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Autore: Daistiny    10/06/2019    0 recensioni
Lei figlia di nessuno, figlia del deserto di Dalmasca, figlia delle sabbie e del vento... Il suo carattere e la sua bellezza superba degna del deserto la facevano subito distinguere per il suo nobile lignaggio.
Non si considerava nessuno, soltanto se stessa.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Al-Cid, Altro Personaggio, Ashe, Basch
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Oltre il vento e la sabbia..'
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 37- E SE FOSSE SOLO SENSO DI ESSERE QUI ?

Stranamente in quei giorni senza Sebastian, Amaya era più calma ma allo stesso tempo molto pensierosa, come quando ancora stava a Buhjerba. Nel frattempo Noel approfittando dell'assenza del suo gemello si era avvicinato di più alla ragazza, facendo trasparire un lato più accomodante del suo carattere.

Amaya non rifiutava i teneri abbracci della sua guardia, anzi vi si rifugiava per cercare un po' di calore umano, quel calore che non riceveva più da Basch, visto la sua decisione di allontanarsi.

Noel nonostante sapesse bene del legame della ragazza con Basch, cercava in tutti modi di non pensarci, cercava invece in ogni modo se pur velatamente di sostituirsi al ricordo del capitano.

A Noel non era mai piaciuto Basch, non solo perché era un uomo più tosto "vecchio" per una giovane ragazza come Amaya, ma in particolar modo perchè non era stato mai presente per lei. Nemmeno una volta da quando si erano rivisti durante la guerra, eppure a sua volta anche Amaya aveva preso le distanze da lui, per non voler vedere alcuni suoi comportamenti che le davano fastidio.

La giovane principessa si era concentrata su Noah una volta saputa la sua vera identità, aveva voluto conoscere la sua storia e cosa l'aveva spinto a diventare Gabranth. Nonostante il volere contrario e la diffidenza di Noah, la ragazza era riuscita a farsi raccontare tutto.

Il giudice dopo aver capito l'identità di Amaya aveva iniziato a cambiare atteggiamento, mettendo nuovamente delle distanze. Anche se erano ancora molte, le volte in cui dimostrava di tenerci a lei.

La ragazza aveva anche compreso cosa avesse spinto il giudice Gabranth a commettere l'assassinio del uomo che lei aveva considerato suo padre fino a due anni prima.

Comprese che il fratello di Basch non provava nessun interesse particolare verso Raminas a differenza di suo fratello, ma aveva semplicemente seguito gli ordini datogli da Vayne.

Raminas era diventato così, un tramite indiretto con cui colpire Basch, colpire tutto ciò a cui lui teneva di più.

Amaya aveva anche chiesto al giudice perchè non avesse usato anche lei, visto il legame diretto che aveva con Basch. Noah non le volle mai dare una risposata, o almeno finse di non saperla, quando invece la conosceva chiaramente.

Solo che volle tenerla per se.

Gabranth era ormai diventato un punto fisso per Amaya, che nonostante la sua morte, lei  spesso si ritrovava a pensalo, lui era lì, costantemente nei suoi pensieri.

La presenza di Noel era molto confortevole, così come stare tra le sue braccia, Amaya si trovava bene. Un rapporto abbastanza ambiguo quello tra loro due, al quale nessuno dei due sembrava voler rinunciare.

-Cosa farebbe, se per caso, il vostro amato capitano ci vedesse in questi atteggiamenti?- le sussurrò Noel ad un orecchio mentre Amaya nascondeva il suo volto nel incavo del collo di lui.

-Lui disapproverebbe...- ammise lei emettendo un grido quasi soffocato mentre sentiva le mani di Noel scendere sempre più giù.

-E tu?- sussurrò ancora lui mentre dolcemente le baciava l'incavo del collo. Quella domanda aveva fatto scaldare non poco Amaya, il cui solo pensiero le faceva venire i brividi.

-Sai che non potrei guardarlo in faccia.- rispose lei quasi con voce soffocata sentendosi a disagio.

-Eppure riesci a farlo con me con una tale disinvoltura.-Aggiunse Noel osservando l'espressione della donna, farsi sempre più infastidita.

Vederla in quel modo, eccitava ancor di più, Noel... si rendeva conto che in qualche modo, Amaya lo ricambiasse e lo desiderasse come faceva lui con lei.

-Ti ho dato più piacere io che lui in tutti questi anni... in cui non vi ha mai osato sfiorarvi.- Disse Noel preparandosi ad entrare, Amaya presa dalla passione a stento gli rispondeva.

-Sono quattro anni... lui e Noah, sono gli unici che io ricordi.-disse la principessa mentre fissava negli occhi lui.

Loro due distesi sul letto nella stanza di lui, non c'era nessuno in casa, che li potesse interrompere. Le spinte di Noel si alternavano tra alcune più forti ad altre più lente, mentre Amaya con le mani si aggrappava alla schiena di lui e le sue gambe si stringevano attorno alla sua vita.

I suoi lunghi capelli biondi di lui ricadevano come una cascata sul suo volto chinato e su quello di Amaya, mentre si baciavano appassionatamente.Quello era dei rari momenti in cui la principessa aveva occasione di osservare Noel con i capelli sciolti, sembrava irriconoscibile, forse persino più bello e vigoroso dello stesso Basch.

Quell'amplesso durò a lungo e lei si sorprese per quanto piacevole potesse essere ritrovarsi in quel modo tra le braccia di Noel. L'ultima volta che si era sentita così fu quando si concesse a Gabranth.. quella notte poco prima di Gurvegan, lui l'aveva seguita fin nelle viscere della città sacra, scoprendo a sua volta il suo segreto.

Noel non era Basch e nemmeno Gabranth anche se il suo nome era così simile a quello del gemello di Basch. Lui era qualcosa di quanto più simile a quei due potesse esserci, ma anche più di quanto di diverso c'era. Noel stava diventando per Amaya qualcosa di irrinunciabile, che si stava insinuando pian piano sempre più dentro in lei.

Però la principessa non voleva ammetterlo a se stessa. Sapeva che quella loro "relazione" non poteva andare avanti, non avrebbe avuto futuro.

I due amanti vennero insieme e si addormentarono insieme, quei giorni per Amaya erano sembrati quasi surreali ma terribilmente piacevoli, per un istante si era dimenticata di ogni cosa.

Il loro sonno venne interrotto verso sera, al calar del sole, quando Sebastian senza alcun preavviso si ritrovò a far ritorno. Il primo a svegliarsi tra Amaya e Noel, fu quest ultimo che accortosi della presenza di qualcuno in casa si affrettò ad indossare dei pantaloni, per vedere chi era venuto.

Noel chiuse la porta della sua camera in cui Amaya stava ancora riposando, non voleva che nessuno potesse interrompere il suo sonno.

Si diresse verso l'ingresso, dove trovò ad attenderlo il suo gemello.

Sebastian era tornato con un giorno di anticipo, per poter tornare aveva usato un passaggio che collegava il palazzo reale alle fogne alla città bassa. E lì che prima di entrare nella città bassa si era cambiato d'abito per poi passare indisturbatamente nella città Alta, e da lì procedere per i quartieri settentrionali.

Noel era sorpreso di vedere il fratello in anticipo rispetto a quanto concordato, dopo averlo fatto accomodare e riprendere, gli chiese  come fosse andata essendo curioso di sapere le notizie scoperte da Sebastian.

-Allora com'è andata? - chiese Noel incuriosito.

-Prima mettiti qualcosa addosso... - gli indicò Sebastian facendo notare al suo gemello, il solo indumento che aveva indosso. -Devi esserti divertito parecchio... in mia assenza.-

-Me ne sonno preso cura..- ribatté Noel mentre si apprestava a preparare la cena.

-Se per cura intendi portartela a letto. Davvero un grande esempio di cavalleria la tua...- Rispose ironicamente  Sebastian.

-Tu cosa avresti fatto al mio posto?- gli rispose di rimando Noel indicandolo col coltello con cui stava tagliando le verdure.Sebastian non rispose, limitandosi a cambiare argomento.

-...perché non mi chiedi di quello che ho scoperto...so che vorresti saperlo. -disse sorridendo lui, mentre Noel l'osserva con fare serio.

-Smettila di girarci in torno e dì..quello che hai saputo.- rispose il gemello.

-Non ti scaldare. Iniziamo dalle buone notizie, sono riuscito a mettermi incontrato con Al-Cid e gli ho riferito del messaggio di Amaya e mi ha detto anche di riferirle alcune novità riguardo ad Ondore. Ho anche avuto modo di parlare con Karaii.. ci credi?- disse Sebastian soddisfatto di se, suscitando lo stupore del gemello.

-Cosa ti ha detto?- disse Noe interessato più che mai a quelle notizie.

-Beh ha detto che Rasler e Noah stanno bene, a parlato anche del fatto che sono guardati a vista da alcune guardie e alloggiano vicino le stanze della regina. -disse Sebastian assumendo un atteggiamento più serio rispetto a qualche secondo prima.

-Ci sta anche dell'altro?-domandò Noel guardando suo fratello.

-Si!-Fece lui mentre si preparava a raccontare al suo gemello degli accordi di pace e della situazione di Amaya. Noel non poté arrabbiarsi sapendo della situazione che la sua Signora aveva provveduto a nascondergli.

-Comprendi anche tu che una situazione come quella non è favorevole. Noi sapevamo entrambi che Amaya aveva avuto una relazione con il giudice e con Basch. E conosciamo anche la situazione tra Dalmasca e l'imperio con i relativi accordi presi tra i due regni... ciò che ignoravamo era il peso che una possibile relazione tra quei due avrebbe potuto creare da entrambe le parti.No?..-chiese Sebastian incrociando le braccia.

-Questo spiega il rifiuto di Amaya di prendere una decisione. Beh una cosa del genere non mi sorprende considerato quello che sappiamo noi. -disse riflettendo Noel.

-Non solo, oltre hai motivi che sappiamo noi riguardo il rifiuto di Amaya c'è anche un'altra motivazione. Quando sono stato a palazzo ho avuto modo di vedere ed incontrare sia la principessa Ashelia che il giudice Gabranth... i due sembravano piuttosto intiminon so se la cosa rende bene l'ideaMa a palazzo girano un sacco di pettegolezzi riguardo Amaya,  Ashe e il giudice.

Ne ho parlato con Al-Cid, è mi ha consigliato di non dire nulla al riguardo.

 

-Questo cosa centra con il discorso di prima?- chiese incredulo Noel al suo gemello, che gli spiego brevemente il nesso tra le due cose.

-Amaya è terribilmente gelosa di Basch, non vede di buon occhio la sua vicinanza tra quei due. Come se non bastasse riuscirla a convincerla ad affrontare la situazione riguardo non solo ai trattati di pace, ma riguardo tutto il resto la vedo dura. Al-Cid ha già messo le mani avanti... - disse sconsolato Sebastian osservando il fratello cucinare.

-Che significa che Al-Cid abbia messo le mani avanti...?- lo interruppe Noel allarmato.

-Beh...convincere Amaya a prendere una decisione sarà quasi impossibile, inoltre come se non bastasse l'unico in grado di farle cambiare idea è Basch... al momento per motivi che entrambi sappiamo, Amaya non lo vuole vedere e lo sta evitando in ogni maniera possibile.- disse Sebastian continuò.-Tu non sai un'altra cosa... c'è stato, qualche giorno fa, un incontro casuale tra Rasler e Gabranth... c'è mancato poco che lui potesse scoprire chi era... Karaii tempestivamente ha scongiurato il peggio.-

Noel era sempre più irritato da una tale notizia, secondo il volere di Amaya, Basch e gli altri non dovevano sapere della loro esistenza, invece era accaduto l'esatto opposto.

-Questo deve rimanere tra noi... Amaya adesso è più tranquilla. Gli e lo diremo quando sarà l'occasione. E riguardo ad Ondore? Al-Cid non ti ha riferito nulla?- domando Noel fissando il fratello, prima di ritornare alle che stava buttando nella pentola sul fuoco.

-Al-Cid ha sistemato Ondore, per il resto dovrebbe farci sapere qualcosa di nuovo nei prossimi giorni appena ci sarà occasione.- si limitò a dire Sebastian.

-Ok.Riferiamo ad Amaya dei principi, il nostro obbiettivo solo loro...per adesso.- lo istruì Noel, mentre ritornò a concentrarsi sulla preparazione della cena.

-Riguardo al resto?? - domandò Sebastian osservando il fratello cucinare.

-Ne parleremo quando sarà il momento. Va a svegliare Amaya, la cena sarà pronta tra poco.- rispose Noel dalla cucina, mentre Sebastian si alzò dallo gabello posto vicino la penisola dirigendosi verso la camera di Noel.

La camera di Noel era spaziosa, arredata secondo il gusto dalmasco, ma dai colori chiari, sul bianco e grigio con un tocco di marrone. Li al centro della stanza, distesa sul letto c'era Amaya che stava ancora dormendo, il corpo snello avvolto da lenzuola di pregiato lino bianco, mentre qua e là si potevano vedere i preziosi cuscini in piuma d'oca.

Sebastian quasi gli dispiaceva disturbare la sua signora, per qualche momento la fissò, era girata di schiena con i lunghi capelli neri sparsi su tutto il letto, la schiena totalmente scoperta mentre il volto era girato di lato, un braccio era disteso mentre l'altro lo teneva sotto di se, contro al petto.

Noel doveva essersi dato parecchio da fare per dar piacere ad Amaya,quella non era di certo la prima volta che i due si davano piacere reciprocamente. Anche Sebastian aveva vuoto modo di combinare qualcosa con Amaya se pur in minor frequenza rispetto a Noel.

Egli  non aveva mai reso la cosa pubblica a differenza del fratello, eppure lui sospettava che Noel sapesse dei suoi trascorsi con Amaya.

Sebastian per quanto era cinico a differenza di Noel, era uno che se voleva qualcosa se la prendeva, non si faceva scrupoli. Il cavaliere si avvicinò alla figura della sua giovane signora , chinandosi su di lei, sussurrando all'orecchio qualcosa che fece svegliare di botto Amaya che si girò vedendosi addosso il bell'huma, tanto che si spaventò.

-Che cosa ci fai?! -esclamò cercandosi si coprirsi con le lenzuola mentre Sebastian la fissava vicino l'ingresso della stanza, una volta allontanatosi da lei.

-Sono tornato... sentivate la mia mancanza?- disse lui ironicamente mentre buttava un 'occhiata alla sua signora, che stava arrossendo.

-Sei in anticipo! Ma immagino che avrai molto da dirmi.- rispose Amaya notando la figura del cavaliere, curiosa di sapere quali novità Sebastian portava da palazzo.

-Per lo più sono buone notizie. Comunque vi consiglio di rendervi presentabile, non vi si addice farvi sorprendere in questo stato.Spero che Noel si sia preso cura di voi come si deve... -disse Sebastian scrutando dall'alto al basso la fanciulla.

-Vorrei essere lasciata un momento da sola, vorrei rivestirmi ed essere più presentabile.-Rispose Amaya con un sorriso di rimando alquanto irritata.

-Come desiderate Eccellenza!- disse il biondo girando di spalle uscendo dalla stanza.

Amaya alzò gli occhi al cielo, prima di buttarsi sul letto esasperata da quella imbarazzante situazione. Quella non era di certo la prima volta che faceva sesso con qualcuno che non era stato Basch e di certo non l'aveva fatta così tragica.

Doveva ammettere a se stessa che quel comportamento per certi versi molto dissoluto era in forte contrasto con la figura che si era sempre imposta. La ragazza impassibile ed imperturbabile, che non commetteva sciocchezze, che sapeva esattamente cosa faceva e cosa voleva.

Forse per la prima volta stava mostrando un lato di se, più frivolo, leggero, più scanzonato da quello del suo passato. Aveva di nuovo"tradito", non una ma più volte... come avrebbe potuto dirlo a Basch. Che cosa provava per Noel veramente?

La ragazza si rivestì in fretta e furia con una semplice veste verde e si diresse in cucina dove l'aspettavano i due gemelli. Amaya si ritrovò Noel e Sebastian che stavano apparecchiandola tavola, sulla penisola c'erano pronte delle tipiche pietanze di Landis. Dei piatti abbastanza semplici e non troppo elaborati rispetto alla cucina dalmasca.

Sebastian fu felice di assaporare il cibo che aveva cucinato suo fratello, da quando era stato a palazzo non aveva fatto gradito la cucina troppo speziata tipica di quel regno, Amaya se ne accorse dei suoi pensieri e commentò, con stupore di Sebastian.

-Questa è cucina...! - disse Sebastian lodando le eccezionali abilità culinarie di suo fratello, osservando l'aspetto invitante delle pietanze.

-Altroché la cucina dalmasca. Vedo che avete assaggiato le nostre tipiche pietanze, un bel ricordo di palazzo? -rispose Amaya ridendosela leggendo lo stato d'animo di Sebastian.

-Era terribile!-aggiunse l'huma fissando la ragazza, Noel invece finiva di sistemare le ultime due pietanze, della carne d'anatra alla brace e un insalata mista con yogurt.

-Felice di sapere che apprezziate la mia cucina !- disse il biondo mentre si accomodava a tavola seguito dal suo gemello ed Amaya.

Quella sarebbe stata una serata tranquilla senza troppi intoppi e pensieri, a palazzo invece le cose non si stavano nuovamente mettendo bene. Ashe dopo aver rivelato il segreto di Amaya aveva dovuto parlare affondo con i suoi amici, aveva anche parlato di cosa poteva succedere se si fosse scoperto la cosa.

Lgiovane regina temeva le reazioni negative da parte non solo del suo popolo ma anche della nobiltà, temeva che potessero sabotare gli accordi presi con Archades, anche Larsa in un certo senso era preoccupato, ma aveva assicurato ad Ashe che le avrebbe dato i suo sostegno qualsiasi cosa sarebbe accaduta.

Tolto questo anche Basch aveva avuto dei grattacapi, specialmente dopo il colloquio con Ashe in cui aveva parlato il giudice Zargabaath, che l'aveva preso in disparte per parlargli di Amaya e la Basch aveva dovuto fingersi Noah, ma ebbe modo di scoprire cose interessanti sul suo defunto fratello ed Ondine.

Ondore inoltre aveva saputo della mossa di sua nipote che rispetto a quanto concordato aveva raccontato tutto al suo gruppo di amici. Halim aveva trovato quella mossa poco saggia, ma non poteva in alcun modo intervenire, Al-Cid lo teneva sotto ricatto.

La rivelazione da parte di Ashe, riguardante la sorella Ondine, aveva lasciato alcuni suoi amici molto sorpresi tra questi in special modo Vaan e Penelo. Balthier invece non sapeva essere sorpreso o divertito da quella situazione così surreale, Fran era invece molto perplessa pensierosa ma col suo modo di fare non lo dava a vedere.

Si era ora mai fatta sera e Balthier con la sua partner se ne stavano tornando alla locanda, quella giornata era stata veramente pesante,soprattutto per entrambi i due pirati.

Appena giunto nella sua stanza Balthier si tolse di dosso i suoi abiti da nobile imperiale, buttandoli sul letto, preparandosi per un rilassante bagno caldo. Era estenuante per lui recitare la parte del nobile archadiano, anche se doveva ammettere che quella parte gli veniva davvero bene.

Il suo fascino archadiano era ben apprezzato dalle dame di corte, che trovavano in lui qualcosa di esotico, rispetto a nobili dalmaschi.

Balthier se ne era ritornato alla sua locanda con una seria di lettere di spasimanti dalmasche, che non avrebbe mancato di leggere durante il suo bagno rilassante.

Fran invece dopo una breve doccia si era cambiata d'abito, indossando qualcosa di più comodo rispetto alla sua solita armatura nera, era uscita per la cena sempre nella stessa locanda, con lei vi era anche Nono il meccanico della Stralh con cui si era messa a parlare della loro aeronave e delle recenti modifiche apportate ad essa.

-Che giornata stancante... -sospirò Fran mentre teneva il volto poggiato su una mano, guardando distrattamente gli ospiti della locanda.

-Si direbbe che è stata una giornata che vi ha preso molto kupò...-le rispose il piccolo moguri.

-Sarebbe stato più semplice se mi fossi occupata della Stralh..- sospirò ancora la viera.

-Con le ultime modifiche che ho apportato alla Stralh non dovrebbe avere problemi durante il volo...kupò - le rispose il piccoletto.

-Se almeno gli huma fossero come le macchine sarebbe tutto più semplice.-concluse la viera mentre Nono la vide versandosi da bere, il piccolo moguri ancora la fissava incuriosito.

Nono non aveva ben capito l'assonanza tra le questioni huma e quelle riguardanti le macchine, un paragone che per lui non stava in piedi.

-Non capisco che vuoi dire kupò! - le disse il meccanico.

-È qualcosa che riguarda Amaya...- rispose la viera fissando il moguri, che si sorprese nel sentire nuovamente quel nome.

-Cosa centra lei con questo?- le domando il piccolino.

-Beh...ha avuto due bambini e nessuno sapeva nulla. Mi domando cosa potrebbe comportare questa cosa...- rispose la viera tutta pensierosa.

-Non è una bella notizia!?- esclamò il moguri, chiedendo un parere a Fran, che non sembrava poi molto convinta. La viera percepiva uno strano Mystes nell'aria, che la fece non poco preoccupare.

-Non lo so Nono, è complicato. -rispose Frasn pensierosa.

-Ecco del perché del tuo paragone così strano.. kupò. -si meravigliò il moguri.

-Sì, comunque vorrei chiederti delle modifiche apportante alla Stralh, serve qualche pezzo nuovo? - domandò la viera voltando il volto verso Nono.

-Non lo so, devo controllare. Questi giorni mi hanno talmente preso che me ne sono dimenticata. Domani penso di andare in giro per far compere.-rispose la viera notando l'avvicinarsi di Balthier.

Il pirata portava una semplice camicia bianca, dei pantaloni azzurri blu Prussia molto slavato tenuti da una cinta in cuoio, mentre portava in torno ai fianchi un grosso cinturone con appesa una sacca in cuoio di piccola dimensione.

Balthier aveva una aspetto rilassato rispetto a qualche ora prima, starsene per un'ora immerso nell'acqua calda aveva per lui un effetto rigenerante. Quella sera il pirata era non in vena di fare chiacchiere, voleva solamente divertirsi.

-Che facce da funerale... -disse il pirata adocchiando la sua patner e il suo meccanico, notando che l'umore non era dei migliori. Fran non era dell'umore adatto per le sue battute, le trovava irritanti e Nono di cattivo gusto.

-Come fai ad essere di buon umore con quello che succede in giro?- domandò sarcastica la viera alzando un sopracciglio.

-Perchè ho i miei buoni motivi... ed oggi con quello spettacolo di Ashe, ho trovato tanti spunti interessanti. Avete notato la faccia del giudice e del povero Al-Cid? Scommetto che sotto sotto erano sconvolti.- disse ghignando Balthier.

-E tu no?- domandò Fran.

-No. Perché dovrei esserlo, non è di me che si sta parlando ma delle corna di Basch... corna dire al quanto lunghe. -disse sorridendo Balthier ripensando a tutta quella vicenda.

-Quella donna non la facevo così spudorata... sta volta mi dovrò complimentare con lei!- disse il pirata alludendo ad Amaya.

-Quello riceverai sarà più di un cinque in faccia lo sai? Non ti sai proprio trattenere vero?- commentò inacidita Fran.

-Lo sai... lui adora certe cose..kupò!- asserì Nono, scrollando la testa, aveva fatto centro.

-Già vero... dimenticavo che il pirata qui presente e un grande stimatore di bordelli... Vediamo se ricordo bene, dove eri fino a tre settimane fa...?- disse Fran alzando ancora di più il sopracciglio, ricordando al pirata il suo momento fugace a Balfonheim.

-Non vorrai farmi una scenata di gelosia...- disse Balthier facendo il piacione.

-Sai che non ti darò mai quella soddisfazione.- rispose Fran incrociandole braccia. -Qui la faccenda è seria. Farai meglio a pregare gli dei che il capitano non scopra il tuo piccolo sporco segreto... perchè a quel punto perderai la faccia con la tua amata principessa.- lo schernì la viera.

Colpito e affondato, Balthier alzò gli occhi al cielo, quella volta se l'era proprio cercata.

-Adesso dove vai?- chiese il pirata vedendo la sua partner alzarsi dalla sedia e andarsene.

-A cenare... ma senza di te!- esclamò Fran allontanandosi.

Balthier era infastidito, non amava affatto che la sua partner lo trattasse in quel modo, era in accettabile. Nono l'osservo e poi guardò la figura di Fran allontanarsi elegantemente e fece un commento più tosto tagliente al giovane huma.

-Tu non la meriti kupò!- Disse il moguri andandosene per raggiungere la viera. Bathier rimase lì per diversi minuti come uno scemo a vedere il resto del suo equipaggio voltargli, per una volta, le spalle. La cosa non gli andò giù, che nonostante ciò decise di divertirsi senza di loro.

La notte era giovane e così anche lui.

Diversamente era andata a Vaan e Penelo i due ragazzi erano rimasti sconvolti dalla notizia sulla sorella di Ashe. A Vaan non era mai piaciuta Ondine, soprattutto non le era piaciuta quando l'aveva conosciuta col nome di Amaya, gli era sembrata la tipica imperiale.

A quel tempo Vaan non aveva per nulla idea di chi fosse in realtà quella ragazza così antipatica. Penelo diversamente dal suo amico, non aveva un opinione così negativa di Ondine, la ragazza aveva conosciuto la principessa quando si era ritrovata con Larsa sull'Ifrit, Amaya le aveva fatto una buona impressione.

La ragazza era molto preoccupata per Ashe e  Basch, ed anche un po' per la stessa Ondine. Non riusciva a credere a quella situazione così complicata, non sapeva cosa pensare, tutto ciò era più grande di lei.

Vaan non aveva fatto altro che farneticare in continuazione da quando,insieme a Penelo, aveva lasciato lo studio di Ashe. Il ragazzino farneticava di quanto Noah non meritasse che il suo sangue vivesse ancora, che Ondine era stata veramente una sconsiderata visto la sua situazione con Basch.

Penelo per poco non se l'era presa a morte con Vaan per le sue stupidaggini.

Certamente era vero che quella situazione era così strana, ma infondo i figli di Noah non avevano nessuna colpa. Vaan doveva ammetterlo, in quel delirio la cosa più importante era stabilire come sarebbero cresciuti quei bambini, il ragazzo non voleva essere nei loro panni.

-Vaan la dovresti finire di dire stupidaggini.- lo rimproverò Penelo mentre si incamminavano verso casa.

-E perche? Ho detto la verità.- esclamò il ragazzo, incrociando entrambe le mani dietro la testa.

-Capisco che tu abbia scelto di mettere da parte il tuo odio per il fratello di Basch, ma qui stiamo parlando di due bambini che non conosceranno mai loro padre.- gli fece presente Penelo, Vaan rimase in silenzio per un attimo prima di riaprire bocca.

-Lui ha ucciso il padre di Ashe, Reks... e se pur non si può cambiare il passato, resta sempre quello che ha fatto. Non ci troveremmo nella situazione  attuale  se lui non avesse fatto quelle cose. -disse il dalmasco stringendo i pugni.

Penelo doveva ammetterlo, quella volta Vaan non aveva tutti i torti, la morte di Recks non gli era ancora passata, gli bruciava ancora dentro.

I due ragazzi erano quasi arrivati al negozio di Migelo, un bangaa che si era preso cura di loro fin da quando avevano perso i genitori.

Migelo era un negoziante, molte volte spesso trattava affari con la famiglia reale soprattutto quando i cuochi reali si rivolgevano a lui per comprare alcune spezie.

Migelo era anche un responsabile del catering per gli eventi a palazzo, con la cerimonia di restaurazione prossima alle porte, il bangaa aveva spesso mandato Vaan e Penelo a palazzo per aiutarlo in questo importante affare.

I ragazzi dovevano semplicemente riferire alla principessa le direttive che dava Migelo ed eventualmente parlare con il maestro di cerimoniali palazzo, un impresa visto che parlarvi era sempre molto occupato.

La carriera di avio pirati di Vaan e Penelo per quanto fosse decollata faceva fatica a mantenere gli standard di quelli di Balthier, così i due ragazzi si ritrovavano spesso ad avere molto tempo libero e molto spesso riempivano questo tempo aiutando Migelo nel suo lavoro.

Il bangaa uscì dal negozio, vista l'ora tarda decise di chiudere.Migelo era così stanco, quando ad un certo punto intravide camminare verso di lui i due ragazzi, Vaan e Penelo.

Migelo fu molto contento di vedere i due e decise di avvicinarsi per chiedere loro delle nuove informazioni riguardo il catering a palazzo.

-Eccovi, vi stavo cercando!- esclamò il bangaa ansiosamente avvicinandosi ai due ragazzi.

-Tranquillo, siamo qui. -Rispose Vaan, mentre Penelo si avvicinà al vecchio bangaa.

-Migelo stavamo venendo da te.-rispose la ragazza.

-Penelo com'è andata? Siete riuscite a parlare con Artemis e Lady Ashe?-chiese il bangaa.

-Non proprio, il maestro di cerimonie Artemis non ha potuto riceverci era molto preso da alcuni problemi riguardo i preparativi. Per il catering ha detto che dobbiamo passare da lui domani mattina, quanto a Lady Ashe al momento è molto presa non solo dai preparativi ma anche da altre questioni.- disse Penelo abbassando lo sguardo.

-Ma mancano meno di due settimane!- esclamò agitatissimo Migelo.

-Hei...non è mica colpa nostra se Ashe è presa da altro e temporeggia con i preparativi!- disse Vaan risultando ancora una volta fuori luogo.

-Vaan fammi il favore di rimanere in silenzio.-gli rispose Penelo spazientita dalle stupidaggini del suo amico.

-Cosa è successo con Lady Ashe?- domandò preoccupato Migelo.

-Alcune cose che riguardano la principessa Ondine. -gli disse Penelo sospirando, Migelo sentendo il nome di Ondine non potè che abbassare gli occhi e invocare la misericordia degli dei.

-Che gli dei abbino misericordia della principessa Ondine...- Vaan fece un espressione assurda mentre discostandosi dai due. Lui la pensava in un certo modo, Ondine non cera così poverina da essere compatita, anzi era solo da biasimare.

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Mia bella gente, lo avete voluto... lo avete desiderato... dopo quasi tre mesi di assenza eccovi un nuovo capitolo.
Stavolta iniziamo col botto e la temperatura sale... come quella di questi giorni, dove dalla Siberia siamo passati ai Caraibi e siamo si finalmente in estate.
Ancora drammi per Amaya... che non si ferma... ma questo capitolo sapete e sempre pieno di rivelazioni... ed abbiamo più di una persona incrisi di gelosia. I nostri amati protagonisti si chiedono quale sia il loro senso di essere li... e come sappiamo ognuno di loro ha una propria ragione.
Già come suggerisce il titolo...E SE FOSSO SOLO SENZO DI ESSERE QUI?... frase tratta dalla canzone di Max Pezzali -Quello che comunemente chiamiamo amore.
Sapete che io amo ogni singola canzone di Pezzali, perchè esse hanno segnato molti momenti della mia vita.
Dopo questo capitolo continuerò a scivere di nuovi è prossimo obbiettivo capitoli quota 147cap mancano alla fine... si avete letto bene. Per tanto penso di scrivere cap da 3000 parole. Per adesso ho intenzione di arrivare a scrivere cal capitolo 80 quindi mi aspettano almeno 50000 parole. Vi starete chiedendo come mai, bene nella storia ci sono tante sotto trame ed intrecci per cui ho intenzione di affrontarli uno per uno... quindi non andro di fretta... e poi mi serve tempo per cordinare il tutto.
Per quanto riguarda Tu che inargenti le sabbie del deserto.. ogni cap sarà sempre di 10000 parole per tanto ci vorrà ancora un bel po' per arrivare alla metà della storia...prima che si inizi nel vivo... si entrerà nel vivo della storia dopo la caduta della Leviatano... perchè diciamolo da lì effettivamente inizia il viaggio dei nostri eroi in giro per Ivalice. E il fatto inizia a stringersi intorno ai nostri personaggi... per adesso stiamo ancora agli inizi quando il party si sta formando.
Il 18 capitolo uscirà a breve....

 

   
 
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