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Autore: piccola_Calliope    28/06/2019    3 recensioni
Aldo ed Helena sono totalmente opposti, appartengono a due mondi diversi...
Ma un giorno entrambi scoprono d'aver bisogno l'uno dell'altra!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Prologo
POV. HELENA

Sfigata. Si è quello che sono, si è cosi che mi definisco. I miei amici non la vedono così e nemmeno la mia famiglia, ma è inutile girarci intorno sono una sfigata.
Mi spezzo la schiena ogni santo giorno in un bar per potermi mantenere gli studi, spesso vado a letto truccata poiché non ho le forze per passarmi una salviettina struccante, a volte salto i pasti e sono indietro di 4 esami.
Se 3 anni fa mi avessero chiesto come immaginavo la mia vita da universitaria di sicuro la mia risposta sarebbe stata decisamente diversa.
-Ciao Helena-Matilda il mio capo mi saluta.
Io esco finalmente dal locale e mi metto a cercare nella mia caotica borsa, l’abbonamento del bus, perché figuriamoci se una come me può avere una sua macchina…
-Perché sei cosi disordinata Helena?!-mi rimprovero.
Vorrei fare l’insegnante delle scuole elementari un giorno, ma al momento questo mio grande sogno sembra così lontano…
La realtà dei fatti è che non avrei mai dovuto intraprendere gli studi, i miei non potevano aiutarmi, però io non mi sono lasciata abbattere così ho lasciato il mio paesino in provincia di Enna e sono andata a Catania, mi sono inscritta a Scienze della Formazione primaria e mi sono trovata un lavoretto…Però questa vita mi distrugge, non ho vita sociale, sono terribilmente stressata, perché il lavoretto è un lavorone, servo milioni di tavoli ogni giorno per quasi 12 ore.
L’unica gioia la trovo nel condividere casa con i miei due migliori amici Giorgia che ha lasciato il nostro paesino con me e sogna di diventare una grande psicoterapeuta e Lorenzo, lui l’ho incontrato in segreteria quando mi sono recata lì per consegnare i documenti dell’immatricolazione.
Lorenzo è il classico Nerd, studente di ingegneria che non considera nessuna eppure con me quel giorno è stato così gentile che non ci ho pensato due volte a proporgli di venire a vivere con me e Giorgia, quando ho scoperto che era in disperata ricerca di casa. Dopo quasi 4 anni posso confermare d’aver fatto un ottima scelta, Lorenzo è il coinquilino perfetto, mille volte è capitato mi mettesse a letto, perché io senza forze sono crollata sul divano, mille volte mi aspetta di tarda sera fuori dal locale quando finisco ad orari improponibili, si preoccupa per me non vuole che torni sola a casa…Di conto suo anche Giorgia è fantastica prepara sempre sfiziose cene e pranzetti e si prende cura di noi come una dolce mammina.
Quando rientro trovo Giorgia che cucina e Lorenzo che ripassa qualcosa steso sul divano.
-Sei bianchissima in viso, non ti senti bene?-mi domanda lui.
-Sono stanca-rispondo.
Giorgia mi raggiunge e mi bacia la fronte.
-Una bella doccia e poi ceniamo, ho preparato la sfoglia alle verdure che ti piace tanto-mi dice.
-Io lo dico sempre, questo lavoro ti distrugge, dovresti trovartene un altro-dice Lorenzo.
-Lori ti voglio tanto bene, ma ti prego non stressarmi sempre con la stessa storia-gli bacio la fronte e corro in bagno.
Una bella doccia calda,  mi rilasserà i muscoli, poi cenerò e proverò a studiare…
-Inoltre la tua titolare è una stronza, ti paga poco-esordisce mentre stiamo cenando Giorgia.
-Se un sogno è pieno d’ostacoli è quello giusto no?-chiedo cercando di rincuorarmi, in realtà anche io sono stanca della mia enorme sfiga…Vorrei un periodo di serenità…
-Tesoro ti reggi a malapena in piedi-Giorgia mi osserva preoccupata.
-Vado a studiare un po'-sorrido ai miei due migliori amici e me ne vado in stanza.
Un’ora dopo due spalle forzute mi adagiano sul letto…
-Mi sono addormentata sui libri?-sussurro a Lorenzo.
-Si piccola-mi bacia la fronte.
-Ci sarà un periodo migliore di questo prima o poi vero?-chiedo.
-Si piccola, sono sicuro che qualcosa di bello ti accadrà-mi carezza la guancia.
Io lo abbraccio.
-Senza voi sarei persa-sussurro mentre trattengo le lacrime.
Lo ripeterò all’infinito, questa vita mi distrugge…

POV. ALDO
-Può smetterla di spalmarmi questa cremina sulla faccia?-domando acido alla truccatrice.
Lei non risponde.
-Io odio fare le pubblicità, io sono un calciatore, non uno stupidissimo modello-sbotto nervoso.
-Sei un gran figo Aldo, il Catania se la passa malissimo, dobbiamo promuovere la squadra tramite la tua immagine-afferma il mio manager.
-Io la mia squadra la promuovo, tramite i miei goal, non con queste cazzate-allontano la mano della truccatrice.
-Sono solo due foto Alduccio-cerca di tranquillizzarmi.
-In questo momento dovrei allenarmi-sbotto acido.
-Signor Pantini ha appena chiamato sua madre cosa le dico?-domanda l’assistente del mio manager.
-Che sto lavorando-dico, no in quella giornata di merda sentire al telefono anche mio madre è impossibile.
-Ti tormenta ancora con la storia della fidanzata?-domanda ridendo il mio manager.
-Facciamo queste stupidissime foto e poi fammi andare via-dico.
Gioco a calcio da quando ho 3 anni…Tifoso del Catania sin da piccolissimo, a 12 anni sono entrato nelle giovanili e non me ne sono mai andato, fedelissimo alla mia squadra nonostante se ne stia andando in malora…Proprio per questo sono costretto a pubblicizzare mezzo nudo un paio di boxer con la faccia piena di fondotinta…Odio tutto questo, odio chi mi scatta foto, esattamente come i paparazzi che sui giornaletti non fanno altro che spiattellare i fatti miei…Non sono di certo Cristiano Ronaldo, non ho la sua fama eppure spesso mi capita d’esser in prima pagina…
Finite le foto l’assistente del manager mi passa il telefono.
-Sua madre ha una crisi isterica, non so come fermarla-mi passa il telefono a scappa via.
-Mammina-esordisco.
-Ah ricordi allora di avere una madre-afferma lei acida.
-Mammina dolce sto lavorando-le dico.
-Sono stanca Aldo-dice.
-Di cosa?-domando, anche se so bene cosa sta per dirmi…Anche io ho visto quella stupidissima copertina stamattina.
-Tu pensi che una madre voglia vedere il proprio figlio sui giornaletti di gossip insieme a una cattiva ragazza?-chiede.
-Siamo amici-le dico.
-Aldo!-urla.
-Mamma devo riattaccare-detto questo non le do il tempo di ribattere.
-Aldo la tua macchina è pronta quando hai finito-mi avvisa il mio manager.
-Ho bisogno di chiudermi in casa e di dedicarmi a me stesso nel mio idromassaggio-sospiro.
-Aldo c’è un problemino-il mio manager porta sempre buone notizie.
-Cosa c’è?-chiedo esasperato.
-Hai presente l’addio al celibato di Rocco, ecco siamo senza spogliarellista, non so magari puoi chiedere a qualche tua amica-mi dice.
-Sparisci-lo fulmino.

POV. HELENA
Quando alle 6 in punto sento suonare la sveglia quasi mi viene da piangere…
-Uccidetemi-borbotto coprendomi il viso con il cuscino.
Decido di farmi una doccia per darmi una bella svegliata…Ma non si sa per quale ragione l’acqua esce solo ghiacciata…Tremando con addosso l’accappatoio raggiungo Lorenzo in cucina.
-Che hai piccola?-mi chiede.
-Cosa è successo in bagno?-domando furiosa, la giornata è iniziata malissimo.
-Cosa è successo?-chiede Lorenzo.
-Esce acqua solo ghiacciata-urlo.
-Forse si è rotto lo scaldabagno-ipotizza.
Io inizio a piagnucolare..
-Piccola-Lorenzo si alza pronto ad abbracciarmi.
-Non voglio un abbraccio, voglio una botta di culo-urlo andando a recuperare il phon sperando di potermi riscaldare.
Mezz’ora dopo sono per strada che corro…Si ho perso il bus…
Due tizi stanno attaccando un manifesto pubblicitario…Mi fermo a fissarli…Quello che stanno attaccando è Aldo Pantini mezzo nudo.
-Che problemi hai tu eh?-sbuffo.
Quella mattina il bar è pienissimo…
Verso le 10:00 arrivano Giorgia e Lorenzo.
-Ho chiamato l’idraulico, potrai farti una doccia calda tesoro stasera-mi rassicura Giorgia.
-Io non posso darvi…-Lorenzo mi interrompe.
-La tua parte l’anticipo io piccola-mi sorride.
-Siete due angeli-dico.
-Ti vogliamo bene-Giorgia mi carezza il viso.
-Vi porto qualcosa?-domando.
-Ti va un cappuccino?-domanda Lorenzo a Giorgia.
-Mha si-lei sorride.
-Due cappuccini allora-concludo io.
Sto per tornare da loro, quando una bambina mi spintona, io perdo l’equilibrio e verso i due cappuccini fumanti addosso ad un ragazzo con una felpa grigia.
-Cazzo brucia-urla lui.
-Oddio mi scusi-mi sento svenire…Non mi era mai capitato nulla di simile.
-Ha idea di quanto costi questa felpa?-il tipo mi aggredisce.
-Le posso assicurare che la macchia andrà via, abbiamo un prodotto in magazzino adatto per questo tipo di macchia, tornerà come nuova-mi sforzo di sorridere.
-Lo spero per lei, non vorrei doverla far licenziare-mi dice.
-Mi segua-affermo.
Arriviamo nel magazzino e io inizio a strofinare sulla macchia…
-Si fermi-sbuffa il tipo.
-Devo pulire la macchia, le assicuro che svanirà-se non mi fa pulire la macchia è finita…Mi farà licenziare.
Lui si toglie gli occhiali da sole e si sfila la felpa rimanendo in canotta nera davanti a me…
Io sbianco e mi sento mancare.
-Ma tu, ma lei, cioè, io, lei…-mi sventolo.
-Pensi di poter pulire la felpa invece che blaterare?-Aldo Pantini in persona mi consegna la sua costosissima felpa.
A 16 anni mi sono innamorata la prima volta…A 16 una domenica al campo da calcio con mio padre, il mio cuore ha battuto come un matto…Il mio cuore ha preso a battere come un matto per un calciatore esordiente, al suo primo goal…Quel calciatore lì di cui ho ancora il poster in camera è Aldo Pantini, lo stesso che mi farà licenziare.
Scoppio a piangere.
-Che diavolo succede?-chiede lui.
-Ecco vede oggi è la giornata peggiore della mia vita, non ho mai tempo per studiare, ho sempre sonno, sono sempre stanca, mi sono dovuta fare la doccia con l’acqua gelata e ho perso il bus…Come se non bastasse ho sporcato la sua felpa e lei…E lei è Aldo Pantini-le lacrime sono incontrollate.
-Pensa di riuscire a pulire la mia felpa evitando i piagnistei?-domanda lui.
-Mi farà licenziare?-chiedo.
-Pulisca la felpa-ordina.
In quel momento ci raggiunge Matilda, il mio capo.
-Helena che succede?-domanda.
-Matilda-Aldo le sorride, io sto per scoppiare di nuovo a piangere, si conoscono…Non solo sarò licenziata, ma il signor Pantini mi impedirà di essere assunta in qualunque altro locale.
-Aldo carissimo-Matilda gli bacia le guance.-Che succede?-mi domanda.
-Hai una dipendente fantastica, accidentalmente mi ha sporcato la felpa e si sta prodigando nel ripulirla-Aldo le sorride.
-Si Helena è la migliore, lavora e studia, è un esempio da seguire-Matilda mi dà una pacca sulla spalla.
-La ringrazio-sussurro.
-Quando vai via passa per un saluto-Matilda sorride un ultima volta al bellissimo Aldo Pantini…E ci lascia soli.
-Perché ha detto quelle cose?-gli chiedo.
-Hai un bel culo, sei caruccia, potrei assumerti per un lavoretto e ti pagherei da Dio-mi fa l’occhiolino.
-Come scusi?-chiedo interdetta.
-Ho bisogno di una spogliarellista-mi spiega.
-No-rispondo.
-No?-chiede lui.
-Assolutamente no!-ribatto.
-Ti pagherei bene-ribadisce.
-Non sono interessata, non mostrerò il mio bel culo a nessuno-lo imito, indignata.
-Non vantarti troppo, ti sto offrendo questa opportunità perché sei una sfigata carina che ha bisogn….-la mia cinquina lo interrompe.
-La sua felpa è pulita!-gliela butto contro.-Mi faccia licenziare pure signor Pantini-lo fulmino.
Sono pronta ad andare via, ma lui mi afferra dal polso.
-Mi sei debitrice Helena-mi dice.
-Puoi farmi licenziare-ripeto.
-Non lo farò un giorno dovrai ripagare il tuo debito!-detto questo mi lascia lì…
Angolo autrice
Salve :) ringrazio chi è giunto fin qui, questa storia tempo fa era già presente sul mio profilo, ma ho deciso di eliminarla per proporre una nuova versione, spero che sia di vostro gradimento sia per le nuove che per le vecchie lettrici.
Tanti saluti piccola_Calliope
  
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