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Autore: Etali    09/07/2019    1 recensioni
Joyce cercò ancora le sue labbra, intrappolandole con tale impeto che il cigolio dell'ingresso non venne minimamente avvertito. Senza che nessuno toccasse la maniglia, la porta della stanza si spalancò.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jim Hopper, Joyce Byers, Undici/Jane
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Fuori dai vetri le frasche si muovevano indistinte nell’oscurità del vento. La radio era silenziosa, nel lavello oziavano i piatti sporchi della cena e sulla poltrona giacevano abbandonati cappello e sigarette.
A una porta di distanza, nel silenzio che andava confondendosi con i respiri, Hopper stava ringraziando mentalmente chiunque ci fosse lassù che i ragazzi fossero chissà dove con le loro radio e biciclette, senza alcun pericolo di essere divorati da una qualche assurda creatura o di sorprendere lui in quelle condizioni.

Joyce sorrise contro le sue labbra, probabilmente indugiando sul suo stesso pensiero, e lo attirò ancora di più a sé. Sembrava svanire fra le sue braccia tanto era minuta. Hop le fece scorrere le mani lungo la schiena, increspando la stoffa ruvida della camicia che aveva il suo profumo e tentando di capacitarsi che Joyce Byers fosse effettivamente stretta a lui, baciandolo non come se fosse l’ultimo giorno a loro disposizione, ma solo il primo di una lunga serie; cosa della quale dopo i recenti avvenimenti entrambi avevano imparato a riconoscere il valore.
Affondò il viso nell’incavo del suo collo, tentando di far dissolvere nella sua presenza l’angoscia e il terrore degli ultimi mesi.

- Non avrei mai pensato…

- Shh, non parlare… - lo zittì lei, e da come si strinse contro il suo petto Hopper capì che anche a lei balenavano dietro le palpebre le immagini dell’esplosione, e la costante morsa allo stomaco che erano stati i mesi successivi.

- Sono qui ora.

Lei gli sorrise con quella dolcezza vitale e battagliera che le animava da sempre gli occhi e gli prese il volto fra le mani, come a volere la conferma tangibile che fosse davvero lì.

Cercò ancora le sue labbra, intrappolandole con tale impeto che il cigolio dell’ingresso non venne minimamente avvertito. Senza che nessuno toccasse la maniglia, la porta della stanza si spalancò. I due si separarono di scatto, mentre sulla soglia si stagliava contro luce una figura dai capelli castani, un elastico blu al polso e gli occhi sgranati. El continuò a fissarli stupita, guardandoli diventare sempre più paonazzi. La scena rimase immobile per una manciata di secondi, poi la ragazza inclinò appena la testa e si limitò a una semplice domanda.

- Quindi niente più regola dei dieci centimetri?

 
   
 
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