Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: BadWolfWinchester    18/06/2019    1 recensioni
-Non sono uno schiavo, sono il principe Derek, figlio di Adeline e di Elios, re del Sole. vi prego di credermi, sono stato catturato per errore.-
Genere: Angst, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: Bondage, Contenuti forti
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 1

Si voltò un’ultima volta a guardare il grande palazzo dorato. Le alte pareti iniziavano già a scurirsi, la lucentezza a spegnersi. La benedizione del sole, valeva solo di giorno, di notte, tutto era buio, tutti erano stanchi e deboli, inermi, senza poteri. Derek si strinse nei vestiti del suo servitore, una casacca, dei pantaloni leggeri mentre camminava tenendo il suo palazzo alle spalle.
Derek, figlio di Adeline e di Elios, principe ed erede al trono del Regno del Sole, stava lasciando la sua casa per sempre. Camminava a testa bassa, rabbrividendo nei suoi vestiti troppo leggeri. Aveva lasciato le armi a palazzo per non dare nell’occhio, così come la pozione che avrebbe potuto ridargli i poteri anche di notte, anche senza la benedizione del sole. Avrebbe chiuso con la sua patria per sempre, solo per lei, per proteggere la sua casa, dilaniata da anni dalla paura di una guerra con il Regno della Luna, opposto a loro, confinante, regno in cui la benedizione del sole non arrivava mai. Traevano il loro potere dalla notte e dalla luna, e di giorno, lontani da essa, erano inermi. Erano popoli gemelli, complementari, divisi alla nascita da due fratelli troppo diversi tra loro, che trasmisero la loro rivalità di generazione in generazione. Derek si coprì i capelli dorati con un cappuccio, capelli troppo dorati per essere di un semplice servo, capelli che lo avrebbero immediatamente fatto riconoscere, insieme ai suoi grandi occhi d’oro. Tutto nella sua figura, ora coperta da abiti estranei, urlava “Figlio del Sole”, e lui lo era davvero. Era la stella del suo regno, il combattente per eccellenza, erede al trono, mite ma coraggioso che ora stava lasciando la sua casa, il suo popolo, costretto dalle pessime decisioni di suo padre, il re. Camminava sovrappensiero verso il regno del Mare, dove avrebbe preso una nave e sarebbe sparito dalla circolazione, non accorgendosi di essere entrato nei confini del Regno della Luna, deviando di poco dal suo percorso a causa della distrazione. Prima che potesse rendersi conto di aver sbagliato strada, due figure emersero dall’ombra atterrandogli addosso e bloccandolo a terra. Normalmente, sarebbe riuscito a sopraffare quelle due ombre senza nemmeno rendersene conto, ma sotto il dominio della luna, disarmato e debole per via della notte, fu costretto ad arrendersi. I due uomini gli legarono le mani e si allontanarono di poco.

- Che ci fa fuori dalle mura, a quest’ora di notte uno schiavo del sole?- Gli disse uno guardando lo stemma sulla sua casacca. Davanti all’assenza di risposta, le due guardie fecero spallucce e lo tirarono su di peso: - Non fa niente se non vuoi parlare, tanto ti porteremo comunque al castello. Il re Selenios ha ordinato di catturare qualunque abitante del sole che avessimo visto passare. Siamo stati fortunati però, tu sei sicuramente lo schiavo del re, o del principe. Ci servirai. -

Solo a quel punto Derek comprese l’errore che aveva commesso e il pericolo in cui si era cacciato. Si dimenò un po’ nelle corde: - Non avete capito. Non sono uno schiavo, sono il principe- disse alle guardie agitandosi sempre di più. Se l’avessero portato a palazzo, sarebbe finita, sarebbe stata guerra certa. O il re lo avrebbe usato come ostaggio per ottenere la resa, o suo padre avrebbe dichiarato guerra al regno che lo teneva prigioniero. Inconsciamente, Derek si era messo al centro di una guerra.

- Non sto scherzando.- provò a dire di nuovo alle guardie -Se mi lasciate andare non succederà niente, non vi sarà fatto alcun male. - ma i due uomini lo trascinavano imperterrite verso le alte porte del palazzo della Luna, ridendo delle sue parole. - Avresti fatto meglio a rimanere dal tuo padrone stasera, schiavo del sole. Ora ci appartieni.- Detto questo entrarono nel palazzo.

Derek ebbe il tempo di ammirare quel bellissimo palazzo. Le alte pareti splendevano di luce lunare, dolce marmo bianco si stendeva sui pavimenti, mentre tessuti così fini da sembrare trasparenti fungevano da tende. Era tutto ciò che il palazzo del sole non era. Era elegante, fine, quasi… femminile. Sembrava avere quella dolcezza nell’arredamento che sua madre era solita lamentare nel loro palazzo. Il pensiero di sua madre lo trattenne per un attimo dalla realtà, la calda risata e i suoi morbidi capelli biondi lo distolsero dal pensiero che il suo destino, e quello del suo popolo, stava per essere deciso dai suoi nemici. Venne trascinato in un’ampia sala del trono, finemente decorata, d’argento intarsiato, e poco delicatamente venne fatto mettere in ginocchio. Le guardie si affaccendavano intorno a lui, per chiamare il re, per tenerlo sotto controllo e fermo a quello che credevano fosse il suo posto.
Dopo pochi minuti, entrò una figura slanciata e pallida, così chiara da riflettere la luce esterna. I capelli argentei gli donavano un’aria quasi spettrale, chiusi in una delicata treccia. Il suo sguardo freddo e argenteo illuminava la stanza: sembrava quasi che fosse entrata la luna stessa. Rispetto agli altri abitanti del regno della luna che aveva visto, grigi, spenti nonostante la notte, oscuri, lui risplendeva di luce propria, chiara e bellissima. I passi del principe riecheggiarono nella fredda e silenziosa stanza fino a che non si sedette sull’alto trono. Sospirò debolmente prima di parlare: - Per questo momento farò le veci di mio padre, il re.- Poi guardò la figura inginocchiata davanti a sé. Le vesti erano chiaramente di uno schiavo, di una persona di rango inferiore, anche se appartenente alla famiglia reale, tuttavia, il colore così intenso dei suoi capelli, e il suo sguardo tagliente così luminoso, lo mettevano un po’ a disagio.

-Chi è lo schiavo che avete portato? Un nemico? - disse con una voce melliflua, come una carezza.

Derek si agitò e fece per alzarsi in piedi, davanti a quello che considerava un suo pari, ma venne brutalmente rimesso in ginocchio. Alzò lo sguardo verso quel principe, così luminoso e dallo sguardo così intenso da far quasi male, a lui che pur era abituato alla luce diretta del sole.

-Non sono uno schiavo. - disse con voce calda e profonda. -Sono il principe Derek. Mia madre si chiamava Adeline e mio padre è Elios, Re del Sole. Vi prego di credermi, sono stato catturato per errore. - fissava negli occhi quel principe così etereo, sperando nella sua benevolenza e nella sua saggezza, che tanto si decantava anche nel regno nemico. L’uomo aveva ascoltato impassibile, con il viso dolcemente appoggiato sulle mani, in ascolto.
Per una frazione di secondo, le sue labbra si incurvarono in un sorriso. -E così tu saresti il principe Derek della cui forza tanto si parla. Mi dispiace contraddirti – disse alzandosi lentamente dal trono e avvicinandosi a lui. Raggiunse in fretta il prigioniero e si piegò leggermente su di lui: - ma da quello che vedo, non sembri altro che uno schiavo. Come posso crederti?- disse con tono canzonatorio, cercando di nascondere la nota di incertezza nel vedere da vicino quegli occhi così intensi e quel biondo così acceso, spenti leggermente dalla luce della luna, ma comunque evidenti. Derek sorrise, e allungò il viso verso di lui, accostandosi al suo orecchio.
- Se non mi credete, guardate sotto la mia casacca. Sul mio petto, brilla la collana dell’erede, che come ben saprete- disse intravedendo il petto scoperto del principe, - visto che l’avete anche voi, è inchiodata a noi da una potente magia del sangue. Non si può togliere, non si può rubare.- Teneva gli occhi fissi su di lui, vedendo lentamente lo sguardo divertito lasciare spazio a uno incerto e leggermente spaventato. Il principe Samuel, del regno della Luna, deglutì senza fare rumore, alzando per qualche secondo lo sguardo sulle guardie, come per fulminarle. Poi lentamente aprì la casacca del suo prigioniero, cercando di frenare il tremolio delle sue mani, sentendo l’agitazione crescere sempre di più. Poi, di botto, scostò la casacca rivelando immediatamente il medaglione, uguale a quello che portava lui, simbolo della sovranità e del loro futuro. Si allontanò di qualche passo. Inginocchiato davanti a sé, legato e inerme, lo “schiavo” che lo stava guardando, era il realtà il suo nemico, il principe Derek del regno del Sole.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: BadWolfWinchester