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Autore: Francis Joy    13/06/2019    1 recensioni
Loki e Nova si incontrano quando sono bambini e crescono insieme. Momenti dal primo incontro fino all'ascesa di Loki sul trono.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Frigga, Loki, Nuovo personaggio, Thor
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Skilja

Suo padre le aveva sempre negato di partecipare a occasioni mondane, dove era sempre presente l’alta società di Asgard, per paura che le grandi personalità potessero farla sentire a disagio. Ma quest’anno la regina aveva insistito, aveva detto che la voleva al suo fianco, che adesso Nova era abbastanza grande e aveva imparato a ignorare insulti e occhiatacce e che nessuno avrebbe osato offenderla in presenza sua o dei due principi.

In tutto il regno infatti era nota l’amicizia che legava i figli di Odino e l’Ibrido e l’immaginazione non mancava. Tra il popolo c’erano fanciulle che desideravano essere lei per poter passare del tempo con il “possente Thor”; donne più sagge, che vedevano bontà e dolcezza in lei, la ritenevano perfetta come futura Madre degli dei, accanto al Dio del Tuono; altri ancora, o per affinità di carattere o per la natura inferma, la vedevano al fianco di Loki.

Così Frigga lo aveva convinto e Nova le era grata per questo e per il fatto che la stesse aiutando a prepararsi.
– spero di non sbagliare i passi e di non fare figuracce, non vorrei metterti in imbarazzo, soprattutto il giorno del tuo compleanno –
– non potresti mai mettermi in imbarazzo e in ogni caso a me è stato detto che sei brava – afferma Frigga mentre le sistema il cerchietto, notando lo sguardo pensoso della giovane.
– grazie Frigga… di tutto, se tu non mi avessi accolta io non sarei come sono, non saprei gestire la mia magia e non sarei qui – c’e altro che vorrebbe dirle, ma è troppo timida per farlo, quindi tace.
Ma la sovrana di Asgard è sagace e la conosce fin troppo bene e con il suo tono gentile la invita a continuare.
– lo sai che alla regina non si può occultare nulla e sai benissimo che con me puoi parlare –
– ecco… mia madre mi manca sempre, in qualsiasi momento, e mi rende triste il fatto di non aver potuto passare più tempo con lei e di non aver vissuto momenti come questo, ma tu sei la donna migliore che potesse, e che può, in qualche sostituirla…quello che voglio dire è che sei come una madre per me, ma probabilmente non dovrei dirlo, inoltre sono felice di poter prendere parte ai tuoi festeggiamenti –
– Nova tu fai parte della mia vita e anch’io ti voglio bene come se fossi mia figlia e un giorno, ti assicuro, saremo ancor di più una famiglia – Nova non capisce il significato di quelle parole, ma si fida del sorriso di Frigga.

~~~

– figlia mia, sei un incanto! Assomigli proprio a tua madre – un sorriso dolce sul generale ase. Nova gli sorride, un sorriso fanciullesco, che per un attimo è in grado di demolire le paure di un padre.
– lo so che in genere spetta all’uomo l’invito, ma potrei avere l’onore? – un sorriso d’incoraggiamento mentre allunga la mano ad Argus.
– sì, tutta tua madre. Fammi vedere cosa hai imparato prima che la festa cominci – Iniziano a danzare e se Argus avesse saputo quanto potesse renderla felice un ballo avrebbe opposto meno resistenza in passato. E mentre la solleva per farla volteggiare e la vede ridere si ricorda di quando l’ha tenuta in braccio per la prima volta da neonata e di quando sempre con la stessa stretta l’aveva portata ad Asgard attraverso il Bifrost. Si rende conto che da allora l’ha presa in braccio raramente, mantenendosi quasi sempre distante con lei e di questo se ne pente.
– come sto andando? – la domanda lo riscuote dai suoi pensieri.
– l’insegnante dice che ho una marcia in più: nel caso stessi per cadere mi basterebbe fare leva sull’aria intorno a me –
– la regina dimostra sempre la sua saggezza –
– la regina? Il mio insegnante è Loki – una risata sorpresa risuona nella stanza.
– Loki? Ti sei preparata con lui? – Argus alza la voce con uno sguardo misto di paura e rabbia.
– la regina è bravissima, ma non potevo allenarmi con una donna! In ogni caso non capisco quale sia il problema – Nova si allontana da lui ferita e confusa.
– il problema è che non voglio che tu rimanga sola con lui! –
– perché? Ci conosciamo da secoli, da quando siamo bambini e non è mai stato un problema per te, perché adesso dovrebbe essere diverso? – forza nella sua voce, ma lacrime negli occhi scuri, troppo mortali per appartenere a una dea.
– il problema è che adesso non siete più bambini! Non sono né uno sciocco, né un ingenuo, so come vanno queste cose. Da adesso mi aspetto che tu faccia come ti ordino: non resterai mai più sola con lui! –
– io ancora non capisco, si tratta forse di gelosia paterna?perchè se così fosse allora non dovrei più frequentare neanche Fandral, Thor o qualunque altro Ase. Padre, dimmi il vero motivo – lo supplica.
– sai bene qual è la sua reputazione, non voglio che lo frequenti e la faccenda è chiusa –
– sì padre: farò come dici, non ti preoccupare – così dice, andandosene in lacrime.

~~~

Adesso Nova si trova su una delle torri più alte del palazzo, un colonnato circolare da dove può assistere a tutto lo splendore di Asgard. Quello è il luogo dove con Loki ha imparato i balli principali, dove ha passato del tempo con lui, nonostante la sua reputazione.
Ed erano rimasti soli e vicini e con Asgard ai loro piedi.
La luce del tramonto opacizza le lacrime, ma ormai Loki, silenzioso come un gatto, è arrivato e l’ha sentita piangere.
– le lacrime non si addicono a quel vestito –
– no, hai ragione. Immagino di non poter venire ridotta così – si avvicina a Loki e le sue lacrime stanno gradualmente diminuendo.
– no, infatti – Loki allunga una mano e le sfiora il viso, lasciando il passaggio della sua magia – adesso sei perfetta – le lacrime sono sparite, così come il trucco ormai rovinato, ma sono tornati gli occhi sorridenti che caratterizzano Nova.
– come sto? Non sono abituata a questo genere di abito –
– sei stupenda – la sicurezza con cui Loki le risponde la disarma: sa bene che il dio che ha davanti non è incline a esprimere ciò che pensa, o ciò che prova. Ma la trova davvero bellissima nel suo abito che sfuma dal bianco all’azzurro, con quelle spalline tenute insieme da spille a spirale, mentre sulle spalle le ricadono i capelli mossi, decorati da un cerchietto con rose argentee.
– non mi stai mentendo vero, Dio delle Illusioni? –
– non lo sai che da un po’ di tempo a questa parte sono diventato il Dio dell’Inganno? – Nova è sicura di poter leggere tristezza nei suoi occhi, più che la rabbia.
– non mi importa…non cambiare mai, ti prego…resta sempre così – queste parole invece disarmano Loki, che non può credere a ciò che gli sta dicendo. Si sente allo stesso tempo felice e impaurito, ma per fortuna il Caos è la sua specialità e riesce a uscirne, vincitore come sempre.
– ti ho portato un omaggio, affinché ti porti fortuna – e con la mano evoca lo skilja e con un sorriso furbo e affascinante glielo porge e lei lo accetta con lo stesso sguardo. – balliamo, ho ancora una lezione da darti – e mentre una melodia nasce dal nulla le cinge la schiena con un braccio, portandosela vicino, e con l’altro le prende la mano. – è un lento, non lo abbiamo mai ballato un lento –
– allora non sono stato un buon insegnante – sorride, facendole fare un giro – perché piangevi prima? – dice guardandola negli occhi.
– ho litigato con mio padre, ma non ne voglio parlare –
– lo immaginavo, ti conosco troppo bene – la guarda come se fosse un premio da vincere.
– non mi guardare in quel modo, smettila – Nova abbassa lo sguardo.
– chiudi gli occhi – a queste parole Nova rialza subito gli occhi e li incrocia con quelli di Loki. Si fida di lui e fa quanto dice.
Ormai sono quasi fermi, la musica non esiste più. Loki si prende il tempo di un secondo per guardarla e senza neanche accorgersene si avvicina il suo viso a quello di lei. Nova sente i loro respiri confondersi e i nasi sfiorarsi, e poi le labbra, e infine le anime.
Skilja.
Il bacio dura per un tempo che sembra troppo poco, difficile da calcolare. L’importante è che questo momento sia arrivato.
– finalmente, erano un paio di secoli che aspettavo –
– me ne sono accorto –
– come? – Nova non capisce cosa stia insinuando il dio, che in risposta guarda verso il basso, facendole capire a cosa si riferisce. La Dea della Natura infatti inconsapevolmente gli ha sollevati entrambi da terra, leggeri come l’aria.
– per le Norne! Non è possibile! – ride incredula, accompagnata dalla risata compiaciuta di Loki. Con la stessa leggerezza con la quale li aveva sollevati li riporta a terra con Loki che la guarda intensamente.
– voglio essere il tuo accompagnatore alla festa –
– lo vorrei anch’io, ma è meglio di no, i nostri padri non sarebbero d’accordo – lo guarda colpevole e un po’ delusa, ma Loki sa che è la verità e inoltre dal suo sguardo crede di aver capito il motivo di discussione tra lei e suo padre.
– sembra che d’ora in poi dovremmo nasconderci –
– per fortuna gli inganni sono la mia specialità – e a quanto pare la reputazione di Loki torna utile e il sorriso furbo di quest’ultimo basta a consolarla.



Angolo autrice: lo so capitolo un po’ lungo, ma essenziale per il continuo. So anche di averci messo un po’ di tempo ad aggiornare, ma lo studio purtroppo lascia poco tempo alla scrittura. Spero, come sempre, che il capitolo vi sia piaciuto, che la storia vi piaccia, se così per favore recensite! Ringrazio tutti coloro che leggono e seguono la storia. Un bacio, AryaCat
   
 
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