Quello vero, sincero. Quello che non ha bisogno di futili parole. Piuttosto quello che parla con gli occhi, con i gesti, quello che, alla fine dei conti, era sempre trapelato silenzioso tra di loro.
Solo ora lo vedeva.
-Mi mancherai Kaori, vedi di non infilarti nei guai-
Kaori sorrise staccandosi dall’abbraccio
-Vedi tu di non infilarti nei guai, senza di me a pararti il culo- rispose ironica
Ryo la guardò divertito poi tirò fuori dalla tasca un piccolo pacchetto regalo e glielo pose in mano.
-Questo è per te, però… Aprilo quando sarai partita-
Lei lo guardò stupita.
-Saeba non è da te fare tutti questi regali-
-Beh, stai per andare dall’altra parte dell’oceano… Dovevo pur farti ricordare di me in qualche modo…-
-Non starò via molto-
-Per me sarà un’eternità- rispose lui quasi d’impulso, ma si pentì presto di aver pronunciato quelle parole. Si era ripromesso di lasciarla andare via senza nessuna costrizione.
-Ryo io…-
-Forse è meglio che vada adesso…- sentenziò lui senza farla finire di parlare.
Fece qualche passo ma una voce li sorprese.
-Ehi sorellina mica te ne andrai senza salutarmi?!-
Entrambi si girarono di scatto, stupefatti.
-Hide! Ce l’hai fatta a venire!- lo salutò lei contenta andandogli incontro
-Non potevo non salutarti prima che quelli della CIA ti facciano il lavaggio del cervello- rispose ironico -Non me lo sarei mai perdonato!- continuò abbracciandola -Mi mancherai sorellina, resta fuori dai guai mi raccomando-
-Sarà fatto- disse lei, voltandosi poi dalla parte di Ryo
-Saeba, vorrei presentarti mio fratello-
Ryo si avvicinò. Non sapeva che Kaori avesse un fratello ma la cosa che lo turbava di più era senz’altro quella vaga sensazione di averlo già visto da qualche parte.
-Piacere, Hideyuki Makimura- disse l’uomo porgendogli la mano
-Ryo Saeba- rispose di rimando stringendogliela
Quegli occhi maledettamente familiari gli erano entrati fino in fondo all’anima. Eppure non assomigliavano neppure lontanamente a quelli della sorella.
-Ehi Kaori, hanno chiamato il nostro volo- la voce di Mick Angel interruppe il silenzio che era calato tra i tre. Era rimasto a qualche passo di distanza quando aveva visto i due uomini salutare Kaori.
-Arrivo- gli rispose caricandosi in spalla il suo borsone; poi si rivolse agli altri due.
-E’ bello vedervi qui insieme, inizio a credere che i nostri destini siano legati- sorrise la poliziotta – Ciao ragazzi, ci vediamo presto… E fate i bravi in mia assenza! -
Kaori poi abbracciò il fratello e quando fu il turno di Ryo gli sussurrò all’orecchio: -Adesso, se vuoi, puoi ringraziarlo- finì, baciandolo su di una guancia. Poi si girò e con il suo borsone si affrettò a raggiungere Mick Angel che a sua volta salutò con un cenno del capo i due uomini.
Ryo la guardò allontanarsi poi rifletté sulle sue ultime parole. Guardò di soppiatto l’uomo al suo fianco che stava ancora guardando la sorella allontanarsi.
Ad un tratto tutto tornò al suo posto. Tutto combaciò e finalmente tutto gli sembrò limpido di fronte a lui.
Venne catapultato alla notte di dieci anni prima, una notte fredda, che gli aveva lasciato l’amaro in bocca per troppo tempo.
Hideyuki Makimura era l’uomo che dieci anni prima gli aveva salvato la vita.
Sembrava che finalmente ogni pedina su di quella scacchiera si fosse posizionata al suo giusto posto.
-Io devo ringraziarti…- si rivolse allora verso Hideiuki
L’uomo si girò guardandolo e sorrise -Sono io che dovrei ringraziarti, hai salvato la vita a mia sorella… Quindi siamo pari. Che ne dici?-
Ryo lo guardò incredulo. Hideyuki Makimura aveva messo a repentaglio la propria vita dieci anni prima per salvare la sua. Eppure adesso gli sorrideva sereno, senza un briciolo di rancore.
Non si stupiva di quanto Kaori gli somigliasse. Erano senza dubbio due fratelli speciali.
-Dimmi un po’ Saeba… Ti fidi a lasciar andare mia sorella con il biondino della CIA?-
-Neanche un po’…- sussurrò l’altro tra i denti
-Immaginavo…- sorrise Hide -Vedrai, saprà cavarsela, la mia sorellina ha una marea di trucchetti nella manica! Vieni, ti offro un caffè…-
Fu così che i due uomini si avviarono verso uno dei tanti bar presenti all’interno dell’aeroporto.
Come aveva detto Kaori i loro destini erano legati.
Tutto quello che era successo in passato era avvenuto con uno scopo preciso.
Era nato un amore.
Ed una grande amicizia stava per nascere.
 
 
Kaori fini di sistemare il bagaglio nella cappelliera dell’aereo.
Si sistemò sul sedile e sentì la piccola scatolina di Ryo all’interno della tasca, picchiarle sulla coscia.
La prese tra le mani.
Mick, seduto di fianco a lei, la vide aprire il pacchetto.
All’interno vi era una collana con un ciondolo a forma di rondine. Aveva un piccolo rubino incastonato sul cuore.
Kaori guardò il ciondolo meravigliata. Sorridendo lo indossò subito.
Era bellissima quella giovane donna. Più di ogni altra donna che avesse mai incontrato. Era una bellezza che riscaldava il cuore. Ogni suo gesto era sincero, ogni suo sguardo, ogni suo sorriso. Tutto di lei faceva innamorare.
L’americano sospirò. Sapeva che il cuore di Kaori era già occupato.
 
-Perché una rondine?- le chiese l’americano
Lei lo guardò, sorrise di nuovo e gli rispose:
-Perché le rondini tornano sempre a casa-
 
 
FINE!
 
 
N.d.A: Ciao Ragazze! Ed anche questa fanfiction si è conclusa 😊 Spero vivamente che vi sia piaciuta. Non me ne abbiate per il finale aperto, ma forse chissà… La mia testolina potrebbe già avere in mente qualcosa… E poi volevo lasciare un finale in stile Hojo :D (ehi ehi rinfoderate quei coltelli su!!) ahahahah :D
Aspetto qualche altro commento, fatemi sapere se vi è piaciuta o se avreste preferito qualche altro finale! Vi saluto e vi abbraccio! Alla prossima! Ciauuuz! S. 😊
  
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