In
questo mondo, molte scelte determinano non soltanto la nostra vita, ma
anche quelle
di coloro che ci stanno attorno. Alcune hanno effetti positivi. Altre,
invece,
portano solo dolore e disperazione. Questo è il caso dei nostri due
protagonisti. Erano stati amanti sfortunati e avevano condiviso un
legame che
non aveva eguali. Questo perché appartenevano a due specie distinte di
mammiferi. Ma un giorno, capitò qualcosa che aveva provocato una
profonda
spaccatura fra i due. Entrambi dovettero compiere scelte difficili che
li avevano
fatti separare. Entrambi non hanno provato altro che dolore e
solitudine. Una
di loro era stata abbastanza fortunata da trovare una nuova felicità,
ma avrebbe
dovuto pagare le conseguenze delle proprie azioni. Questa è la loro
storia.
Capitolo
I
Una
coniglietta dal manto grigio camminava da sola per le strade di
Zootropolis.
Indossava una semplice camicia rosa a quadri e un paio di jeans. Mentre
andava
per la propria strada, il suo volto non trasmetteva alcuna emozione. Il
suo
nome era Judy Hopps. Una volta era conosciuta come la coniglietta
allegra e
ottimista che aveva salvato la città, ma quei giorni erano ormai
lontani. La
sua destinazione era il cimitero di Ligerworth, poco fuori città. Si
fermò
davanti al cancello d’ingresso per qualche istante prima di varcarne la
soglia.
In quel frangente, ricordò la feroce discussione che aveva avuto con i
suoi
genitori.
“Essere
innamorati e vivere con una volpe è una cosa, ma… un aborto?!”
“Judy,
i conigli non abortiscono. Non posso credere
che tu abbia fatto una cosa simile.”
“È
stata una mia scelta e l’ho sostenuta fino
in fondo.”
“Come
puoi dirlo? Non è una questione che puoi liquidare
in modo così superficiale.”
“E
poi perché ci hai mentito su una cosa del
genere?”
“Non
vi ho mentito. È solo che… non ve l’ho detto.
Sapevo che non avreste capito.”
“Oh,
abbiamo capito benissimo. Hai ucciso il
nostro nipotino per la tua carriera.”
“Andatevene!
Fuori! Non m’importa se siete i miei
genitori! Volete solo controllare la mia vita! Non voglio vedervi mai
più!”
“…”
“Guarda
cos’hai fatto. Hai fatto piangere la mamma.
Benissimo! Ce ne andremo. Eri il nostro orgoglio, Judy. Ma ora mi
chiedo… che
cosa abbiamo fatto di male per meritarci una figlia come te?”
Quella
era stata l’ultima conversazione che Judy aveva
avuto con Bonnie e Stu. Ma… non era stata l’unica di quel tipo. Anche
il suo
collega Benjamin Clawhauser era in collera con lei. Judy aveva tenuto
tutti
all’oscuro in merito alla questione dell’aborto. Ma un giorno, la
verità era
venuta a galla.
“Questo
è il motivo per cui Nick se n’è
andato?! Come hai potuto nasconderci questa storia?!”
“Io…
non ho potuto dirvela.”
“Noi
eravamo dalla tua parte. Ci
fidavamo di te e non abbiamo neppure ascoltato la versione di Nick. Ora
che hai
detto la verità, avremmo dovuto stare dalla sua parte.”
“Ma
lui…”
“Io…
tifavo per voi. Speravo che tu e
Nick vi sposaste e che aveste avuto dei cuccioli. Ma tu, a
quanto pare,
non lo volevi e quello che hai fatto ne è la prova.”
“L’ho
fatto per la mia carriera. Per il Corpo
di Polizia di Zootropolis.”
“Cosa?
Mi stai forse dicendo che noi avremmo
fatto lo stesso?”
“Non
è questo che intendevo…”
“Non
voglio ascoltarti. Quello che hai fatto e come ti
sei comportata con noi… tu mi disgusti. Pensavo che avremmo
potuto
fidarci di te.”
“Clawhauser!
Ben!”
“Non
ci provare! Non intendo restare nello stesso
edificio con te… neppure nella stessa stanza.”
Clawhauser
non era stato il solo a trovarsi coinvolto
nella discussione. Anche gli altri agenti avevano saputo la notizia.
Tutti
guardavano Judy con occhi carichi di amarezza e disgusto. Per lei
quegli
sguardi sembrarono persino più truci rispetto a quelli che aveva
ricevuto quando
aveva messo zampa per la prima volta in centrale.
La
situazione si aggravò ulteriormente quando fu
convocata per un colloquio nell’ufficio del capitano Bogo.
“Sospesa
dal servizio?! Perché, signore?”
“Se
proprio vuoi saperlo, per aver nascosto la verità
sulla questione e aver creato scompiglio nel mio distretto. Aver perso
Wilde
può essere stata una cosa da poco, ma ora molti dei miei migliori
agenti sono
in attesa di trasferimento perché non vogliono avere nulla a che fare
con te.”
“Capitano,
lei capisce perché ho fatto quello che ho
fatto, vero? La mia situazione era diversa rispetto a quella
degli altri
mammiferi. E poi, l’ho fatto per non vedere la mia carriera andare in
fumo.”
“Non
è questo il… senti, Hopps! Questo lavoro dà e
toglie. Io sarò pure il capo della polizia, ma ho dovuto sopportare
molti
sacrifici. Non ho una moglie con la quale invecchiare e neppure dei
figli ai
quali trasmettere ciò che ho imparato nella vita. Pensi davvero che non
volessi costruirmi una famiglia? Tu puoi anche aver fatto quello che
hai fatto
per la tua carriera, ma il prezzo da pagare sarà molto alto. Sono stato
chiaro?”
“…”
“Ti
sei guadagnata un mese di sospensione.”
“Cosa?!
Lei non può…”
“Solo
per questo, i mesi saranno due… e puoi
dire addio alla tua promozione.”
“Ma,
capitano…”
“Silenzio!
Niente ma! Non dire altro. Ora fuori di qui,
prima che tu mi costringa a prendere provvedimenti più severi.”
“Io…
volevo soltanto che voi mi capiste. Che vi
fidaste di me.”
“La
fiducia va guadagnata, Hopps. Con le tue
azioni eroiche, lo avevi fatto tempo fa. Ma adesso, dopo che ci hai
nascosto la
verità su di te e Wilde, dovrai ricominciare daccapo per ottenerla di
nuovo. Soprattutto
la mia.”
Judy
aveva così perso la fiducia dei suoi stessi
colleghi, era stata sospesa e non aveva ottenuto l’agognata promozione
a
tenente. La sua vita, un tempo felice, stava andando a rotoli a causa
di quello
che aveva fatto. Era convinta di aver fatto la cosa più giusta, ma ora
stava cominciando
a nutrire dei dubbi.
Infine,
si fermò davanti a una delle lapidi. Mentre
s’inginocchiava e guardava verso quella stessa lapide, aveva un’aria
molto
triste. Cominciò a parlare.
“Ehi,”
esclamò “scusami se non ti ho fatto visita in
questo periodo. Sono successe… molte cose.” Judy inspirò
profondamente e
cercò di mantenere un contegno. “Io… ho fatto le mie scelte e
ci stavo
bene. Pensavo che se tu fossi stata al mio fianco, tutto
sarebbe andato
per il meglio. Ma ora…” Judy iniziò a singhiozzare “… non ho più nulla”
le
lacrime continuarono a scorrere mentre si copriva gli occhi con le
zampe. “Perché?
Che cosa ho fatto di male? Quello che mi sta succedendo è forse
una
specie di punizione? Se è così, è una cosa straziante.”
Mentre
Judy continuava a piangere, non si accorse che
qualcuno la stava osservando da lontano. La figura misteriosa si
diresse verso
di lei e si fermò a pochi passi di distanza. A quel punto, le rivolse
la
parola.
“Judy…”
disse una voce maschile.
Judy
smise di piangere e drizzò in alto le orecchie.
Conosceva quella voce e sapeva a chi apparteneva. Si girò e vide una
volpe che
indossava una camicia blu, una cravatta rossa e dei pantaloni beige.
Era il suo
ex-collega, nonché il secondo eroe di Zootropolis: Nick Wilde. Nick
aveva
un’espressione vuota mentre osservava la coniglietta.
“Mi
dispiace, Judy. Non ho potuto farti quel favore
che mi avevi chiesto.” disse infine.
“Nick…” esclamò Judy.
Note
dell’autore: Un
caro saluto a
tutti voi!
Permettetemi
di presentarmi: il mio nome è Dario e
sono un grande appassionato del film Zootropolis. Per questa
ragione, ho
deciso di fare il mio “esordio” ufficiale nel fandom con questa
fanfiction
intitolata La via del perdono. Debbo tuttavia inserire alcune
delucidazioni a riguardo.
Innanzitutto,
questa storia non è
farina del mio sacco. Si tratta della traduzione di una fanfiction
intitolata Zootopia:
True Forgiviness, scritta in inglese a opera di Dizzie HamHam
Writer, il
quale mi ha concesso il permesso di pubblicare la mia traduzione della
sua
storia.
Se
vi state chiedendo perché mai abbia deciso di fare
una cosa del genere, sarò ben felice di rispondervi. Credo che abbiate
avuto
modo di leggere I Will Survive e Born To Be Alive, due
storie a
fumetti realizzate dall’artista brasiliano William Borba; ebbene, sono
due
storie realizzate in maniera a dir poco magistrale sul piano
prettamente
stilistico, mentre a livello di trama… beh, posso solo affermare che
hanno
creato scalpore all’interno del fandom, sia per le tematiche trattate
sia per
il modo in cui l’autore ha caratterizzato Nick Wilde e Judy Hopps.
L’autore
della fanfiction originale ha così deciso di fornire ai lettori la sua
personale e ideale conclusione delle vicende raccontate nelle storie a
fumetti
sopraccitate e, a tal proposito, mi sono impegnato a tradurre in
italiano la
sua storia per far sì che anche voi possiate conoscerla e apprezzarla
come è
successo a me.
Vi
lascio una serie di link utili:
Capitolo
I di Zootopia: True Forgiviness: https://www.fanfiction.net/s/13258091/1/Zootopia-True-Forgiviness
Permesso
dell’autore: https://www.fanfiction.net/pm2/post.php?rid=261359278#last
Pagina
1 di I Will Survive (in lingua inglese):
https://www.deviantart.com/borba/art/I-Will-Survive-01-669500569
Pagina
1 di Born To Be Alive (in lingua
inglese): https://www.deviantart.com/borba/art/Born-To-Be-Alive-01-766176628
Questo
è quanto. Scusatemi se vi ho annoiato e vi
ringrazio per l’attenzione. Buona lettura!