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Autore: Niuno    24/06/2019    2 recensioni
A volte la vita sembra come un lungo viaggio alla cieca.
Siamo come marinai, nati per caso nel mezzo di un mare che non conosciamo.
La curiosità mi spinge sempre su rotte nuove, ma spesso, dopo l'iniziale euforia provocata dal nuovo che mi si para ogni volta davanti, inizio a perdere parti di me ad ogni avversità e finisco per sentirmi smarrito.
Tuttavia bastano piccoli gesti di gentilezza, anche fra sconosciuti, e riprendo a viaggiare con più vigore, sino al prossimo naufragio che pare essere l'unica certezza del mio navigare.
Ho dedicato poche righe a questo aspetto della vita, spero qualcuno possa apprezzare.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Torno a perdermi fra la schiuma,
altre piogge salate bagnano il mio volto,
altri venti si confondono coi miei sospiri.
Altra terra sconosciuta,
sempre confini nuovi,
ma tutto così familiare,
che in comune c'è l'assenza di nome e la speranza di riparo.

Approdo sulla solita spiaggia,
alla disperazione torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d’aver visto
mareggiate tutte uguali.

Ogni volta disarmato,
tra le mani manciate come sabbia,
stringo munizioni arrugginite,
futili contro le tempeste,
non armi, ma cibo
solo per il sale.

Nell'ora più oscura
solo il cuore mi pesa,
pare il suo peso sia
uguale al solco che lascio
trascinandomi sulla sabbia.

La mia anima non trova pace,
forse per il mare agitato.
Onde di dolore, amarezza,
devastano la riva.
Nulla riesce a placarla
per aver perduto la rotta.

E te, altrettanto naufrago,
amico, se d’improvviso
vedi che il mio sangue macchia
l'onda e quasi speri che piova,
non rendere la speranza vana,
dammi la protezione di un sorriso,
perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come spada nuova.

 
   
 
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