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Autore: GattyP    17/06/2019    3 recensioni
Severus Piton è pentito di quello che ha fatto: Voldemort ora conosce parte della profezia della Cooman e vuole uccidere Harry e i suoi genitori. Decide allora di salvare Lily senza ricorrere all'aiuto di Silente. Con l'aiuto di un gruppetto di insospettabili personaggi...
Genere: Avventura, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Evans, Mary MacDonald, Regulus Black, Severus Piton | Coppie: James/Lily, Lily/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Mi sono imbattuto in questo capitolo nel mio computer... l'ho scritto un paio di anni fa e me ne ero completamente dimenticato. Intanto lo pubblico, poi, con calma, scrivo la storia... E', naturalmente, un What if e riguarda Severus Piton che, di sua iniziativa, dopo aver comunicato la profezia della Cooman a Voldemort, cerca di proteggere Lily e famiglia.

Un saluto a tutti. S.

 

Capitolo 1.

Doppio gioco

 

Dovevo mostrarmi sereno, quasi felice. Sorrisi a Mulciber, che mi stava dando una pacca nella spalla, gli dissi qualche parola gentile per la moglie (“Sarei felicissimo di venire da te, dillo anche a Eloise… non sai quanto apprezzi la cucina dei vostri elfi… ma purtroppo domani sera sono impegnato… noiosi impegni precedenti…”) e mi diressi velocemente verso l’esterno di Malfoy Mannor. Altri volevano parlare con me e farmi i complimenti: ero ormai entrato nel “cerchio magico”, nel ristretto gruppo di maghi a cui il Signore Oscuro si confida.

Che schifo facevano: quasi tutti erano invidiosi… invidiosi dell’onore che mi era stato appena concesso: poter sedere alla sinistra del nostro signore… il massimo dell’aspirazione di tutta quella maledetta congrega di Mangiamorte. Riuscivo a percepire la loro invidia anche senza legilimanzia; e si fingevano interessati a me, e gentili (dopo che per mesi mi avevano umiliato in tutti i modi) per vantaggi personali, per avere della loro parte il nuovo “pupillo” del Signore Oscuro.

Molto meno felice sembrava Lestrange, che non riusciva a controllare la sua rabbia nei miei confronti… retrocesso di una posizione: evidentemente essere il marito dell’amante del Signore Oscuro, quella maledetta Bellatrix, non era stato motivo sufficiente per non permettergli il declassamento, ed io avevo preso il suo posto.

Ma solo da poche avevo compreso quello che avevo fatto… avrei voluto urlare per il dolore, ma non potevo. Dovevo controllarmi. Parlai con tutti, ascoltare quello che mi dicevano con un sorriso sulle labbra e un falso senso di comprensione per tutti i loro stupidi discorsi. Poi finalmente, terminato questo insopportabile teatrino, mi sono diretto, attraverso quel magnifico parco, ai concelli: i pavoni bianchi mi guardavano sbigottiti e scappavano via. Mi sentivo male, sporco, cattivo. Non vedevo l’ora di smaterializzarmi. Ero quasi arrivato.

- Severus! Sei ora nelle grazie del Signore Oscuro! - disse, con un sorriso ironico Bellatrix. Mi aveva seguito: non sarei mai riuscito a sbarazzarmi di lei? - Anche grazie a te, il nostro signore ha finalmente individuato il suo nemico, e quello schifoso mezzosangue sarà presto schiacciato… come anche quel traditore di Potter e quella puttanella della Evans… Niente impedirà alla nostra causa di trionfare…

- Beh - risposi con un tono di voce neutro, mentre avrei voluto cruciarla, solo per l’appellativo che aveva rivolto a Lily - Sono felice che il Signore Oscuro abbia apprezzato il mio lavoro, anche se non è nulla, parlando oggettivamente, rispetto a quello che voi Lastrange fate per lui… - E inchinai leggermente il capo - Ma io non posso sicuramente contestare tutto ciò che il nostro signore dice, e se pensa che io gli sia stato utile, ciò mi rende felice.

Ero finalmente arrivato al di fuori del cancello, lasciai, dopo aver fatto un altro cenno del capo, quella puttana di Bellatrix e, un attimo dopo, mi smaterializzai. Finalmente ero a casa mia: Spinner’s End… un posto balordo, abitato dai più disgraziati dei babbani… lurido, impolverato… Eppure in quel momento mi sembrò incommensurabilmente migliore di Malfoy Mannor..

Non avevo tempo.  Dovevo pensare. Dovevo salvare Lily. Come?

Cercai di fare mente locale e mettere in ordine tutte le informazioni che avevo: dopo aver riflettuto su quella maledetta profezia, che io stesso gli avevo fornito (possa essere maledetto in eterno!), Voldemort aveva deciso che il bambino che doveva morire perché lui stesso sopravvivesse, era il figlio di Potter…  e di Lily.

Del bambino non mi importava niente, tanto meno di quel pallone gonfiato borioso di Potter… ma di Lily sì. Lei non lo sapeva, ma io… l’amavo e la proteggevo… e l’avevo protetta in quei mesi… e avevo protetto anche quel disgraziato di Potter, per quanto mi era stato possibile… per lei…Lei voleva bene a quel cane… Lei non doveva soffrire.

 E ora Voldemort voleva ucciderle il bambino… Immaginai il suo dolore se il Signore Oscuro fosse riuscito nel suo itnento… Anche se lei non fosse morta nell’attacco, la perdita del figlio sarebbe stata straziante per lei… Lei che aiutava tutti, che era la dolcezza e la bontà in persona, che mi aveva voluto bene… sì, come amica, come fedele e tenace amica, per tanti anni… e che mi voleva ancora bene, lo sapevo… anche se l’avevo tradita.

Si era sposata con quel maiale di Potter e aveva avuto un figlio con lui… ma le volevo ancora bene.

Era “nata babbana”… e questo era, per tutti quelli che ora frequentavo (come ero potuto cadere così in basso), qualcosa di orribile e vergognoso… ma non per me. Lei era sempre stata dolcissima con me… Dovevo salvarla… e salvare anche quell’idiota di Potter e quel suo maledetto marmocchio insieme… altrimenti il cuore dolcissimo di Lily non avrebbe sopportato il dolore. E andasse al diavolo il Signore Oscuro, costasse quel che costasse.

Dovevo contattarla ed  avvisarla. Come? La MacDonald, certo. Probabilmente sapeva come contattarla. Se non mi avesse ucciso appena mi avesse visto: sapevano tutti, ormai, che ero un Mangiamorte. E il Ministero aveva autorizzato ad utilizzare le Maledizioni senza perdono a chiunque si imbattesse in un Mangiamorte.

Beh, ora ero in ballo. Da bravo Serpeverde, non amavo il rischio, ma non potevo tirarmi indietro per Lily. Poteva essere con quel giocatore di quidditch, Finnigan. Sapevo dove abitava. Con un po’ di fortuna l’avrei potuta trovare a casa sua. Casa non protetta, dato che Finnigan era troppo in vista per far scomparire nel nulla la sua abitazione. E, un attimo dopo, ero davanti a casa sua.

 

Ero stato fortunato. Stavano rientrando proprio verso casa. Mary sembrava tranquilla, mentre si avvicinava alla porta, al braccio di Finnigan. Dall’ombra, lanciai un Imperius su Finnigan. Troppo facile, non aveva predisposto la minima difesa. Idiota. Non sapeva che c’era una guerra in giro? Gli ordinai di lasciare la porta aperta e, qualche minuto dopo, scivolai dentro la loro abitazione.  I due erano sicuramente in camera da letto e, infatti, salito silenziosamente le scale, vidi la luce accesa in camera. Ok, Finnigan era sotto Imperius, ma la MacDonald no, e non mi avrebbe accolto bene. Lanciai pertanto un petrificus attraverso la parete, poi entrai in camera.

Innervai Finnigan e gli ordinai di andarsene in bagno. Subito, docilmente, mi obbedì, lasciandomi in camera con la sua fidanzata, Mary, semivestita sotto le lenzuola.

Le presi la bacchetta, che era sul comodino, poi le dissi, per tranquillizzarla: - Non ho intenzioni ostili. Devo parlarti. E’ molto importante. Se non urlerai, sarà meglio per tutti. Altrimenti dovrò di nuovo pietrificarti. E’ chiaro?

Logicamente non poteva rispondere, ma sperai nel suo buon senso. Era stata una ragazzina giudiziosa. Tranne che in un’occasione... Che non avevo cattive intenzioni avrebbe dovuto capirlo…

L’innervai e mi preparai a sentire le sue rimostranze.

- Severus? Ma sei pazzo? - mi disse coprendosi meglio con il lenzuolo - Questo è un reato… Non che a voi Mangiamorte importi troppo, ma posso farti arrestare…

- Lily è in pericolo. In un grave pericolo. E  suo marito e suo figlio anche. - Le dissi.

Mi guardò stupita. Sapeva che avevo voluto bene alla sua amica. Era intelligente, Mary MacDonald. E sapeva che io non avrei mai fatto del male a Lily.

- Il Signore Oscuro è convinto che una profezia lo riguardi e, per impedire che si compia, vuole uccidere un bambino nato a luglio… ed è convinto che sia il figlio di Lily… Io vengo qui per salvarla. Se lui sapesse cosa sto facendo mi ucciderebbe. Ora la vita del figlio di Lily, e anche la mia, è nelle tue mani. E probabilmente anche quella di Lily e di quel ... e del marito.

Mi guardò preoccupata. Aveva capito che era la verità.

- E’ sulle loro tracce. Dobbiamo precederlo - aggiunsi.

- Mi vesto e sono subito da te. Girati per favore, Severus - mi disse.

Le lanciai la bacchetta e mi girai. Come se non l’avessi vista completamente nuda, qualche tempo prima… Mi aveva confortato quando Lily aveva troncato la nostra amicizia ed io ero ricorso a lei per intercedere… Insomma, senza che neanche lo volessi, mi ero trovato a letto con lei… Le ero sempre piaciuto, immaginavo. E avevamo avuto una breve relazione, di cui conservavo uno sbiadito ricordo e che forse per lei era stata molto più importante che per me.

- Dai andiamo. Prendimi la mano. Stasera non c’è James, è fuori… E’ da solo con il piccolo... Mando un patronus che mi annunci e poi andiamo direttamente da lei.

Un attimo dopo, lanciato il suo patronus (un pellicano, mi sembrava), mi diede la mano e, un attimo dopo, eravamo in un altro salotto. E Lily Evans Potter mi guardava stupita.

 

   
 
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