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Autore: tralenuvole_    08/06/2019    0 recensioni
New York, 2019. Lily Bennet è una liceale 17enne che frequenta la Professional Performing Arts School in New York, Manhattan. Dopo il compleanno della sua migliore amica, Grace, che quest’ultima aspettava impazientemente da tempo, hanno finalmente la possibilità di poter andare alla festa più famosa del posto in quanto i minori di 17 anni non avevano il permesso di entrare. Lily sapeva benissimo che quella festa sarebbe stata noiosa per lei, visto che non le piacevano per niente le feste. Quello che non sapeva è che quella festa le avrebbe cambiato completamente la vita.
Tratto dal primo capitolo:
“La vita spesso ci sorprende, ma ci delude anche. Quando sembra che tutto sia normale, arriva un qualcuno che sconvolge tutti i tuoi piani. Certo, a soli 17 anni i tuoi piani non sono ancora un granché, sei giovane, spensierata e cerchi di goderti la vita al massimo ed è esattamente quello che Lily stava cercando di fare.”
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico, Universitario
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LILY. 

“Ehi” 

Appena ho sentito quella voce mi sono girata di scatto per vedere chi fosse. 

Un ragazzo su appena una ventina d’anni moro, occhi verdi e alto si e no 1.80 mi sta sorridendo. E se fosse lui? 

“Ehm... chi sei?” chiedo subito incuriosita. 

“Ciao! Piacere io sono Tom” 

Wow. Cazzo wow. È lui, non me l’aspettavo. Sono un po’ scioccata devo dire, non pensavo sarebbe venuto, ci avevo perso le speranze. Perché è scappato prima? E ora si presenta qui davanti a me con così tanta leggerezza. 

Forse si sarà pentito di essersene andato e voleva conoscermi. Beh spero sia così.

Non so bene cosa dire quindi cerco di non farmi prendere dall’ansia. 

“Wow ehm, ciao io sono Lily ricordi? Ma che stupida ovvio che ricordi abbiamo parlato nel bagno fino a pochi minuti fa ahah, scusa ehm volevo dire grazie, grazie per avermi aiutata prima può sembrare sciocco ma mi è servito molto quindi grazie davvero” dico tutto d’un fiato. Quando sono nervosa parlo sempre velocemente, il punto è che adesso non dovrei essere nervosa. Perché lo sono? Per un ragazzo che ho appena conosciuto? Non capisco perché le sue parole mi abbiano colpito così tanto. Però quando abbiamo iniziato a parlare mi sono sentita finalmente a casa, ho trovato qualcuno che mi capisce e che ha saputo tirarmi su di morale. A volte le parole contano più di qualsiasi altro gesto. 

Torno in me e osservo la faccia di quel ragazzo che sembra non stia capendo la situazione quindi decido di intervenire. 

“Scusa se ho parlato così velocemente ahah di solito lo faccio quando sono nervosa... non che adesso io lo sia ovvio. Come ho detto prima volevo solo ringraziarti per tutto quello che mi hai detto perché ho finalmente trovato qualcuno che mi capisce. Sei stato davvero gentile a preoccuparti per me nonostante tu non mi conoscessi. Grazie infinite” dico con più tranquillità di prima senza rendermi conto che adesso mi trovavo tra le sue braccia.  Ma che cazzo stavo facendo? L’avevo veramente abbracciato? Penserà io sia una pazza. 

“Scusa” dico subito dopo staccandomi da lui. 

“Ehm, non ti preoccupare, se hai bisogno sono sempre qui” dice con un sorriso che nascondeva ancora un’aria sconcertata. 

“Tutto bene?” chiedo osservando la sua stranezza.

“Fino a poco fa non mi sembravi così timido e riservato” aggiungo. 

“Ehm no si scusa sono sempre io” risponde sorridendomi. 

“Okay” rispondo.

Adesso si é creato un silenzio imbarazzante tra noi e in più lui mi stava fissando. 

“Che c’é?” chiedo imbarazzata.

“No niente é che sei molto carina” 

Okaaay. Questo non era previsto, non so bene cosa rispondere e non sono abituata a certi complimenti, Joe non me li faceva mai. 

“Grazie” rispondo imbarazzata. 

 

CHRIS. 

Ormai sono passati una ventina di minuti da quando l’ho lasciata lì da sola. Mi sento in colpa. Non mi ha mica chiesto di sposarmi è vero, potevo anche non andarmene, ma preferisco così. No ragazze, no preoccupazioni. Questo è il mio motto da quando sono stato talmente deluso da arrivare a pensare se sarei mai stato in grado di amare di nuovo in futuro. 

Non penso. 

Cerco Tyler tra la folla, in quel casino non ci si capisce niente, un altro motivo per cui odio le feste. 

Finalmente lo vedo, nel mezzo della sala, anche lui sembrava stesse cercando qualcuno. 

Urlo il suo nome un paio di volte avvicinandomi sempre di più. 

“Tyler!”

“Oh eccoti finalmente, ma dove eri finito?” 

“No niente mi sono sentito un po’ male quindi sono andato in bagno” 

“Ah okay, ora stai meglio?” 

“Si si tutto bene” 

“Stavo cercando mio fratello Tom ma non lo trovo da nessuna parte” 

“Aspetta ti aiuto” 

L’abbiamo cercato da tutte le parti, la nostra ultima possibilità è che sia al bar quindi io e Tyler ci precipitiamo li sperando di trovarlo. 

“Eccolo!” urla Tyler. 

Mi giro di scatto e lo vedo, al bancone, a pochi metri da noi, che parla con una ragazza. 

Aveva un volto familiare. 

Ci avviciniamo e finalmente mi rendo conto con chi stava realmente parlando Tom. Con Lily. 

“Ehi ragazzi! Non vi trovavo più! Lei è Lily, ci siamo appena incontrati” si rivolge a noi Tom con un sorriso. 

“Beh in realtà prima abbiamo parlato nel bagno, stavo male e lui mi ha vista e mi ha seguita. È stato molto gentile ad aiutarmi”

Cerco di rimettere insieme i pezzi e il mio cuore si ferma quando collego finalmente il tutto. Tom, Lily, aiutato, al bagno. 

No. Non può essere successo veramente. 

I miei pensieri spariscono nel sentire la voce di Tyler 

“Piacere io sono Tyler” dice spostandosi facendomi spazio per presentarmi alla ragazza. 

Mi avvicino a lei, sono un po’ nervoso, e quando alza la testa rimaniamo a fissarci per almeno 1 minuto credo. Sembro un imbecille. 

“Chris?” sento la voce di Tyler chiamarmi. 

Sono totalmente consapevole del fatto di non aver ancora spiccicato parola, è che non ce la faccio. Adesso che l’ho vista da così vicino mi rendo conto di quanto sia fantastica. I capelli mori leggermente ondulati le scivolano giù per le spalle fino ad arrivare a metà schiena. Quello sguardo di una ragazza così giovane, forte e determinata ma allo stesso tempo così delicata e innocente. Quei bellissimi occhi verdi da cui non puoi togliere lo sguardo. Il suo parlare così leggero, rende ogni cosa così delicata come il suo modo di fare. Ci ho parlato per 10 minuti ma è come se la conoscessi da tutta la vita. 

Solo adesso mi rendo conto della cazzata che ho fatto. Perché le ho detto di chiamarmi Tom? Perché sono scappato via lasciandola li da sola? E adesso è qui, con un bel ragazzo giovane che fa finta di essere me solo per la stupida coincidenza di chiamarsi con lo stesso nome con cui ho detto di chiamarmi io. Sicuramente quando si sono presentati e lui le ha detto di chiamarsi Tom avrà pensato subito fosse lui e Tom ha colto l’occasione per flirtare con lei. Cazzo sembra una barzelletta. 

Ormai è troppo tardi. Non posso dire niente. Rovinerei tutto e farei fare una figura di merda a Tom quindi meglio stare zitto e presentarmi.

“Io sono Chris” alla fine dico stringendole la mano.

A sentire quel suo delicato tocco, la sua mano nella mia, sento un brivido attraversarmi il corpo. Non riesco a capire cosa mi succede. In realtà non capisco proprio niente. È successo tutto così in fretta che non riesco neanche a pensare, in più tutto questo casino non aiuta per niente. 

Ritorno in me e continuo ad osservarla e noto il suo sguardo incuriosito verso di me. 

“Hai qualcosa di familiare” mi dice. 

Familiare? Ma se non ci siamo mai visti prima. O almeno, lei non ha visto me. 

Cazzo. La voce. Se ha riconosciuto la voce è la fine. Il mio sguardo passa da incantato a impaurito. 

“Ah si, quando sono corsa in bagno mi sembra di esserti venuta addosso per sbaglio, scusa” mi dice sorridendomi.

Oddio menomale. 

“Ah si giusto ricordo! Figurati” ricambio il sorriso. 

Passiamo il resto della serata a parlare, non riesco a toglierle gli occhi di dosso. Spero non se ne sia accorta.

Tra tutti quei discorsi mi perdo nei miei pensieri. Che bel casino. 

E adesso cosa faccio?

   
 
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