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Autore: DiasproInmay    13/06/2019    1 recensioni
Afala, giovane allieva di Xandra, prova forti remore nei confronti della sua maestra. Dopo averla aiuta a recuperare le istruzioni del rito proibito, le viene vietato di partecipare alla resurrezione e alla conseguente missione per salvare il mondo di Ariadonne.
Rimasta senza la guida della sua maestra, cerca la sua strada, in attesa di sapere l'esito delle sorti di Ariadonne.
Questa storia è una side story de "La Sacerdotessa di Ariadonne"
!!!Per maggiori informazioni leggete attentamente il prologo o andate sul mio profilo!!!
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Da leggere dopo: Capitolo 6 Parte 4
 
***

Raccolsi tutto il necessario per intraprendere il mio viaggio e, con determinazione, mi diressi verso il molo. Da quel luogo partivano due imbarcazioni volanti, l’Oceanice che navigava verso est e la Erydel che procedeva verso ovest. Attesi con ansia l’arrivo del galeone, salii e pagai il compenso per il mio viaggio. Ero un po’ emozionata mentre prendevo posto in una cabina per i viaggiatori, tanto da non riuscire a rimanere seduta ferma. Dentro di me si agitavano mille pensieri, quella era mia prima azione in solitaria, ero contenta di poter dare una mano e di dimostrare il mio valore alla mia maestra. 
Il galeone partì in orario e in men che non si dica mi ritrovai nella terra dei Simiojn. Il tempio della dea Juniper si trovava appena poco più a nord. Evitai di entrare nella città, perché è risaputo che i Simiojn sono contrari alla magia e a chi ne fa uso. Così la costeggiai e, con un giorno di viaggio, mi ritrovai all'orizzonte la figura del tempio.
Mi accampai per la notte ma non riuscii a dormire, l’emozione per il viaggio che avevo intrapreso era ancora grande così passai la notte a fantasticare. Conoscevo il culto della dea Juniper solo di fama. Ella era la divinità onniscente, nata cieca, è capace di vedere attraverso i suoi vuoti occhi passato presente e futuro di ogni creatura. 
I suoi adepti, man mano che raggiungo illuminazione e la protezione della dea, diventano ciechi. 
La privazione del loro senso gli permette di acquisire capacità straordinarie e il potere di poter udire i sussurri della dea che narra il destino di ogni creatura.
Ogni culto possiede un veggente, un profeta capace di parlare con la divinità adorata ma loro erano gli oracoli per eccellenza, ciò che usciva dalle loro bocche era pura volontà divina. 
 
Alle prime luci del mattino smontai la tenda e ripartii per il tempio, in un’ora di cammino mi ritrovai alle porte del luogo di culto della dea Juniper e qualcuno già mi aspettava per accogliermi. Non ci si poteva aspettare niente di meno.
«Ben arrivata, Afala, allieva della Venerabile Xandra» una donna di dubbia appartenenza, mi accolse con un’inchino, i suoi capelli erano color oro e i suoi occhi di un verde sbiadito.
«La nostra reggente la sta aspettando» dicendo questo mi guidò nel tempio attraversando un enorme giardino dove degli allievi si stavano addestrando al combattimento. 
Osservai i loro movimenti e i loro occhi, tutti avevano le iridi più o meno opachi ma nonostante i loro stato di semi cecità, riuscivano a muoversi come se vedessero meglio di me.
Dopo aver attraversato un grosso atrio la donna mi accompagnò davanti alla reggente del tempio, una donna anziana con capelli e occhi bianchi.
«Somma sacerdotessa io…» m i inchinai in segno di rispetto e tentai di parlare ma la reggente fermò le mie parole.
«So bene il motivo della tua richiesta di colloquio, e conosco l’impervio viaggio che sta affrontando la tua maestra con i suoi compagni» esclamò avvicinandosi zoppicando verso di me.
«Quando la somma sacerdotessa è tornata in questo mondo tutti noi abbiamo udito la voce della dea cantare. Non era mai successo in passato di sentire Juniper distrarsi dalle sue predizioni e adorare qualcuno» le sue parole mi misero in soggezione, quella Ginozkena era davvero fuori dal comune.
«Devi fare presto, la tua maestra è in pericolo» senza perdere tempo prese un cristallo sferico dalla sua sacca e me lo porse davanti a me.
«Guarda tu stessa» disse alzando il volto al cielo.
La sfera si illuminò e nella sua luce potei vedere un esercito di nahikae della terra che marciavano in assetto di guerra verso il paese dell’acqua.
«Le nahikae della terra e la loro divinità sono sotto il controllo di Uriel e non si fermeranno fino a quando non troveranno quello che gli è stato ordinato di cercare» mentre la donna parlava nella sfera si susseguivano le immagini di una cruenta battaglia tra nahikae.
«Cosa stanno cercando?» domandai.
«La fonte dei poteri del popolo delle nahikae dell’acqua e la sacerdotessa che viaggia con la tua maestra. Uriel sta tentando di incentrare più potere possibile nelle sue mani, proprio come fece al tempo, per muovere un’altra guerra contro l’intera Ariadonne» la reggente mi permise di vedere oltre il conflitto delle nahikae, le immagini che si susseguivano nella sfera mostravano un futuro di morte e distruzione.
«Non perdere altro tempo!» la voce della donna tuonò nella desolata stanza «A noi veggenti ci è solo concesso osservare ciò che sarà, và, prosegui il tuo cammino e cambia per quello che puoi le sorti del nostro mondo» dicendo questo abbassò il volto e la sfera nelle sue mani smise di illuminarsi.
La reggente si congedò e io, senza neanche accomodarmi, cominciai a cercare come una forsennata una pergamena e dell’inchiostro nel mio zaino. Dovevo scrivere quanto prima una lettera a Xandra per avvisarla dell’imminente pericolo che gravava sulle loro spalle. Uriel non doveva impossessarsi della sacerdotessa, le conseguenze sarebbero state imperdonabili.
 
Cara maestra,
come da vostra richiesta ho provveduto a cercare informazioni sulle voci che avete sentita nella città ialina. Per avere informazioni più veritiere possibili mi sono diretta al tempio di Juniper e sono riuscita ad avere un colloquio con la reggente del culto.
Ciò che avete udito è tutto vero, a breve le armate delle nahikae della terra marcerà su di voi. Scappate prima possibile, non fatevi coinvolgere, le nahikae stanno cercando anche la venerabile Ginzokena per consegnarla nelle mani di Uriel.
Raggiungete quanto prima la vostra meta.
Aspetto ansiosa vostre notizie.
Afala 
 
«Nim myn nei ne ûnaner» appena eseguii l’incantesimo la lettera si trasformò in una scia di luce che corse fuori alla finestra.
guardai quel bagliore allontanarsi e speravo che la lettera arrivasse in tempo, giunsi le mani in preghiera e chiusi gli occhi, come se quel mio gesto potesse in qualche maniera rendere più veloce l’incantesimo. 
Improvvisamente sentii la reggente sospirare, riaprii gli occhi, ormai non era più nella stanza per poterle chiedere il motivo di quel suo gesto e, nonostante chiesi di poter parlare di nuovo con lei, non mi fu più concesso di presenziare al suo cospetto. 
   
 
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