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Autore: Maerifa    08/06/2019    2 recensioni
Tratto dalla Storia:
“Hey tesoro hai visto? Tuo fratello mi sa che si è stufato di restare qua, che ne dici andare?”
Ci siamo tirati su e la vidi stropicciarsi i pugni sul viso per poi appoggiarsi sul altro lato della mia maglia, la senti subito
Oh ma che schifo, Dei perché non si può pulire in modo normale?
“de- devi prenderlo da sotto le braccia e e poi mettergli una mano sotto il sedere e tenerlo con una mano appogiata sulla schiena”
Ero sinceramente terrorizzato,
e se lo lascio cadere e lo ammazzo?? O peggio: e se mi vomita addosso e per quello lo lascio cadere e lo uccido!? Oh cazzo, oh cazzo, oh cazzo…
Genere: Avventura, Comico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Daenerys Targaryen, Jaime Lannister, Jon Snow, Rhaenys Targaryen
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Jaime Lannister is my Nanny... Or my Daddy?!'
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A largo di Roccia del Drago, 
Inizio Anno 284 CA, 
di ritorno al Porto di Duskendale 
 
Non potei fare a meno di osservare basito e con  dolore la distruzione che avevo davanti hai miei occhi.
Le navi dei Baratheon stavano distruggendo e conquistando Roccia del Drago.
Il cielo era vermiglio come il colore del sangue che stava colando dentro alla fortezza, in modo analogo a quello che era successo ad Approdo del Re, e i fumi che salivano non presagivano nulla di buono.
Mi girai a guardare Rhaenys, piangeva tenendosi stretta a sé la cesta che conteneva ormai quello che rimaneva della sua famiglia

La grande e prestigiosa casata Targaryen composta da ormai tre orfani, soli al mondo.
Perché li avete abbandonati Dei? Cosa vi hanno fatto questi bambini per meritarsi una vita del genere?

“Rhae…”

“P-perché? Perché non ci lasciano stare? A-abbiamo fatto qual-qualcosa di brutto Jai?”

Mi stava guardando con le sue lacrimose ametiste, erano gonfi ed arrossati dalle lacrime e dalla fuliggine che stava cominciando a ricoprirci insieme alla pioggia che aveva ripreso a scendere come una maledizione.

“Io, io non lo so bambina, non lo so”

E ora che cazzo faccio con tre bambini di cui due neonati?! Dove cazzo è quella pelle di latte ambulante! Ah già, se n'è andata.
 


Qualche settimana prima, 
Vicino al porto di Duskendale



 
Per i sette che vita merdosa che ho!

Non potevo fare a meno di storcere il naso al pensiero: i miei bellissimi capelli di un biondo maturo, dorato,

Ridotti ad essere di un banalissimo, noiosissimo color topo! Come quelli della pelle di latte ambulante che mi devo portare appresso.

La guardai mentre si librava su Rhaenys che invece sembrava estasiata da tutto quello che osservava nei paraggi.
Correva come una trottola, dalla balia per far vedere al neonato nel cesto quello che aveva trovato, ignorando completamente Betty; per poi trotterellare da me per farmelo vedere e poi di nuovo in giro per il sentiero ricominciando da capo.

Bravissima principessa, ignorala!

La mia sopportazione era al limite, ogni due ore, due fottutissime ore, dovevamo fare una pausa perché la principessa si doveva riposare,

Grossa ed enorme bugia, lurida…

Qualcuno mi stava tirando il pantalone, ovviamente l’unica che poteva farlo era il mio piccolo raggio di sole

La mia dolce Rhaenys

“Di cosa hai bisogno cucciola?”

La bambina al nuovo soprannome si era illuminata proprio come un sole, non a caso il simbolo della casa di sua madre era proprio un sole trafitto da una lancia.

Mai inchinati, mai piegati, mai spezzati; ho sempre invidiato il loro motto, per loro era motivo di orgoglio, anche se bisogna vedere ora cosa ne pensano.
Povera principessa Elia, tua figlia è ancora qua e presto raggiungerà sua nonna e suo zio.

Mi prese per mano  e mi accompagnò al cesto vicino a Betty, che mi diede un sorriso stretto, stava allattando Aegon.
Mi lasciò la mano per potersi mettere il più vicino possibile al suo fratellino, avvicinando la sua piccola manina per farla passare attraverso i radi capelli scuri fino alla guancia dove poi vi lasciò un bacio cominciando a tubargli vicino all’orecchio facendolo ridere.

“Mi ha chiesto di insegnarle come si poteva prendere cura del principe, ma non capisco perché non mi voglia più parlare”

Mi lasciai cadere con un sospiro accanto a lei, mi passai le mani sulla faccia per poi farle finire tra i capelli,

non la sopporto, ma lei ci serve per tenere in vita il principe Aegon, che mi piaccia o no.

“Cosa le hai dato come risposta alla sua richiesta?”

“Ovviamente che non era necessario che lei se ne interessasse, ci sono io qua apposta per badare ad entrambi”

Ora si spiega la nuvola di malumore che le aleggia in testa

Rimasi con il viso nascosto tra le mani per un tempo infinito, finché non mi sentii sfiorare la spalla.
Mi tirai su con un sospiro, mi stava guardando aspettando una risposta.
Le feci un sorriso tutto denti, alzandomi a tutta altezza

“Ti sei data la risposta per il suo muso nei vostri confronti, forza dobbiamo muoverci”

Non li aspettai nemmeno, visto che Il piccolo drago del sole era già corsa davanti a lui con i borbottii della donna alle nostre spalle.



 
Roccia Del Drago
Una settimana dopo



 
Non ci voglio credere, Ce l’abbiamo fatta.
Siamo a Roccia del Drago, quasi mi metterei a piangere, ma non posso sfigurare come quella…

Interruppi subito il mio filo di pensiero quando vidi un gomitolo di energia che stava rimbalzando da una parte all’altra del sentiero, ovviamente, posto nuovo.

“Hey Rhae, vieni qua”

La bimba corse subito vicino con forse un po’ troppo slancio, mi abbracciò le gambe nascondendoci il viso, feci un cenno anche a Betty per farla avvicinare visto che stava arrivando una truppa di soldati.
Presi le mani del mio piccolo drago per farmi accucciare, mi stava guardando con un sorriso stellare:

“Ora ascolta attentamente, stanno arrivando dei soldati, hey no,- Alla parola soldati aveva perso in pochissimo tempo il sorriso, cercando subito il mio mantello per nascondersi ma io la afferrai in tempo per riportarla davanti a me e le presi delicatamente il mento per poterla guardare negli occhi, in quelle lacrimose ametiste, già pronte come una freccia caricata su una balestra, pronta a rilasciarle e con il suo labbro paffuto arricciato- non sono nemici, combattono per la tua famiglia, ti ricordi? Si?-quando glielo ricordai la vidi riflettere, non sicura, ma fidandosi di quello che le stavo dicendo si rilassò tra le mie mani facendomi un cenno- Bene, devi stare vicino a Betty e a tuo fratello, ascoltala con molta attenzione, ti spiegherà come prenderti cura in maniera eccellente del tuo fratellino, va bene?- mi diede un altro cenno affermativo ma non molto contenta, allora mi venne in mente che non le avevo ancora detto che eravamo arrivati e che tra poco avrebbe visto sua nonna e suo zio, mi venne in mente un idea per rallegrarla, la guardai facendole un sorriso misterioso che subito aveva attirato la sua attenzione - Perfetto perché se fai la brava ti darò una sorpresa, intesi?- la nuvola di malumore si sollevò lasciando spazio al suo luminoso sorriso le feci anche il solletico quando non mi diede nessun cenno e mi diede una piccola risatina silenziosa - Qua la mano” 

Le diedi un piccolo baciamano e alla fine per tirarmi su mi appoggiai leggermente alla sua testa scompigliandole i capelli, rise di nuovo cercando di mandarmi via la mano

Questo silenzio mi preoccupa, non è normale, per niente, soprattutto se deve parlare nei momenti più deprimenti.

A quel punto la spinsi verso la balia che mi diede un sorriso di ringraziamento, la ignorai per dirigermi verso i soldati che erano ormai vicini

“Alt! Chi siete? Dichiarate le vostre intenzioni!”

Feci un inchino e nella mia posa più arrogante

“Io sono Ser Jaime Lannister, figlio di lord Tywin Lannister guardiano dell’Ovest,- vidi subito i soldati afferrare le loro lame, sicuramente pronti ad arrestarmi, sapendo quello che era successo ad Approdo del Re, ma in cambio al loro gesto gli diedi un sorriso furbo e continuai indicando le persone che erano con me- sto accompagnando con la Principessa Rhaenys Targaryen e il principe Aegon in visita alla loro nonna, la Regina Rhaella e il loro zio il principe Viserys”

I soldati sbiancarono guardando la bambina riconoscendola lotto quell’orribile vestito da cameriera, si guardarono tra di loro e subito dopo lasciarono la presa sulle loro spade, si fece avanti uno dei soldati e con uno sguardo teso e rigido disse

“Se volete seguirci”

Qua c’è qualcosa che non va, ho un brutto presentimento

Diedi un cenno alla balia che non si era persa una parola mentre continuava a parlare a Rhaenys, non interessata a niente se non alle parole della donna procace.
Procedemmo insieme alla gruppo che ci aveva circondato, mi avvicinai al soldato che ci aveva parlato, mi guardò con la coda dell’occhio e lo vidi di nuovo irrigidirsi.

“Cosa sta succedendo?”

Ancora nessuna parola, tranne che la sua schiena era tesa come una corda di violino.

“Allora? Guarda non sono venuto qua per creare pro-”

“Non è quello, ma siete arrivati in un pessimo momento”

“Cosa volete dire?”

“Voglio dire che le navi di Stannis Baratheon si vedono all’orizzonte, il principe Viserys insieme al resto della guardia reale e hanno preso il largo in direzione delle città libere un paio di giorni fa e la regina è entrata ore fa in travaglio e da quanto ho sentito dalle cameriere il maestro dubita che possa sopravvivere, quindi ci scuserete Ser se non siamo di molte chiacchiere”

Dicendo questo la guardia si allontanò, non sapendo di avere un cappio intorno al collo che si stringeva attorno alla gola man mano che le navi Baratheon si avvicinavano,
Siamo tutti condannati a morte, li ho tutti condannati a morte

Mi girai a guardare la Principessa e suo fratello, in quel momento non vedevo più due bambini.
Solo dei cadaveri che non sapevano di essere morti.



 
Il giorno dopo, 
Roccia del Drago.



 
Eravamo fuori dalle stanze della regina, il parto era stato doloroso e straziante.
Fuori dal castello infuriava una tempesta che non si erano viste da anni,

per lo meno siamo all’asciutto, anche se siamo intrappolati, pronti per gli uomini del Cervo.

Il Maestro si era avvicinato a me, a Betty e al capitano della guardia, avevamo lasciato Rhaenys e suo fratello nella stanza accanto sorvegliati da due soldati.
Ci aveva guardato con uno sguardo triste.

“Il parto è andato come potevamo aspettarci, purtroppo alla regina non resta molto- si era girato nella nostra direzione – se volete darle un ultima gioia, le piacerebbe vedere voi e i bambini”

Non ha detto nulla del bambino, perché? Forse non è…

“E del neonato?”

Inaspettatamente a parlare fu il capitano della guardia a chiederlo

“è viva, ma non so quanto possa servire, le navi nemiche saranno qua a momenti e non abbiamo nessuna via d’uscita, l’ho data alla regina per poterla tenere con se un ultima volta”

“è una bambina?”

Che domanda stupida 

“Si mia signora”

Non è una signora idiota!

Mi girai e andai nella stanza dei bambini,
non può finire così, non dopo che ho sacrificato la mia vita e il mio amore per mia sorella in questo modo! Non lo accetto, ci deve essere un modo
mi ritrovai con Rhaenys di nuovo che mi stringeva le gambe e mi sorrideva, nella stanza c’era il neonato posizionato sopra a delle pile di cuscini sgambettando felice con in bocca un pezzo di legno, non un pezzo qualunque

il leone che ci aveva regalato il falegname e li accanto il drago a tre teste che aveva rubato piccola furbona.

“Ora mi devi aiutare dolcezza, non ho mai preso tra le braccia un neonato in vita mia e Aegon mi sembra molto energico”

La giovane con un sorrisone e un cenno sicuro della testa mi prese per mano e ci avvicinammo insieme al bimbo.
Accucciati li vicino il bambino vedendoci cominciò subito a gorgogliare e a dimenarsi lasciando andare il leone sbavato e facendoci un sorriso pieno di gengive e senza denti.

È fottutamente inquietante, come per mio fratello, cazzo non mi ci abituerò mai, soprattutto alla bava

Mi venne un brivido al pensiero, senti la mano di Rhaenys che mi strinse e la portò sulla pancia del neonato,

“Fatti sentire, debi rasicurar-rasicurarlo, ha detto così B-Bety e di non nusare la voce tropo al-alta”

Rimasi meravigliato quando sentii la sua voce, non me lo aspettavo.
Ma comunque con un sorriso e con più ottimismo di prima massaggiai la pancia al bambino

“Hey campione, come stai? La tua dolce sorella ti tratta bene?- come se avesse quasi capito quello che gli avevo detto il bambino si mise a strillare di gioia e a guardarsi in torno, cercando sicuramene Rhaenys, che gli prese subito un piede facendolo strillare con ancora più forza e facendoci ridere entrambi- Hm, sai non ho mai preso nessuno in braccio prima di te,- subito la bambina mi lanciò un occhiataccia facendomi sussultare- non di così piccolo comunque, ma devo una sorpresa alla tua meravigliosa sorellona non credi?- a quello la testa di capelli inchiostrata lasciò subito cadere il cipiglio per fare spazio al suo sorriso- In realtà è per tutti e due, che ne dite di andare a salutare vostra nonna? Lei si trova qua ad un paio di stanze di distanza e c’è anche la vostra neonata zia, eh che ne dici Piccolo Dragolupo? E tu piccola Dragonessa del Sole?”

Entrambi i bambini si misero a strillare soprattutto Rhaenys, che mi aveva buttato le braccia intorno al collo rendendomi sordo da un orecchio.

“ahi! Ho perso l’udito! Il mio bellissimo e meraviglioso udito! Come farò a sentire le vostre fantastiche risate ora? Ah no ci sento di nuovo”
Mi accasciai per terra e mi trascinai anche la bambina che stava ridendo di gusto

Come se avesse delle campanelle al poso di una banalissima risata, ma cosa ci posso fare se è la figlia del principe d’argento? Non l’ho mai sentito ridere, ma ho udito sicuramente sua madre, la principessa Elia aveva una risata dolcissima, un po’ come lei

Sentii la malinconia sopraffarmi per un attimo, anche Rhaenys mi guardò, nel suo viso espressivo senti la domanda inespressa, ma poi anche lei la percepii. La mancanza.
Le diedi una abbraccio stretto. Siamo rimasti così per un po’, sentii i suoi singhiozzi e la tenni con ancora più ferocia.
Una manina ci fece uscire dalla nostra bolla, era Aegon che si era girato e si era sollevato sulle braccia appoggiandone una sopra di noi.

Sbaglio o sembra una foca? No, non mi sbaglio, il principe foca, hm me lo dovrò ricordare.

“Hey tesoro hai visto? Tuo fratello mi sa che si è stufato di restare qua, che ne dici andare?”

Ci siamo tirati su e la vidi stropicciarsi i pugni sul viso per poi appoggiarsi sul altro lato della mia maglia, la senti subito

Oh ma che schifo, Dei perché non si può pulire in modo normale?

“de- devi prenderlo da sotto le braccia e e poi mettergli una mano sotto il sedere e tenerlo con una mano appogiata sulla schiena”

Ero sinceramente terrorizzato, 

e se lo lascio cadere e lo ammazzo?? O peggio: e se mi vomita addosso e per quello lo lascio cadere e lo uccido!? Oh cazzo, oh cazzo, oh cazzo…

lo continuai a ripetere come un mantra finché non eravamo dritti ed in piedi, lo continuai a guardare mentre lo faceva anche lui continuando a sghignazzare

Piccolo bastardo, ti diverti a rendermi terrorizzato vero? Lo so, sei la progenie di tutti i mali che erano scritti nelle sacre letture di cui mi parlava la mia dolce Cersei, peccato che prestavo molta attenzione in quei momenti, troppo impegnato a fare altro. 
Come ad esempio guardarla mentre si acconciava i capelli, nella sua sottoveste leggera, quali impalpabile che mi faceva quasi intravedere i suoi dolci globi… BASTA! Coglione non posso eccitarmi in questo modo!! Non davanti a dei bambini.
Idiota.

Continuando a tenere un occhio su Aegon e un altro sul corridoio con Rhaenys incollata ai pantaloni ci dirigemmo verso le stanze della regina morente e dell’ultima figlia del Re Folle.


______________________________________________

 
Ci vennero aperte le porte dalle guardie che presiedevano l’entrata, al suo interno sentii subito odore di sangue.
Così tanto sangue.
Avevano ripulito la regina ma con la tempesta all’esterno non avevano potuto cambiare l’aria.
Entrambi i bambini a modo loro reagirono all’odore: Rhaenys storcendo il naso, mentre Aegon si fece sentire con uno starnuto facendo uscire il muco dal naso.

Dei perché ce l’avete con me?

“Ser Jaime Lannister, ho sentito dire che hai ucciso il mio amato marito, vorrei sapere perché, cosa ti ha spinto a farlo? hai portato con te i mie nipoti anche se quello che tieni tra le tue braccia non lo riconosco. avvicinati ”

Stava morendo. 
Lo sentivo ad ogni parola che pronunciava.
Con molta attenzione tolsi la mano dalla schiena, osservando attentamente il neonato, con un po’ di disgusto, stava giocando con il suo muco che faceva un ponticello tra il suo naso e la mia maglia e con una spinta avvicinai Rhaenys che si era incollata al mio fianco come una cozza.

Non di nuovo mocciosa. Non. Ora. 

Alla fine prendendo fiato si avvicino lentamente al letto guardando la regina.

“Tu sei la N-nonna?”

“Si mio piccolo Drago”

A quell’affermazione si avvicinò di più prendendole la mano.

“Avvicinati Ser Jaime, non mi sono dimenticata che non avete risposto alla mia domanda”

“vieni Jai, la nonna vuole ve- vedere fratelino”

Mi accostai con molta attenzione al letto. Ero preoccupato per quello che poteva dire

“I-io non saprei da dove cominciare Vostra Grazia”

“Io ti potrei suggerire dall’inizio, tutte le storie lo hanno.”

La guardai attentamente: il parto l’aveva resa grigia la sua pelle dove prima potevi vedere una pelle del colore della porcellana più fine, dove era nascosta dai lividi che suo fratello e marito le lasciava, ora anche quelli insieme alla sua carnagione erano spariti. I suoi radi capelli lunari, ricci, erano aperti a ventaglio sui cuscini, non ne aveva mai avuti molti, Ser Barristan aveva lasciato intendere che era a causa di Aerys. 

Un'altra cosa che quel vecchio bastardo si è preso con la sua pazzia.

Da quello che si poteva intravedere dalle lenzuola era che il suo stesso corpo non aveva più forze, sembrava una bambola a cui avevano strappato i fili.
La mano che Rhaenys aveva preso alla regina ci fece un cenno di sederci e di lasciare Aegon li sul letto.
Lo feci.

Intanto non ho più nulla da perdere, nessuno di noi ormai, forse non arriveremo a domani con la flotta di Stannis alle porte.

“Beh che posso dire, ho ammazzato vostro marito, perché mi chiedete? Io mi chiedo invece perché  nessuno ha voluto fare niente prima. Niente quando il re vi colpiva e vi abusava, niente quando Lord Stark e il suo primogenito furono brutalmente uccisi di fronte ad una intera corte, dopo che vostro figlio aveva rapito Lady Lyanna. Niente quando lo sentii vaneggiare insieme al suo primo Gran maestro Piromane di mettere Altofuoco sotto tutta Approdo del Re, per sicurezza mi disse quando lo guardai preoccupato. Ma non potevo più rimanere a guardare quando mi chiese di portargli la testa di mio padre, non potevo più rimanere fermo quando lo sentii dare ordini di accendere l’Altofuoco e di bruciare tutta Approdo del Re. Non potevo permetterglielo, mi di spiace”

Non mi ero reso conto che mi ero messo a piangere, non riuscivo a fermarle. 
Non avevo più il controllo sulle mie emozioni. Sentivo un rimescolamento nel mio stomaco un misto di rabbia, dolore e tristezza; insieme avevano generato un gomitolo di lana che era bloccato in gola.
Mi passai una mano sul collo, per far scendere il groppo, non avevo ancora finito.

“Dopo che lo avevo finito, rimasi nella sala a guardarlo morire, lo sa cosa stava dicendo Vostra Grazia? Lo sapete quali furono le sue ultime parole? Bucateli Tutti. Ecco cosa disse. Successivamente andai a cercare la famiglia reale, per trovare la Montagna che stava violentando l’ormai cadavere della principessa Elia, con le mai sporche delle cervella del suo neonato. L’unica che riuscii a salvare fu Rhaenys. Siamo scappati come dei criminali dalla sua stessa casa. Per strada, mentre stavamo venendo qui, abbiamo incontrato una domestica con un neonato, immagini il mio stupore quando scoprii che il bambino era il terzogenito di vostro figlio e della donna che aveva rapito e abusato. Ma anche quello si rivelò falso. Tutta questa cazzo di guerra è stata inutile, perché erano innamorati. Lo hanno chiamato Aegon VII, sapevano già che il figlio di Elia sarebbe morto, che ironia vero? Siamo venuti qua nella speranza di poterli salvare, ma a quanto pare sono stato uno stupido perché li ho condannati a morte. Visto che le nave Baratheon sono a qualche ora di distanza”

Sentii un peso sulle mie gambe, era Rhaenys che si era avvicinata e stava cercando di abbracciarmi mi guardai intorno mentre la prendevo bene e me la mici a cavalcioni avvolgendosi come una piovra.

Dov’è finito Aegon?

“Il bambino si è trascinato fino a me e ha trovato mia figlia”

Non disse nulla però su tutto il resto, mi guardò con uno sguardo vuoto, non c’era nulla li dentro, nulla che la potesse ferire di più di quello che aveva già passato.

“Posso dirvi Ser Jaime che potete ancora uscire, potete ancora salvare voi e i bambini. Fuori per ora la tempesta si è calmata. Prendete l’uscita che si trova all’interno del nido, dove siete andati a prendere i bambini. Quella strada vi porterà in una caletta, dove troverete una barca. Al suo interno ci saranno viveri e monete per poter sopravvivere all’incirca un mese. Spendili con attenzione. Portate anche mia figlia con voi, vi prego. Non sopravvivrà se la lasciate qua. Il suo nome è Daenerys, nata dalla Tempesta. So che farete un lavoro eccellente nel prendervi cura di loro. Un ultima cosa Ser. Voi siete un uomo, un uomo buono e quelli che diranno il contrario non sanno quello che è veramente successo, non sanno dell’eroe che denigreranno. Vi chiedo un ultimo favore, non dimenticatevi di raccontare la storia della Casa Targaryen, della nostra storia. Di come è  veramente andata. Non dimenticarti di noi, Ser Jaime.”

Provò ad allungare una sua pallida e ossuta mano, con moltissima fatica. Le andai incontro togliendone una dalla schiena di Rhaenys, presi la sua, me la strinse con una forza impressionante.
Mi diede un ultimo sorriso, a cui ricambiai tra le lacrime che continuavano a scendere.

“Ora vai, lasciami un ultimo momento con la mia famiglia.”

Posai la bambina, che mi diede ancora un po’ di resistenza e mi diressi verso la porta.

Grazie Regina Rhaella, non verrete dimenticata ve lo posso promettere.



 
Fuori dalla fortezza,
nella caletta a Roccia del Drago.




Stavo caricando il cesto dove fortunatamente sia Aegon che Daenerys stavano dormendo,
sono un po’ inquietanti, non siamo riusciti a separarli quando li volevamo mettere in due cesti, per fortuna che ne abbiamo trovato uno più grande nelle cucine.

“Hey dolcezza ho un compito da assegnarti: che ne dici se trovi due bei soprannomi per i tuoi due fratelli? Hm ti piace come idea?”

“S-si!”

“molto bene! Forza, Betty sali”

“non posso Ser” 

Mi fermai, persino Rhaenys alzo lo sguardo fissandolo subito sulla Balia. Mi girai a guardarla.

“Come scusa?”

“Non posso Ser”

Inclinai la testa, e la guardai male ci siamo allontanati dalla barca, Rhaenys provò a scendere ma le indicai di rimanere a bordo, mi guardò male e mise il broncio dandoci la schiena.

Meglio il broncio invece della disubbidienza e della scenata che sto per prevedere dalla nostra carissima pelle di latte ambulante!

La strattonai per un braccio e me la trascinai dietro,

lontani abbastanza per poterla insultare 

“Allora mi vuoi spiegare che cazzo ti passa per quel tuo stupidissimo cervello che ti ritrovi? Cos’è il latte che porti in quelle cazzo di tette ti è arrivato al cervello?!”

“Non verrò con voi. Il mio compito era di portare il principe a Roccia del Drago e l’ho fatto, il mio lavoro è finito e se pensi anche solo lontanamente che io sarei rimasta con voi Ser vi sbagliate di grosso”

Aveva intenzione di lasciarci?! Solo per qualche insulto?? Ma Scherziamo?!

Assottigliai lo sguardo

“Mi prendi per il culo?! Solo per qualche cazzo di insulto, voi preferite lasciare la pelle qua invece di venire con noi? Vuoi uccidere Aegon e Daenerys, stupidissima vacca?”

“ci ho pensato affondo, e ho spiegato con attenzione alla principessa come ci si prende cura di un neonato, starete bene”

“Scherzi vero? Vi sentite tranquilla perché avete spiegato come prendersi cura di non uno ma ben due neonati ad una bambina di quattro, ripeto QUATTRO ANNI?! Cosa cazzo hai in quella merdosissima testa del cazzo?! ”

La donna era diventata viola in faccia, aveva preso le dimensioni di un melone dalla rabbia o vergogna, non lo sapevo

Non me ne frega un cazzo, sta stronza, se non avessi avuto l’educazione che ho l’avrei già colpita parecchie volte e forte.

Presi un lungo respiro, lo trattenni per qualche secondo e poi guardai in faccia la vacca.

“Benissimo, resta pure qua lurida vacca, incazzati pure, vai a dare il culo hai soldati Baratheon non me ne può fregare di meno”

Me ne andai dirigendomi verso la barca, mi girai però un ultima volta e la salutai con un meraviglioso dito medio.

Vai a farti fottere stupidissima vacca, ce la caveremo benissimo senza di te!



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Un mese dopo,
Approdo del Re, Fortezza Rossa.
Anno 284 CA.



 
Cersei Lannister era una donna che aveva ottenuto tutto quello che desiderava.
Status e Potere.
Il matrimonio con il nuovo Re, Robert Baratheon le ha dato tutto questo.
Peccato che a tutto ciò vi era un prezzo che non si era aspettata di pagare.
Il Re quando erano a letto insieme chiamava sempre lo stesso nome, tutte le volte.
Lyanna, Lyanna, Lyanna.
Lyanna.
Lya.
Mia Lupa.
Conosceva intimamente ogni soprannome, vezzeggiativo, che suo marito dava a lady Lyanna Stark di Grande Inverno. 
Non poteva credere di poter odiare qualcuno ancor di più del suo mostruoso fratello nano.
Quella donna gli aveva portato via l’amore di suo marito e a causa della guerra iniziata per lei, anche l’altra sua metà.
Il suo gemello Jaime.
Padre le aveva detto che era scappato con la ex principessa Rhaenys.
Qualcuno bussò alle sue stanze. Non si scomodò ad alzarsi dalla sedia su cui si era sistemata davanti alla finestra che si affacciava su tutta la Città di Approdo del Re.

“Avanti”

Era entrata una domestica, la stessa che suo Marito si era scopato qualche giorno fa.

“Come ti chiami mia piccola cara?”

Non era bellissima, non come lei per lo meno, capelli noiosi e informi, fisico secco, seno piatto, le sue dita erano esili, si potevano spezzare in un attimo.
Non era per niente come Cersei.
Nessuna di quelle luride puttane erano come lei.
E quelle sue luride dita avevano toccato ciò che era suo!

“Mi mi chiamo Rose, v- vostra grazia”

Ora si sarebbe divertita

“Rose, cara, ti andrebbe di farmi compagnia?”

Si girò a guardarla e le indicò la sedia accanto, la cameriera si avvicinò diffidente.

“Di cosa volete parlare v-vostra grazia?”

Cersei si mise comoda e la guardò con i suoi velenosi occhi verdi

“Sei nuova di qua tesoro? Ti trovi bene?”

A quelle domande la giovane sorrise rilassandosi.

“Assolutamente vostra grazia, la fortezza è un posto meraviglioso, sia dentro che fuori e la stessa città, sembra uscita da un sogno! non so se avete visitato…”

La bionda regina non la stava più ascoltando, la lasciò parlare.
Le mancava come un arto suo fratello Jaime. Il suo bellissimo leone. Alle volte di notte quando il re se ne andava, lo sognava, si doveva accontentare delle puttane che si faceva portare di nascosto dalle sue ancelle più fidate.
Dovevano essere biondi con gli occhi verdi.
Ovviamente nessuno di loro poteva essere paragonato alla bellezza del suo gemello. 
Nessuno.
Ad un certo punto le porte della sua stanza si aprirono di colpo. 
Erano entrati un gruppo di guardie armate, subito la ragazza si era alzata in piedi.
Finalmente, ce ne aveva messo di tempo quella stupida incompetente

“Voi siete Rose Turner?”

“S-si perché?”

“Dovete venire con noi”

Non sapeva cosa l’aspettava.
La ragazza guardò Cersei ma lei era ritornata a guardare fuori dalla finestra con un delizioso bicchiere di vino Dorniano che le aveva riempito il suo nuovo coppiere, era stato il suo ultimo acquisto.
Quello che le ricordava di più suo fratello.
Poco prima che uscissero però la regina le disse un ultima cosa

“Non ti preoccupare colombella, ti divertirai moltissimo, tanto quanto qualche notte fa hai fatto con mio marito e Re.”

Sorrise, assaporandosi la sua piccola vendetta che sapeva di vino dorniano e dello sperma del coppiere che si era scopata poco prima dell’arrivo della puttanella. 


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Ciao a tutti sono di nuovo qua come una maledizione.
Non ho potuto aggiornare prima perchè sono in piena sessione di esami e oggi avevo un po' di tempo per poter aggiornare questa serie che, purtoppo dopo questa ottava stagione, mi è diventata ancora più cara. anche se pèotrei aver preso qualche spunto che però lo vedrete molto più avanti ;)
Ho una domanda per voi: nella prossima One Shot proseguo con la storia principale mi fermo per vedere come se la passano Jaime con i tre bambini o anche facciamo ritornare la Montagna con la sua missione?? perchè nella storia faremo un avanti veloce di 5 anni dove Jaime in quel tempo avrà parecchi primati con i bambini e volevo sapere la vostra, ditemi pure.
E nella storyline principale abbiamo visto cosa sta succedendo a Tywin, Ned e Cersei, volete vedere qualcun'altro, nessuno, ditemi ditemi e se avede dubbi o altro fatemi sapere mi raccomando.
Alla prossima

Maerifa

 
   
 
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