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Autore: RedQueen_10    08/06/2019    0 recensioni
Luna Wilson, 17 anni, ha una vita semplice che ruota attorno ai suoi migliori amici: Ben e Violet. Ma tutto cambierà dopo una festa: un suo segreto verrà rivelato alla persona che odia di più!
Logan Carter, 18 anni, ha solo un pensiero in mente: il football. Ma dopo il coming out del fratello e la sua nuova vicina non sa più come comportarsi, specialmente dopo aver scoperto un segreto doloroso.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Non avrei mai immaginato di ritrovarmi lì, di fronte al bar fuori alla scuola, davanti all'imponente lampada a led rotta dove si leggeva, anche a distanza di metri, il nome del bar "Francy".
-Luna? Vieni, o no?-
Mentre ignoravo spudoratamente Ben, vedevo come tutto era perfettamente addobbato per Natale: luci soffuse dentro al bar, candele sui tavoli, festoni bianchi e rossi piazzati ovunque, luci natalizie fuori e dentro al bar, e persino un alce alto quanto me che guardava malissimo chiunque entrasse. 
"Ma dove le comprano cose così? Esistono negozi appositi tipo "Alci assassine qui"?" pensai sovrappensiero.
-Ah,Luna guarda che ti rubo il posto vicino alla finestra!-
Solo con quella voce squillante della mia migliore amica Violet e quella minaccia aperta mi fece girare e, quindi, iniziai ad incamminarmi verso la sala interna del bar. 

Non avrei mai immaginato di ritrovarmi lì, al bar Francy, seduta al tavolo con Ben e Violet chiaccherando liberamente. Anzi, pensandoci, un anno fa questo era letteralmente un sogno nel cassetto.

**UN ANNO FA**
"Per Benjamin Carter
Da Luna Wilson"
Posai la lettera e la misi lentamente nel cassetto come se fosse fatta di ceramica. Alzai gli occhi verso la finestra e sospirai "Quando riuscirò a vederlo?"
Nello stesso secondo suonò il telefono sul comodino e sobbalzai.
-Pronto?-
Sentivo dei rumori in sottofondo, o meglio dei bambini che chiedevano urlando del budino al cioccolato.
-Luna? Sono Violet! Sono riuscita a parlare con Benjamin, quindi ora passa sotto da te. Non mi chiedere come ho fatto a convincerlo, solo muoviti a prepararti! Ah e ricordati di dagli gli auguri che stiamo sotto Natale, e non sclerare!-
La mia migliore amica mi attaccò il telefono in faccia, mentre fissavo il vuoto e non riuscivo neanche più a pensare. 
-COSA DIAVOLO STA SUCCEDENDO!- 
Urlai a pieni polmoni, senza fregarmene dei miei genitori al piano di sotto che preparavano il pranzo. Quando poi sentii il campanello sbiancai. 
-Mamma, apri tu!-
Mentre mia mamma andava alla porta pensai "Allora, hai un pantaloncino che usi dalle medie, una felpa dove possono entrarci 15 di te e ti arriva quasi a terra, e hai delle scarpe oscene, penso che possiamo andare a vedere la tua anima gemella!".
Ah silenzio maledetta coscienza!
Nonostante i miei quasi 17 anni, sembravo molto più piccola, mangiavo come uno scaricatore di merci eppure non ingrassavo di una virgola e nonostante tutti i drammi femminili, avevo sempre i miei capelli neri lunghi lisci perfetti, senza neanche usare la piastra. Mi avviai verso lo specchio e vidi il mio riflesso: ciò che risaltava di più erano i miei occhi azzurri ghiaccio che mostravano la mia forza. 
-Luna è per te!-
Sospirai: o la va o la spacca.
Superai il lungo corridoio e iniziai a scendere le scale sperando di non cadere come succedeva il più delle volte. Sceso l'ultimo gradino mi trovai faccia a faccia con la porta di casa, affianco c'era lui, Benjamin. Dio, era perfetto: capelli lunghi ma non troppo, tirati leggermente all'indietro, il pullover che aderiva leggermente al suo fisico da giocatore di football, ma ciò che più amavo erano i suoi occhi cerulei.
-Ehm...ciao-
"Luna calmati, capisco che qui vorresti solo un letto con lui sopra, ma abbi del pudore, ci sono i tuoi genitori affianco!" 
Ah silenzio voce maledetta.
-Ciao! Dovresti essere Luna, corretto? Io sono Ben, il tuo vicino di casa. Dovremmo avere la stessa età, giusto? Io sono nato il 26 Giugno, tu?-
Lo amo. Mi ricordo come mi aiutò il mio primo giorno di scuola a trovare la classe, dopotutto mi ero appena trasferita e non conoscevo nessuno.
-Ehm... Non è che vogliamo uscire un pò fuori?- guardai mia mamma in cerca di approvazione e lei annuì, mimandomi "Non allontanarti".
-Si certo, perchè no!-

Stavamo camminando per la strada innevata, quando arrivammo a un bel parco pieno di bambini che, tra chi giocava sulle giostre e chi si rincorreva lanciando palle di
neve, si divertivano tutti. 
-Ti piace questo posto? Ci andavo spesso da piccolo con mio fratello maggiore.-
Ben era un sole, letteralmente. Anche quando non conosceva una persona, o parlava con qualcuno più riservato che mai, riusciva sempre a parlare e a mettere ad agio chiunque con un solo sguardo.
-Non ero mai stata qui, ma effettivamente è stupendo. Comunque sia... ti dovevo dire una cosa.-
"Stai andando in iperventilazione bellezza! Capisco che questo qui è un figo della madonna, ma calmati!"
Magari ci riuscissi così a caso.
-Si certo, dimmi pure!-
Lo guardai dritto negli occhi e lui ricambiò lo sguardo. Occhi azzurri in occhi cerulei, ma i suoi erano più forti e io guardai verso lo scivolo dei bambini.
-Ehm...- "Come gli vado a dire che mi piace un casino?"
Stavo per collassare, ne ero sicura quando lui disse -Ehi, non ti preoccupare, non mordo mica.-
Era così gentile, così attraente, così bello...
-Mi... Oh al diavolo! Ben credo proprio che tu mi piaccia, so che forse non mi conosci tanto bene o per niente direttamente, o che non ti piaccio, ma ti vedo ogni giorno a scuola e qualche pensier... no okay meglio di no, sembro una stalker e dovrei proprio smetterla di parlare però non ci riesco, ma oddio sto rovinando tutto...-
-Luna-
-Si scusami , ho parlato troppo anzi no ora non parlo più direttamente- 
Vedevo i genitori dei bambini al parco che piano piano si giravano gustandosi la scena, dio mancavano solo i popcorn.
-No, in realtà cercavo di dirti che...-
Persi un battito. Ma che dico solo uno, minimo ne erano dieci. Sapevo che mi stava dando buca, ma non trovava le parole giuste.
-No okay non ti preoccupare, so di non piacere agli altri, veramente io..-
-No, Luna, il problema è un altro.-
"Oddio sa che a 6 anni te la sei fatta addosso"
Oddio hai ragione.
-Ehm... cioè?-
Mi guardò dritto negli occhi, mentre il vento muoveva i suoi capelli dove si erano collocati piccoli fiocchi di neve.
-Sono gay.-




********
Ciao! Questa è la mia prima storia ed è più che altro molto improvvisatata, quindi abbiate pietà di me se c'è qualche errore!
Se avete dei suggerimenti, sono aperta a tutto, e grazie per aver letto il mio primissimo capitolo. <3 
   
 
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