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Autore: dragun95    16/06/2019    1 recensioni
Un'isola misteriosa e inesplorata sembra lo scenario adatto per un'avventura. Questo è quello che pensa Nathan quando decide di imbarcarsi per esplorarla, ma ciò che trova laggiù è più grande di quanto lui possa aver anche solo potuto pensarlo.
Mostri giganteschi abitano l'isola, i possenti Kaiju e per uno scherzo del destino il ragazzo dovrà imparare a conviverci e cooperare. Perché nelle tenebre un'oscura minaccia si sta preparando a tornare direttamente dal passato.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 14



I due ragazzi rimase ad osservare ciò che rimaneva di Gharad, solo cenere, Kai si portò le mani alla bocca lanciando un grido, iniziando a versare lacrime, al contrario Nathan teneva lo sguardo sulla cenere che venne portata via dal vento per poi alzare gli occhi sul drago davanti a loro, le tre teste li osservavano mostrando i denti come se stessero ghignando, il castano avvertì un forte calore farsi strada nel suo petto,

-GODZILLA- a quel grido acuto un potente raggio atomico colpì in pieno il petto di Ghidorah che ruggì sentendo le sue squame liquefarsi e le carni bruciare, il calore che aveva prodotto era così intenso da riuscire a fargli un danno maggiore,

"Cosa" si chiese il drago, guardando il suo rivale, le placche sulla sua schiena si erano tinte di un colore rosso brillante, per la prima volta King Ghidorah sentì un brivido percorrergli la schiena lungo tutta la sua spina dorsale fino alle sue tre teste, anche Nathan sentiva la furia crescere in lui, mentre il cristallo si illuminava di rosso così come le vene sul suo petto,

-Gli Anziani, mi hanno affidato le sorti della tribù. Ma non le tue....- spostò lo sguardo su Kai che incrociò il suo sguardo pieno di lacrime ed annuì con la testa, -...hai annientato un popolo, preso un trono che non ti appartiene e portato distruzione. La tua vita finisce qui!- il grosso Kaiju ruggì aprendo le ali in segno di minaccia e sparare un triplo raggio dalle bocche, Godzilla rispose con il suo raggi che questa volta fu rosso, i fulmini vennero annientati e le tre teste colpire in contemporanea dal raggio atomico, cadendo a terra.

Zilla allora gli si avvicinò afferrandogli la coda e sollevando di peso il suo avversario, per poi con una torsione lanciarlo in aria, Ghidorah aprì le ali per riprendere il controllo, ma per sua sfortuna l'unica cosa che vide fu il colore rosso brillante, delle placche del suo arcinemico, mentre questo lanciava il suo raggio a piena potenza, Ghidorah venne preso in pieno petto e trascinato verso l'alto dalla forza del laser, il drago sentiva tutto il suo corpo bruciare, mentre le sue carni e le sue ossa venivano disintegrate, il tutto finì in una grande esplosione che spazzò via le nuvole nere che stavano coprendo l'isola.

Kai venne accecata dalla luce del sole, che tornava a splendere sull'isola, mentre si alzava in piedi e guardava Godzilla, immobile e ansimante per lo sforzo, vedendo le sue placche smettere di illuminarsi di rosso e tornare normali, per poi spostare lo sguardo su Nathan, anche il cristallo sul suo corpo smise di illuminarsi,

-Con questo il regno di Ghidorah, finisce qui!- affermò girandosi verso di lei e venendo travolto dalla ragazza che lo strinse forte,

-Già....finalmente...- rispose versando qualche lacrima, lui le sorrise asciugandogli le lacrime con il pollice incrociando il suo sguardo, facendola arrossire, mentre Mothra e Rodan scendevano dal cielo davanti ai due, 

-Mothra- la mora corse dalla sua amica stringendo la pelliccia della testa della falena, che mosse le antenne come a stringerla, era una scena molto tenera, vedere loro due riabbracciarsi, dopo quello che la ragazza aveva passato, Nathan sorrise poteva vedere che il loro legame era forte, quando improvvisamente tutti gli altri Nuikayn arrivarono al bordo del cratere, mettendo in allerta il castano, ma si calmò quando sentì che non avevano intenzioni ostili,

"Cosa ci fanno qui?" Si chiese, quando una scossa tellurica lo fece tremare, si girò vedendo Godzilla ruggire vittorioso, per aver sconfitto l'usurpatore, in risposta tutti gli altri Kaiju si inchinarono davanti a lui in segno di rispetto, Kai si avvicinò a Nathan ed entrambi fecero lo stesso inchinando al re dell'isola.


Qualche giorno dopo, Kai era inginocchiata davanti ad una grossa pietra a punta, posta vicino alla scogliera, quella era la tomba di Gharad, sebbene non avessero il corpo i due decisori di dargli una degna sepoltura, al suo fianco anche Nathan teneva lo sguardo basso guardando in silenzio la lapide,

-Riposa in pace- sussurrò la ragazza poggiando una collana di fiori sopra alla lapide, mentre il ragazzo prendeva una bottiglia di vino,

-Vino di ottima annata, volevo conservarlo per un'occasione speciale- stappò la bottiglia versandone il contenuto sulla lapide, come offerta, per poi avvolgere le spalle della ragazza con il braccio facendola arrossire,

-Tu stai bene?- le chiese lui guardandola,

-Si, perché?-,

-Ora sei l'ultima del tuo popolo. Questo non ti preoccupa?- lei abbassò lo sguardo, torturandosi le mani tra loro, 

-È vero-,

-Non ti preoccupa?- lei scosse la testa, alzando la testa verso il cielo, osservando quella infinita distesa azzurra,

-Si vede che il tempo del mio popolo è passato. La fine è arrivata all'improvviso....ammetto che questo non lo trovò giusto.....ma alla fine non posso fare altrimenti. La tribù Kamijun scomparirà insieme a me!- disse le ultima parole sospirando, lui le fece alzare il viso guardandola negli occhi e poggiando le loro fronti l'una contro l'altra, un gesto che la mora non si aspettava di certo.

-Sei una ragazza forte oltre che solare e gentile. Questo mi piace di te, Kai- le sussurrò, facendola arrossire, lei deglutì stringendo la vita del ragazzo che arrossì,

-Anche tu...mi piaci...Nathan- rispose rossa, lui deglutì sonoramente, per poi poggiare le sue mani sul viso di lei baciandola, quel gesto lei non se lo aspettava di certo, ma ricambiò quel bacio chiudendo gli occhi, le loro labbra restarono unite per un tempo che non riuscirono a calcolare e quando finalmente si staccarono Nathan la strinse a se,

-Ti amo Kai, non permetterò che il tuo popolo scompaia!- affermò lui serio, facendola restare senza parole,

-Nathan....- riuscì solo a dire, mentre lui intrecciava le dita delle loro mani insieme, lei sorrise iniziando a piangere,

-Ti amo anch'io- disse prima di saltargli addosso, lui la strinse forte sollevandola felice mentre i loro compagni Kaiju avevano assistito a tutta la scena da lontano,

"Si sono decisi. Finalmente!" Affermò Angiras, sospirando, mentre Rodan faceva quello che sembrava un ghigno,

"Alleluia, certo che gli umani sono tardi" rispose beccandosi un colpo di ala da Mothra che lo guardò di sbieco,

"Non sono tardi, ognuno a i propri tempi" rispose seria, beccandosi un'occhiata di fuoco dal mostro volante, ma Godzilla sia mise in mezzo ai due,

"Finitela! Non ha importanza chi ha ragione, l'importo è che siano felici. Loro sono nostri amici, sta a noi proteggerli" disse il re dei Kaiju, venendo appoggiato da tutti i suoi amici e compagni.


[Venticinque anni  dopo]

Quel giorno il cristallo sembrava splendere ancora di più sotto ai raggi del sole che lo illuminavano, l'ombra della grande falena scese vicino alla sua fonte di nutrimento abbassando l'ala per far scendere Kai, la quale si avvicinò al cristallo poggiando la mano su di esso sentendo la sua superficie liscia,

-Sono già passati venticinque anni- disse osservando il suo riflesso del riflesso del cristallo, con gli anni il suo corpo si era più sviluppato e maturato, aumentando anche in altezza, aveva anche cambiato look tenendo i capelli più corti legati in una piccola treccia che le ricaverà sulla spalla destra, rimase ad osservare la sua immagine, perdendosi nei suoi pensieri,

-Cosa ti preoccupa mia cara?- disse la voce di Nathan, lei riaprì gli occhi ritrovando il suo compagno alle sue spalle, osservandolo nel riflesso del cristallo, anche lui era cambiato negli anni, ora era più muscoloso e imponente, anche lui aveva cambiato taglio di capelli, tenendoli lunghi fino al collo e tirati all'indietro così da mettere in evidenza la cicatrice sull'occhio destro e un leggero accenno di barba.

-Questi anni sono passati molto in fretta- rispose, sorridendo un pochino stringendo il braccio del suo compagno, come a darsi forza, anche lui la strinse,

-Hai ragione- concordò rimanendo in silenzio per qualche secondo -Sei preoccupata per Navirha?- la mora sospirò staccandosi dal suo abbraccio e andando verso Mothra accarezzando la sua pelliccia,

-Nostra figlia ha già vent'anni....è una donna. Per lei è giunto il momento di decidere del suo destino-

-E tu hai paura che voglia lasciare l'isola- concluse Nathan, vedendola annuire, mentre la grande falena muoveva le antenne come a distrarla da quei pensieri negativi, per la figlia si Kai e Nathan era giunta l'età in cui la tribù Kamijun decideva il suo ruolo all'interno della gerarchia del popolo, almeno lo era molto tempo fa, fino alla quasi scomparsa del popolo.

-Se dovesse decidere di esplorare il mondo che cosa faresti?- domandò Nathan avvicinandosi alla sua compagna,

-Vorrei che restasse....ma non posso oppormi alla sua decisione. Se deciderà di andarsene....come madre dovrò accettare la sua decisione. Anche se mi spaventa- dovette ammettere, girandosi verso il suo compagno, che in risposta le accarezzò il viso facendola sorridere.

Una figura si muoveva tra gli alberi con agilità ed eleganza, fino ad arrivare ad una sporgenza e con un balzo scendere la scarpata usando le lunghe ed affilate unghie per franare la caduta aggrappandosi alla terra, scendendo fino al suolo e guardare i due che si baciavano,

-Ciao Mamma, papà. Zia Mothra- salutò la ragazza che doveva avere vent'anni, con un  fisico magro e slanciato dalle giuste forme, la carnagione era leggermente abbronzato, il viso dai tratti delicati era incorniciato da dei capelli castani lunghi, che teneva corti davanti e leganti in una lunga coda che arrivava fino a sotto il sedere, i due grandi occhi vispi erano di colore viola come quelli di sua madre.

-Giorno figlia mia- Kai andò subito ad abbracciare forte la figlia che ricambiò l'abbraccio mentre Nathan si aviccina alle due, sorridendo,

-Sei pronta tesoro?- a quella domanda Navirha annuì, guardando la madre che prendeva tutto il materiale per la cerimonia di passaggio all'età adulta, 

-Sai già il tatuaggio che vorresti?- chiese infine Kai, la castana annuì, era da mesi che che pensava a quale sarebbe stato il tatuaggio che avrebbe ricevuto, portò la mano a toccarsi i tatuaggi già presenti sulle braccia e caviglie simili a cerchi aztechi,

-Tesoro potresti- Nathan annuì girandosi e dando le spalle alle due, per non guardare, mentre la castana di inginocchiava esponendo la schiena nuda e iniziò a incidere il tatuaggio, come anni prima Kai aveva fatto per il tatuaggio di Nathan.


Quando ebbe finito la ragazza si alzò con la schiena dolorante e che le bruciava, non si aspettava che facesse così male,

-La prima volta fa male per tutti- gli disse Nathan, guardando la figlia che gli sorrideva,

-Ma ora sono un'adulta e sono pronta per il legame!- rispose energica, i due sorrisero alla sua vitalità, mentre in quel momento Godzilla arrivava scendendo la scarpata,

-Zio Zilla- lo salutò Navirha alzando il braccio, il Nuikayn abbassò il muso fino a terra lasciando che la ragazza lo accarezzasse, il suo tocco era dolce e delicato, ma che allo stesso tempo trasmetteva tutta la sua allegria, il grosso rettile sorrise guardando quella famiglia che era fiero di chiamare, amici,

-Questo è per te Navirha- Nathan legò al collo della figlia un ciondolo ricavato da un piccolo frammento del cristallo, la ragazza guardò il ciondolo sorridendo e stringendo il padre per ringraziarlo, lui sorrise accarezzandole la testa,

-Ora devi instaurare un legame con un Nuikayn- gli disse Kai guardando Zilla che alzò la testa ruggendo forte per farsi sentire in tutta l'isola, in un'istante tutti i Kaiju presenti si riunirono davanti al cratere,

-A te la scelta- Navirha si guardò intorno, osservando uno per uno tutti i Kaiju, li conosceva tutti quanti, inclusi quelli della nuova generazione, sperava che quel giorno sarebbe arrivato per poter scegliere il suo compagno Nuikayn, alla fine il suo sguardo incrociò quello di due occhi color arancio,

-Garukan- sentendosi chiamare la possente creatura scese dal cratere con un battito di ali, atterrando davanti alla ragazza, era uno della nuova generazione di Kaiju nati qualche anno fa. 
Garukan aveva l'aspetto di un drago alto quasi settantacinque metri, muso che ricordava un becco pieno di denti, con una cresta a pinna dietro al capo, le possenti ali che misuravano ben cinquanta metri di apertura alale ricordavano più un secondo paio di braccia robuste e con delle lunghe piume seghettate al posto della membrana.
Le sue squame erano di un colore azzurro biancastro, con le membrane delle ali lilla, così come l'addome su cui erano presenti dei motivi a fulmine blu scuro che iniziavano dal collo fino alla punta della lunga coda.

Il Nuikayn guardò il suo re, che annuì, lui abbassò la testa fino a guardare la ragazza, lei avvicinò le mani al suo muso poggiandovi sopra la sua fronte, così che si forgiasse il legame, lo guardo negli occhi avvertendo una forte scarica lungo tutto il corpo, sostituita un'istante dopo da un piacevole tepore, intravide negli occhi del suo amico il suo riflesso e lui vide il suo, quando alla fine si staccarono sentirono di essere finalmente in connessione, Navirha aveva forgiato il suo legame con Garukan e viceversa.


Il giorno seguente Navirha stava preparando il suo bagaglio, alla fine aveva deciso di visitare il mondo fuori dalla sua isola, amava quel posto ci era nata e cresciuta, aveva la sua famiglia, ma voleva esplorare ciò che vi era oltre quel luogo, si caricò il vecchio zaino che suo padre le aveva dato sulle spalle e uscì dal rifugio andando, verso la spiaggia, ad aspettarla vi erano i suoi genitori,

-Quindi hai deciso, parti?- domandò la mora osservando la sua bambina,

-Si....voglio vedere il mondo- rispose allegra la figlia, muovendo le braccia tutta eccitata, Kai sospirò andando ad abbracciarla,

-Vedi di tornare presto!- affermò autoritaria, facendo valere il suo istinto materno, la castana annuì, staccandosi appena così che lei potesse vedere il suo abbigliamento, ora al posto del suo vestiario da aborigena indossava una maglietta di seta finemente ricamata a mano, dei jeans che erano stati accorciati per farli aderire meglio al suo corpo e dei sandali fatti a mano.

-Se non altro con questo abbigliamento dovresti passare in osservato- disse il padre, guardando la maglietta fatta con la seta prodotta da Mothra e i vecchi jeans conservati anni fa dal relitto della sua imbarcazione,

-Ricordati cosa ti ho insegnato sul mondo esterno-,

-Si papà tranquillo- rispose lei con un piccolo broncio, che usava per far sorridere il padre o intenerirlo, lui le passò la sua pistola,

-Non mi serve so difendermi da solo. E poi ci sarà Garukan che starà sempre in contatto con me- come ad essere chiamato il Kaiju arrivò atterrando sulla sabbia insieme a Mothra mentre Godzilla emergeva dalle acque del mare,

-Sono venuti a salutarti- disse la mora, abbracciando la figlia insieme al compagno,

-Abbi cura di te- Navirha annuì sciogliendo con un po' di tristezza l'abbraccio e andando dal suo compagno Kaiju gli salì in groppa, le sue squame erano così morbide e vellutate che al tatto sembravano piume fatte di pura seta,

"Andiamo amico" gli comunicò mentalmente, il Kaiju aprì le ali e con un possente battito si alzò in volo scomparendo verso il cielo all'orizzonte.
Kai e Nathan guardarono la figlia lasciare la loro casa,centra vi erano felici che fosse diventata adulta, ma allo stesso tempo tristi perché non l'avrebbero vista più tanto spesso,

-Vedrai che starà bene- la rassicurò il ragazzo, stringendola a se, lei annuì poggiando la testa contro il suo collo,

-Abbiamo fatto un'ottimo lavoro nel crescerla- disse la donna sorridendo, al che il marito sorrise concordando con lei, continuando ad osservare il cielo insieme alla sua famiglia e ai suoi compagni Kaiju i quelli augurarono buona fortuna alla loro protetta ed amica.
  
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