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Autore: Come What Klaine    16/06/2019    4 recensioni
"Vi ho iscritti a un programma" ripetè Izzy, per niente intimorita da quelle reazioni.
"Io e Clary lo guardiamo sempre" aggiunse poi con un gran sorriso.
"Adesso ho seriamente paura" enunciò Alec, continuando a fissare sua sorella. "Tu e Clary seguite solo programmi trash" continuò con una smorfia. Izzy sbuffò e ruotò gli occhi.
"Sei sempre così diffidente. E' qualcosa che credo vi farà bene" disse, alternando lo sguardo fra Alec e Andrew.
"Come potrebbe?" domandò Alec, sempre più perplesso.
"Bè, passerete del tempo separati, in questo modo potrete riflettere su di voi, sul vostro rapporto, su cosa volete veramente" rispose Izzy, restando sul vago. Sapeva che, nell'istante in cui Alec avrebbe scoperto di quale programma si trattasse, avrebbe dato di matto.
"Aspetta" la fermò Andrew. "E' per caso quel programma dove si va in un posto da favola, ma saremo separati, e ci saranno dei ragazzi single come tentatori?" le chiese stupito, mentre Alec al suo fianco, aggrottava la fronte.
Izzy annuì energicamente. "Esatto, Temptation Island" rispose euforicamente. "Nella versione gay, ovviamente"
"Tu sei pazza" le disse Alec, senza troppi giri di parole.
Fanfic ispirata a Temptation Island.
Alec/AndrewUnderhill. Magnus tentatore. Lorenzo tentatore. Ovviamente conduce Filippo Bisciglia
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Altri, Magnus Bane
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Buona sera! Non riesco a credere che lo sto facendo veramente. Una fanfic ispirata al programma super trash Temptation Island, che per la cronaca torna domani E NON VEDO L'ORA AHAHA
E' un po' un esperimento per me, perché è la prima volta che scrivo qualcosa del genere.
Sarà un po' trash, ma anche 'seria'. 
Ho messo l'avvertimento OOC, perché la situazione lo richiede. Soprattutto per Alec.
 
Ovviamente la coppia che partecipa è Alec/Andrew Underhill. Fra i due c'è un po' di tensione e di insicurezza, soprattutto da parte di Alec. Sarà Izzy a iscriverli al programma. 
Vivranno in villaggi separati con 13 ragazzi single.
Alec però avrà occhi solo per uno dei tentatori. Magnus. Ho già un paio di scene in mente.
Ci sarà parecchia tensione sensuale, ma non solo. Magnus aiuterà molto Alec nel suo percorso, sarà qualcuno sempre pronto ad ascoltarlo e consigliarlo. 
Nasceranno dei sentimenti fra i due, ma ricordiamoci che Alec è impegnato con un'altra persona. Che tra l'altro vedrà tutto ciò che succederà fra i due, nei famosissimi FALO'.
 
'Andrew, ho un video per te'. Musica per le mie orecchie AHAHAH
Entrerà in gioco anche Lorenzo...ehehe
 
Ovviamente non mancherà l'amore della mia vita, Filippo Bisciglia *-* 
Altro che tentatori, io mi prenderei lui! 
 
 
Il titolo della ff prende il nome di una canzone che sarà anche all'interno della fic, e che è azzeccatissima. 
Tra l'altro il 'Cake by the ocean' ha un doppio senso, cosa che ho scoperto solo l'altro giorno, ed ero ancora più gasata haha
 
Okay adesso la smetto di sclerare e vi lascio al capitolo! Forse è un po' lunghetto, ma non sapevo dove interromperlo.
Un'ultima cosa: all'interno della ff saranno presenti tre personaggi della serie tv 'What if' (che vi straconsiglio di vedere perché è bellissima), e sono Marcos e Lionel (la coppia), e Kevin (il tentatore). 
 
E niente, spero vi piaccia! 
 
(presto tornerò ad aggiornare anche l'altra mia Malec, promesso. Devo solo sistemare i vari pezzi del capitolo)
 
Buona lettura e buon trash haha
 
Una dedica speciale alla Malec Squad
 




 
Cake by the ocean
 
 
 
Alec doveva immaginare che quando Izzy lo aveva chiamato tutta euforica dicendogli che doveva parlare con lui e Andrew, di sicuro stava tramando qualcosa. 
Alec era grato ad Izzy per essere sempre presente e pronta a supportarlo. Apprezzava anche i suoi tentativi di risolvere i problemi che erano venuti fuori fra lui e Andrew quando quest'ultimo gli aveva proposto di andare a vivere insieme. Era un grande passo e una parte di lui, una grande parte di lui, ancora non si sentiva pronta per quel passo così importante. 
 
Alec amava Andrew, ma andare a convivere avrebbe cambiato le cose. 
"E' proprio questo il punto. Le cose devono cambiare, Alec. Dobbiamo fare passi avanti nel nostro futuro insieme" gli aveva detto Andrew, quando Alec aveva esposto i suoi dubbi. Tuttavia, il ragazzo era stato  comprensivo, dandogli  il tempo di cui aveva bisogno per prendere quella decisione. 
Il fatto che ci mettesse così tanto a decidere, però creava non poche tensioni nel loro rapporto, facendo emergere incomprensioni ogni giorno di più. 
Alec non sapeva come gestire la cosa. In quei otto mesi di relazione, lui e Andrew non avevano avuto discussioni quasi mai, mentre adesso discutevano anche sulla più piccola delle cose. Come erano arrivati a quel punto? Alec cercava di darsi una risposta, ma non riusciva a trovarla. 
Non pensava che il fatto di prendersi del tempo per riflettere sul convivere insieme, avrebbe creato tutta quella tensione. 
 
"Non credi che ci stai mettendo un po' tanto? Voglio dire, capisco totalmente il tuo volerci ragionare su, ma ecco...non ragionarci troppo, altrimenti è peggio. Dovrebbe essere istintivo per te dire di sì" gli aveva fatto notare sua sorella Izzy.
 
Alec era convinto che quella decisione era troppo importante per essere presa così su due piedi, senza tener conto dei pro e dei contro.
"Non puoi basarti su dei pro e dei contro. Ci saranno dei cambiamenti e sicuramente anche delle difficoltà, ma tu e Andrew riuscirete a superarle. E' qualcosa che rinforzerà il vostro rapporto" aveva insistito Izzy, cercando di fargli cambiare idea. Ma Alec era fermamente convinto che doveva pensarci ancora.
 
"Cosa ti spaventa?" chiese Andrew, sedendosi sul divano accanto a lui.
Alec si strinse nelle spalle e sospirò. "Non lo so. E' che...mi piace quello che abbiamo adesso. E ho paura che andando a vivere insieme, tutto questo svanisca" ammise, restando nel suo angolino. Andrew si spostò verso di lui, passandogli un braccio intorno alle spalle.
 
"Tesoro, se non proviamo, non possiamo saperlo. E poi, sono sicuro che lo faremo funzionare bene" tentò di rassicurarlo, accarezzandogli il braccio, ma Alec scosse appena la testa.
"Credo di non essere pronto a correre questo rischio" disse, e Andrew smise di accarezzarlo, ritirando il braccio.
"Non sei pronto o non vuoi?" gli chiese, e stavolta il suo tono di voce uscì fuori un po' più duro.
Alec sospirò frustrato. "Si può sapere perchè ogni giorno va a finire così? Ti rendi conto che non parliamo di altro se non del fatto di andare a convivere? Me lo chiedi ogni giorno, devi darmi tregua" sbottò Alec, mordendosi subito dopo la lingua nel realizzare ciò che aveva appena detto. 
"Scusa" si affrettò a dire. "Scusami, non volevo. Ma sembra che non riusciamo più a passare del tempo insieme senza parlare di questo. Cavolo, non facciamo neanche sesso da settimane!"
 
"Da quando ti ho chiesto di trasferirci insieme, lo so. Perché sembra un problema per te? Io voglio davvero fare questo passo con te. E voglio cercare di capire cosa ti frena" 
 
Alec puntò gli occhi nei suoi, sentendo una morsa spiacevole allo stomaco. Si sentiva in colpa. Andrew aveva così tante aspettative e tanta fiducia in lui, che la cosa lo terrorizzava.
 
"E' un passo così importante. E non voglio prendere una decisione affrettata, tutto qui" rispose Alec, come sempre. Ormai gli sembrava di essere un disco rotto. Ogni qualvolta che gli veniva chiesto, questa era la sua risposta. Jace gli aveva fatto notare che quello per lui, era ormai un meccanismo di difesa. Era la cosa più semplice da dire e la più innocua.
 
"So che c'è dell'altro. Non ti senti sicuro di noi?" gli chiese Andrew, quasi spaventato dalla probabile risposta.
 
"Non è questo, sono sicuro di quello che abbiamo. Forse è proprio l'ignoto di quello che ci aspetta a farmi paura. Ci abbiamo messo così tanto a costruire quello che abbiamo adesso, e facendo questo passo, non si può tornare indietro"
"E' proprio questo il punto, Alec. Dobbiamo andare avanti, non indietro" gli fece notare Andrew, e Alec sospirò. Non si sentiva capito. E a dirla tutta, non si capiva neanche lui.
 
***
"Tu hai fatto cosa?" sbottò Alec, guardando sua sorella con occhi sgranati. Andrew, accanto a lui, assunse un'espressione confusa.
 
"Vi ho iscritti a un programma" ripetè Izzy, per niente intimorita da quelle reazioni.
"Io e Clary lo guardiamo sempre" aggiunse poi con un gran sorriso.
 
"Adesso ho seriamente paura" enunciò Alec, continuando a fissare sua sorella. "Tu e Clary seguite solo programmi trash" continuò con una smorfia. Izzy sbuffò e ruotò gli occhi.
 
"Sei sempre così diffidente. E' qualcosa che credo vi farà bene" disse, alternando lo sguardo fra Alec e Andrew.
"Come potrebbe?" domandò Alec, sempre più perplesso.
"Bè, passerete del tempo separati, in questo modo potrete riflettere su di voi, sul vostro rapporto, su cosa volete veramente" rispose Izzy, restando sul vago. Sapeva che, nell'istante in cui Alec avrebbe scoperto di quale programma si trattasse, avrebbe dato di matto. 
 
"Aspetta" la fermò Andrew. "E' per caso quel programma dove si va in un posto da favola, ma saremo separati, e ci saranno dei ragazzi single come tentatori?" le chiese stupito, mentre Alec al suo fianco, aggrottava la fronte.
 
Izzy annuì energicamente. "Esatto, Temptation Island" rispose euforicamente. "Nella versione gay, ovviamente"
 
"Tu sei pazza" le disse Alec, senza troppi giri di parole.
"Credi davvero che faremo una pagliacciata simile?" chiese, indicando sè stesso e poi Andrew.
 
"Non ha tutti i torti..." disse quest'ultimo, ricevendo un'occhiataccia da parte del suo compagno. Izzy sorrise soddisfatta.
"Visto? Lui sta cercando di entrare nello spirito giusto" 
 
Alec provò ad obiettare, ma Andrew gli prese le mani fra le sue.
"Capisco che sembra assurdo, ma sai, potrebbe aiutare. Staremo lontani dallo stress giornaliero, e forse staccare la spina è quello di cui abbiamo bisogno" spiegò Andrew, mentre Izzy di fronte a lui, annuiva in assenso.
 
"Bè, se fossimo insieme allora sì. Ma non faremo questa avventura insieme" obiettò Alec. Andrew gli accarezzò i dorsi delle mani con i pollici e gli sorrise.
"Forse proprio il fatto di non stare insieme, aiuterà. Avremo tempo per riflettere. Interagire con persone estranee a noi, ci farà bene" insistette Andrew.
 
Alec scosse la testa, ma poi si ritrovò a pensarci. In fondo si trattava solo di qualche settimana, e forse avrebbe avuto modo di pensare a cosa voleva davvero, senza sentire alcuna pressione addosso. 
 
"Va bene" acconsentì e Izzy quasi saltò dalla sedia. Alec si voltò verso Andrew che annuì in risposta, sorridendogli.
"Perfetto, venerdì avrete l'intervista conoscitiva con i produttori, dove parlerete di voi e della vostra storia" comunicò lui, tirando fuori dalla borsa il foglio con l'indirizzo e l'orario dell'intervista.
 
"Preparate le valigie, perché state per andare alle Maldive!"
 
***
Dopo quella notizia, Andrew era dovuto tornare a lavoro, approfittando così per avvisarli della sua futura mancanza.
 
Izzy si versò del succo d'arancia, osservando Alec con un cipiglio.
 
"Sputa il rospo" gli disse, sedendosi di fronte a lui. Alec sollevò lo sguardo su di lei e si strinse nelle spalle.
"Hai ragione sai, quando dici che per me dovrebbe essere spontaneo dirgli di sì per andare a vivere insieme. Ma non è quello che mi sento. E non è solo la paura di fare un salto nel vuoto" rispose, giocherellando nervosamente con le dita.
 
"Non vedi un futuro con lui?" domandò Izzy, cercando il suo sguardo, ma Alec lo teneva puntato sul tavolo.
 
"Non lo so. Non fraintendermi, amo Andrew, lui è meraviglioso e io sto davvero bene con lui. Ma sta diventando tutto troppo, capisci?" 
Izzy fece un piccolo cenno con la testa, e allungò le mani per afferrare quelle di Alec. 
 
"Lo capisco, ti senti travolto e sotto pressione. Però se pensi che non sarai pronto per questo grande passo in un futuro immediato, dovresti dirglielo invece di temporeggiare. Non fa bene a nessuno di voi e soprattutto, non fa bene alla vostra relazione" 
 
"Non voglio deluderlo" sussurrò Alec, osservando le dita di Izzy che si intrecciavano alle sue.
"Tesoro, non devi basare la tua relazione su questo. Hai vissuto per troppo tempo cercando di accontentare gli altri e non te stesso, e non ti permetterò di farlo di nuovo. Andrew lo capirà. Ci resterà male forse, ma capirà" disse Izzy, e Alec sospirò, ricacciando indietro le lacrime.
 
"E' che... certe volte non riesco a sentire quello che provavo prima"
"In che senso?"
 
Alec cercò di ingoiare il nodo alla gola e si schiarì la voce. "Non so come dirlo senza sentirmi orribile, ma è come se le emozioni si fossero affievolite" 
 
"Questo potrebbe essere a causa della situazione che si è creata. Avete perso un po' di...spirito, diciamo così. Magari è solo una sensazione temporanea" tentò di rassicurarlo Izzy. 
 
"Sento che qualcosa si è rotto. E già da un po'. A volte ho come la sensazione che mi abbia chiesto di trasferirci insieme per cercare di ravvivare il nostro rapporto. Non so che fare, Iz. E' tutto un casino"
 
Izzy rafforzò la presa sulle sue mani. "Devi prenderti del tempo per te stesso, per capire cosa vuoi veramente. So che può sembrare spaventoso, so che hai paura di scoprire che quello che vuoi non combacia con quello che vuole Andrew, ma lo devi a te stesso e anche a lui" 
 
Alec sollevò lo sguardo su di lei e le sorrise riconoscente, mentre qualche lacrima sfuggiva al suo controllo e scivolava sulle sue guance.
 
"Oh, Alec" disse Izzy, alzandosi dallo sgabello, per fare il giro del tavolo e abbracciare suo fratello.
"Andrà tutto bene" lo rassicurò, accarezzandogli dolcemente le spalle.
"Starai bene" mormorò, e Alec le credette. Prima o poi avrebbero superato quella situazione e tutto sarebbe andato per il meglio.
 
***
 
Alec chiuse la valigia con un sospiro. Era tutto pronto. L'unico a non essere pronto era lui. Non tanto per la partenza, quanto per il discorso che avrebbe affrontato da lì a poco con Andrew. Non potevano partire lasciando la situazione in sospeso. Alec sarebbe stato onesto con lui.
Quando sentì suonare il campanello, si precipitò ad aprire, facendo accomodare Andrew, che gli lasciò un bacio a stampo.
 
"Le valigie sono pronte?" gli chiese e Alec annuì.
"Sì, Izzy e Clary mi hanno aiutato. Sono appena andate via" rispose, prendendosi un momento prima di continuare.
 
"C'è una cosa di cui vorrei parlarti" iniziò a dire con fare incerto, muovendo qualche passo verso il divano, mentre Andrew lo seguiva in silenzio. 
Dopo che si sedettero, Alec si girò verso di lui e prese un respiro profondo.
 
"E' inutile girarci intorno... ho cercato di rimandare questo momento il più possibile. Non credo che dovremmo trasferirci insieme, non ancora" disse, andando dritto al punto. In parte sentì di essersi liberato di un peso, ma d'altra parte sentì chiaramente un macigno posarsi sul suo petto quando vide l'espressione delusa di Andrew. 
"Non sto dicendo che non succederà, è solo che non credo che siamo pronti adesso" chiarì, cercando di rendere il tutto meno doloroso possibile.
 
"Lo immaginavo. Ho continuato a insistere nella speranza di farti cambiare idea, ma non ha funzionato" mormorò Andrew, stringendosi nelle spalle.
 
"Adesso cosa?" chiese e Alec lo guardò confuso.
"In che senso?"
"Vuoi continuare a stare insieme?" domandò. Alec per poco non si strozzò con la sua stessa saliva.
"Cosa? Scherzi? Certo che sì. Non voglio lasciarti" rispose, guardandolo perplesso. "Solo perché non mi sento pronto ad andare a vivere insieme, non vuol dire che non voglia più stare con te" continuò, per poi bloccarsi all'improvviso, come se avesse avuto una rivelazione.
"Almeno che tu non voglia più stare con me" 
"No no" si affrettò a dire Andrew. "Certo che voglio stare con te"
 
Alec era ancora un po' perplesso, ma annuì. E in parte si sentiva anche ferito dal fatto che Andrew pensasse che lo avrebbe lasciato. 
 
"Credo che abbiamo perso un po' noi stessi in quest'ultimo periodo..." disse e Andrew concordò.
"Già"
 
"Mi dispiace, Andrew" mormorò Alec, mordendosi il labbro inferiore per non piangere. "So di averti deluso e credimi, era l'ultima cosa che volevo fare. Ma-"
"Ehi, no. Non ti scusare. Sì, mi dispiace che tu abbia preso questa decisione, ma la capisco. E apprezzo la tua sincerità. Quando andremo a vivere insieme, sarà perché entrambi lo vogliamo. Non voglio che ti senta obbligato" lo rassicurò Andrew, allungando un braccio per accarezzargli la spalla. Alec annuì e si spostò per essere più vicino a lui. Portò una mano sulla sua guancia e avvicinò i loro visi, pressando le labbra sulle sue. Non appena andò per approfondire il bacio, Andrew si scansò appena.
 
"Scusami tesoro, ma devo andare" si scusò, e Alec cercò di non mostrare la sua delusione.
"Certo, ci vediamo domani" disse, rimettendosi al suo posto, mentre il suo ragazzo si alzava, dirigendosi verso l'uscita. 
 
Alec:
 
Sono una persona orribile.
 
Izzy:
 
Glielo hai detto?
 
Alec:
 
Sì. 
 
Clary:
 
E??
 
Alec:
 
Lo immaginava già. E come immaginavo io, è deluso.
 
Izzy:
 
Tesoro, riuscirete a superarlo. Avete solo bisogno di tempo
 
Clary:
 
Vedrai che andrà tutto bene. Se siete destinati a stare insieme, riuscirete a superare qualsiasi ostacolo 
 
Alec:
 
Grazie. Ad entrambe.
 
Izzy:
 
E pensa che fra due giorni andrai alle Maldive! E sarai circondato da bonazzi ahah
 
Clary:
 
Ecco! Quando ti ricapita un'occasione del genere?!
 
Alec:
 
La cosa mi rende alquanto nervoso
 
Izzy:
 
Paura di non saper resistere a tutti quei bonazzi? :D
 
Alec:
 
Per favore... sono lì solo per fare scena. Come se qualcuno si interessasse davvero
 
Izzy:
 
Oddio, ecco che cominciano le paranoie. 
 
Clary:
 
Cerca di non pensarci troppo su come al tuo solito, e goditi questa esperienza! 
 
Alec:
 
Certo, come no...
 
Izzy:
 
Rilassati!
 
Clary:
 
E goditi i bonazzi! Io e Izzy ti seguiremo da casa haha
 
Alec:
 
ODDIO, è vero. Ci saranno le telecamere D:
COSA AVEVO IN TESTA QUANDO HO ACCETTATO
 
Izzy:
 
Tranquillo, non sarà in diretta. Quando lo manderanno in onda, probabilmente tu sarai già quasi a fine percorso, credo
 
Clary:
 
Sì, quindi per le prime due settimane non sapremo cosa sta succedendo
 
Izzy:
 
COME FARO' A VIVERE
Non possiamo neanche comunicare
 
Alec:
 
Sto per avere un attacco di panico
 
Clary:
 
Calmati! Respira. Rilassati. E goditi questa vacanza. E soprattutto, pensa a te stesso.
 
Izzy:
 
Vivitela nel migliore dei modi. Sono sicura che sarà grandioso
 
***
 
Il viaggio in aereo fu alquanto teso, Andrew e Alec si parlarono a stento, nonostante i vari tentativi, che si concludevano dopo poche frasi.
Non appena atterrarono, si diressero verso l'elicottero che li aspettava per portarli sull'isola di Atollo Baa.
 
Alec scrisse un messaggio veloce a Izzy, comunicandole che erano arrivati e che da li a poco sarebbero arrivati al resort e non avrebbero più avuto modo di comunicare, visto che dovevano consegnare i cellulari alla produzione. 
Izzy aveva risposto, augurandogli buona fortuna e ricordandogli di vivere fino in fondo quell'esperienza, e soprattutto consigliandogli di stare tranquillo e che tutto sarebbe andato bene.
 
Nel giro di pochi minuti vennero raggiunto dagli altri concorrenti, che li salutarono e si presentarono, per poi prendere posto e parlare euforicamente di quello che li aspettava.
 
Una coppia in particolare attirò l'attenzione di Alec. Marcos e Lionel sembravano davvero due personaggi interessanti. Forse erano i più entusiasti di tutti, e Alec doveva ammettere che il loro entusiasmo era contagioso. 
Sembravano così diversi, eppure era chiaro che si completavano perfettamente. C'era sicurezza nei loro sguardi innamorati, sapevano di appartenersi e questa consapevolezza li rendeva liberi. 
Alec forse li osservò un po' più del dovuto, perché la coppia si rivolse a lui.
 
"Emozionato?" gli chiese Marcos, un ragazzo di origini spagnole, con profondi occhi marroni, e dai tratti del viso delicati.
Lionel, il suo compagno, un ragazzo dalla pelle scura, chiaramente affascinante, sorrise.
"Noi lo siamo. Questa sarà una nuova esperienza, soprattutto per il mio Marcos" disse, accarezzando dolcemente la guancia del suo compagno.
 
Marcos ruotò gli occhi, ma sorrise affettuosamente. "Lionel è convinto che io debba sperimentare" 
 
Alec aggrottò la fronte perplesso, mentre i due ragazzi ridacchiavano.
 
"Marcos non ha avuto altre relazioni oltre me. Voglio che sia libero di interagire con altri ragazzi, e se avrà interesse per qualcuno, può approfondire quella conoscenza" spiegò Lionel, mentre Marcos gli prendeva la mano.
"Sai che sei l'unico per me. Sei l'uomo della mia vita" gli disse, dandogli un bacio sul braccio scoperto. 
"Appunto per questo non mi preoccupa che tu possa avere interesse per qualche altro ragazzo. Io e te ci apparteniamo. Siamo destinati a stare insieme" affermò con sicurezza, sporgendosi per baciarlo.
 
Alec distolse lo sguardo, puntandolo su Andrew, che fissava i due ragazzi con espressione pensierosa.
 
"Ehi, tutto bene?" gli chiese in un sussurro e Andrew annuì distrattamente.
 
"E voi come affronterete questa esperienza?" domandò Lionel. Alec e Andrew si guardarono confusi, non sapendo come rispondere, perché effettivamente non avevano parlato di quello. Come si sarebbero dovuti comportare? Non avevano stabilito delle regole, nè si erano fatti rassicurazioni di alcun genere. Alec sentì il panico farsi strada in lui, mentre Andrew si irrigidì appena.
 
Marcos, capendo il loro disagio, decise di prendere lui parola.
"E' normale essere tesi. Quello che posso consigliarvi è di viverla con tutta la tranquillità possibile. Questo potrà rafforzare il vostro rapporto o potrà mostrarvi ciò che non funziona. Ad ogni modo, sarà qualcosa che vi cambierà e vi renderà più consapevoli" 
 
Lionel accanto a lui annuì. "Interagire con persone del tutto estranee a voi e alla vostra quotidianità, vi farà vedere le cose da un altro punto di vista"
 
"Voi lo avete già fatto?" domandò Andrew.
 
"Abbiamo fatto qualcosa di simile, ma lontano dalle telecamere. E' stato un esperimento per noi. Siamo stati separati per un periodo di tempo, e questo ci ha aperto gli occhi. Abbiamo realizzato che torneremo sempre l'uno dall'altro" rispose Lionel, mentre Marcos si stringeva a lui. 
 
Alec gli sorrise e si chiese se lui e Andrew sarebbero mai arrivati al punto da raggiungere quella consapevolezza di appartenersi. E solo per un istante, si chiese se si appartenessero davvero.
 
Dopo quella conversazione, cambiarono argomento, limitandosi a parlare di cose meno impegnative. Parlarono dei loro lavori - Marcos era un avvocato, ma molti dei suoi casi non erano retribuiti dal momento che cercava sempre di aiutare i meno forti in tribunale; Lionel era un agente immobiliare, uno dei migliori a quanto diceva.
Andrew parlò del suo lavoro in banca, mentre Alec disse che gli sarebbe piaciuto essere insegnante e che ancora frequentava il college. 
 
Quando il pilota comunicò loro che stavano per atterrare, Alec guardò fuori dal finestrino e rimase a bocca aperta. Sotto di loro, le acque cristalline dell'oceano indiano brillavano sotto i caldi raggi del sole. L'isola in cui avrebbero alloggiato sembrava così vicina e Alec non vedeva l'ora di raggiungerla. Da lì si poteva vedere solo una distesa di sabbia quasi bianca, una folta vegetazione di alberi e piante, e qualche costruzione-tra cui i resort che li avrebbero ospitati- e in coda all'isola, una fila di bungalow costruiti proprio sull'oceano. Nel perimetro intorno all'isola, le acque erano di un tenue verde acqua, quasi trasparenti, rendendo evidente la netta differenza con il blu profondo che li circondava. 
 
Dopo essere scesi dall'elicottero, dovettero caricare le valigie sul motoscafo che li avrebbero condotti all'isola.
 
"Certo che rendono davvero difficile una probabile fuga" commentò uno dei concorrenti, causando l'ilarità degli altri.
Una volta presi i loro posti, partirono.
 
Alec intrecciò il suo braccio con quello di Andrew, poggiando la testa sulla sua spalla. 
"Sei nervoso?" gli chiese, dandogli un bacio sulla fronte. Alec sollevò la testa per guardarlo.
"Un po'" ammise. "E tu?"
"Credo sia normale essere un po' ansiosi. Ma dobbiamo goderci questa esperienza al meglio. Siamo in un posto da sogno, e sì sarebbe stato fantastico stare insieme, ma il fatto di stare separati ci aiuterà. Vediamola come una prova. Ce la faremo" lo rassicurò Andrew, e Alec per un attimo ebbe la sensazione che stesse cercando di rassicurare sè stesso.
 
***
 
Arrivati finalmente all'isola, vennero fatti accomodare in una struttura a poca distanza dai due resort dove avrebbero alloggiato. 
I cameramen erano già posizionati ad ogni angolo, pronti per le registrazioni, e Alec si sentì incredibilmente nervoso all'idea di essere ripreso. 
Presto vennero raggiunti da Filippo Bisciglia, il presentatore di quell'edizione, anche se solitamente Filippo conduceva l'edizione italiana di Temptation Island.
 
I registi diedero qualche indicazione su dove posizionarsi per avere l'inquadratura ottimale.
 
"Adesso partirà l'introduzione che noi abbiamo già girato. Al momento abbiamo solo le immagini delle riprese dell'isola e di Filippo che spiega ciò che succederà. Quando manderemo in onda il programma, verranno inseriti dei frammenti della vostra esperienza qui sull'Isola" spiegò uno dei direttori di scena.
"Partiamo con l'intro, e poi siamo pronti a registrare"
 
"Benvenuti alla prima puntata della nuova edizione di Temptation Island. Tantissime le coppie che hanno richiesto di partecipare, ma qui presenti ci sono le sei coppie scelte, pronte a mettersi in gioco. Le più motivate a sciogliere i nodi del loro rapporto, le più decise a capire se quello che provano è vero amore. Per alcuni è il punto da cui ripartire, per altri potrebbe essere il punto di arrivo. Per tutti è un'occasione unica, mettere alla prova la propria storia d'amore. Affrontare la malinconia della distanza, vivere le emozioni, seguire il proprio cuore. Tutto questo è un vero viaggio nei sentimenti. Tutto questo è Temptation Island"
 
Non appena l'introduzione finì, tutti applaudirono. 
Alec non sapeva come sentirsi. Da una parte gli sembrava di svenire, ma d'altra parte era emozionato all'idea di mettersi in gioco, di avere del tempo per sè stesso e allontanarsi dallo stress di tutti i giorni.
 
"Dopo di questo, verranno mandati in onda i video delle interviste che avete girato, dove parlate di voi, della vostra relazione, e dei problemi di esse. Avrete modo di guardarli prima che vengano trasmesse in televisione. Adesso, giriamo il vostro arrivo, con le varie presentazioni e dopo l'arrivo dei single"
 
Vennero fatti posizionare tutti in fila, con Filippo di fronte a loro.
 
"Josh e Luke. Micheal e Jack. Oliver e Liam. Nate e Archie. Marcos e Lionel. Alec e Andrew. Voi siete le sei coppie della prima edizione gay di Temptation Island. Avete scelto di mettere alla prova la vostra relazione. Ognuno di voi con una motivazione ben precisa. Quest'esperienza vi aiuterà a capire se il vostro amore è così forte da superare qualsiasi tipo di tentazione" disse Filippo, sorridendo a tutte le coppie.
 
Andrew fece scivolare la mano in quella di Alec, facendogli un occhiolino. Alec gli sorrise e lo abbracciò. 
"Mi mancherai" sussurrò Andrew e Alec lo strinse più forte.
"Anche tu"
 
"Adesso accomodatevi su quelle panche, per l'arrivo dei ragazzi single" istruì uno dei direttori. 
 
"Mi raccomando. Si guarda e si tocca" scherzò Lionel, ammiccando a Marcos, che scosse la testa esasperato.

Alec trattenne uno sbuffo, mentre si lanciava occhiatine divertite con Andrew.
 
Delle figure incappucciate con addosso delle vestaglie di seta, fecero il loro ingresso, distribuite in due file. 
"Coppie, tutto comincia adesso" annunciò Filippo, e dopo qualche istante di silenzio, la prima fila di single tolse le vestaglie. 
 
Qualcuno fischiò e subito dopo si sentì il rumore di un piccolo schiaffo e delle risate.
 
"Ho visto di meglio" scherzò Lionel, sfregando il naso contro la guancia di Marcos, che ruotò gli occhi. 
Andrew e Alec si guardarono incerti se ridere oppure no. 
 
"Questi sono i tredici ragazzi single che andranno nel villaggio dei fidanzati con il braccialetto blu" spiegò Filippo. 
 
"Questi sono tutti tuoi" disse Alec, sollevando il polso circondato dal bracciale blu di Andrew. Accanto a loro, Lionel stava oscillando la mano con lo stesso braccialetto. 
 
"Single rossi, potete mostrarvi" disse Filippo, indicando l'altra fila di ragazzi che, prontamente, fecero scivolare via le vestaglie.
 
Alec li guardò velocemente, fino a che il suo sguardo non si posò su uno dei tentatori. Per qualche strano motivo sentì il respiro bloccarglisi in gola e i palmi delle mani cominciarono a sudargli. Forse perché quel ragazzo stava guardando proprio lui. Nel momento in cui stese le sue labbra in un sorriso, Alec si sentì arrossire. Tuttavia, non riuscì a togliergli gli occhi di dosso.
 
La sua pelle olivastra sembrava catturare e riflettere i raggi del sole. Il suo corpo statuario e perfettamente scolpito, era quasi del tutto scoperto, fatta eccezione per un costume a pantaloncino aderente, viola con dei glitter della stessa tonalità, che metteva in risalto la sua carnagione. Alec onestamente non sapeva dove guardare prima. Se il bellissimo viso dai tratti asiatici, le spalle larghe, le braccia così muscolose da riuscire a intravedere le vene, l'addome perfettamente scolpito- Alec poteva contare uno ad uno gli addominali-, la vita stretta, segnata dall'elastico del costume, oppure le gambe toniche e sode.
 
Alec sentì improvvisamente caldo e la voglia di tuffarsi nelle acque fredde dell'oceano era quasi una necessità. Dopo aver fatto scivolare lo sguardo su quel corpo perfetto, lo puntò di nuovo sul viso, arrossendo quando vide quelle labbra stese in un piccolo ghigno.
 
Alec si rese conto solo dopo che Filippo stava parlando. Le coppie si dovettero separare in due gruppi e ogni gruppo doveva scegliere sette dei tredici ragazzi con cui avrebbero vissuto quell'esperienza.
 
Dopo qualche minuto in cui si confrontarono, i due gruppi erano pronti a indicare le loro scelte. 
 
"Noi scegliamo il numero 2,4,5,8,9,12 e 13" disse Lionel come portavoce del gruppo blu.
 
"Noi scegliamo il numero 1,2,3,6,8,10 e 12" disse Alec, ricevendo un occhiolino dal tentatore numero 3, ovvero quello da cui Alec non era riuscito a staccare gli occhi di dosso. 
 
"Fra un poco avrete la possibilità di conoscerli meglio e di capire chi potrebbe essere una tentazione per voi o per il vostro partner" spiegò Filippo, prima che il regista desse lo stop delle riprese.
 
"Adesso tutti vi andate a cambiare e ci ritroviamo in giardino fra venti minuti" 
 
***
 
Dopo essersi cambiati e raggiunto il giardino, le coppie si separarono in due file, accomodandosi su delle poltroncine.
 
"Coppie, fra un po' vi separerete. Starete ventun giorni lontani, in compagnia dei ragazzi single" disse Filippo, e le coppie si scambiarono occhiatine minacciosi e sorrisi divertiti.
Alec non lo avrebbe mai ammesso, ma una parte di lui si stava già rilassando e si sentiva entusiasta per quell'esperienza che stava per affrontare.
 
"Adesso avrete l'opportunità di conoscere i ragazzi single. Entrano prima quelli del gruppo blu"
 
I ragazzi entrarono, stavolta completamente vestiti e con la targhetta col nome attaccata, e si schierarono lungo il bordo piscina.
 
"Se qualcuno cade non è male" commentò uno dei ragazzi del gruppo rosso, probabilmente parecchio geloso del proprio ragazzo. 
 
Filippo prese una ghirlanda, mostrandola ai single e alle coppie. "Questa è la ghirlanda della preferenza. I single la metteranno al collo di chi li ha colpiti di più" spiegò.
 
Alec si mise sull'attenti quando uno dei ragazzi -anche se all'apparenza sembrava essere più grande rispetto agli altri, quindi non sapeva quanto fosse giusto chiamarlo ragazzo-, mise la ghirlanda intorno al collo di Andrew. Quest'ultimo sorrise imbarazzato al tentatore e poi si voltò a guardare Alec, scrollando le spalle.
 
Il resto dei single continuò a distribuire le ghirlande e, una volta finito, Filippo continuò.
 
"Ora sarete voi fidanzati ad esprimere una preferenza. Ditemi chi volete che si presenti. Iniziamo da te, Micheal"
 
Man mano che i fidanzati sceglievano i single, i ragazzi dell'altro gruppo lanciarono occhiate a metà fra il preoccupato e il divertito.
 
Quando Filippo chiese ad Andrew, Alec si sistemò sulla sedia, osservando attentamente.
 
"Lorenzo" disse, indicando il tentare che gli aveva messo la ghirlanda al collo. Alec dovette trattenersi per non fare una smorfia scettica.
 
"Sono Lorenzo, ho 36 anni e vivo a Seattle. Sono un assicuratore, anche se fino a qualche tempo lavoravo nel campo immobiliare. Credo che il modo migliore per scoprire una persona, sia il contatto diretto. E' inutile dire grandi cose, descriversi in un determinato modo e poi scoprire che appunto, erano solo parole. Sono sempre disponibile a qualunque tipo di conversazione" disse, sorridendo in direzione di Andrew, che ricambiò.
 
Alec stavolta non riuscì a trattenere una smorfia e neanche uno sbuffo. Filippo si voltò verso di lui, chiedendogli se avesse qualcosa da dire, ma Alec scosse la testa.
 
Dopo che i restanti single si presentarono, Filippo chiamò l'altro gruppo.
 
Lo sguardo di Alec cercò istintivamente il single che aveva notato in spiaggia, sentendo una morsa allo stomaco quando quest'ultimo arrivò e gli sorrise.
 
Alec restò senza fiato nel vederlo. Nonostante ci fossero altri dodici ragazzi bellissimi, ad Alec sembravano oscurati dalla sua presenza. Quel ragazzo spiccava. La sua bellezza, il suo portamento e la sua eccentricità, erano abbaglianti. Alec apprezzò particolarmente l'outfit composto da pantaloni bordeaux aderenti, camicia beige con disegni floreali intonati al pantalone, e -cosa che non aveva mai pensato possibile- anche il make up che aveva.Alec si sporse leggermente per leggere il nome del ragazzo misterioso.
Magnus.
Pure il nome era particolare, ed Alec non si sorprese.
 
Filippo consegnò ai single le ghirlande, e uno ad uno le misero intorno al collo dei fidanzati.
 
Il primo fu proprio Magnus, che si diresse verso Alec con passo sicuro. Gli mise la ghirlanda intorno al collo, sfiorandogli impercettibilmente la pelle con le dita, e facendogli l'occhiolino. Alec si morse il labbro inferiore, leggermente imbarazzato.
La cosa che più lo fece restare sorpreso, furono gli altri tre ragazzi single che scelsero lui. Arrossì nel rendersi conto che era proprio lui quello con più ghirlande al collo.
"Quanta concorrenza" commentò Magnus, lanciando un'occhiataccia agli altri pretendenti. Alec ridacchiò, ma arrossì di botto. 
 
"Fidanzati, potete scegliere chi far presentare. Marcos"
Marcos sorrise, mentre puntava un ragazzo dal fisico imponente. "Kevin"
"Ciao, sono Kevin.  Ho 27 anni e sono un cubista" disse, e si sollevarono dei fischi a quest'ultima affermazione. "Sono una persona solare, non mi prendo mai sul serio, credo che la vita sia una e debba essere vissuta in pieno. Mai tirarsi indietro" 
 
Lionel fece un cenno di approvazione a Marcos che sorrise.
 
"Alec"
Non appena Filippo lo chiamò, Alec non ebbe alcun dubbio.
"Magnus" disse con sicurezza, mentre lui faceva un passo avanti.
 
"Ciao, sono Magnus e ho 28 anni. Sono un tecnico informatico, ma ho anche la passione di organizzare party. I miei amici mi definiscono un uragano, e ancora non ho capito se è un bene oppure no. Mi piace mangiare, ma cerco sempre di mantenermi in forma, anche se non faccio sport quanto dovrei" disse ridacchiando. Alec dovette trattenersi dal dire ' E meno male'.
"Sono una persona alquanto impulsiva e spontanea, forse un po' eccentrica - dicendo questo, si indicò con un gesto della mano-. Il resto si scoprirà in quest'avventura" concluse, ammiccando ad Alec. Prima di tornare a posto però, si avvicinò ad Alec, che lo guardò confuso. Magnus afferrò le tre ghirlande e le tolse dal suo collo, lasciando solo quella che gli aveva messo lui.
"Queste non servono" si giustificò, e Alec era sicuro che il cuore stava per scoppiargli nel petto. Abbassò lo sguardo imbarazzato, sicuro che il viso gli stesse andando a fuoco. Intravide solo l'espressione rabbuiata di Andrew, e desiderò di sparire.
 
Dopo che anche gli altri single si presentarono, le coppie rimasero da sole, così da potersi scambiare gli ultimi saluti.
 
Andrew raggiunse Alec, con le braccia già aperte. Alec lo strinse, dandogli un bacio sulla tempia.
 
"Saranno ventun giorni davvero lunghi" disse Andrew, accarezzandogli le spalle. Alec sospirò, stringendosi più forte a lui. Entrambi sobbalzarono quando una delle coppie cominciò già a litigare. 
 
Andrew e Alec si guardarono e ridacchiarono. 
"Bel modo di cominciare la vacanza" scherzò Alec, aggrappandosi al braccio di Andrew.
 
"Coppie, è arrivato il momento di separarvi" li informò Filippo.
Alec sospirò e abbracciò di nuovo Andrew. Quest'ultimo si scansò appena per poterlo guardare negli occhi.
 
"Dobbiamo stare tranquilli e viverci quest'esperienza unica. Cerchiamo di divertirci e di godercela" disse, e Alec annuì.
 
"Faremo un percorso, avremo delle risposte o forse più domande, ma ci saremo sempre l'uno per l'altro e questa è una certezza" asserì  Alec con sicurezza. Si scambiarono un ultimo bacio, prima che si dovettero separare. 
 
Alec sospirò e cercò di scacciare quel magone che sentiva. Se da un lato era preoccupato, dall'altro lato  era elettrizzato per quella nuova avventura che avrebbe vissuto.
Era sicuro che, nel bene o nel male, sarebbe stato qualcosa che avrebbero ricordato per sempre.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ed eccoci alla fine del primo capitolo! Fatemi sapere cosa ne pensate :D 
 
E mi raccomando, domani tutti a guardare Temptation Island! 
Io prenderò spunto per i prossimi capitoli ahah 
  
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