Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |      
Autore: whitewolfa    02/07/2019    2 recensioni
❝ Il mannaro che inala l’odore della donna pare esserne confuso: essa non profuma di frittelle e non sembra essere la proba fanciulla. Una fragranza particolare di sottobosco inebria l’essere che la scruta, così vivida da reprimere le intenzioni malevoli della creatura. [...] ❞
Genere: Fantasy, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
𝓦𝓱𝓲𝓽𝓮 𝓦𝓸𝓵𝓯 & 𝓛𝔂𝓬𝓪𝓷.

Era come se la luna volesse cedere il proprio smalto alle tenebre, nonché quel sorriso nella sua macabra apparenza risplendesse talmente tanto da sorgere come argento fra le labbra morbide e vellutate, piene come succose ciliegie dall’intenso profumo. La madreperla sfavilla, ma il dolce sapore che comporta il suono di una candida voce è momentaneamente assente. Tortuose si muovono le dita che intendono sfiorare il muso di un licantropo affamato. Ella tace, mentre tutto riposa nella quiete di un autunno dormiente. Sono le foglie a ravvivare morti colori: scendono lente dalle tonalità di corallo adornando abbandonati sentieri flebilmente visibili e si congiungono al cappuccio vermiglio che ricopre lo sguardo acquamarina della donna… le sue ciocche dorate cascano nitide come filamenti di paglia ed il sole che lentamente cala ne illumina chiari pigmenti.
Il mannaro che inala l’odore della donna pare esserne confuso: essa non profuma di frittelle e non sembra essere la proba fanciulla. Una fragranza particolare di sottobosco inebria l’essere che la scruta, così vivida da reprimere le intenzioni malevoli della creatura. 

«𝘊𝘰𝘭𝘦𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘦𝘳𝘤𝘩𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘪 𝘢𝘥𝘥𝘦𝘯𝘵𝘳𝘦𝘳𝘢̀ 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘴𝘦𝘯𝘵𝘪𝘦𝘳𝘪.»

E’ la donna misteriosa a togliere ogni dubbio all’enorme lupo dinanzi. Il suo sorriso assume tratti più dolci, offrendogli il cestino contenente ancora le vivande che hanno lo stesso odore di un’accogliente dimora. Cautamente lo adagia sopra la terra, inclinando appena il capo nell’osservare colui che considera benevolo. Contempla le sue iridi ambrate, mentre le dita affondano nel manto grigio, accarezzandolo con leggerezza ed esso, incuriosito da quel movimento, si avvicina leggermente, scostando il poderoso muso verso di ella. Familiare risulta essere la bionda che non teme alcun male. 

Le vesti che appartenevano all’esile fanciulla ancora restano impregnate del profumo che si percepisce nell’affetto donato da una madre ai propri figli, eppure il lycan fiuta nuovamente l’essenza della foresta, di un manto che riserva ancora l’aroma delle piogge autunnali e dell’umido terriccio che vi permane al di sopra e si concede all’ascolto del timbro acuto e melodico di una fiabesca voce femminile. Il mantello rubino nasconde i lineamenti del gentil sesso, la quale si appropinqua alla creatura, permettendo al contatto con la propria epidermide diafana di consistere nelle sue parole, nel suo richiamo. Il lupo poi comprende: essa non è del tutto differente alla propria natura, ma nata in simili sentieri e con un manto splendente al pari della candida pelle: pura ed eterea lupa albina. 

𝒮𝒸𝑒𝓃𝒹𝑒 𝓁𝒶 𝓃𝑜𝓉𝓉𝑒...

Lo stesso candore che dimorava fra le labbra della lupa adesso rifulge nell’etere nelle mere sembianze dell’astro notturno. Sfumano le tenebre l’empireo e tinteggiano distorti rami la notte nell’orlo di quel vivido ritratto. S’infittiscono le nubi mentre la luna scivola sulle creature della notte. 

‘’𝘉𝘦𝘯 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘶𝘳𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘳𝘢𝘻𝘪𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘭𝘮𝘦𝘳𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘭’𝘰𝘴𝘤𝘶𝘳𝘪𝘵𝘢̀ 𝘦 𝘯𝘦𝘳𝘪 𝘤𝘰𝘳𝘷𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘱𝘦𝘤𝘦 𝘴𝘪 𝘴𝘢𝘻𝘪𝘦𝘳𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘪 𝘳𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘰𝘳𝘮𝘢𝘪 𝘥𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪𝘤𝘢𝘵𝘪…’’
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: whitewolfa