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Autore: Fiore di Giada    16/06/2019    0 recensioni
[https://it.wikipedia.org/wiki/L%27uomo_dal_cuore_di_ferro]
Il rumore, implacabile, si amplia all'interno della chiesa.
Rassegnato, abbandono il martello.
A cosa serve tutto questo?
Siamo spacciati.
Genere: Guerra, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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L'acqua sale.
Il rumore, implacabile, si amplia all'interno della chiesa.
Rassegnato, abbandono il martello.
A cosa serve tutto questo?
Siamo spacciati.
Niente potrà salvarci e, se non facciamo qualcosa, la nostra sorte sarà atroce.
L'acqua da una parte, i tedeschi dall'altra.
No, non riusciremo a spaccare il muro e a raggiungere le fognature.
Eppure, tu, Jozef, continui ad accanirti contro quel muro.
Accenno ad un sorriso, malgrado la stanchezza e la fatica di queste lunghe, crudeli ore.
Non vuoi rinunciare alla vita, vero?
Ma ormai è tutto inutile. Non abbiamo scampo.
Basta, amico mio...
Non ha senso ciò che fai.
Anche se riuscissimo a raggiungere le fognature, questo non ci aprirebbe la via per la libertà.
Loro sono ovunque e, come belve fameliche, sono pronti a gettarsi su di noi.
Abbiamo ferito quell'assassino di Heydrich e desiderano farcela pagare .
– Avanti, che stai facendo? – urli, la voce arrochita dalla fatica.
Ti guardo e mi appoggio al muro.
Non ci resta più tempo, ma devo raccogliere le mie ultime forze.
– Jozef.... Fermati... – ti dico, con tono rassegnato. E' terribile da accettare, ma, ormai, non abbiamo nessuna possibilità di salvezza.
E se tutte le strade ci sono precluse, è meglio scegliere da sé come morire.
– Ian... – mormori e, con maggiore accanimento, ti accanisci a martellate contro il muro. Non vuoi arrenderti all'inevitabile.
Desideri la libertà?
Ti comprendo, amico mio.
Anche io la vorrei, ma è impossibile.
– Ascolta... Sta salendo troppo in fretta, Jozef... E abbiamo sei proiettili... – mormoro e accenno ad un sorriso. In realtà, anche io soffro per il destino che ci è toccato.
Non è giusto, siamo così giovani e la nostra vita deve finire così presto.
I nostri sogni ormai sono andati in frantumi.
Ma è il prezzo di ogni guerra ed entrambi ne siamo consapevoli.
Tuttavia, nelle nostre pistole c'è la salvezza.
Sei proiettili basteranno a darci la libertà della morte.
Quando verranno qui, i nazisti troveranno solo i nostri corpi privi di vita.
– Non volevi andare in America? C'è una fogna, Ian, una maledetta fogna! – urli, fissando i tuoi occhi chiari nei miei.
Poi, testardo, riprendi ad assestare martellate al muro.
E' vero, avrei voluto vedere l'America, ma la sorte ha deciso questo.
Certo, per me è triste morire così giovane, col cuore pieno di sogni, ma, in questo momento così drammatico, sono con te, amico mio.
Non morirò solo e questa per me è una consolazione.
Ti sfioro il collo con la mano e tu crolli, appoggiando la testa contro il muro.
Lo sconforto ti ha sopraffatto, amico mio.
Ti giri, mi guardi per un istante e poi crolli ancora.
Mi dispiace vederti così, perché non te lo meriti.
Poi, ti giri verso di me e, stringendo ancora la tua arma, mi guardi.
Il tuo sguardo è pieno d'amarezza e, nel vederti così, il cuore mi si stringe.
Ma non posso darti speranze prive di senso.
– Ehi... Ehi... Ci vediamo dall'altra parte, amico mio... – mormoro.
Sembri annuire e la tua mano si posa sulla mia spalla.
Mi stringi in un forte abbraccio, a cui io non mi sottraggo.
Come potrei farlo?
Anche se cerco di nascondere quello che provo, sono spaventato e, come tu hai bisogno di me, anche io ho bisogno di te.
In questi momenti, il contatto fisico riscalda il cuore.
I miei occhi si specchiano nei tuoi e posso sentire il tuo respiro affannoso sulla mia pelle.
– Ascoltami... D'accordo?... Con me... Con me... Intesi? – ripeto.
Tu annuisci.
Ci separiamo e, nello stesso momento, puntiamo le pistole contro le nostre teste.
In questi ultimi momenti, i nostri sguardi non si separano mai.
E poi la detonazione dei proiettili risuona cupa.
Il dolore annebbia le nostre menti...
E, fulminea, la morte scende su di noi.
   
 
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