Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: occhiverdi1972    20/06/2019    1 recensioni
"Perchè lui l' amava perdutamente, al di sopra di tutto, contro ogni umana comprensione, nessuna barriera o ceto sociale avrebbe oscurato tale sentimento, perchè solo lei era l' amore."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Nanny per poco non svenne quando li vide arrivare:
- La mia bambina!!!
Corse incontro ad Oscar la abbracciò piangendo a lungo:
- Sei viva...sei viva!! - piagnucolò – eravamo in ansia...credevamo non ce l'avessi fatta!!
- Tranquilla Nanny...ho la pelle dura! - sorrise lei carezzandole il capo
La donnina la osservò:
- Bambina mia ma come sei vestita....?Questa giacca è troppo grande, la scollatura è troppo profonda hai...hai il seno in vista...!
-Ti racconterò tutto dopo...- sussurrò lei frettolosamente- adesso dobbiamo pensare a Fersen...
Quindi si precipitò su' per le stanze seguendo Girodelle e due servitori che lo sostenevano
Il Conte venne adagiato sul letto, la ferita perdeva molto sangue, Oscar afferrò un fazzoletto glielo strinse forte alla spalla, lui si lamentò per il dolore.
- Andrà tutto bene Hans....fra poco arriverà il dottore!
Andrè sulla soglia della camera assisteva alla scena, vide l'uomo stringere la mano di Oscar e sorriderle debolmente:
- Voi siete salva e a casa..è quello l'importante!
“ si...” - pensò Andrè – “ la sua Oscar era salva , era viva...!avrebbe dovuto essere felice di vederlo, avrebbe dovuto stringerlo a se' e non lasciarlo respirare un secondo ,invece...invece era li...a consolare e stringere la mano di Hans"
“ Cosa ne sapete voi di quel che abbiamo passato... “- le parole di Fersen gli riaffiorarono alla mente.
Si disse che la gelosia non lo rendeva lucido, quella di Oscar era solo gratitudine e attenzione verso l'uomo che la aveva salvata ...nulla di piu'!
Oscar lasciò Fersen alle mani della servitu', si avvicinò a Girodelle:
- Tenente...Dovrei chiedervi qualcosa di importante! – sussurrò
Girodelle la fissò, avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei:
- Ditemi Comandante
- Io...vorrei chiedervi di mantenere il massimo riserbo sulla presenza di Fersen
- Cosa...?
- Nessuno a parte il dottore dovrà sapere che lui è corso in mio aiuto!
Andrè, il Generale e Girodelle si guardarono smarriti
- Comandante...io...
-So' che vi chiedo molto, ma se si sapesse che Hans è corso in mio aiuto dovrebbe spiegare che ha corrotto un uomo per sapere dov'ero, non voglio che abbia problemi a causa mia.Ditemi che accoglierete la mia richiesta Victor...ditemi che lo farete! 
Girodelle la guardò attonito, quello che gli stava chiedendo era contro i principi stessi del giuramento che aveva fatto.
- Va bene...lo farò...dirò che io e Andrè vi abbiamo trovato a vagare nel bosco.
- Grazie Girodelle..vi sono molto grata! - esclamò commossa. 
Andrè strinse i pugni, Oscar stava contravvenendo ad un giuramento e stava incitando anche Victor a fare lo stesso, e tutto per lui...Per il bel Conte svedese.
Non lo sopportava, non lo aveva mai sopportato fin da quando ancora non stava con Oscar e sapeva che lei lo amava, non lo aveva sopportato poi quando per lui era statao costretto ad andare lontano e non lo sopportava adesso...
Oscar sembrò sentire il suo risentimento, si avvicinò , lo fissò dolcemente:
- Amore mio...- sussurrò stringendogli la mano.
Lui l'attirò a sé, la strinse forte:
- La mia Oscar....- sussurrò.
La sentì abbandonarsi a quell'abbraccio:
- Non vorrei staccarmi piu' da te – sussurrò Andrè fissandola nei grandi occhi – ma credo che dovresti fare un bel bagno, mettere dei vestiti puliti e rilassarti, intanto arriverà il dottore e oltre a fersn potrai farti visitare anche tu!
Lei scattò staccandosi immediatamente da quelle braccia:
- Non ho bisogno di essere visitata! - sbottò – sto bene!
Andrè la guardò incredulo per quella reazione esagerata:
- Calmati Oscar...credo...credo che dovresti farlo..! Hai il labbro tumefatto e parecchie escoriazioni!
Non ho bisogno del dottore e non farò il bagno, non prima di sentire cosa dirà su Fersen.
La guardò, l'aria allegra di dieci secondi prima era sparita:
-Tesoro...- sussurrò lui con dolcezza – sei...sei sicura di stare bene!?
- Sicurissima! - sbraitò lei – adesso scusami... scendo in cucina.
Andrè la guardò allontanarsi preoccupato.

Oscar sorseggiò l'acqua avidamente, pensò a quanto scontato sembrasse anche il solo fatto del bere quando non sei in mezzo al bosco o lontano da casa.
Era di nuovo al sicuro eppure...eppure si sentiva inquieta, era una sensazione che nemmeno lei riusciva a spiegarsi. Aveva risposto male ad Andrè due minuti prima...ma...il solo pensiero che un altro uomo dovesse vederla nuda la inquietava parecchio...anche se si trattava del dottore.
Scostò il colletto della giacca sudicia che aveva ancora addosso, quel morso era ancora visibile sul suo seno, il segnale dei denti era riconoscibilissimo, se il dottore avesse voluto visitarla era costretta a farlo vedere e non le andava.
-Buongiorno Oscar! - la voce del dottore la staccò dai suoi pensieri! - sono davvero contento di rivedervi! - sussurrò l'uomo emozionato
- Salve ! - salutò lei
- Mi hanno contattato d'urgenza, state bene? - esclamò fissandola
-Io si...ma non si puo' dire altrettanto del Conte hans axel...vi accompagno.

 

Andrè notò Oscar passeggiare nervosamente dietro la porta della camera dove stava Fersen, tutta quella preoccupazione per il Conte lo imbestialiva parecchio, anche il Generale la fissava , si avvicinò a lei e le intimò di stare tranquilla.
Trasparente...ecco come si sentiva Andrè...totalmente trasparente.
La porta si aprì, Il dottore uscì , Oscar si catapultò vicino a lui:
- State tranquilla, la ferita non è grave ma..ha perso molto sangue e deve rimettersi in forze, il Conte mi ha raccontato di quanto siete stata accurata nel frenare la fuoriuscita di sangue e abbassare la febbre con dell'erba...
Il Generale ed Andrè si fissarono increduli, tutto era nuovo per loro.
Oscar sorrise :
- Non ho fatto nulla, sono io che devo la vita al Conte..- specificò
- Comunque sia...deve stare a riposo e nutrirsi correttamente, vi raccomando.
-State tranquillo dottore!
- Bene...- sussurro' il Generale – ora che siamo tranquilli e sappiamo che Fersen non è in pericolo di vita le sarei grato se desse un'occhiata a mia figlia dottore.
- Certamente! - sussurrò l'uomo
- Non occorre! - sbraitò Oscar
- Figlia mia...sò che stai bene ma...una controllata non potrà che...
- Vi ho detto che non occorre padre! - tuonò
Il Generale e Andrè si guardarono preoccupati.
 

 

Oscar si era ritirata nelle sue stanze per fare il bagno, Augustin ed Andrè rimasero soli.
I due uomini si guardarono, poi Augustin cominciò a parlare con non poco imbarazzo:
- Andrè...sai...sai cos'è successo ad Oscar...esattamente?
- No Generale! Non abbiamo avuto modo di parlarne ma...qualsiasi cosa sia successa non sarà stata un'esperienza piacevole..
- Già...anche quell'ossessione a non lasciarsi visitare non mi convince.
- State tranquillo...Oscar non è sola! - sussurrò lui
Augustin sorrise.
 

 

La servitu' aveva riempito la vasca con l'acqua tiepida, Oscar aveva mandato tutte via, aveva chiuso la porta a chiave, poi si era spogliata.
Si era avvicinata al vetro, aveva tolto i pantaloni, poi la giacca, l'immagine riflessa le rimandava la vista di un ematoma sulla spalla sinistra e una vistosa contusione al ginocchio.
Scostò i lunghi capelli dal torace scoprendo la vista dei seni, quel morso spiccava come un marchio indelebile, ne sfiorò piano i contorni con le mani mentre grandi lacrime scendevano incontrollate.
Si immerse dentro l'acqua calda, portò le ginocchia al viso, pianse.
Si sentiva defraudata , come se le avessero tolto metà dell'anima, il rapporto non era stato consumato eppure...eppure l'esperienza di trovarsi un uomo che non voleva fra le gambe , le sue mani sui seni, la sua bocca sulla sua pelle ,bruciava come un'intera notte di scellerato sesso senza cuore.
Com'era diverso il sesso senza amore...com'era diverso donarsi a chi si ama …
Si immerse completamente...
Sott'acqua ogni emozione, ogni rumore risultava ovattato.
“ Due minuti...solo altri due minuti” - pensò in un attimo di sconforto - “ due minuti ancora sott'acqua senza aria e...tutto questo dolore sarà finito!” - pensò
Chiuse gli occhi , rimase immobile abbandonandosi mentre il suo corpo reclamava ossigeno , l'immagine di Andrè le si palesò davanti.
“ Non farlo amore mio....Dobbiamo ancora fare tante cose insieme...ricordi?”
Aprì gli occhi di botto, riemerse subito, si portò le mani alla testa mentre l'acqua le grondava ancora dai capelli.
Cosa stava per fare? Cosa le era passato per la mente?
Aveva una vita ancora davanti e tante cose da costruire ed aveva Andrè...l'amore di André 

 

 

Fersen aprì debolmente gli occhi:
- Oscar...non vi avevo sentito entrare.
- Scusate Hans...avevo bussato e..non ricevendo risposta mi ero preoccupata, come vi sentite?
- Indolenzito...- sussurrò lui cercando di alzarsi
- No! - lo ammonì lei – dovete rimanere fermo!
Gli occhi grigi incontrarono quelli blu, ne rimasero in silente contemplazione, senza accorgersene Oscar nel tentativo di trattenerlo aveva poggiato la mano sul suo braccio.
- Io...io volevo ringraziarvi per quello che avete fatto! - sussurrò lei e mettervi al corrente che ...che ho chiesto al trnente Girodelle di tacere sul fatto che foste venuto a salvarmi.
- Perchè lo avete fatto..? .- chiese dubbioso.
- La Regina vi avrebbe di sicuro chiesto come facevate a sapere dove mi trovassi, sareste stato di sicuro processato per corruzione! 
Fersen non disse nulla, si portò la sua mano alla bocca, ne baciò il palmo.
- Siete meravigliosa Oscar...Grazie per esservi preoccupata per me...
- Noto con piacere che quando si tratta di insidiare la mia donna riacquistate subito le forze Conte!
Una voce alle loro spalle li fece girare simultaneamente, Oscar sentì il cuore mancare un battito , sulla soglia Andrè, le mani ai fianchi e l'aria corrucciata li guardava.
Oscar ritirò subito la mano.
- Io stavo....- sussurrò
- Non giustificarti Oscar...sò benissimo cosa stavi facendo. Stavi ringraziando il Conte...vero?
- Si...! - sussurrò lei.
Andrè si avvicinò al letto, guardò Fersen, incurvò il labbro:
- Gratitudine Fersen...è solo gratitudine!! - sussurrò , quindi sensualmente si avvicinò ad oscar, le cinse la vita delicatamente, la attirò a se baciandola a stampo, poi le sfiorò dolcemente il naso con il suo:
- Quando finirai di ringraziare il Conte scendi amore, ti aspettiamo giu' per cenare!
Lei annuì stringendogli la mano.
_ Vi auguro la Buonanotte Conte! - sussurrò Andrè uscendo dalla stanza.
 

Cenarono tranquillamente , finalmente tutti insieme , Augustin era molto contento e annche se aveva la smania di sapere cosa fosse davvero successo alla figlia non chiese nulla.
Si alzò dal tavolo a fine cena :
- Scusatemi...credo proprio che andrò a letto, sono molto stanco! - sussurrò
Andrè intuì che fosse una scusa per lasciarli liberi di converare.
- Amore...- sussurrò il giovane prendendo la candida mano di oscar – è una bella serata, ti và di passeggiare un po' fuori?
Oscar persa nei suoi tristi pensieri rispose vagamente:
- No...anch'io come mio padre preferirei andare a letto.
Andrè la fissò deluso ma comprensivo, in fondo aveva trascorso giorni a vagare per i boschi, era normale che fosse stanca:
- Va bene...come vuoi! - rispose quindi dolcemente.
Salirono insieme le scale , si fermarono davanti la camera di Oscar:
- Buonanotte amore mio ...- sussurrò lui
- Buonanotte ! - rispose Oscar baciandolo.
Andrè la fissava preoccupato, era fredda e glaciale la sua Oscar.
Era l'esperienza che aveva avuto che le pesava come un macigno o in quei giorni trascorsi con Fersen aveva raggiunto la consapevolezza che fosse lui ciò che voleva?
- Andrè...- gli occhi tristi di Oscar lo fissavano interrogativi – verrai a trovarmi piu' tardi...vero?
Il giovane le carezzò il viso :
- se è quello che vuoi, certo tesoro...
- Ovvio che è quello che voglio, perchè mai non dovrei volerlo?
- Non lo so tesoro, pensavo volessi rimanere da sola ma...va bene...sono contento..! Appena la casa piomberà nel silenzio verrò da te, mi racconterai tutto...lo farai...vero Oscar?
- Certo che lo farò...- sussurrò lei – ti racconterò tutto amore mio...ogni dettaglio!
Andrè l'abbracciò commosso

 

- Vi prego Maxmillian , devo andare! - sussurrò Charlotte staccandosi da quelle labbra tentatrici
- No...è ancora presto! - sussurrò lui
Charlotte alzò le spalle, si staccò con forza da quell'abbraccio puntandogli le mani sul petto:
- Devo andare vi ho detto! - esclamò allontanandosi di qualche passo
Robespierre la fissò, era visibilmente confusa , charlotte si girò, appoggiò la fronte al muro scrostato del vicolo evitando intenzionalmente di guardarlo in viso
- Quello che è successo stasera non dovrà piu' accadere! - sussurrò poi
Maximillian rimase a fissare la sua figura che le dava le spalle:
-Io...forse vi ho offeso con i miei baci...se è così mi scuso io...
- No...non è quello! - singhiozzò lei
- Allora cos'è...ditemi cosa vi turba! - esclamò lui poggiando le mani sulle sue spalle.
Lei si girò di scatto:
- Tutto mi turba...questa situazione mi turba...quello che sento mi turba!
- Turba anche me e vi assicuro, non poco ma...ma è qualcosa di indescrivibilmente bello
- Ma per favore Maximillian...non sapete chi sono, come mi chiamo, diamine...non conoscete nemmeno il mio viso!
Lui sorrise, un sorriso talmente bello che Charlotte sentì l'uragano scorrere intensamente nelle sue vene:
- Ci sarò tempo per scoprire tutto – sussurrò con voce arrochita dal desiderio – mi direte il vostro nome, vi toglierete la maschera, mi racconterete della vostra vita ed io...io so' già che vi amerò come vi amo adesso!
Charlotte lo fissò con occhi sbarrati:
- Cosa...Cosa dite?
- Avete capito benissimo!
Maximillian De Robespierre, l'incorruttibile, era davanti a lei , davanti a lei che non conosceva...che aveva incontrato solo una volta e le diceva di amarla...
- E'...e' una follia! - sussurro' lei.
- Non puo' essere follia quello che sento...Non sono un facilone prendo a cuore quel che faccio e vi assicuro che le mie sensazioni non sono mai sbagliate. E la maschera...la maschera non mi impedisce di vedere il vostro viso. La maschera non copre i vostri capelli biondi e ricci o i vostri occhi chiari e...e l'unione con le vostre labbra mi ha già regalato sensazioni straordinarie!!Non è un nome o un cognome che potrà cambiare quello che sento!
Charlotte sentiva il cuore esplodere, quello che le stava dicendo era bellissimo, talmente bello che ne aveva paura.
Lui si avvicinò:
- Vi prego! Non sto chiedendovi nulla...solo di amarvi!
- Io non...- si bloccò , i singhiozzi le impedivano di continuare – io non posso...!
Si avvicinò a lui , gli sfiorò il viso, poggiò la fronte sulla sua :
- Perdonatemi ma io...non posso! - sussurrò quindi salì sul cavallo e sparì al galoppo nella notte.
Maximillian si sentì immediatamente solo.

- Finalmente sei arrivato! - oscar si alzò dal letto e corse ad abbracciare Andrè.
- Tesoro, lo sai che non voglio correre rischi , ho atteso che la casa piombasse nel silenzio totale.
- Si...lo so – sussurrò lei affondando il viso sulla sua spalla .
Andrè la scostò gentilmente, la guardò .
- Amore ...sento che non sei serena . Dovremo parlare, non credi?
- Si...credo che dovremmo farlo...
- Oscar..io devo chiedertelo...cos'è successo veramente in quella cella ...con quegli uomini?
Lei abbassò lo sguardo.
Andrè la notò stringere nervosamente i pugni per la rabbia , una lacrima scivolò lenta giu' dagli occhi blu.
Andrè sentì il cuore stringersi in una morsa.
Gli occhi blu tornarono a guardarlo:
- Tienimi fra le tue braccia ...ti prego! Ho bisogno di sentire tutto il tuo amore . Stringimi Andrè. Rimani con me qui...Tutta la notte!

 

Fersen cercò di chiudere gli occhi ma non ci riuscì, Oscar era salva e adesso...per uno strano scherzo del destino erano nuovamente sotto lo stesso tetto.
Grandier non mollava, a quel ragazzo non sfuggeva nulla, intuiva anche lui che fra loro c'era e ci sarebbe sempre stato qualcosa. Se solo fosse arrivato a salvarli piu' tardi...cosa stava per digli Oscar seduta con lui su quell'erba , con la schiena contro quell'albero, cosa stava per confidargli...che lo amava?
"Maledetto Grandier perchè sei arrivato proprio in quel momento...perchè?" - si disse
Ma lui non avrebbe mollato quanto è vero che si chiamava Fersen, qualsiasi cosa avesse voluto confidargli Oscar lui l' avrebbe saputa l'indomani con Grandier fuori dai piedi...
   
 
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