Rebecca non era poi così bella.
Certo, aveva le labbra a forma di cure e gli occhi azzurri, ma le mancava l'anima.
Rebecca era cattiva, Rebecca era una strega.
Ogni mercoledì andava, la notte, al cimitero: era l'unica volta in cui la si poteva vedere mentre faceva trasparire qualche emozione.
Rebecca urlava, urlava e digrignava i denti, e voleva strapparsi i capelli, e cercava tra tutte le lapidi, e a volte anche una impercettibile lacrima le scendeva sul viso.
Rebecca cercava la sua anima.
Non disperare, le sussurravano i morti, ma era come parlare ad un muro.
Rebecca era cattiva.

Un giorno un angelo passava di lì e la vide, le domandò cosa avesse, e lei non gli rispondeva e gridava di essere cattiva, e l'angelo le disse che poteva aiutarla.
Se lei fosse riuscita a compiere tre missioni, lui avrebbe trovato quello che le mancava.
Lei smise di disperarsi e accettò.

La tua prima missione sarà la seguente-decretò l'angelo-dovrai trovare la rosa di bronzo. È un fiore unico, che cresce solo nel punto più profondo del mare più profondo della terra. Consola tutte le creature del mare, e lenisce il dolore. Quando la troverai, strappala via e portala fuori dall'acqua, di modo che appasisca.
Rebecca non volle udire altro: si girò e partì.
Vide l'Oceano, e i pesci, e i granchi, che non aveva mai visto, poi trovò la rosa, e la portò ormai ridotta ad un ramoscello secco all'angelo.

La seconda cosa che dovrai fare-disse lui-sarà trovare la Cerva d'argento: essa è la più bella creatura mai stata concepita. Dona vigore agli animali e agli alberi, e aiuta i dispersi. Qualdo l'avrai trovata, uccidila a morsi e portami il suo cuore intatto.
Lei partì alla svelta, e vide tutte le radure e i boschi del mondo, e cercò dietro ogni cespuglio, e dentro ogni albero. Quando infine la trovo, fu un gioco da ragazzi prenderla di sorpresa e ucciderla.

Tornò col cuore in una scatola dall' angelo, e lui allora gli disse:-ecco, ora ti manca solo una prova: dovrai cercare il bambino dagli occhi d'oro. Esso è la salvezza dell'umanità. Portalo al sacro altare, e sacrificalo sotto la luna piena, e portami la sua testa. Allora l'umanità non avrà più speranze.

Allora lei iniziò a vagare di città in paese, e vide l'amore, l'odio, vide i vecchi pregare e i giovani ubriachi a far festa, e vide gli amici e i nemici, e vide la guerra e la pace.
Trovò il bambino dagli occhi d'oro, e quando incrociò il suo sguardo, non fisse nulla e se ne andò.

Le disse l'angelo:-Non hai quello che cerco- e lei:-No, ho visto uomini e donne e bambini e tutto quello che potevo vedere; voglio che l'umanità si salvi.
-Non riavrai la tua anima.
-Fa nulla-rispose allora lei-Me ne farò una nuova con le risate dei ragazzi e la brina di luna.
L'angelo le augurò buona fortuna.

Rebecca sorrise. Rebecca era cattiva, ma magari avrebbe imparato dal bimbo dagli occhi d'oro