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Autore: Farkas    30/06/2019    1 recensioni
Una riedizione del crossover "Crisi su Terra-X" che presenta, nuovi personaggi, diversi elementi di trama e ovviamente la coppia Snowbarry.
E' il giorno del matrimonio di Barry e Iris, ma nemici insospettabili si presentano a turbare la cerimonia, mentre la mente di Barry viene turbata da una possibilità che si è sempre rifiutato di vedere, per quanto fosse proprio di fronte a lui.
Il velocista scarlatto, e i suoi alleati dovranno vedersela con una delle minaccie più tremende che abbiano mai affrontato, e Barry dovrà comprendere cosa o meglio CHI desideri davvero il suo cuore.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Barry Allen, Caitlin Snow, Felicity Smoak, Oliver Queen/Arrow
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Other Heroes'
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CRISI SU TERRA-X RELOAD

 

Capitolo 1: Preparativi nunziali

 
 
Terra-X

Un uomo con addosso un’armatura, che portava uno scudo legato al braccio destro si mosse circospetto, nei corridoi di un palazzo.
-Guardian a base- sibilò l’uomo in un comunicatore.-Sono riuscito a infiltrarmi nel loro quartier generale e…-.
-… E la tua missione finisce qui- dichiarò una voce alle spalle di Guardian.
Quest’ultimo si voltò di scatto, trovandosi di fronte a un uomo con indosso una tuta nera, e una maschera dallo stesso colore con lenti rosse, che portava una faretra legata alla schiena.
-TU!- ruggì Guardian alzando lo scudo e correndo verso il nuovo arrivato. – E’ il tuo dominio su questo mondo, che finisce qui!-.
-Ne dubito fortemente- commentò l’uomo senza fare una piega di fronte all’assalto di Guardian… per poi balzare di lato, schivando all’ultimo istante il colpo sferrato con lo scudo. Prima ancora che Guardian potesse capire cosa fosse accaduto, ricevette un fortissimo calcio all’addome che lo mandò disteso sul pavimento.
-Patetico- commentò l’uomo in nero.- Se i miei soldati non fossero impegnati altrove, non mi abbasserei mai a lottare contro uno come te-.
-Ti farò rimangiare queste parole!-ringhiò l’avversario rimettendosi in piedi con un balzo. Bella mossa dal punto di vista atletico, ma si rivelò solo una fatica inutile dato che una freccia scagliata dall’arco pieghevole appena estratto dall’altro uomo, perforò l’armatura, rilasciando una potentissima scarica elettrica, che fece di nuovo crollare Guardian in ginocchio.
-No- ansimò. -Non così. Non morirò ai tuoi piedi-.
-Un essere inferiore come te dovrebbe sentirsene onorato… ma non temere non morirai adesso. Prima mi parlerai nel dettaglio della vostra patetica resistenza-.
-Io non tradirò mai i miei compagni Dark Arrow- ringhiò Guardian, prima di essere colpito alla nuca e di perdere i sensi.
Di colpo ci fu una folata di vento, e comparve un uomo con indosso un costume nero.
-E’ tutto pronto non attendiamo che il tuo ordine- decretò l’uomo.
-Agiremo domani stesso, quando l’obiettivo sarà in posizione- sentenziò l’arciere.- Ora porta costui in laboratorio-.
Con un cenno d’assenso il velocista si caricò l’uomo in spalla, e sparì.
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James riaprì gli occhi e questa fu già di per sé una grossa sorpresa. Altre due furono scoprire di essere stato legato in modo che il suo corpo formasse una X, e che un uomo vestito di nero lo stava fissando
-Zoom?!- ruggì il giovane Olsen.- Dove… cosa…-.
-Ti trovi nel nostro quartier generale. E stai per dirci dove trovare la vostra patetica resistenza, in modo che possiamo stroncarla una volta per tutte-.
-Non te lo dirò mai. Noi lottiamo per liberare questo mondo, per dargli una speranza, ed è una causa per cui... -.
-Ti prego risparmiaci il discorsetto sul sacrificio eroico- commentò Dark Arrow, mentre entrava nella stanza.
Zoom fece dondolare un sacchetto trasparente pieno di polvere rossa di fronte a Guardian, che deglutì spaventato.
-Bene sai cos’è- commentò Zoom.- Parlerai di tua spontanea volontà, o mi costringerai a usarlo?-.
-Tanto per me è finita in entrambi i casi. Ma non tradirò i miei compagni. Un giorno libereranno questo mondo-.
Senza fare una piega, Dark Arrow aprì a forza la bocca di James, e Zoom ci versò dentro la polvere.
-So che dovremmo fare in fretta- commentò il velocista.- Ma francamente sono felice che dobbiamo interrogarlo. E’ passato troppo tempo dall’ultima volta che abbiamo lavorato insieme. Mi mancava-.
-Anche a me amico mio- ammise Dark Arrow.
Poco dopo l’edificio fu scosso da urla strazianti, ma nessuno ci fece caso. Una donna dai capelli marrone chiaro sorrise orgogliosa, mentre osservava una bandiera su cui era ricamato il Bluthfane. La sua più grande creazione, si era già rivelata di un’utilità incalcolabile… ma presto avrebbe fatto qualcosa di ancora più importante, per la causa.
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Terra-1

-Ragazze questa sì che è vita- sospirò Felicity Smoak mentre si godeva il suo massaggio ai piedi.
-Vero. Ogni tanto bisogna staccare la spina- convenne Kara in tono beato, sprofondando nella poltrona massaggiante.
-Come mai Mon-El non è venuto?- domandò giuliva Iris.
L’espressione di Kara passò da rilassata ad affranta in un battito di ciglia:- Storia lunga e deprimente, di cui non ho voglia di parlare. Grazie per avermi permesso di portare il mio migliore amico. Moriva dalla voglia di provare il viaggio interdimensionale-.
-Figurati. Visto come sembravano in sintonia lui e Cisco?- fece allegramente la quasi signora Allen, rivolta alla donna seduta dall’altro lato della stanza.
-Certamente- mormorò Caitlin Snow prima di proporre un brindisi.
C’era qualcosa di forzato nel sorriso della metaumana, ma Felicity fu l’unica a notarlo, pertanto fu quasi sollevata quando Iris spostò il discorso su lei e Oliver. La bionda rispose distrattamente alla domanda di Iris, pensando che avrebbe dovuto parlare con Caitlin a quattr’occhi alla prima occasione.
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-Quindi possiedi poteri, e progetti costumi e gadget? Amico sei una forza!-.
-Non hai sentito il meglio: esco con una cacciatrice di taglie interdimensionale-.
-Bè non è una gara mai io frequento un’aliena-.
-Sul serio?! Magari potremmo fare un’uscita a quattro!-.
-Sarebbe una forza! Se Lyra è d’accordo, perché no?-.
-Ramon sei qui? Ti ho cercato dappertutto- fece Harry Wells entrando irato nel laboratorio della velocità, dove i due giovani si erano messi a chiacchiera quasi subito dopo essere stati presentati da Barry.
-Harry ti presento è Winn Schott , alias L’uomo nel van, alias un gran figo-.
-Un gran complimento detto da te Vibe. Felice di conoscerti Harry-.
-Piacere. Ora dì ciao al tuo nuovo amichetto Cisco, devi andare a fare i compiti… sai quegli ultimi ritocchi al siero per separare le due metà di Firestorm- fece ironico il nativo di Terra-2.
-Il dovere chiama.- sospirò il metaumano.- Dammi un minuto Winn e poi potremo andare a vedere se davvero voi di Terra-38 giocate meglio a Street Fighter-.
-Preparati a combattere e soffrire- rispose allegro l’agente del DEO, mentre Cisco veniva trascinato via dallo scienziato, con il quale aveva già cominciato un acceso battibecco.
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-Sono innamorato di Iris da quando avevo dieci anni. Come riesco a far stare tutto il mio amore in una sola promessa? Ho già scritto trentotto pagine- sospirò Barry mentre provava lo smoking.
-Fa una lettura veloce- ridacchiò il sindaco di Star City.
-E chi capirebbe?- rispose Barry sorridendo per la battuta. -Piuttosto tu e Felicity…-.
-Non credo che sia il momento adatto- lo stoppò l’arciere.- Perfino per i miei standard non è un buon perieodo-.
-E quando mai lo sarà? Ollie quelli come noi, si cacciano sempre nei guai… se hai al tuo fianco la persona che ami, è più facile tirarsene fuori-.
Francamente Oliver non aveva creduto che Barry sarebbe mai riuscito ad avere una storia con Iris, quando l’aveva conosciuta, ma se rendeva il suo amico così felice, era contento di essersi sbagliato. Tuttavia l’ingresso trafelato di Cisco e Winn, gli evitò di replicare.
-Eccoci! Siamo in ritardo?- ansimò il metaumano.
-No. Il reparto bambini, comunque è di la- fece divertito il sindaco.
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Terra-X

-Dobbiamo fare qualcosa per James- urlò una donna la cui carnagione pallida e delicata, faceva un contrasto fortissimo con i capelli corvini.- Di certo siamo ancora in tempo!-.
-Olsen conosceva i rischi. Non possiamo tentare un’azione di recupero- sospirò una ragazza coi capelli ricci neri, e la carnagione olivastra.- Lena, io lo farei anche, ma il generale non me lo permetterebbe mai-.
-Almeno lascia che ci parli…- implorò Lena. -James è suo amico… possibile che…-.
-Lo sai che non è tipo da fare favoritismi-.
-Gypsy ti supplico- mormorò disperata la mora.- Se si trattasse di Cisco tu che faresti?-.
L’espressione di Gypsy si addolcì ma prima che potesse rispondere il muro vicino alle due ragazze esplose, sparando detriti in tutte le direzioni… e in mezzo ad essi si ergeva qualcosa che le due non avrebbero mai voluto vedere: una donna vestita di nero, con indosso una maschera in tinta che le copriva completamente il volto, con i capelli ricci e biondi lunghi fino alla schiena, che fluttuava a mezz’aria.
-Non temere Luthor- fece la donna in tono secco e crudele.- Tu e Olsen non rimarrete separati per molto. Sai ha invocato a lungo il tuo nome, mentre mio marito e il suo amico lo torturavano… doveva amarti molto-.
-Maledetta!- ruggì la ragazza lanciandosi contro di lei, ignorando i richiami di Gypsy.
La donna in nero non parve affatto preoccupata, nemmeno quando la sua antagonista estrasse dalla tasca un coltello la cui lama, era composta da un materiale verde luminescente. Con una rapidità impossibile per un essere umano si scostò dalla traiettoria dell’arma, e colpì l’antagonista con un pugno sulla trachea… sfondandogliela.
Lena Luthor si accasciò a terra senza emettere un suono, mentre i suoi begli occhi verdi si chiudevano per sempre.
-Ti ucciderò per questo Overgirl!- ruggì Gypsy.
-Ci ha provato anche tuo padre, e il risultato lo puoi vedere. Non era un granchè malgrado la sua fama-.
Con un urlo di rabbia e dolore, la mora scagliò contro la bionda una raffica di energia rossa. Il colpo sembrò avere effetto… ma prima che Gypsy potesse scagliare un altro attaccò, sentì un gran dolore al petto e vide una mano coperta da un guanto nero, spuntarle dal torace.
Zoom” fece in tempo a pensare la ragazza, prima di crollare al suolo morta.
In un'altra stanza un ragazzo dai lunghi capelli neri cacciò un urlo nel percepire la vita della sua amata che si spegneva.
-SONO QUI!- urlò disperata una voce, mentre diversi soldati facevano irruzione nell’edificio sparando a più non posso. Gli occupanti della base tentarono di reagire come potevano, ma la presenza di Zoom e Overgirl, vanificò tutti i loro sforzi.
-GYPSY!- urlò disperato un uomo identico a Cisco Ramon, mentre lanciava un flusso d’energia contro alcuni soldati.
-Non puoi fare più nulla per lei!- ringhiò una mora vestita di nero.- Pensa a mettere in salvo il generale! Noi cercheremo di guadagnare tempo!-.
-Spicciati Vibe! Non possiamo perdere il generale!- urlò una bionda mentre si lanciava contro i soldati nemici.
Odiandosi per ciò che stava facendo Vibe aprì una breccia e ci saltò dentro, mentre le due donne si lanciavano contro i soldati nemici. Per qualche istante parvero perfino avere la meglio: si muovevano leggiadre in una danza mortale, e a ogni colpo andato a segno, corrispondeva un nemico in meno. Purtroppo quando due potentissimi fasci di onde sonore, le raggiunsero le due guerriere caddero a terra, cercando inutilmente di coprirsi le orecchie, ogni velleità di combattere spenta.
-Ciao sorellina- fece in tono crudele una bionda liscia, vestita di nero.- Pare che finalmente potrò ripulire la nostra famiglia, dall’onta con cui l’hai macchiata-.
La mora, cercò di ringhiare qualcosa, ma prima che potesse terminare la frase, uno shuriken le si conficcò nel collo uccidendola.
La sua compagna cacciò un urlo strozzato… un attimo prima che la sorella le sparasse in fronte.
-Una fine indolore. Più di quanto meritasse- commentò una donna dai lunghi capelli, la cui maschera ricordava un teschio.
-Purtroppo non abbiamo tempo per fare le cose come si deve- s’inserì l’uomo che aveva lanciato lo shuriken.
-Ah che soddisfazione- mormorò l’altra donna, in tono euforico. Si sarebbe detto avesse vinto una competizione importante, invece di aver ucciso sua sorella.
All’esterno due scie di luce si scontravano tra loro. Chiaramente era uno scontro tra due velocisti… ma era altrettanto chiaro che uno dei due fosse più veloce, e per quanto l’altro ci stesse mettendo tutto il suo impegno, sarebbe stato presto sopraffatto.
Poco dopo infatti Zoom, inchiodò al muro un ragazzo sulla ventina, con indosso un costume giallo e rosso.
-Tutto qui Kid Flash? D’altronde uno scarafaggio, rimane sempre uno scarafaggio, anche se veloce- commentò Zoom prima di inserire la sua mano vibrante nel petto dell’avversario.
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Terra-1

-Non ti facevo tipo da matrimonio- commentò Cisco rivolto a Mick.
-Non dico mai di no a un buffet gratis. O a un open bar- rispose in tono annoiato il piromane.
-Un tuo amico?- domandò perplesso Winn.
-Diciamo un conoscente- borbottò la controparte di Reverb.
-Ehi non ti ho rapita una volta?- chiese l’ex-criminale a Caitlin.
-Sì, ma se fossi in te, non ci proverei più- rispose secca la dottoressa, prima di dirigersi al bar. Non era dell’umore per sopportare quell’idiota. Aveva un disperato bisogno di bere.
Kara era decisamente contenta che Winn, l’avesse convinta ad accettare l’invito. Un po’ di svago e di relax non poteva farle che bene, per quanto un matrimonio, non fosse proprio ciò a cui più voleva assistere in quel momento.
-Ehi- fece Barry avvicinandosi alla Kryptoniana.- Come va?-.
-Come sempre alti e bassi- rispose Kara.-Gran bella serata, grazie per averci invitati-.
-Ci mancherebbe. Winn e Cisco sembrano andare proprio d’accordo-.
Dire che andavano d’accordo era un eufemismo: i due chiaramente brilli, ridevano e bevevano. Cisco, aveva addirittura cinto le spalle del nuovo amico con un braccio. Chiunque li avesse visti insieme quel giorno, avrebbe scommesso che quei due si conoscessero da tempo immemore… perfino Kara e Barry che li fissavano, dal piano superiore.
-Tu però non sembri allegra come lui. Se non sono indiscreto… dov’è Mon-El?-.
Continuare a evitare il discorso non avrebbe portato a nulla, perciò la bionda rispose: -Ci siamo lasciati-.
-Oh mi dispiace… cos’è successo? Sembravate una coppia così bella...-.
Kara emise una risata triste: - Semmai cosa non è successo? La fine del mondo…-.
-Vista. Tre volte-.
-… Viaggi nel tempo…-.
-Fatto. Un sacco di volte-.
-… Ha sposato un’altra- concluse Kara in tono devastato.
-Oh…- fece imbarazzato il quasi-sposo.- Questa in effetti mi manca. Mi dispiace-.
Kara sapeva che Barry non lo diceva solo per sembrare cortese, quindi decise che tanto valeva sfogarsi:- Comunque è colpa mia, continuo a dimenticare che dovrei pensare solo a essere Supergirl… ma poi la vita, trova sempre un modo per ricordarmelo-.
-Finalmente ho convinto Oliver, che è giusto che nella sua vita ci sia l’amore, devo convincere anche te?- sospirò incredulo Allen.
-Per voi è diverso. Siete umani- mormorò cupamente Kara.
-E tu cosa sei? Oltre a un’aliena-.
-Sola- sospirò la giovane Danvers, un attimo prima che Barry la stringesse in un abbraccio. Per quanto sorpresa, la ragazza ci mise poco a sciogliersi, e a ricambiare.
-Oltre a consolarmi, volevi qualcos’altro?-.
-Be’ sì- ammise il moro, mentre l’amica, sciolto l’abbraccio, si asciugava gli occhi.- Durante la nostra ultima avventura, ho scoperto che oltre ai superpoteri hai un’altra abilità… e mi chiedevo se vorresti…-.
-… Cantare al matrimonio? Certo!- rispose la nativa di Terra-38 sorridendo.
Kara non era l’unica bionda che non riusciva a godersi appieno la festa. Felicity era sempre più preoccupata per Caitlin: era quasi un quarto d’ora che la giovane Snow, non faceva altro che bere come se non ci fosse un domani. Oliver fece per dirle qualcosa, ma l’esperta di tecnologia lo ignorò puntando dritta verso la dottoressa.
-Non sei una cattiva persona- le disse a bruciapelo sedendosi affianco a lei.
-Come?- chiese perplessa la castana.
-Non sei una cattiva persona solo perché speri che Iris si rompa un tacco, e sbatta la faccia per terra- chiarì la figlia di Noah.- E lo so perché ci sono passata anch’io. Con Sara. Quando stava con Oliver. Anche se ammetto che ho pensato, che io e Barry… insomma, so che provi qualcosa per lui. E che quindi, questa non dev’essere la serata migliore della tua vita-.
-Immagino sia inutile cercare di convincerti che sto così solo perché l’ultimo matrimonio a cui sono stata era il mio- sospirò il medico. -Se penso che mi tocca fare da damigella d’onore…-.
-Potresti anche fare altro-.
-Tipo gridare “Io mi oppongo!” o “Non sposarla, ti amo!”, quando saranno all’altare?-chiese in tono amaro Caitlin, facendo attenzione a parlare a voce bassa.-Felicity le nostre vite sono folli come una serie tv d’azione, non come una commedia romantica. Otterrei solo di fare la peggior figuraccia della mia vita-.
-E quindi la tua soluzione è ubriacarti? Lo farai ogni volta che ti verrà in mente, che avresti potuto almeno dare a Barry, la possibilità di scegliere fra te Iris?-.
-E credi davvero, che avrebbe dubbi nello scegliere?-.
-Sì- fece Oliver facendo voltare di colpo le due donne.- Tu hai visto come lui guarda Iris, ma non come guarda te. Ho sempre sentito, che non ti vedeva come una compagna di team come gli altri. E per rispondere alla tua prossima domanda Felicity non mi ha detto nulla. Semplicemente hai la stessa espressione che avevo io, quando Laurel stava con Tommy-.
L’inizio del discorso di Joe evitò a Caitlin l’imbarazzo di rispondere.
A festa finita, Oliver e Felicity si offrirono di riportare a casa l’ormai completamente sbronza metaumana, visto che era già deciso che sarebbero stati ospitati lì. Fortunatamente tutti si bevvero che Caitlin aveva alzato così tanto il gomito, a causa dei ricordi del suo matrimonio di dieci minuti con Ronnie.
Messa l’amica a letto Felicity sospirò tristemente: domani a quell’ora ci sarebbe stata inevitabilmente una donna con il cuore spezzato da Barry Allen, e la giovane Smoak, poteva solo sperare che fosse quella incapace di dare al velocista una vita felice.
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Terra-X
 
-Purtroppo il capo dei ribelli è fuggito, ma siamo riusciti ad eliminare quasi tutti i loro membri più pericolosi- fece Zoom rivolto a Dark Arrow, mentre i due camminavano in un laboratorio.
-Non mi aspettavo nulla di meno da voi. E siete anche riusciti a non danneggiare le loro attrezzature. Adesso dobbiamo procedere con la missione. Avremo tempo per debellare completamente la resistenza-.
-La tecnologia dei ribelli è sbalorditiva. E’ una fortuna che li abbiate fermati- fece in tono seriamente ammirato un uomo.
-Sai farla funzionare?- si limitò a chiedere Dark Arrow.
-Certo ma occorre tempo per testarla-.
-Hai solo un giorno- ringhiò la donna volante, prima di allontanarsi.
-L’hai sentita- confermò l’arciere.
A breve la loro lotta più importante sarebbe iniziata.
 
 
 
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE

E rieccomi qui in questa riedizione, del quarto crossover. Mi è piaciuto molto, ma comunque ho desiderato farne una versione mia, in cui aggiungerò nuovi personaggi. Uno di essi è Zoom, avete già indovinato di chi si tratta?
Come avete visto, ho fatto sì che fosse Winn ad accompagnare Kara al posto di Alex. Senza offesa ma mi pare che abbia molto più senso, considerando che in fondo Barry e Winn sono amici… e poi preferisco di gran lunga, far incontrare Winn e Cisco, al flirt tra Alex e Sara. Nei prossimi capitoli cercherò di farli interagire di più
Spero davvero che questo primo capitolo, vi sia piaciuto e che vogliate lasciarmi una recensione.
A presto, e grazie per aver letto fin qui!
  
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