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Autore: Marika Grosso    16/06/2019    0 recensioni
[Brand Röd - Red Flame]
[Brand Röd - Red Flame] Questa è una fan fiction sul webcomics "Brand Röd - Red Flame" di Georgette.
Link: https://tapas.io/series/brandrod
L'ho scritta per un concorso e si è classificata al terzo posto, finendo così nella pubblicazione del secondo volume del webcomics *^*
I personaggi non mi appartengono.
Elis/Brand © Georgette
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Non ricordava di aver mai scelto consapevolmente una delle sue vittime.
In tutti quegli anni, dopo essere diventato Brand Röd, si era semplicemente fatto guidare dai suoi nuovi istinti. Non sapeva bene come – non che alla fine gli importasse qualcosa – ma erano le sue vittime ad andare da lui. Solo, non quella volta.
Quella volta era stato diverso. Aveva osservato l'umano per giorni, prima di trovare l'occasione per presentarsi di fronte a lui nel momento di maggior sconforto morale. Aveva atteso che l'umano fosse veramente disperato, in modo da essere certo che non avrebbe mai potuto rifiutare il suo aiuto. Anche se il prezzo da pagare era assai caro, per entrambe le parti.
Si era sentito come attratto da quell'anima così pura e innocente. Bramava di poter finalmente gustare un piatto prelibato – temeva di poterlo definire raro – dopo tutti quei secoli.

L'aveva trovato quasi per caso, mentre vagava annoiato fra i mortali. Un fulmine gli era passato vicino, e quel lampo l'aveva per un attimo conquistato. Non poteva descrivere a parole la sua sorpresa quando si era reso conto che quel fulmine era in realtà una massa di setosi capelli biondi. Capelli biondi su un giovane corpo maschile.
Non che il sesso della vittima fosse un problema per lui, non aveva certo quel tipo di problemi. Solo che si era aspettato che quell'anima che l'aveva attratto, così all'improvviso, appartenesse a una fanciulla.
Spinto anche da questa assurda discrepanza, aveva iniziato a osservarlo e, piano piano, a conoscerlo.
Elis, era quello il suo nome. Non riusciva a ricordare bene quando aveva iniziato a considerarlo Elis, e non più solo la sua prossima vittima. Era affascinato da come quel ragazzo continuasse a vivere la propria vita, in modo testardo e caparbio, una difficoltà dietro l'altra. Senza mai arrendersi. Senza mai perdere la propria purezza d'animo.
Alla fine, quella sua particolarità non aveva fatto altro che affascinare in modo nuovo e quanto mai inaspettato il demone Brand Röd.
Aveva scoperto che amava dipingere: si era soffermato spesso a osservare di nascosto Elis che, pennello alla mano, passava il suo tempo mettendo su tela quelli che sicuramente erano dei sentimenti che lui non avrebbe mai capito del tutto.
Si era meravigliato e sentito veramente importante, quando aveva posato gli occhi sull'ultimo quadro dell'umano. Una forte stretta al petto, dove un tempo si era trovato il suo cuore, l'aveva scombussolato, ritrovandosi a fissare il ragazzo che era stato un tempo. I lunghi capelli rossi e gli abiti logori, mentre camminava nella foresta e verso un destino che non avrebbe mai più potuto cambiare. Alla mano la lanterna che aveva sottratto alla fata che l'aveva ingannato.
Quel dipinto l'aveva spaventato e aveva deciso di star lontano dall'umano per qualche tempo. Forse non era destino che gli rubasse l'anima, forse avrebbe semplicemente fatto meglio ad andare via e a cercare un'altra preda. Ma più si allontanava e più la stretta nel suo petto si stringeva, e la voragine che aveva al posto del cuore iniziava a diventare sempre più profonda e nera.

Inaspettatamente, era stato lui a inseguirlo, benché lo avesse fatto spinto da ben altri motivi.
Anche le sue fiamme avevano reagito all'anima di Elis, quella volta come tutte le precedenti: quando gli si faceva troppo vicino, iniziavano a bruciare intensamente, richiamate da quel boccone prelibato.
«Sì, lo sento anch'io, uno spirito luminoso è vicino. Ma se mi avvicinassi, infrangerei le regole. La sua anima è troppo pura, per me.»
Ma alla fine non era mai stato uno che seguiva il buonsenso, né da umano, figurarsi da demone. Così era semplicemente sceso dall'albero su cui si era disteso per rilassarsi e aveva seguito la scena dall'alto.
Quello sarebbe stato il momento giusto. Finalmente avrebbe avuto l'anima che tanto bramava.

"Sembri in difficoltà. Forse potrei fare uno strappo alla regola e aiutarti."

Aveva visto l'esitazione sulla faccia di Elis, la disperazione mentre lo incalzava sempre di più per cercare di convincerlo che la sua offerta sarebbe stata l'unica possibilità di avere salva la vita. Ma di certo, nonostante tutti quei secoli di sotterfugi e inganni, non si sarebbe mai aspettato di dover sudare così tanto per un'anima. Di arrivare così tanto a desiderare qualcosa da scendere lui stesso a compromessi.
Compromessi che mai avrebbe immaginato. Qualcosa che in tutti quegli anni da demone nessuno gli aveva mai chiesto.

"Brand Röd. Ho deciso quale sarà il mio primo desiderio. Voglio che tu sia... il mio ragazzo!"

Da risultare lui stesso, quello in trappola.

 

   
 
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