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Autore: Jinny82    23/06/2019    0 recensioni
[Sasurai No Taiyou]
Nozomi e Miki scoprono qualcosa di nuovo su loro stesse dopo il segreto la cui scoperta ha sconvolto le loro vite...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un paio di mesi fa ho scoperto un anime del 1971, Sasurai no Taiyou, che in italia è arrivato come "Jane e Micchi" e in un riadattamento come "che segreto!", ma che non avevo mai visto, la prima volta perché probabilmente non ero ancora in "età da tv" e il secondo giro (2004) perché la tv di casa non prendeva un buon 90% dei canali.

Il titolo fa schifo e come ogni mia prima fanfiction su qualche fandom ho delle montagne di dubbi e obiettivamente potevo fare di meglio. Prendetela come mero esercizio su personaggi che non so bene come usare e come muovere.

E tanti cari saluti a Fanny (che era il titolo che volevo mettere, ma shhh)
 


 

L’aveva odiata per molto tempo, era dovuta quasi morire per capire quanto invece fosse buona. Sì, erano state scambiate alla nascita e il destino, tramite l’infermiera Michiko Nohara, le aveva fatte incontrare, perché si odiassero e soffrissero come lei aveva sofferto in gioventù. Era quasi riuscita nel suo intento e Miki era fin troppo consapevole di aver trattato Nozomi davvero male. Non sapeva bene perché Nozomi avesse poi accettato la sua amicizia, invece di essere arrabbiata, ma Nozomi le aveva detto che visto che una aveva avuto per tutta la vita i genitori dell’altra e viceversa era come se fossero sorelle. Ma ultimamente Miki si sentiva strana in proposito. Nozomi era bella, e Miki non riusciva a togliersi dalla mente questa consapevolezza. Ci stava pensando anche quel giorno, durante le prove del loro primo duetto. Avrebbero comunque continuato le loro carriere singolarmente, ma visto lo scandalo che era scoppiato a proposito della loro nascita, i produttori avevano pensato che fosse una buona idea cavalcare l’onda della loro “quasi parentela”.

Nozomi era seduta accanto a lei e stava studiando lo spartito della canzone, cosa che anche lei avrebbe dovuto fare invece di guardare Nozomi. In quel momento l’altra ragazza alzò lo sguardo dai fogli che aveva in mano e incrociò il suo sguardo, sorridendole, e Miki non resistette. I fogli di Nozomi caddero a terra frusciando, come in una scena di qualche fumetto per ragazzine, quando Miki si girò di colpo verso di lei, afferrandola per un polso, forse un po’ troppo forte rispetto alle proprie intenzioni, e la attirò a sé, posando le proprie labbra su quelle di Nozomi. Rimasero ferme così, le labbra posate alle labbra, senza muoversi, senza approfondire, solo le labbra che si toccavano, senza premere. E fu sempre Miki a staccarsi, improvvisamente conscia di quello che aveva appena fatto. Scattò in piedi e anche il suo spartito cadde a terra, poi fece per fuggire, ma anche Nozomi era in piedi e questa volta era lei a tenerla per un polso

“Aspetta, ti prego...”

Miki sentì il cuore saltare qualche battito, poi si girò, lentamente, iniziando a tremare. Avrebbe voluto piangere, fuggire lontano, ma Nozomi la teneva ferma solo con lo sguardo, quello sguardo tanto limpido che aveva tante volte tentato di offuscare

“Aspetta...” ripeté Nozomi. Miki abbassò il viso, sentendo le lacrime pungerle gli occhi, ma Nozomi le posò una mano sulla guancia facendoglielo rialzare. Poi la baciò, dolcemente. Un bacio vero, come quelli che si vedevano sulle riviste o in televisione. Miki allora lasciò libere le lacrime, senza sapere se crederci o meno, ma quando si staccarono Nozomi le sorrise, stringendole le mani, portandosele al viso, baciandole i palmi e rimanendo con le labbra sulle sue dita. In quel momento la porta si aprì, mentre uno degli addetti della sala di registrazione entrava e le due ragazze si staccarono come se avessero preso la scossa. Borbottarono qualcosa sul fatto che sì, avevano bisogno di ancora un po’ di tempo per studiare. L’uomo scrollò le spalle ed uscì, e le ragazze scoppiarono a ridere mentre le loro dita andavano ad intrecciarsi.

  
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