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Autore: lmpaoli94    24/06/2019    1 recensioni
Dopo che André e Oscar si erano dichiarati finalmente il loro amore, i due fidanzati si ritirarono nel Castello di Colorno in Italia, vecchia dimora del padre di Oscar.
Tra i due il loro amore si rafforza ogni giorno di più, ma la vita non è sempre rosa e fiori come crederanno.
Nuovi intrighi, gelosie e pericoli aspettano i due protagonisti, mettendo a dura prova la loro relazione e il loro amore in uno dei castelli più belli del mondo.
Riusciranno a stare insieme per tutta la loro vita senza che nessuno distrugga il loro sogno d’amore?
Oppure il loro amore verrà spezzato per sempre?
P. S.: Il tempo specifico in cui si svolge la mia storia non è precisato, per tanto il linguaggio dei protagonisti non è consono al 1700/1800.
Storia puramente OOC.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Contessa Du Barry, Oscar François de Jarjayes
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Ormai il sole era calato nella dimora di Colorno e André aspettava con grande impazienza la sua amata Oscar.
< Signore, volete che vada a cercarla? >
< No. Oscar si arrabbierebbe sempre di più. >
< Ma ormai è passata più di mezz’ora dall’inizio della cena. La sua pietanza si è raffreddata. >
L’impazienza e l’attesa stavano diventando insopportabile anche per André.
< Vado a cercarla. Sono sicuro che si trova ancora in camera sua. >
Ma appena si alzò da tavola, vide che la sua amata si stava avvicinando.
< Scusate il mio ritardo > fece la donna come se niente fosse.
< Oscar… Mi stavo seriamente preoccupando. >
< Non ce n’è bisogno, André. Sono a casa mia… e a casa mia non può succedermi niente di male. >
< Posso sapere il motivo del tuo ritardo? >
< No > rispose frettolosamente la donna.
< Perché? Che cosa mi nascondi? >
< La tua insistenza mi sta irritando, André. Posso consumare la mia minestra in brodo in santa pace? >
< Ormai si è freddata... Puoi attendere ancora altri minuti prima di mangiare. >
< Adesso basta! >
< Perché adesso alzi la voce? Che cosa ti succede? >
< Niente. Sono solo molto stanca… Meglio che vada a letto. Robert? >
< Ditemi, mia Signora. >
< Portatemi subito in camera una tisana ben calda. Mi aiuterà a riposare. >
< Il pensiero di tuo padre ti tormenterà in eterno se non farai subito pace con lui. >
Nel sentir menzionare suo padre, Oscar divenne sempre più scusa in volto.
< Non parliamo mai più di mio padre. Sono stata abbastanza chiara? >
< La verità fa male, Oscar… E tu non la vuoi affrontare. >
< Io e mio padre non siamo mai andati d’accordo! Punto e basta! Perché ti intrometti in affari che non ti riguardano? >
< Perché ho a cuore la tua famiglia, Oscar. >
< Ah sì? Allora sposa mio padre e non me! >
< Smettila di fare la sciocca e ascoltami una buona volta! >
< No! Finché continuerai a parlare di mio padre non ti ascolterò più! >
< Fermati, Oscar! > gridò André prendendola per un braccio.
< Che cosa vuoi farmi? Vuoi forse picchiarmi come faceva lui quando ero piccola per darmi una stupida educazione? >
< Se sei diventata la donna che ho conosciuto è grazie a lui! >
< Io non voglio essere quella donna! Voglio essere me stessa! >
< Ma tu sei te stessa! >
< Allora guardami dritto negli occhi: quando mi guardi a cosa pensi? A me o a mio padre? >
< Che stupida domanda è mai questa? Non capisco. >
< Rispondi alla mia domanda! >
Ma André non seppe cosa rispondere, rimanendo interdetto alla domanda della sua amata.
< Come pensavo… >
< Aspetta! Oscar! > gridò l’uomo appena la donna si liberò dalla sua stretta.
< Ho bisogno di stare un po’ da sola per riflettere… Non posso farlo con te accanto. >
< Che cosa vuoi che faccia per farti felice? >
< Devo ritrovare me stessa, André… e tu non puoi farci nulla. Mi dispiace > disse infine la donna versando lacrime disperate nella sua camera da letto rimanendo tutta la notte in completamente sola
 
 
Quella notte André non era riuscito a dormire a causa dei problemi sentimentali con la sua futura moglie.
“Oscar… non so come farti felice… Se solo sapessi dove sto sbagliando… sarebbe tutto facile per me.”
I pensieri del giovane uomo furono interrotti dall’arrivo nel salone grande del maggiordomo Robert.
< Signore > fece il maggiordomo sorpreso < Voi avete dormito qui? >
< No, Robert. Non ho mai dormito. >
< Se l’avessi saputo, vi avrei fatto trovare un’altra stanza comoda e calda. >
< Non ce ne sarebbe stato bisogno… Dopo la litigata di ieri con Oscar non sarei mai riuscito a riposare. >
< C’è una vaga possibilità che voi due possiate fare pace? >
Ripensando ai suoi momenti con Oscar, ad André gli venne in mente una persona che sicuramente avrebbe fatto felice la sua amata donna.
< Mettiti subito in contatto con la Regina Maria Antonietta e invitatela qui per un breve soggiorno. >
< Ma Signore, è impossibile sapere dove si trova la Maestà francese. >
< Invece sono convinto che con le tue possibilità riuscirai nel tuo intento. >
< Ma Signore… io… >
< Fallo per me, Robert. Ti prego. Sono convinto che l’arrivo di Maria Antonietta a Colorno possa fare felice la mia futura sposa. >
< Va bene. Vedrò cosa posso fare. >
< Ti ringrazio infinitamente > replicò André ritrovando il sorriso.
< Sapete che potrebbero volerci settimane addirittura mesi, vero? >
< Ne sono consapevole, Robert… Ma tu non ti preoccupare. Prenditi tutto il tempo necessario. >
< Vedrò di fare veloce ed essere efficiente. >
< Io credo nelle tue possibilità. >
< Vi ringrazio, Signore > disse infine il maggiordomo prima di congedarsi.
 
 
Quando André decise di andare in camera sua per fare pace con Oscar, la vide intenta a scrivere una lettera.
< Oscar >
Sentendo il suo nome, la giovane donna divenne pallida in viso fermandosi di colpo a fissare l’uomo.
< Mi hai spaventata. >
< Scusami. Non volevo… Posso entrare? >
< Che cosa vuoi? >
< Voglio chiederti scusa per come mi sono comportato ieri sera. >
Fissando lo sguardo sincero dell’uomo, Oscar capì che le sue parole erano pienamente sincere.
< Chiudi la porta, per favore. >
Acconsentendo alla richiesta di Oscar, André si avvicinò a lei.
< Posso avvicinarmi? >
< Certo che puoi… >
Una volta dinanzi a lei, André cominciò a massaggiargli le spalle e a dargli rapidi baci sul collo.
< Posso chiederti a chi stai scrivendo? >
< A Maria Antonietta… E’ passato molto tempo dall’ultima volta che ci siamo sentiti e mi piacerebbe rivederla al più presto. >
< Che strana coincidenza… Ho detto poco fa’ al nostro maggiordomo Robert se riesce a rintracciarla. Sono sicuro che riuscirà nel suo intento. >
< Non avresti dovuto. >
< Perché no? >
< Perché solo ora capisco che è una perdita di tempo. >
< Non credo che sia così… Sono sicuro che presto riusciremo ad avere sue notizie. >
< Lo spero… Cambiando discorso, sai quando giungerà qui mio padre? >
< Credo tra cinque giorni, ma non sono del tutto sicuro… Sai com’è tuo padre. Arriva sempre quando meno te lo aspetti. >
< E sempre in compagnia di un ospite che sicuramente non sarò felice di vedere. >
< Ma insieme a me riuscirai a sopportare tale peso. >
< Su questo hai ragione > replicò Oscar baciando il suo amato.
< Mi sono mancate molto le tue labbra sulle mie, Oscar. >
< Allora vorrà dire che questa sera passeremo momenti d’intimità che non finiranno mai. >
< Se solo fosse vero… Ma sembra che il tempo scorra più veloce quando si tratta di passare bei momenti insieme. >
< Il segreto è non pensarci… >
< Ahahah su questo hai ragione > rispose André dandogli un altro bacio.
< La mia amica Maria Antonietta… L’unica oltre te che non mi volterebbe mai le spalle. >
< Già… Anche lei ti ama tanto… Ma mai quanto me. >
< Sei forse geloso? >
< Dovrei esserlo? >
< Perché mi rispondi con un’altra domanda? >
< Perché voglio stare tranquillo. >
< Sai che non devi essere geloso… Per nessun motivo. >
< D’accordo. Mi fido di te. >
< Adesso però, se vuoi scusarmi, vorrei scrivere le ultime righe proprio a Maria Antonietta per sapere come sta e se un giorno di questi possiamo rivederci. >
< Fai pure. Ti attenderò in giardino per fare una passeggiata insieme, se vuoi. Dobbiamo usufruire del bel tempo visto che siamo in pieno autunno. >
< Vengo subito. Te lo prometto. >
< Ti aspetterò con ansia > disse infine André prima di lasciare definitivamente sola al sua amata.
 
 
Appena riuscì a ritrovare la concentrazione necessaria, Oscar scrisse nella sua lettera segreta che desiderava ardentemente ritrovare la sua amica dopo quasi un anno dall’ultima volta che l’aveva vista
 
 
Spero che accetterai il mio invito di farmi visita nel mio castello di Colorno. Non ci sarebbe cosa che mi farebbe più felice.
Sempre fidata e tua amica
Oscar François de Jarjayes

 
 
Una volta conclusa la sua lettera, la richiuse nel suo cassetto aspettando il momento necessario per spedirla lontano da tutti gli occhi indiscreti e le curiosità che albergavano nel suo Palazzo di Colorno.
   
 
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