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Autore: HarryPotter394    05/07/2019    3 recensioni
«Non fraintendermi, solo che non la capisci fino in fondo. Dai è palese che desidera una cosa da te» io non capisco Hermione?
Okay che sono un po’ imbranato in fatto di sentimenti, ma lei è la mia ragazza, io la amo, mi impegno sempre per renderla felice così come lei rende sempre felice me. Lei è diventata un libro aperto per me, così come io lo sono per lei. E adoro tutto questo, è bello perché è così speciale il rapporto che ho con lei. Insieme stiamo bene e riusciamo a completarci, io sono la sua spalla e lei è la mia, e ripensando a tutto quello che abbiamo passato durante gli anni della seconda guerra magica mi sento davvero fortunato ad averla avuta accanto. Quello che voglio dire è che tra di noi si è creato come una sorta di “incanto fidelius” adesso mi spiego meglio...Io riesco a confidare molti dei miei pensieri, dei miei timori, dei miei desideri solo a lei e so perfettamente che lei è l’unica in grado di comprendermi e custodirli, e la cosa è ovviamente reciproca.
Questa storia è stata scritta insieme a: Paige95
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ciao a tutti!! Ieri sera mentre parlavo con la mia cara amica Paige95, abbiamo entrembe deciso di scrivere per la seconda volta una ff insieme e per me è sempre un onore collaborare con lei perchè è davvero una splendida autrice. Anche questa volta ci siamo divise le parti, lei si è dedicata alla meravigliosa parte tra Harry e Ginny, io mi sono dedicata a Ron ed Hermione. Speriamo tanto che la ff vi piaccia e ringraziamo tutti coloro che la leggeranno, recensiranno o inseriranno tra le preferite, le ricordate o le seguite. 
inoltre vi consiglio di dare un'occhiata al suo profilo perchè scrive veramente dei gioiellini!! 

                                                                                                           

                                                                                              ****

POV HARRY
Vederla nel suo sinuoso abito azzurro di stoffa leggera - che ha indossato proprio oggi in occasione del matrimonio di George e Angelina - non mi consente di staccarle gli occhi di dosso. Conversa in tranquillità con Hermione e non capisco se si stia accorgendo del mio sguardo insistente su di lei. Spero di no, ogni volta mi imbarazzo ipotizzando che Ginny possa immaginare i pensieri poco innocenti che vagano per la mia mente. Probabilmente sto già divampando, accidenti a me! Resto qui in disparte in questo giorno di festa, seduto su una delle tante poltroncine bianche addobbate per l’occasione, in attesa che la mia fidanzata plachi il suo entusiasmo e si segga qualche minuto anche accanto a me. Adoro il suo sorriso, starei ore a guardarla, mentre lei è impegnata in altro. Mentre chiacchiera ha sempre il vizio di scostarsi un ciuffo di capelli dietro l’orecchio, mostrando le sue leggere lentiggini sulle guance e sul naso. Prima o poi mi abbaglierà la sua immagine. Fa sicuramente finta di non accorgersi del suo fidanzato che la sta fissando. È chiaro quanto le piaccia essere al centro dell’attenzione, soprattutto se sono io a farla sentire importante, ma infondo perché non dovrei? Io la amo e non mi dispiace affatto farla sentire compiaciuta … purché sia io a farlo, s’intende. Tra uno sguardo e l’altro non riesco proprio a togliermi dalla testa la sua infelicità quando Angelina ha lanciato quel bouquet poco fa e la speranza di prenderlo è svanita subito dopo dal volto di Ginny. Faccio mente locale e mi rendo conto che la sua reazione può avere solo una spiegazione, o almeno credo, lei vorrebbe che … lo schioccò delle dita di Ron davanti gli occhi interrompe inopportunamente il flusso dei miei pensieri e mi fa discostare lo sguardo da Ginny.

«Ehi, amico, va tutto bene? Te la stai mangiando con gli occhi»

Che cosa ha detto? Mi volto in imbarazzo verso di lui, ragione in più quando percepisco che nella voce di Ron c’è un pizzico di fastidio. È sua sorella, forse è normale la sua gelosia, ma da quando la relazione con Ginny è decollata mi sento in difetto ai suoi occhi, come se fossi costantemente oggetto di un suo giudizio. È assurdo, me ne rendo conto, è il mio migliore amico, mi conosce da quando ero poco più di un bambino, non può non fidarsi di me … e allora perché mi guarda con diffidenza al solo pensiero che io desideri sua sorella?

«Non sto facendo nulla di simile, Ron»

«Mah, sarà … fatto sta che quello sguardo non mi è nuovo»

«Piuttosto, non hai notato nulla di strano in Ginny?»

Cerco di cambiare argomento, prima che la grande abilità di Ron di mettermi in imbarazzo ci riesca sul serio. Spero che anche lui abbia notato la reazione della mia fidanzata e sappia darmi un’opinione dalla sua prospettiva.

«Se ti riferisci al fatto che sia già brilla, sono d’accordo. Guardala, non smette di ridere»

Devo aver sopravvalutato le capacità empatiche di Ron, Hermione ha ragione, non è particolarmente afferrato con la sfera emotiva.

«Intendevo … oh, lascia stare»

«Che cosa?»

L’ho quasi sicuramente incuriosito, perché ora è lui quello che non riesce a staccarmi gli occhi di dosso, mentre io non riesco a reggere il suo sguardo.

«Harry, coraggio, che cosa intendevi?»

«Mi era parso che tua sorella volesse essere la prossima a convolare a nozze»

«Mia sorella si vuole sposare??»

Non capisco per quale ragione mi stia guardando con quella l'espressione sorpresa, forse perché in quel caso sarei io a sposarla? Sì, ogni volta che penso a lui come mio cognato tremo. Assurdo, vero? Non augurerei a nessuno di dover subire un fratello geloso e in particolare Ron, ora invece mi sto mettendo io stesso in quella posizione.

«Saresti contrario? Ron, ti capisco, è la tua unica sorella ed è comprensibile che tu voglia proteggerla, ma io per primo non farei mai nulla di diverso»

«Lo so, solo che è molto giovane, insomma ha vent’anni»

«Dici che sarebbe fuori luogo farle la proposta?»

Mi guarda di nuovo sorpreso ed io non mi sento di insistere. Nonostante l’idea di sposarla non mi sia affatto sgradita, tengo anche alla mia vita e a non lasciarla vedova prima del tempo. Si volta serio verso di me. Ahi, quando fa così significa che la conversazione sta prendendo una piega molto importante e forse ho qualche possibilità di non rischiare la vita, visto che sembra più rassegnato che pericoloso.

«Harry, so che la ami, ma …»

«Mi aiuteresti a chiederle di sposarmi? Ovviamente in veste di migliore amico. Ti chiedo solo se avessi idee da propormi, magari da mettere in pratica stasera, non mi va ora davanti a tutti, non voglio imbarazzarla»

Mi affretto a precisare, forse così riesco a giustificare la mia temerarietà. Ron ci sta pensando, il suo sguardo è perso nel vuoto, ma non capisco se stia riflettendo sulla mia richiesta oppure sull’aiuto che gli ho chiesto, qualsiasi caso potrebbe in effetti rischiare di porre fine alla nostra bellissima amicizia. Passa qualche secondo e più il tempo scorre più mi sento uno stupido davanti a lui, come se in qualche modo stessi tradendo la sua fiducia.

«Ron …»

«Invitala a cena … stasera … la Tana sarà tutto tranne che silenziosa, quindi portala al Paiolo Magico … lì troverai sicuramente la pace che cerchi. Non so, organizza qualcosa, Hannah forse potrebbe aiutarti»

Si è girato con uno scatto verso di me, senza darmi alcuna possibilità di replica e mi ha inondato con mille idee. Mi lascia senza fiato, da quando è così romantico? Cosa mi sono perso? Dovrò chiedere qualche spiegazione ad Hermione.

«Ron …»

«Harry, non voglio sapere altro, tieniti per te come si concluderà la serata, a che ora tornerete e tutto ciò che accadrà nel mezzo, dopotutto mia sorella è grande, non necessita più di protezione, specie se è in tua compagnia. Se dovesse accettare, cosa che io credo farà, fatemi avere l’invito al matrimonio»

«Amico, sono in debito»

Mi alzo di corsa con un grande sorriso stampato in volto, temo forse possa cambiare idea? È probabile che io sembri un emerito idiota, ma non mi importa, in realtà sono solo innamorato e sono certo che Ron possa capirmi. È ancora un po’ titubante per la benedizione che ci ha appena dato, ma io sono certo che infondo al cuore sia felice per noi. Mi dirigo verso di lei e noto che è ancora impegnata in una concitata conversazione. Con un sorriso - quello che sulle mie labbra non si è ancora spento - la congedo da Hermione e da Angelina, afferrandola delicatamente per un polso, affinché lei si volti verso di me.

«Harry»

Punta con tranquillità gli occhi azzurri nei miei e il fiato mi viene a mancare. Questo blocco è sicuramente dovuto anche al suo profumo, che mi entra nelle narici con lo spostamento d’aria che ho provocato invitandola a girarsi. Pronuncia il mio nome con entusiasmo e alzando un po’ il tono della voce. Ron ha ragione, sembra troppo esaltata per non avere subito gli effetti del Whisky Incendiario. Glielo concedo, infondo è un giorno speciale ed io sto per renderlo ancora più importante, inoltre sono troppo felice dell’invito che sto per rivolgerle per rimproverarla.

«Hai qualche impegno stasera?»

Impiegò solo un filo di voce, desidero che questo dialogo rimanga riservato, mi viene spontaneo, forse perché penso al fine nascosto che è rimasto ancora nella mia mente. Il suo volto risplende sotto la luce del sole, come se avesse inteso qualcosa.

«Ma certo che no, vieni a casa mia?»

Ecco, rettifico, ha frainteso totalmente e la sua naturalezza in pubblico a sfiorare certi temi mi mette in notevole imbarazzo.

«V-veramente no, pensavo solo ad una cena io e te al Paiolo Magico. Ti andrebbe?»

«Certo che mi va, Harry, ma perché sei così nervoso?»

Me lo chiede con spensieratezza, quasi divertita, ma come faccio a confessarle il motivo di tanto nervosismo? Così eludo la domanda.

«A che ora posso passare alla Tana?»

«Ci vediamo direttamente al Paiolo»

 

                                                                                   ****

 

Mi impongo di stare calmo. È estate e il caldo non mi aiuta, tra le mura del locale inoltre si soffoca. Non sono portato per questo genere di eventi, ma cosa mi è saltato in mente di accettare il consiglio di Ron? Avrei voluto vedere lui al mio posto. Che me la stia forse facendo pagare? Mi appunto mentalmente di Schiantarlo non appena lo rivedo … che bell’amico a cacciarmi in una situazione simile! Probabilmente in quel momento, quando mi ha suggerito una simile impresa, è emerso il cognato che è in lui.

Dunque, provo a fare un breve riepilogo dell’organizzazione della serata che ho pianificato insieme alla padrona del Paiolo Magico, mi volto verso di lei forse in cerca di una rassicurazione e incontro il suo dolce sorriso che mi invita a stare calmo. Ci provo, peccato che quando mi giro nuovamente incrocio proprio lo sguardo di Ginny che mi cerca tra i tavoli. Sono talmente nervoso che non mi viene spontaneo comunicarle la mia posizione. Per fortuna lei mi vede, mi sorride e si avvia verso di me con passo svelto. Mi incanto nuovamente su di lei, mi toglie il fiato come sempre. Non indossa nulla di particolare, lei crede sia un appuntamento qualsiasi, non sa quanto possa essere importante e fondamentale per le nostre vite.

«Ciao, amore»

Mi alzo per accoglierla e sempre per questo dannato nervosismo, per poco non faccio cadere la sedia. Accidenti! La recupero un po’ impacciato al volo per un soffio prima di combinare qualche disastro che avrebbe rovinato questo momento.

«Ehi, stai bene? Sei strano oggi. Il matrimonio di George e Angelina ti ha sconvolto così tanto?»

Cerco di attirarla a me con disinvoltura, ma persino le mie mani tremano, così provo a camuffare con un leggero bacio a fior di labbra. Mi sorride e mi squadra da capo a piedi. Sembra più lucida e riflessiva rispetto ad oggi, almeno fino a che non si avvicina al mio collo, all’altezza risvolto della mia camicia - che tra le altre cose mi sta facendo morire di caldo … stupido io e la mia mania di risultare elegante - prendendomi alla sprovvista, immobilizzandomi. Ma cosa sta facendo? Lo sa che non siamo soli?

«Profumo, abiti eleganti … ti sei persino pettinato. Potter, che stai tramando?»

«N-niente, perché?»

Deglutisco, ho la gola totalmente secca, sapevo di avere esagerato con il profumo, mi è sfuggita solo una goccia in più. Annuso il mio polso, temo davvero nell’impaccio di aver combinato qualcosa di inopportuno, ma non sono pratico di proposte di matrimonio, io e lei non abbiamo mai avuto un appuntamento così importante che richiedesse quel pizzico di accortezza in più su ogni singolo dettaglio per renderlo speciale e diverso da tutti gli altri.

«È il profumo che ti ho regalato a Natale, non lo metti mai, credo sia la prima volta che te lo sento addosso»

«E-e che male c’è se lo metto per uscire con la mia ragazza?»

«Nulla, Harry, calmati. Neanche mi dovessi fare una proposta di matrimonio»

Che cosa ha detto? Può ripetere? Si siede con disinvoltura sotto il mio sguardo sconcertato. No, no, no e no, non doveva andare così. Mi siedo più lentamente di lei, credo di sentirmi poco bene. Ginny è giù concentrata sulla lista dei piatti per scegliere cosa ordinare piuttosto che sull’evidente stato di malessere del suo fidanzato … forse è meglio così, mi evito una ulteriore e inutile figuraccia.

«V-vuoi la torta?»

Idiota. Grandissimo idiota. La invito a cena e poi le propongo la torta. Sono un cretino, non stiamo facendo merenda. Pare che anche il sangue abbia smesso di fluire regolarmente al mio cervello.

«Magari dopo sì, ma mi andrebbe anche altro prima»

Ha ragione, infatti il cretino sono io. Qui i casi sono due, o mi lascia o mi sposa ed è da veri idioti riuscire a rovinare il nostro meraviglioso rapporto per colpa del nervosismo, ma ho davvero il sentore che lei non voglia un genere di uomo come me accanto per il resto della sua vita e questo pensiero mi sta tormentando, rendendomi ancora più idiota. È incantevole persino mentre legge il menù, stavolta però si accorge del mio sguardo.

«Tu non scegli cosa prendere? O lo sai già?»

«Ho lo stomaco un po’ chiuso in questo momento»

«Ma ti senti bene?»

«Alla grande se ti ho accanto»

Credo di averla guardata un po’ troppo intensamente, perché ora ricambia seria. Mi disincanto dai suoi splendidi occhi azzurri, per me lei è peggio di Medusa, mi incanta, ma, a differenza di quell’essere, mi fa solo del bene. La serata non sta andando come speravo, non ci riesco ad essere disinvolto, non fanno per me queste romanticherie. Mi porto le mani sul volto, vorrei solo sparire e riavvolgere il nastro a quando mi ha suggerito di trascorrere una serata alla Tana, lì sarebbe stato tutto molto più semplice.

«No, ok, scusa, avevo organizzato tutto ed invece …»

Non riesco nemmeno a finire di parlare che un angelo dai capelli biondi viene in mio soccorso, prima che io dica qualche cretinata.

«Ciao, Ginny, attendevo che tu arrivassi, cosa posso portarti?»

«Ciao Hannah. Sono indecisa. Portami quello che è più veloce da preparare»

«Hai fretta di andare?»

«No, Harry, ho fretta di arrivare alla torta. Cos’hai organizzato?»

Non le sfugge proprio niente. Ma sono davvero sicuro di volerla sposare? Voglio dire, non deve essere facile avere una moglie così. Ho un grande problema però: la amo più della mia stessa vita e questo annulla tutte le possibili complicazioni che potrebbero subentrare nel nostro matrimonio.

«Bhe, dovrai resistere fino alla torta per scoprirlo»

Ora la sfido pure?

«Sei coraggioso … ancora più del solito, Harry Potter. Sai cosa ti dico? Quasi quasi la torta potrebbe essere più che sufficiente stasera»

Pare proprio che Hannah non mi molli un secondo, perché eccola di ritorno ad esaudire ogni desiderio di Ginny.

«Mi è sembrato di sentire che a questo tavolo qualcuno avesse chiesto la torta»

Ci mette davanti due piatti, il mio è giusto per fare scena. Il cuore mi batte troppo forte per non concentrarmi su di lei. Affonda la forchetta nel pan di spagna, ma non succede nulla. Rimango un po’ deluso.

«Buona, Harry»

Mi sorride. No, aspetta, qualcosa è andato storto ed io mi sto agitando.

«Ginny, prendi un altro pezzo di torta, per favore»

Mi guarda un po’ stranita, ma mi ascolta. Finalmente tiro un sospiro di sollievo quando la forchetta si scontra con qualcosa. Non che non mi fidi di Hannah, ma ero troppo impaziente che lo trovasse. Mi guarda perplessa e con i rebbi della forchetta recupera quell’oggetto sporco di crema. Lo fissa con la bocca leggermente dischiusa, non credo di averla mai sorpresa a tal punto. Sono quasi soddisfatto, se non fosse per i nervi a fior di pelle. Alza lentamente lo sguardo su di me ancora senza parole.

«È-è quello che penso?»

«Dipende a cosa stai pensando?»

«Harry, tu mi stai …»

Ok, ora temo svenga, non sembra respirare. In questo caso la paura per la sua salute prende il posto della soddisfazione.

«Sì, Ginny, ma calmati»

«Tu che dici a me di calmarmi?»

Posa l’anello sporco sul palmo della mano e lo fissa ancora incredula. Forse è il caso che glielo chieda.

«Ginny …»

«Sì»

Non mi dà nemmeno il tempo di domandarglielo.

«Mi vuoi …»

«Sì. Sì mille volte»

Le avevo preso proprio oggi quell’anello perché aveva il colore dei suoi occhi, ma ora le sue iridi piene di lacrime sono molto più chiare. Pulisce attentamente l’anello sul tovagliolo e me lo porge.

«Me lo vuoi mettere tu?»

«Tu sei sempre sicura di volermi sposare?»

«Dai, datti una mossa, ho solo voglia di trascorrere una bella serata in tua compagnia, ma forse ci conviene Grimmauld Place, alla Tana c’è troppa confusione»

Mi rivolge uno dei suoi soliti sorrisi maliziosi che io conosco molto bene. Ora, dopo le sue parole, sono molto più tranquillo, finalmente stasera potrò respirare aria di casa e di quotidianità tra le sue braccia senza preoccuparmi di complessi appuntamenti. Non mi importa se siamo a digiuno e lo resteremo fino a domattina, l’importante è che siamo insieme e felici.

 

                                                                                       ****

POV RON

Da un paio di giorni a questa parte la mia dolce fidanzata sembra particolarmente nervosa e arrabbiata nei confronti del sottoscritto...come sempre.

Non so proprio cos’abbia combinato questa volta, non riesco proprio a dare una motivazione al suo comportamento strano e lunatico che riserva solamente a me, ma miseriaccia! Cos’avrò fatto di così grave per farla arrabbiare così tanto?

Fino a pochi minuti fa mi ha rinfacciato il fatto di avere la sfera emotiva pari a quella di un cucchiaino, pensavo che fosse una storia passata quella, ma evidentemente ci prova gusto a rinfacciarmelo.

Per fortuna in questo momento è dentro casa con mia mamma e mia sorella, sicuramente stanno parlando della splendida proposta che Harry ha fatto alla mia cara e piccola sorellina qualche giorno fa...Proprio così, Ginny si sposa. Ed è tutto merito mio se il mio migliore amico, anche lui privo di qualsiasi tatto e dimestichezza nel campo amoroso, sia riuscito a porre la fatidica domanda a mia sorella, e lei ovviamente non ha indugiato un secondo!

Inutile dire la felicità che questa notizia ha generato in famiglia. Hermione fremeva dalla gioia nel momento in cui ha saputo la notizia ed è scoppiata in lacrime di gioia quando Harry ha chiesto a me e lei di fargli da testimoni.

Tornando a me e alla mia disperazione interna, se ci fosse Hermione direbbe che sono troppo esagerato, ma non saprei proprio che altri termini utilizzare per descrivere il turbinio dei miei molteplici pensieri...Harry dice che a volte sono paranoico, sembro quasi Hermione!

Devo avere proprio un’espressione esasperata perché il mio migliore amico si avvicina e mi dà una pacca sulla spalla.

«Ehi amico ma che ti prende?» mi chiede con quel sorriso da scemo che si ritrova.

«Oh niente» borbotto passandomi stancamente una mano tra i capelli già disordinati, sembra strano ma ad Hermione piacciono tanto i miei capelli quando sono in disordine, ed è proprio una contraddizione! Lei ha sempre quella mania per l’ordine che...Miseriaccia! Mi farà impazzire.

Però la amo in ogni suo difetto, come potrei non amarla?

«Ma sì che hai qualcosa! Sembri così disperato» Harry prova a confortarmi, ma non ha ancora capito che questo non è proprio il suo talento.

«Harry, io sono disperato» gli dico guardandolo di sottecchi e passandomi una mano sulla fronte.

«Come mai? Cosa succede?» mi chiede e contemporaneamente emette un suono strano come se avesse represso una risata. Lui ride e io vorrei solamente piangere.

«È lei! È pazza!» gli dico sperando che afferri subito il concetto.

Beh si capisce che mi riferisco ad una certa ragazza che entrambi conosciamo come le nostre bacchette...

«Ma chi? Hermione?» adesso è scoppiato a ridere. Miseriaccia! Ma cosa ci troverà di così divertente? È davvero un cretino.

«Proprio lei, e tu cos’hai da ridere?» gli chiedo osservandolo scocciato.

«Beh lei è sempre stata così no? Un po’ pazza intendo...» mi dice mentre si pulisce gli occhiali...Stupido, gli ficcherei l’asta degli occhiali su per una narice, ma poi mi sentirei tremendamente in colpa ed Hermione si arrabbierebbe di più quindi evito.

«Non capisci! Io...ho fatto qualcosa, ma non so cosa! È arrabbiata con me, mentre con gli altri si comporta normalmente» provo a spiegargli sperando che non scoppi nuovamente a ridere.

«Ehi ehi calmati amico. Ha ragione dopotutto, tu hai la sfera emotiva di un bradipo» anche lui?! E basta, sono migliorato tanto negli anni.

«Non fraintendermi, solo che non la capisci fino in fondo. Dai è palese che desidera una cosa da te» io non capisco Hermione?

Okay che sono un po’ imbranato in fatto di sentimenti, ma lei è la mia ragazza, io la amo, mi impegno sempre per renderla felice così come lei rende sempre felice me. Lei è diventata un libro aperto per me, così come io lo sono per lei. E adoro tutto questo, è bello perché è così speciale il rapporto che ho con lei. Insieme stiamo bene e riusciamo a completarci, io sono la sua spalla e lei è la mia, e ripensando a tutto quello che abbiamo passato durante gli anni della seconda guerra magica mi sento davvero fortunato ad averla avuta accanto. Quello che voglio dire è che tra di noi si è creato come una sorta di “incanto fidelius” adesso mi spiego meglio...Io riesco a confidare molti dei miei pensieri, dei miei timori, dei miei desideri solo a lei e so perfettamente che lei è l’unica in grado di comprendermi e custodirli, e la cosa è ovviamente reciproca, mi sento fortunato ad essere il suo personalissimo confidente, il suo amico, fidanzato e il custode di tutto ciò che di importante c’è stato, c’è e ci sarà tra di noi...Per quanto insopportabile possa essere a volte, per quanti difetti possa avere e per quante volte provo il desiderio di lanciarle contro un incantesimo tacitante io la amo con tutto me stesso. Mi stupisco di me stesso con tutto questo romanticismo.

Ecco questa è una delle cose non direi mai ad Harry, ma non perché non mi fidi di lui, ma semplicemente perché amo custodire questo pensiero...

«Ti sbagli io la capisco benissimo...Okay forse lei è un po’ troppo complicata e io talvolta non scavo molto in fondo per cercare di estrapolare delle spiegazioni, ma adesso è proprio strana!» continuo a lamentarmi. 

«Lo so io che cos’ha» mi dice con aria soddisfatta. «Te l’ho detto! Vuole solo una cosa da te in questo momento» continua a dire ridacchiando. E cos’è che vuole? Mi spaventa davvero...

«E sapresti dirmi cos’è che vuole?...Oh santo cielo! Non dirmi che vuole un figlio ora...» ma è ancora presto per un bambino, cioè mi piacerebbe tanto avere un figlio con lei, però ho solo 21 anni ancora e non voglio correre troppo, prima preferirei sposarmi...Oh un attimo.  «Vuole sposarsi?» chiedo ad Harry tutto d’un fiato.

«Già già, è felicissima all’idea di me e Ginny che ci sposiamo, non sai quanto! Ma mi sa che le è venuta voglia di sposare l’uomo dei suoi sogni» adesso è tutto più chiaro...Beh adesso capisco perché si sia arrabbiata con me, in realtà ha provato a dare inizio al discorso ma io l’ho ignorata. A dire il vero ci avevo già pensato al matrimonio. È quello che sogno da quando l’ho baciata, o meglio quando lei mi ha baciato  durante la battaglia, vivere una vita serena, o quantomeno piacevolmente sopportabile altrimenti sarebbe tutto troppo noioso, con lei. 

«Adesso ho bisogno di aiuto» dico ad Harry con sguardo supplichevole.

«Per che cosa?» inizia a giocherellare con la bacchetta facendola girare tra le dita.

«Per la proposta. Voglio sposarla» divento un po’ rosso, beh detto in questo modo è strano.

«No che non ti aiuto. Stupiscila» Harry smette di giocare con la bacchetta dato che dalla punta stavano iniziando ad uscire delle scintille.

«Ma sì che mi aiuti! Io ti ho aiutato per la proposta di Ginny e inoltre dovresti ringraziarmi per averti dato la mia benedizione» borbotto ancora rosso in viso per l’imbarazzo.

«Va bene va bene, perché non organizzi una cena romantica? E le fai una proposta tradizionale?» mi consiglia.

«Una cena romantica? A me non piacciono le cose romantiche» adesso mi sento confuso. No no non fa proprio per me, Harry sforzati! Stupido occhialuto perché non ti impegni come mi sono impegnato io con te? Lo osservo con sguardo supplichevole e lui capisce che la situazione sia più difficile del previsto. Sto diventando paranoico.

«Allora...Portala in spiaggia durante il tramonto e scrivi sulla sabbia la proposta e poi ti inginocchi con l’anello» continua a consigliarmi Harry. Ancora troppo romantico. Adesso sono ancora più confuso. Gli faccio capire che non mi piace semplicemente scuotendo il capo.

«Potresti...Ehi aspetta ho trovato! Perché non la sfidi a Quidditch? Chi perde ha una penitenza. Se perde lei sarà costretta a sposarti, se perdi tu dovrai realizzare un suo desiderio. Sappiamo bene che lei ha paura delle scope e rifiuterebbe subito, quindi hai già vinto in partenza!!»

«Questa sì che è un’idea geniale! Grazie amico! Ma quando glielo chiedo?» adesso devo solo trovare il coraggio ed il momento adatto.

«Adesso, sta uscendo, guarda» Harry indica la porta d’ingresso di casa mia che si apre rivelando Hermione e Ginny che chiacchierano allegramente.

«Ehi Ginny! Hermione» Harry chiama le due ragazze che si avvicinano, Hermione ovviamente mi fulmina con lo sguardo. Tesoruccio tra poco mi farò perdonare. Harry mi dà una gomitata sul fianco e capisco che è ora di agire.

«Ehi che ne dite di una partita a Quidditch?» propongo con massaggiandomi il fianco.

«Sì certo!» Ginny ovviamente è davvero entusiasta, Hermione un po’ meno.

«Io preferisco osservarvi» enuncia la mia cara fidanzata.

«Daii Hermione non essere noiosa» stupida sorella non rovinare il nostro piano!

«Ginny! Ma non ti ricordi che avevamo quella cosa da fare?» Harry improvvisamente prende Ginny per mano, vuole lasciarmi solo con Hermione...oh no ti prego Harry non farlo. Miseriaccia....miseriaccia! Harry non andare.

«Quale cos...» Harry non le lascia completare la domanda che subito saluta me ed Hermione e si smaterializza con Ginny al suo seguito.

«Allora? Giochi a Quidditch con me?» le propongo facendole gli occhi dolci, di solito funziona sempre.

«Ron lo sai che odio volare» borbotta. Appunto per questo ti sto proponendo questa sfida, Harry ha avuto una gran bella idea, ho praticamente già vinto. Non sai cosa ti aspetta tesoro, rimarrai piacevolmente sorpresa, ma questo evito di farglielo presente altrimenti rovinerei la sorpresa. Okay forse è meglio che mi dia una mossa, ma soprattutto che accumuli un po' di coraggio, non è affatto facile, sarei stato curioso di vedere Harry quando l’ha chiesto a Ginny, lui mi ha riferito che era tranquillissimo e che è stato semplice come bere un bicchiere d’acqua, ma non è che ci creda così tanto, lui non è messo tanto meglio di me in fatto di romanticismo o sfera emotiva. Giuro che lo schianto non appena lo rivedo, come ha potuto lasciarmi solo con Hermione? E’ pure arrabbiata e ha anche la bacchetta a portata di mano…Spero tanto di riuscire a calmarla…Okay, sono solo poche parole, che hanno un significato immenso, ma sono solo poche parole. In questo momento nonostante tutto preferirei ritrovarmi in una missione per lavoro. Forse è la mia solita insicurezza che mi blocca. Ho paura che lei possa non sentirsi pronta per affrontare una vita con me, ho paura di non poterla rendere felice nonostante lei continui a ripetermi quasi sempre che per lei vado benissimo così, che mi sceglierebbe altre mille volte, che non mi cambierebbe per nulla al mondo e che in me non c’è nulla che non va. Provo a auto-infondermi coraggio mentre ripenso alle sue parole rassicuranti…

«Dai, ci sono io, non ti fidi di me? Se cadi ti salvo io» le dico alzandole il mento con un dito. 

«Certo che mi fido di te, ma io non mi fido delle scope» mi spiega guardandomi dolcemente negli occhi, sembra essersi dimenticata di essere arrabbiata con me. 

«Dai! Ti sfido. Giochiamo ma chi perde paga pegno. Se vinci tu sarò costretto a realizzare ogni tuo desiderio, se vinco io....Ehmm, tu, insomma sarai dovrai....oh ecco tu dovrai s-sposarmi» le propongo con voce tremante e il viso che mi va in fiamme. Non posso crederci che io ce l’abbia fatta. Lei fissa i suoi occhi nei miei. Miseriaccia ci sono davvero riuscito, però è stato più semplice del previsto, potevo evitare di balbettare ma l’importante è che ci sia riuscito o sbaglio?

«Ti piace vincere facile, eh Weasley?» dice attirandomi verso di lei, però sta sorridendo radiosamente.

«Beh se la posta in palio sei tu...mi piace eccome» le dico stringendola a me, sto riuscendo a stemperare la sua rabbia, adesso si addolcirà, come sempre…o meglio quasi.

«Ripeti...se vincessi tu cosa succederebbe?» mi chiede con un sorrisino malizioso e le braccia attorno al mio collo. È davvero bassa, deve alzarsi sulle punte per poter raggiungere il mio viso.

«Dovrai sposarmi» le dico con aria di sfida. «E tu signorina Granger? Cosa desideri?» le chiedo sfiorandole il naso dritto e all’insù.

«Sai? In realtà non mi dispiace affatto la penitenza che dovrò pagare...In realtà realizzerei il mio desiderio in entrambi i casi» ridacchia.

«Quindi mi arrendo signor Weasley. Hai vinto tu» continua a dire sorridendo ancor più di prima. Il suo sorriso…lo amo e amo anche lei. La osserverei all’infinito senza stancarmi mai e adesso che le ho fatto la proposta si prospetta una splendida vita insieme a lei. Non tanto tranquilla dato che ci stuzzicheremo perennemente, ma se ciò non accedesse non saremmo noi due, ma a me sta bene così, mi basta averla accanto e non è poi tanto terribile la prospettiva di una vita un po' litigiosa con me, tanto dopo i nostri piccoli battibecchi riusciamo sempre a riappacificarci…però mi stupisco che ancora non mi abbia ucciso.

«Allora...mi vuoi sposare?» le chiedo con il cuore che mi martella forte nel petto. Batte così forte che lo sento pulsare anche nella zona del collo.

«Certo che ti sposo!» esclama abbracciandomi fortissimo e baciandomi con tanto ardore e amore.

«Ti amo tantissimo lo sai vero?» Beh dopo questo slancio di romanticismo sarebbe difficile non pensarlo.

«Certo che lo so tesoro» le dico abbracciandola ancora.

«Sei felice?» le chiedo.

«Come potrei non esserlo?» mi risponde con un’altra domanda. Dai suoi occhi scendono lacrime di gioia che io prontamente asciugo.

«A volte ho paura di non renderti veramente felice» le confesso uno dei miei timori più grandi. Lei è la persona più importante della mia vita e uno dei miei obiettivi più grandi è quello di renderla sempre felice come lei fa sempre con me.

«Sei tu la mia felicità. Io sono felice anche solo avendoti accanto. Sei la persona più importante della mia vita e ti ringrazio per tutto quello che fai e che sei per me. Sei davvero speciale, e mi rammarico di essere davvero antipatica con te a volte, nonostante tu te lo meriti eh. Però uno delle mie paure è quella di non accontentarti pienamen...» non la lascio finire. Le poggio un dito sulle labbra e lei si rilassa. Adoro ammutolirla così, dovrei provarci anche quando litighiamo…Chissà forse riuscirei nel mio intento, dopotutto riesco sempre a farla addolcire rivolgendole uno sguardo da cucciolo bastonato, sembrerà strano che la signorina Granger tanto perfettina, determinata, orgogliosa e testarda si lasci intenerire dal suo fidanzato.

«Vuoi rendermi l’uomo più felice sulla Terra?» le chiedo, lei annuisce.

«E allora sposami» mi domando da dove ho ricavato tutta questa spavalderia, ma a volte ci vuole! Miseriaccia quanto mi sento felice con lei accanto.

 

   
 
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