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Autore: L o t t i e    01/07/2019    1 recensioni
[Killing Eve]
“What do you want? Honestly. Don't be a dick.”
“Normal stuff. Nice life. Cool flat. Fun job. Someone to watch movies with.”

[800 parole] [VillanEve] [Spoiler 2x08]
Perché non riesco a smettere di pensare al finale, ho riguardato entrambe le stagioni tre volte e non credo di sopravvivere allo hiatus.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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You're mine








«Volevi che lo uccidessi io.»
«Volevo che sapessi cosa si prova», puntualizza l'altra. «Com'è stato?»
«Bagnato.»
Villanelle ride, riconoscendo un po' se stessa nell'uso di quell'aggettivo: impersonale, distaccato. Bagnato. Come potrebbe essere la pioggia, il getto della doccia, o il sangue - non importa. «Sono fiera di te.»
«Fiera?»
«Sì. Siamo al sicuro adesso, grazie a te
«Cosa intendi?»
«Quel che è successo oggi farà arrabbiare un po' di persone», cambia argomento e si avvicina a Eve. «Ma noi sappiamo badare a noi stesse, vero?»
Però Eve scosta la mano di Villanelle, cammina via. «Me ne torno a casa.»
«Cosa?»
«Devo tornare a casa.»
Di nuovo, la risata di Villanelle echeggia tra quelle rovine desolate. «Eve, non puoi tornare a casa.»
«Sì, che posso.»
«Parliamone.»
«No.»
«Stai rovinando l'atmosfera.»
«Ma cosa credi che stiamo facendo?», sbotta Eve.
Il viso di Villanelle è inespressivo, un attimo, deglutisce - tiene sotto controllo la rabbia, perché questo, tutto ciò è fin troppo familiare. Scuote lievemente il capo, si ripete che questa è Eve, non Anna. «Cosa? Credo che noi...» e si avvicina, tenta di raggiungerla, di toccare il suo viso. Ma la mano di Eve la scaccia bruscamente.
«Tu credi che noi cosa? Diventeremo come Bonnie e Clyde? In giro a fare stragi, a tagliare gole?»
«Smettila.»
Perché no, non è vero, lei non vuole quello. Vuole la normalità, qualcuno che guardi i film insieme a lei, ma anche qualcuno che condivida l'oscurità che si porta dentro. Qualcuno di cui può fidarsi quando c'è da uccidere quando necessario. Qualcuno che non si scusi con l'uomo che sta facendo a pezzi e abbia un attacco di panico. Vuole la normalità, niente stragi o gole tagliate.
«Tu vuoi che io sia un rottame. Tu vuoi che io abbia paura.» E davvero, Villanelle non riesce a comprendere quelle parole. Perché lei vuole che Eve sia composta e controllata. Vuole che lei sia fredda, scaltra.
Forse... forse è Eve stessa che vuole essere un rottame e spaventata. Vorrebbe esserlo. Perché dopo l'iniziale shock di aver ucciso una persona, Eve non ha provato nulla - rimorso o altro. Perché ha impiegato tutta la sua vita a trattenersi, ha combattuto per tenere al suo posto quell'oscurità, eppure ha mollato la presa quando ha temuto che Raymond avrebbe ucciso Villanelle, quando ha temuto che qualcun altro gliel'avrebbe portata via.
Solo per scoprire di essere stata manipolata da Villanelle. «Ma adesso sono come te.» E Villanelle indietreggia. «Non ho paura di niente. Come volevi tu.»
«Come volevi tu!» Urla l'altra, il viso contro quello di Eve. Villanelle ha abbandonato tutto ciò che le restava per lei. Quando ha visto Eve in difficoltà, cercare di tenere ciò che era veramente in una scatola, ha allungato una mano per aiutarla. Perché non sarebbe mai stata capace di farcela da sola, è Villanelle ne era consapevole. «Questo è quello che volevi tu...» quindi ripete in un sussurro, pregandola quasi di riconoscere la realtà dei fatti. Ma Eve non è pronta, sfugge ancora una volta al tocco di Villanelle e si allontana. «No, Eve. Eve, aspetta. Perché stai facendo così?», domanda esasperata, la paura di perderla. Non le resta che giocare la sua ultima carta in un attimo di disperazione. «Tu mi ami.»
«No», il tono di Eve è incredulo; come potrebbe amarla dopo che Villanelle l'ha manipolata?
«Ti amo.»
Un altro “no”, stavolta brusco, forzato, perché se l'amasse davvero - non l'avrebbe usata in quel modo.
«Sì, invece.»
«Non sai che cosa sia l'amore», sentenzia. Ed è chiaro ciò che intende: non sai cosa sia l'amore perché sei una “psicopatica”, non puoi provare certe cose, non essere stupida. Sa di aver toccato un tasto dolente.
«Sì, invece», rimarca Villanelle. «Tu sei mia.» Il sipario cala, pesante, come se fosse tessuto in ferro: lo sguardo di Villanelle si fa distante, distaccato, freddo.
«No.»
«Lo sei! Eve!», ma Eve indietreggia ancora. Il silenzio le avvolge, si osservano. «Pensavo fossi speciale», le confessa.
«Mi dispiace deluderti», risponde Eve con voce rotta, perché davvero lo è. Perché avrebbe davvero voluto tutto questo, ma non in quel modo. Non con l'inganno. Quindi si volta, decisa ad andarsene.
Villanelle è inespressiva mentre alza il braccio. Mira. Si tiene pronta, ma non spara subito, non riesce a farlo neanche con quella barriera di indifferenza che si è costruita attorno, non finché non capisce che Eve la sta rifiutando sul serio. Allora preme il grilletto e spara. Non per uccidere, ma per dare prova di qualcosa, vuole che quel proiettile raggiunga il fianco di Eve. Vuole che lei colga il messaggio e può farlo solo così, perché nonostante quei fuggenti attimi di intimità, il loro amore - e le sue manifestazioni - è violento e sconsiderato. Il loro amore è paura, passione, tensione.
E per qualcuno che si ama, si fanno cose folli.














deliri note dell'autrice:
𝖾𝗁? 𝖽𝗂𝗍𝖾 𝖼𝗁𝖾 𝗇𝗈𝗇 𝗂𝗆𝗉𝗈𝗋𝗍𝖺𝗏𝖺 𝖺 𝗇𝖾𝗌𝗌𝗎𝗇𝗈 𝖼𝗁𝖾 𝗋𝗂𝗌𝖼𝗋𝗂𝗏𝖾𝗌𝗌𝗂 𝗊𝗎𝖾𝗌𝗍𝖺 𝗌𝖼𝖾𝗇𝖺 𝖻𝗎𝗍𝗍𝖺𝗇𝖽𝗈𝖼𝗂 𝖽𝖾𝗇𝗍𝗋𝗈 𝗎𝗇𝖺 𝗏𝖺𝗀𝗈𝗇𝖺𝗍𝖺 𝖽𝗂 𝖿𝖾𝖾𝗅𝗌 𝖺𝗇𝖼𝗁𝖾 𝗉𝖾𝗋𝖼𝗁é 𝗇𝗈𝗇 𝖼'è 𝖺𝗇𝖼𝗈𝗋𝖺 𝗎𝗇𝖺 𝗌𝖾𝗓𝗂𝗈𝗇𝖾 𝖽𝗂 𝖪𝗂𝗅𝗅𝗂𝗇𝗀 𝖤𝗏𝖾 𝗌𝗎 𝖤𝖥𝖯? (...)
𝗃𝗈𝗄𝖾𝗌 𝖺𝗌𝗂𝖽𝖾, 𝗇𝗈𝗇 𝗇𝖾 𝗁𝗈 𝗉𝗈𝗍𝗎𝗍𝗈 𝖿𝖺𝗋𝖾 𝖺 𝗆𝖾𝗇𝗈, 𝗊𝗎𝖾𝗌𝗍𝖺 𝗌𝖾𝗋𝗂𝖾 𝗌𝗂 𝗌𝗍𝖺 𝗉𝗋𝖾𝗇𝖽𝖾𝗇𝖽𝗈 𝗅𝖺 𝗆𝗂𝖺 𝗏𝗂𝗍𝖺 𝗏𝗂 𝖽𝗂𝖼𝗈. 𝖾 𝗈𝗇𝖾𝗌𝗍𝖺𝗆𝖾𝗇𝗍𝖾 𝗆𝗂 𝖿𝖺𝗋𝖾𝗂 𝗎𝖼𝖼𝗂𝖽𝖾𝗋𝖾 𝖽𝖺 𝖵𝗂𝗅𝗅𝖺𝗇𝖾𝗅𝗅𝖾 𝖺𝗇𝖼𝗁𝖾 𝖺𝖽𝖾𝗌𝗌𝗈. 𝗉𝗈𝗌𝗌𝗈 𝖺𝗉𝗉𝗋𝗈𝖿𝗂𝗍𝗍𝖺𝗋𝖾 𝖽𝗂 𝗊𝗎𝖾𝗌𝗍𝗈 𝗆𝗂𝗈 𝖺𝗇𝗀𝗈𝗅𝗂𝗇𝗈 𝗉𝖾𝗋 𝖽𝗂𝗋𝖾 𝗊𝗎𝖺𝗇𝗍𝗈 𝗆𝗂 𝗁𝖺 𝖽𝖺𝗍𝗈 𝖿𝖺𝗌𝗍𝗂𝖽𝗂𝗈 𝖤𝗏𝖾 𝖼𝗈𝗇 𝗊𝗎𝖾𝗅 “𝗒𝖮𝗎 𝖽𝖮𝖭’𝗍 𝖴𝗇𝖣𝖤𝗋𝖲𝗍𝖺𝖭𝖽 𝗐𝖧𝖺𝗍 𝗍𝗁𝖠𝗍 𝗂𝖲”? 𝗏𝗈𝗀𝗅𝗂𝗈 𝗉𝗋𝖾𝖼𝗂𝗌𝖺𝗋𝖾 𝖼𝗁𝖾 𝖺 𝗆𝗂𝗈 𝗉𝖺𝗋𝖾𝗋𝖾 𝗂 𝗌𝖾𝗇𝗍𝗂𝗆𝖾𝗇𝗍𝗂 𝖽𝗂 𝖾𝗇𝗍𝗋𝖺𝗆𝖻𝖾 𝗌𝗈𝗇𝗈 𝗏𝖺𝗅𝗂𝖽𝗂 (𝗅'𝖺𝗆𝗈𝗋𝖾 𝖽𝗂 𝖵 𝖾 𝗅𝖺 𝗋𝖺𝖻𝖻𝗂𝖺 𝖽𝗂 𝖤𝗏𝖾 𝗇𝖾𝗅𝗅'𝖾𝗌𝗌𝖾𝗋𝖾 𝗌𝗍𝖺𝗍𝖺 𝗆𝖺𝗇𝗂𝗉𝗈𝗅𝖺𝗍𝖺); 𝖼𝗂ò 𝖼𝗁𝖾 𝗏𝗈𝗀𝗅𝗂𝗈 𝖽𝗂𝗋𝖾 è 𝖼𝗁𝖾 𝗉𝖾𝗋 𝗊𝗎𝖺𝗇𝗍𝗈 𝗆𝗂 𝗋𝗂𝗀𝗎𝖺𝗋𝖽𝖺 𝗇𝗈𝗇 𝖾𝗌𝗂𝗌𝗍𝖾 𝗎𝗇 𝗆𝗈𝖽𝗈 𝗌𝗍𝖺𝗇𝖽𝖺𝗋𝖽 𝖽𝗂 𝖺𝗆𝖺𝗋𝖾, 𝗊𝗎𝗂𝗇𝖽𝗂 𝖤𝗏𝖾 𝗇𝗈𝗇 𝗁𝖺 𝖽𝗂𝗋𝗂𝗍𝗍𝗈 𝖽𝗂 𝗌𝗆𝗂𝗇𝗎𝗂𝗋𝖾 𝗅𝖾 𝖾𝗆𝗈𝗓𝗂𝗈𝗇𝗂 𝖽𝗂 𝖵.
𝗅𝖾 𝖾𝗆𝗈𝗓𝗂𝗈𝗇𝗂 𝗌𝗈𝗇𝗈 𝖽𝖾𝗂 𝖼𝗈𝗇𝖼𝖾𝗍𝗍𝗂 𝖼𝗈𝗆𝗉𝗅𝖾𝗌𝗌𝗂 𝖾 𝗎𝗇𝗂𝖼𝗂, 𝗍𝗋𝖺 𝗅'𝖺𝗅𝗍𝗋𝗈 𝗁𝖺 𝗌𝖾𝗇𝗌𝗈 𝖼𝗁𝖾 𝖵𝗂𝗅𝗅𝖺𝗇𝖾𝗅𝗅𝖾 𝗉𝖾𝗇𝗌𝗂 𝖼𝗁𝖾 𝗅'𝖺𝗆𝗈𝗋𝖾 𝗌𝗂𝖺 𝗊𝗎𝖺𝗅𝖼𝗈𝗌𝖺 𝗅𝖾𝗀𝖺𝗍𝗈 𝖺𝗅𝗅𝖺 𝗉𝗈𝗌𝗌𝖾𝗌𝗌𝗂𝗈𝗇𝖾 𝖽𝗂 𝗎𝗇𝖺 𝗉𝖾𝗋𝗌𝗈𝗇𝖺 𝗏𝗂𝗌𝗍𝗈 𝖼𝗁𝖾 𝗇𝗈𝗇 𝗁𝖺 𝗆𝖺𝗂 𝗉𝗋𝗈𝗏𝖺𝗍𝗈 𝖽𝖾𝗅𝗅𝖺 𝗀𝖾𝗇𝗎𝗂𝗇𝖺 𝖺𝖿𝖿𝖾𝗓𝗂𝗈𝗇𝖾 𝗉𝖾𝗋 𝗊𝗎𝖺𝗅𝖼𝗎𝗇𝗈 (𝗉𝖾𝗋 𝗊𝗎𝖺𝗇𝗍𝗈 𝗇𝖾 𝗌𝖺𝗉𝗉𝗂𝖺𝗆𝗈). 𝖵𝗂𝗅𝗅𝖺𝗇𝖾𝗅𝗅𝖾 𝖺𝖽𝗈𝗋𝖺 𝗉𝗈𝗌𝗌𝖾𝖽𝖾𝗋𝖾 𝗍𝗎𝗍𝗍𝗈 𝖼𝗂ò 𝖼𝗁𝖾 𝗅𝖾 𝖿𝖺𝖼𝖼𝗂𝖺 𝗉𝗋𝗈𝗏𝖺𝗋𝖾 𝗊𝗎𝖺𝗅𝖼𝗈𝗌𝖺 𝖾 𝗌𝖾𝖼𝗈𝗇𝖽𝗈 𝗊𝗎𝖾𝗌𝗍𝖺 𝗅𝗈𝗀𝗂𝖼𝖺 è 𝗈𝗏𝗏𝗂𝗈 𝖼𝗁𝖾 𝗏𝗈𝗀𝗅𝗂𝖺 𝗉𝗈𝗌𝗌𝖾𝖽𝖾𝗋𝖾 𝖤𝗏𝖾, 𝗇𝗈𝗇 𝗉𝖾𝗋𝖼𝗁é 𝗅𝖺 𝗏𝗈𝗀𝗅𝗂𝖺 𝖼𝗈𝗆𝖾 𝗎𝗇 𝗈𝗀𝗀𝖾𝗍𝗍𝗈, 𝗆𝖺 𝗉𝖾𝗋𝖼𝗁é 𝗊𝗎𝖾𝗌𝗍𝖺 è 𝗅𝖺 𝖼𝗈𝗆𝗉𝗋𝖾𝗇𝗌𝗂𝗈𝗇𝖾 𝖼𝗁𝖾 𝗅𝖾𝗂 𝗁𝖺 𝖽𝗂 "𝖺𝗆𝗈𝗋𝖾". 𝖽𝗈𝗉𝗈𝗍𝗎𝗍𝗍𝗈 𝗎𝗇𝗈 𝖽𝖾𝗂 𝗍𝗋𝖺𝗍𝗍𝗂 𝖽𝖾𝗅𝗅𝖾 𝗉𝖾𝗋𝗌𝗈𝗇𝖾 𝖼𝗈𝗇 𝗅'𝖠𝖲𝖯𝖣 è 𝗅'𝗂𝗇𝖺𝖻𝗂𝗅𝗂𝗍à 𝖽𝗂 𝗉𝗋𝗈𝗏𝖺𝗋𝖾, 𝗂𝖽𝖾𝗇𝗍𝗂𝖿𝗂𝖼𝖺𝗋𝖾 𝖾/𝗈 𝖼𝗈𝗆𝗎𝗇𝗂𝖼𝖺𝗋𝖾 𝗂𝗇 𝗆𝗈𝖽𝗈 𝖺𝖽𝖾𝗀𝗎𝖺𝗍𝗈 𝗅𝖾 𝖾𝗆𝗈𝗓𝗂𝗈𝗇𝗂. 𝗂𝗇 𝖼𝗈𝗇𝖼𝗅𝗎𝗌𝗂𝗈𝗇𝖾 𝗉𝖾𝗇𝗌𝗈 𝖽𝖺𝗏𝗏𝖾𝗋𝗈 𝖼𝗁𝖾 𝖵 𝖺𝗆𝗂 𝖤𝗏𝖾, 𝗆𝖺 𝗇𝗈𝗇 𝗌𝖺 𝖼𝗈𝗆𝖾 𝖾𝗌𝗉𝗋𝗂𝗆𝖾𝗋𝖾 𝗊𝗎𝖾𝗌𝗍𝗈 𝖺𝗆𝗈𝗋𝖾 𝗂𝗇 𝗆𝗈𝖽𝗈 𝖺𝗉𝗉𝗋𝗈𝗉𝗂𝖺𝗍𝗈.
𝖽𝖾𝗍𝗍𝗈 𝗊𝗎𝖾𝗌𝗍𝗈, 𝗊𝗎𝖺𝗅𝗌𝗂𝖺𝗌𝗂 𝖼𝗈𝗌𝖺 𝖺𝗍𝗍𝖾𝗇𝖽𝖺 𝗅𝖺 𝖵𝗂𝗅𝗅𝖺𝗇𝖤𝗏𝖾 𝗇𝖾𝗅𝗅𝖺 𝗍𝖾𝗋𝗓𝖺 𝗌𝗍𝖺𝗀𝗂𝗈𝗇𝖾 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘯𝘵𝘢, 𝗂𝗇 𝗉𝗂ù 𝗆𝗂 𝖿𝖺𝗋𝖾𝖻𝖻𝖾 𝗎𝗇 𝗌𝖺𝖼𝖼𝗈 𝗉𝗂𝖺𝖼𝖾𝗋𝖾 𝖼𝗈𝗇𝗈𝗌𝖼𝖾𝗋𝖾 𝖺𝗇𝖼𝗁𝖾 𝗂𝗅 𝗉𝖺𝗋𝖾𝗋𝖾 𝖽𝗂 𝗊𝗎𝖺𝗅𝖼𝗎𝗇 𝖺𝗅𝗍𝗋𝗈.
𝗂𝗇 𝖼𝗈𝗇𝖼𝗅𝗎𝗌𝗂𝗈𝗇𝖾 𝗌𝗉𝖾𝗋𝗈 𝖼𝗁𝖾 𝗊𝗎𝖾𝗌𝗍𝖺 𝗉𝗂𝖼𝖼𝗈𝗅𝖺 𝗈𝗇𝖾-𝗌𝗁𝗈𝗍 𝗌𝗂𝖺 𝗌𝗍𝖺𝗍𝖺 𝗀𝗋𝖺𝖽𝗂𝗍𝖺. :𝟥𝖼




  
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