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Autore: Liulai    27/06/2019    0 recensioni
Nel magico mondo di Mystara, un gruppo di avventurieri entra a far parte di una gilda: tra di essi c'è uno stregone, una donna bellissima, dai capelli argentei e gli occhi grigi, pelle ambrata e dalle curve abbondanti che sembra non aver problemi ad usare il suo corpo per ottenere ciò che vuole.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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6 Flaurmont, Mirros - Locanda del Gallo Stonato

 

Karl era intento ad asciugare le caraffe di vetro: quella notte non sarebbe finita tanto velocemente, c’erano ancora delle tavolate di cui una di operai portuali e loro sì che facevano guadagnare il burbero oste. Forse sarebbe arrivato ancora qualche ubriaco, ma il grosso della sua serata sarebbe stato tenere i boccali pieni e lo stufato pronto, perchè dopo i fiumi di birra viene sempre fame. Lo starnazzare dei tavoli coprì il cigolio della porta, e Karl si accorse dei nuovi arrivati una volta che gli furono davanti.

“Ciao, Karl” L’oste riconobbe subito il timbro della voce suadente.

“Urd! Bentornata! - vide i suoi compagni - ah, non sei sola stasera! Sono i tuoi amici di gilda?”

“Già, abbiamo avuto una serataccia e abbiamo bisogno di bere, mangiare e dormire...e tu sei la mia certezza.”

“Ahahah! Avanti, sedetevi, stufato per tutti va bene? E’ di manzo, con patate e piselli, buonissimo! E che vi porto da bere?”

“Birra!” Risposero all’unisono Ulfgar e Toradoll. 

“Ehm, hai del vino rosso?” Chiese Lila.

“Birra anche per me!” Saltellò Bik.

“Chi ha parlato? Ah, sei piccolino tu! Va bene, tre birre e una caraffa piccola di vino rosso, tu mia cara?”

“Karl, stasera anche per me birra….e grande.”

“Che mi venga un colpo! Ti sei rimessa in sesto, finalmente! Che bellezza! Ok, vado in cucina e torno.”

“Aspetti! Per me può versare la birra nel mio boccale” Bik si era arrampicato sullo sgabello di fronte al bancone, e con le braccia tese porse a Karl un bel boccale di birra con il vetro ondulato. 

“Ma certamente!” Karl afferrò il boccale e glielo riempì, portò gli altri boccali e il vino con le ciotole di stufato, e lasciò mangiare il gruppo, schioccando un occhiolino a Urd.

Lo stufato era ottimo, e mentre mangiavano Urd si accorse che il boccale di Bik non l’aveva mai visto, e lo osservò. Vide il livello della birra calare, e sentì Bik mormorare “Ti piace? Vacci piano che la voglio bere anche io”

“Bik… quel boccale è Googe?”

“Ehi ciao! vuoi sentire una barzelletta?” 

“Ma come diavolo…”

“Zitto Googe! Sì, è lui...si può trasformare a quanto pare!”

“Sta parlando, non è normale!” Lila guardò storto Bik.

“Ehi, c’è troppo rumore qui… Bik, li faccio stare zitti?” 

“No Googe, si sta bene qui!” 

“No, c’è troppo rumore...li faccio stare zitti?”

Urd era decisamente preoccupata. “Bik, qui mi conoscono, ti prego tienilo a bada!”

Bik afferrò il boccale, saltò giù dallo sgabello e corse fuori.  Urd era dispiaciuta, ma aveva paura che Googe rovinasse la serata a tutti. Finito il pasto passò a fianco a Karl, l’avvisò che uno di loro era fuori e che sarebbe rientrato, e raggiunse Lila che l’attendeva su per le scale per entrare in camera.

Dormirono tutti profondamente, e al mattino si svegliarono con il profumo di pancetta che proveniva dalla cucina. Bik si presentò con gli altri, e Urd si sentì sollevata nel vederlo e nel notare la fionda indemoniata uscire dalla tasca: almeno era tornato alla sua forma originale!

Urd offrì il vitto e l’alloggio al gruppo, felice per aver concluso la missione decisamente alla svelta, e anche per quello che avrebbe fatto in giornata: stringeva nella tasca la pergamena magica della villa, e oggi l’avrebbe usata. 

Al palazzo comunale la fila era già formata, una trentina di persone più disparate erano ferme davanti alle porte e Urd, sospirando, si mise dietro all’ultimo. 

“Ehi Bik! Le posso mandare via se vuoi, io mi sto annoiando!” Urd alzò gli occhi al cielo: quella vocetta era di Googe.

“No.”

“Ehi Bik! Dai, mi sto annoiando, posso mandarle via se vuoi!” Bik non era famoso per la sua forza d’animo, e sospirò.

“Va bene… ma non fare loro del male!”

Un fumo verde si levò dalla strada, portando con sé un odore acre da far lacrimare gli occhi; in men che non si dica tutti scapparono via e il gruppo entrò nel palazzo. Urd cominciò a rivalutare quella fionda saccente...era sì dispettoso Googe, ma oltre ad essere una buona fionda era anche capace di fare magie e di trasformarsi, avrebbe potuto essere di grande utilità per il gruppo e mentre salivano le grosse scale del palazzo decise che doveva conquistarsi il piccolo oggetto indemoniato.

L’inserviente li accolse, stupito di vederli tutti interi, e comunicò loro che il pagamento sarebbe stato fatto direttamente alla Gilda. Urd chiese udienza per una sua questione personale, e specificò che voleva comprare un terreno edificabile in città. Gli altri rimasero con lei, nonostante li spinse a tornare in Gilda per prendere il compenso e chiedere della nuova missione. Acquistò un terreno libero nel quartiere del Nido, vicino alla Strada dei Sogni, il suo posto preferito, e non riuscì a togliere un sorriso splendente dal volto, scoppiava letteralmente di felicità.

Prima di tornare alla Gilda passarono dal terreno appena preso, Urd srotolò la pergamena, scrisse le istruzioni sul retro e poi guardò il lotto. Non successe nulla, i suoi compagni la guardarono con aria interrogativa, allora stese la pergamena e lesse ad alta voce le sue richieste. Ancora nulla.

Lila le consigliò di appoggiare la pergamena per terra, e da lì sorse magicamente la sua villa! Esattamente come l’aveva chiesta, l’edificio di pietra grigio chiaro con tetti e finestre viola presentava un piccolo pezzo di prato davanti all’entrata, il portone doppio sempre viola aveva già la chiave nella toppa. Emozionata, Urd entrò e vide che praticamente tutte le sue richieste erano state rispettate, e una stanza grande era stata creata per i suoi compagni, e urlò di gioia correndo per tutta la casa. 

Lila incrociò le braccia sul petto, imbronciata: “Non dormirò mai con quella cosa!” Disse facendo cenno a Bik, riferendosi chiaramente a Googie. Urd la tranquillizzò, avrebbe messo un letto grande nella sua stanza, e ci sarebbe stata anche lei. Era troppo felice per discutere su queste bazzecole!

Chiuse con cura il portone e con i suoi compagni si recò alla sede della Gilda, cercando di fare dei calcoli a mente per capire in quanto tempo e quanti soldi ci sarebbero voluti per arredarla tutta. Doveva scrivere a sua madre, e far venire i suoi genitori a Mirros, così avrebbe dimostrato a suo padre di che pasta era fatta e avrebbe avuto vicino i suoi genitori. Era così felice che le veniva voglia di baciare i passanti!

Alla Gilda l’inserviente cambiò le loro medaglie, da rame a bronzo, e li avvisò che dopo due giorni, l’8 all’alba, ci sarebbe stata la partenza per la missione del Mondo Interno davanti al Palazzo Ducale. Lasciata la Gilda, si tuffarono tutti nelle vie commerciali di Mirros per spendere il loro bottino e prepararsi per il viaggio.

 
   
 
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