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Autore: nisa95_    20/06/2019    1 recensioni
*Per chi si lascia rapire dalle love story tra umani ed esseri mitologici.*
Tutti sognano di trovare l’amore vero, quello per cui si scalerebbero montagne e attraverserebbero deserti, l’amore che abbatte ogni ostacolo.
Selvaggia è una ragazza di diciotto anni come tante, o forse no. Ultimamente non è più in sè da quando ha iniziato a fare strani incubi... Così fuori di testa, da non riuscire più a distinguere ciò che è sogno da ciò che è reale; ma è solo l'inizio, perchè con l'arrivo di Jareth, un ragazzo nuovo a scuola, le stranezze non faranno altro che peggiorare...
Una storia d'amore e morte, in cui il sentimento lega Jareth a Selvaggia e viceversa, che li porterà ad uno scontro destinato a stravolgere tutto ciò che lei conosce o almeno, così credeva.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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Un paio d’ore dopo, Jareth stava riacquistando almeno, un po’ di colorito. Segno che stava recuperando le forze perdute. Persino la sua chioma selvaggia, possedeva toni più vividi. Si sentiva infatti molto meglio rispetto a prima.
Entrambi, si erano rifugiati nella dispensa della cucina, a mangiucchiare biscotti artigianali e bere latte fresco, per rifocillarsi vista la golosità degli esseri fatati – il Re degli Elfi compreso –
Un posto impregnato di spezie e legno di noce. Ove fiori appassiti dai raggi solari, emanavano un delicato profumo di primavera passata e diversi barattoli di miele ambrato e sciroppo d’acero donavano a quell’ambiente, un aspetto alquanto confortevole. Era un luogo vecchio quanto l’Erlkönig stesso. Infatti la dispensa, era il suo posto preferito subito dopo il bosco.
Si era tolto la tunica di lino, sfoggiando se ben mal ridotto, un fisico statuario mentre Edelweissfee, aspettava impaziente il suo racconto e cosa avrebbe dovuto fare per aiutarlo a recuperare la gemma arcobaleno. Ormai scomparsa da decenni…
Seduta sopra al tavolo, accanto ad un sacco di patate, guardava suo fratello sempre più curiosa.
<< Ho trovato Selvaggia >> Disse lui, di punto in bianco.
Stava cercando un modo calmo e dolce per dirlo a sua sorella. La fuga della sua Regina aveva toccato anche lei; ma non c’era un modo dolce e gentile per dire una cosa simile.
Aprire vecchie ferite, faceva sempre male, a prescindere da come ne parlavi, concluse infine. E come volevasi dimostrare, la Dama Bianca trattenne il respiro, mentre un miscuglio di emozioni, le rivoltavano lo stomaco sotto-sopra.
Prima di continuare, prese un’altra pausa. Voleva essere certo che sua sorella stesse bene e poi, iniziò a raccontarle anche di quel “nuovo” ricordo, scaturito dalla rottura del sortilegio con un loro bacio appena accennato; ma la sua interlocutrice, lo interruppe subito: << Aspetta?! Cosa?! Chi aveva rinchiuso dentro di sé con quel dannato sortilegio che ti ha quasi ucciso? Quell’assassino? Ho capito bene…?! >> Quasi gridava.
L’Erlkönig annuì silenzioso. Forse preoccupato nel chiedersi come avesse fatto a sopravvivere al suo attacco.
Lei invece, stentava a crederci finché, un tetro pensiero non sfiorò la mente della giovane donna – ma che Jareth non aveva minimamente calcolato – Iniziò a tremare come una foglia e faticava a parlare: << Se… Se avete spezzato insieme il sigillo… Lui è libero allora… >> Balbettò a fatica.
A quel punto, persino Jareth rimase impietrito, consapevole d’aver lasciato la sua amata – ferita e priva di sensi – con quel maledetto mostro.
Gal Gla e Trock, si abbracciarono sempre più spaventate. Non si erano mai scollate dal sovrano.
Il Re degli Elfi, si precipitò fuori dalla cucina senza rifletterci neanche per un secondo, correndo a ritroso tutto il percorso che avevano compito con immane fatica. Dandosi dello stupido un’infinità di volte.
Perché non ci aveva pensato? Perché l’aveva lasciata di nuovo da sola?!
Corse più veloce che poteva nei sotterranei come una furia, scendendo in un balzo tutti i gradini di pietra, ma della sua Regina non vi era alcuna traccia.
Nonostante il buio perenne però, col bagliore iridescente della Dama Bianca – scesa lì sotto subito dopo di lui – notò solo una scritta, una frase segnata col sangue. Imbrattava il muro di pietra ed accolse Jareth, terrorizzandolo al solo pensiero che quel liquido scarlatto, fosse della sua Selvaggia.
Sulla parete, vi era incisa la frase: “Lei ora è mia e presto, lo sarà anche il cuore dell’Erlkönig” Ebbe quasi un mancamento, un altro. E tutto quel dolore fisico che aveva invaso il suo corpo, gli sembrò molto più accettabile di quello che al contrario, stava provando ora. Sentiva il suo cuore stretto in una morsa di ghiaccio e collera così violenta, che ogni respiro era lacerante per i suoi poveri polmoni, straziati dalla sofferenza. Sudava freddo e se gli fosse capitato fra le mani quel dannato assassino, l’avrebbe sicuramente ucciso fra atroci sofferenze, se solo avesse osato torcere un solo capello alla sua amata…
Se lui era ridotto male, chissà lei come stava…
Il pensiero di Selvaggia e di come l’avesse ridotta, fu come ricevere un pugno nello stomaco.
Come aveva potuto perdere il controllo in quel modo?
Tutti quegli anni di disprezzo nei confronti della giovane, improvvisamente si dissolsero come neve al sole; al loro posto, cominciò ad annidarsi il senso di colpa. Aveva sprecato decenni ad odiare l’amore della sua vita, per una bugia.
Una menzogna che non era ciò che sembrava. Lei sì, se n’era andata, l’aveva fatto di sua spontanea volontà, ma era altrettanto vero, che non aveva avuto altra scelta.
E l’aveva fatto solo per salvargli la vita…
Strinse le mani a pugno lungo i fianchi, fissando con uno sguardo pieno d’odio, la scritta sul muro.
Avrebbe recuperato il Cuore dell’Erlkönig e ripreso Selvaggia al suo fianco. Ed infine, avrebbe ammazzato una volta per tutte, l’ex consigliere.
<< Tock tock, disturbo? >> Disse smielatamente, una voce femminile.
Dallo spiraglio dell’unica entrata – e d’uscita – sbucò la figura della Signora Rossa.
L’aspirante Regina.
Era una donna poco più grande di Edelweissfee e possedeva quasi sempre, un ghigno sinistro sulla faccia. I suoi lunghi capelli, rosso vermiglio, le cadevano lungo le spalle come un groviglio indomabile, ma si perdevano nel suo vestito, del medesimo colore. << Che facce cupe che avete… Cosa mai sarà successo? >> Continuò a chiedere, visto che nessuno rispondeva alle sue domande.
C’era qualcosa di strano nella sua voce. Qualcosa di palesemente finto.
<< Walpurgis, presto aiuta… >> Edelweissfee perse l’uso della parola quando intravide le mani della donna imbrattate di sangue.
Anche Jareth le notò, folgorato da quella scioccante rivelazione.
<< Tu… Sei stata tu… >> Cominciò a dire il Re degli Elfi, ma era troppo tardi.
La Signora Rossa, si chiuse la porta alle spalle, ridendo come un ossesso.
Una risata folle e tetra.
Lasciando i due fratelli, nel buio perenne della loro angoscia.
Chi avrebbe salvato Selvaggia e ripreso il Cuore, ora che loro due erano in trappola?

Intanto nella dispensa Reale:
<< Insomma Trock, hai finito o no di divorare tutto quello che trovi?! >> Sbraitò Gal Gla, sgridando la sua amica che nel mentre, trangugiava deliziata, un barattolo di miele.
<< Invece d’essere così burbera ed austera, dovresti assaggiare questa squisitezza! Sono certa che ti addolcirebbe quel tuo caratteraccio >> Le rispose piccata, Trock.
Le due Goblin, ancora affaticate dalla corsa serale per avvisare la Dama Bianca, avevano preferito restare nei dintorni della cucina per trovare un po’ di ristoro e vigore – come avevano fatto precedentemente i due membri della famiglia Reale –
Ad un tratto, udirono una risata maligna, riecheggiare lontana, come se provenisse dall’altra parte del castello…
Nei pressi delle Segrete.
Trock e Gal Gla rabbrividirono, nascondendosi dietro la porta della dispensa ad ascoltare – grazie al loro udito amplificato – quella voce femminile, che conoscevano molto bene: << Finalmente quella stupida è tornata, portandosi dietro mio padre. Lo sapevo che avrebbe baciato il suo amato, rompendo l’incantesimo che lei stessa aveva compiuto. D’altronde lo scrivono anche nelle fiabe che un bacio – il bacio del vero amore – spezza qualsiasi sortilegio >> Finì la frase, sghignazzando sadicamente. << Ed ora che ho rinchiuso quella lucciola d’Edelweissfee e l’Erlkönig, con questa mia chiave magica, nessuno potrà liberarli. Potrò recuperare la gemma arcobaleno con tutta tranquillità ed ammazzare quella stupida, con le mie mani! >>
Trock e Gal Gla, sussultarono nel sentire quelle parole. Dovevano subito fare qualcosa!
Cercarono di parlarsi a gesti, per non emettere un fiato ma inutile dire, che erano pessime a mimare ciò che avrebbero voluto dirsi, finendo inesorabilmente, per schiaffeggiarsi le braccia ossute a vicenda.
Alla fine fu Gal Gla a parlare, bisbigliando spazientita: << Finiscila! Volevo dire che io inseguirò quella pazza, tu va ad aiutare il nostro Sovrano. Solo lui ora come ora, può aiutare la Sovrana. Muoviti! >>
Trock per dispetto, spintonò la sua amica per uscire: << Ma dove sono finiti tutti quando c’è bisogno d’aiuto?! >> Domandò guardandosi attorno e non trovando anima viva in giro.
La sua amica scrollò le spalle, non era il momento adatto per porgersi quesiti inutili: << Boh, saranno in vacanza… >> Scherzò sarcasticamente, zampettando fuori allo scoperto.
L’altra Goblin, non ne capì l’ironia evidente e proseguì la conversazione: << Dovremmo andarci pure noi Gal Gla. Magari in pianura a prendere sole… >> Cominciò a chiacchierare.
<< Così da prendere la tintarella, eh? Ma cosa diavolo stai pensando testa bacata?! Forza, va a destra. Io andrò a sinistra, smettila di tergiversare! >> Le strillò nelle orecchie Gal Gla, all’altra.
Si scontrarono un paio di volte, non distinguendo mai quale fosse davvero la loro sinistra o destra; finché in conclusione, non partirono alla carica.
Non erano c’erto dei valorosi paladini, ma A mali estremi, estremi rimedi.

*Angolino dell'autrice*
Cosa ne pensate di questo capitolo? ^^
Nel prossimo, si scoprirà di più su Selvaggia e vi prometto, che proverò a recuperare quelle tinte di fantasy dark ^^'
Ringrazio con tutto il cuore chi segue questa storia, ma soprattutto Hicetnunc95 che mi lascia sempre un suo dolce commento <3
Ci sentiamo presto! <3
  
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