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Autore: Sersci    25/06/2019    0 recensioni
Kole è un ricco americano magnate del petrolio. Sara appartiene all'aristocrazia londinese, costretta a sposare un uomo che non ama. Due mondi e due personalità differenti.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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"E' partita per dove? Come è possibile che non abbia detto nulla?" La telefonata di Arthur, che lo metteva al corrente dell'improvviso viaggio di Lady Sara, lo scombussolò. Dove era finita e cosa era accaduto di così urgente da partire in poche ore? Chiamò Gilbert, ma anche lui era all'oscuro di tutto. Era spaventato. Non aveva sue notizie. Pregò che non le fosse successo qualcosa di grave. Sbrigò le pratiche più urgenti. Decise che avrebbe chiamato lo studio investigativo che lo aveva aiutato a recuperare il denaro sottratto a Lord Carlton. Loro l'avrebbero certamente ritrovata. Gli bastava che gli dicessero che stava bene, poi non l'avrebbe più disturbata. Se era andata via senza dire nulla neanche ad Arthur significava che non voleva ritornare da lui ne tantomeno mantenere anche un benchè minimo rapporto di amicizia.

Era pomeriggio inoltrato quando tornò a casa. Vide qualcosa di strano. In giardino c'erano dei petali di rose sparse come ad indicare un sentiero. Jane era forse impazzita? Curioso si mise a seguirne la scia. Aprì la porta e gli stessi petali erano sparsi per tutto l' ingresso e sulla scala. Arrivò al piano di sopra ed il cuore perse un battito. I petali arrivavano fino alla porta della camera da letto di Sara. Non poteva essere lei. Anche la sua mente lo stava tradendo visto che percepiva persino il dolce profumo speziato di Sara.

Afferrò la maniglia, la girò e rimase pietrificato. Era lì, sorridente, seduta sul suo letto con una rosa rossa in mano.

"Sono arrabbiata con te. Neanche una telefonata, ma stai tranquillo per questo c'è tempo. La pagherai per i prossimi cento anni" puntualizzò lei. "Ora, sono qui per dirti che se mi lasci andare via sei uno stupido. Ti amo, Kole, come non ho mai amato nessuno. Non voglio e non posso vivere lontana da te. Londra era fredda e vuota perché tu non eri con me".

Lui si inginocchiò al bordo del letto. La fissò e si perse nei suoi splendidi occhi, si inumidì le labbra e la baciò con tutto l'amore e la passione che c'erano nel suo cuore. Le loro lingue si incontrarono. Le posò le mani sui fianchi e l'attirò a se. "Lo sai che non potrai più allontanarti da me?" Le sussurrò nell'orecchio mordicchiandolo.

Sara cercò di vincere il suo imbarazzo. Era l'uomo della sua vita e voleva abbandonarsi a lui. Accarezzò il muscoloso petto di lui e gli sbottonò la camicia. Kole mise le mani nei capelli soffici di Sara, esplorò la sua bocca e la baciò avidamente. Il respiro le si fece affannoso. La passione la dominava e la travolse come un fiume in piena.

La spogliò lentamente dandole leggeri ed umidi baci su tutto il corpo. L'appoggiò dolcemente sui cuscini e si soffermò ad osservare il corpo snello di lei. I loro cuori cominciarono a battere all'unisono. Il profumo di Sara e il calore del corpo di Kole si fusero. Fu una notte di passione, carezze e baci. Si addormentarono così... abbracciati e felici. I capelli di Sara sparsi sul petto di Kole.

L'aroma del caffè la svegliò dalla notte di passione. Aprì gli occhi e vide un vassoio con al centro la rosa che aveva in mano la sera prima ed un foglietto con tantissimi "Ti amo". Sentì l'acqua della doccia scorrere in bagno. Si alzò ed entrò in bagno. Kole si stava insaponando i capelli. La vide e premurosamente le chiese se l'avesse svegliata a causa del rumore. Non rispose. Si tolse il reggiseno e lo lanciò da qualche parte. Entrò nella doccia. Le mani di lei presero ad insaponare il corpo nudo di lui. Era bellissimo. L'odore del bagnoschiuma al muschio le arrivò fino alle narici. Lo baciò con trasporto. Kole la spinse verso la parete della doccia e le succhiò il seno. Fu ancora più travolgente del rapporto che avevano avuto durante la notte. Sara si lasciò cullare dalle braccia di lui. Era a casa finalmente. E la sua casa non era Londra e neanche Dallas. La sua casa erano quelle braccia che l'avrebbero protetta per sempre!

Fu un matrimonio stupendo. Sara volle Liz e Gilbert come suoi testimoni. E toccò il cielo con un dito quando Kole le disse che Gilbert aveva accettato un incarico a Dallas. Sospettò che sotto sotto ci fosse lo zampino del marito. Lontano da Lord Woodville, suo figlio Gilbert aveva coronato il suo sogno d'amore con il suo compagno. Non poteva chiedere di più.

"Kole volevo darti questo.." una sorridente e rilassata Sara porse una scatolina al marito. Tolse il fiocco ed il respiro si fermò per un secondo. All'interno due minuscole scarpette bianche. Kole l'abbracciò e la baciò delicatamente. Erano passati 8 mesi dal matrimonio ed ogni giorno con lei era stato bellissimo.

"Va tutto bene. La gravidanza procede bene". La dottoressa guardò Sara e le fece l'occhiolino. Kole ascoltava il battito del cuore di suo figlio con grande emozione. Arrivati a casa, Sara sussurrò all'orecchio di suo marito: "Amore, ho dimenticato di dirti una cosa. Sono due e non uno". Lui sgranò gli occhi ed un sorriso luminoso irradiò il suo viso. "Te l'avevo detto che te l'avrei fatta pagare quella mancata telefonata!".

"Kole ti amo" bisbigliò all'orecchio del marito. Kole le stampò un tenero bacio sulle labbra.
"Ti adoro, principessa" le rispose posandola delicatamente sul divano e lasciandole una lunga scia di umidi baci sull'incavo del collo. 
Non poteva desiderare di più dalla vita: Possedeva già tutto. La sua splendida donna tra le braccia e due magnifici gemelli in arrivo.

 

   
 
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