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Autore: Shakethatangstforme    04/07/2019    1 recensioni
Per il sedicesimo compleanno, un giovane Steve Rogers riceve la proposta di festeggiare fuori il proprio compleanno.
Poco più che una flashfic, il mio contributo per augurare un buon compleanno al grande Steve Rogers.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Steve Rogers
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La mattina del 4 luglio 1934, al solito, Steve si svegliò con il profumo di torta di mele che permeava il piccolo appartamento dei Rogers, si era svegliato salutato dal caloroso sorriso di sua madre, un bacio sulla guancia e “Tanti auguri, mio piccolo angelo”. Sarah si sforzava davvero tanto per rendere diverso il giorno del compleanno di Steve, riuscendo in qualche modo a preparare un pranzo diverso, buono e relativamente abbondante nonostante la stanchezza del lavoro e la scarsezza di denaro.
Mentre, poi, Sarah si dedicava a pulire i piatti, Steve, seduto sul tavolo, decideva di disegnarla – continuando anche quando lei, rammaricandosi, ammetteva di dover tornare a lavoro. A Steve non interessava, quel poco che avevano avuto, la piccola torta, persino la fetta lasciata per Bucky, era più che abbastanza.
Nel tardo pomeriggio, come ogni anno, Bucky si presentava a casa sua, il sorriso smagliante (e ammiccante), mentre entrava a casa di Steve senza ormai aspettare più l’invito. Ciò che fu diverso, però, era Bucky che propose: “Questa sera ti porto fuori”.
Steve rimase per qualche istante perplesso, non erano mai usciti il giorno del compleanno di Steve – certo, erano piccoli, prima, ma Bucky non l’aveva mai proposto. “Come prego?”
“Andiamo, amico, è il tuo compleanno! Ti sto invitando a uscire con me e festeggiare”.
“Hai organizzato qualche appuntamento...?”, chiese vagamente Steve. Non sarebbe stata di certo la prima volta che Bucky gli proponeva questa o quella ragazza con cui uscire, sicuramente tra i due è lui quello col carisma adatto al flirt. E Steve pensava che fosse anche parecchio bravo, neanche lui sarebbe riuscito a resistere a Bucky in quel modo – sebbene sapesse che non era il più appropriato dei pensieri, quello, non poteva fare a meno di pensarlo.
Bucky comunque sembrò oltraggiato dalla domanda, come se Steve avesse insinuato la più stupida delle cose e non qualcosa che era effettivamente successa nel passato.
“No, Stevie, pensavo a noi due, è il tuo compleanno”. Come se quello fosse abbastanza come giustificazione. E in un certo senso per Steve lo era. Infatti accetta senza pensarci due volte, come si può dire di no a una serata con Bucky?
 
Steve non seppe mai come, ma Bucky riuscì a trovare due birre per loro, rifiutando categoricamente i soldi per farsi ripagare, la torta di Sarah è più che abbastanza, Stevie.
Bucky non lo sapeva, ma sentirsi chiamato “Stevie”, rendeva le gambe al ragazzo più molli di quanto non fosse appropriato. Bucky portò Steve sulla costa, controllando decisamente troppo spesso l’orologio.
Steve ne comprese il motivo quando, prima di potersi sedere, l’amico gli coprì gli occhi con le mani, fino a quando nel cielo risuonarono i tipici rumori dei fuochi d’artificio.
“Guarda, Stevie, sono per te”, fu un sussurro contro il proprio orecchio.
“Sono abbastanza sicuro che non è così, Buck”, rispose, girando la testa, incontrando un sorriso storto sulle labbra dell’altro.
“Nah, il tuo compleanno è decisamente più importante di quello dell’America”.
 
I fuochi d’artificio non erano abbastanza forti per coprire la risata di Steve, perché quella era l’unica cosa che Bucky Barnes riuscì a sentire, quella sera.


 
Angolo autrice:
Senza troppe pretese, il mio modo di augurare un buon compleanno a un personaggio importante nella mia vita come lo è Steve Rogers, spero sia di vostro gradimento!

 
   
 
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