Avevo ancora l’eco delle sue parole nella mente e poi accuse una dopo l’altra lui che mi rinfacciava di non aver capito e io che sentendomi attaccata rispondevo che era solo colpa sua per non aver dato mai voce a quei sentimenti. Ormai ero determinata a mostrargli che facevo sul serio appostata davanti casa sua aspettando che tornasse. Ormai Ero determinata a fargli capire che il mio amore per lui era tutto e che non mi sarei più tirata indietro. Finalmente appare all’orizzonte lo vedo avvicinarsi a passo sostenuto e’ scuro in volto forse gli allenamenti non sono andato tanto bene . Mi vede per un attimo i suoi occhi s’illuminano o forse è solo quello che vorrei. gli dico sorridendo. Fa un cenno con il capo ma non parla aspetta he sia io a parlare dopo tutto ero io quella davanti casa sua < scusa se piombo qui così sarai stanco dopo l’allenamento ma avevo bisogno di fare chiarezza con te riguardo quello che è successo oggi > < Ci siamo già detti tutto non ho altro da aggiungere > < Appunto … ci vediamo Kurata > disse. Fa per andarsene ormai mi da le spalle e si sta allontanando sempre di più da me non potevo permetterlo. < Io ti amo > dissi il panico nella mia voce, lo vidi bloccarsi immobilizzato. Ecco l’ho detto penso. “ E sono così stanca di tenermelo dentro, di doverlo reprimere ogni volta che ti vedo per paura di essere rifiutata o che le cose cambino, per paura che tu scelga di rimanere con Fuka e di avere il cuore spezzato io ti amo così disperatamente e Naozumi lui mi è stato sempre accanto sempre così dolce la perfetta spalla su qui piangere sarebbe stato un ottimo ragazzo per me ma non avrebbe mai potuto funzionare … perché io amo te amo tutto di te il tuo essere silenzioso la tua aria imbronciata e i tutti i tuoi “ non mi dispiace “ ti amo e non riesco più a dormire, a mangiare e’ come se fossi infetta da qualche strana patologia che m’impedisce di pensare a nient’altro che a te. Lui ancora fermo immobile girato di spalle. dico a me stessa, nessuna reazione ma almeno mi sono tolta un peso ora posso tornare a casa e chiudermi in camera a piangere. Mi volto faccio per andare via, dopo due passi mi sento afferrare il braccio e spingere contro il muro < stupida ragazzina > bloccandomi i polsi e avvicinando sempre di più il suo viso al mio le bocche s’incontrano e lottano nel tepore, si mordono con le labbra, appoggiano appena la lingua tra i denti, le mie mani cercano di immergersi nei tuoi capelli, di accarezzare lentamente la profondità dei tuoi capelli mentre noi ci baciamo. Dopo attimi minuti interminabili che sembrano ore ci stacchiamo l’uno dall’altra per riprendere fiato. < Ti amo anch’io Sana come non potrò mai amare nessuna > mi dice con uno sguardo inteso che vale più di mille parole mentre mi accarezza dolcemente il viso e mi abbraccio’ sotto il cielo di mille stelle.