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Autore: Kiki BSK    11/07/2019    2 recensioni
-Hey posso parla- comincio ma vengo interrotta subito, vedo il suo sguardo fisso nel mio come se fosse ghiaccio e non ne capisco il motivo.
-Direi di metterci al lavoro- dice Brainy dietro di me.
-Assolutamente!- dico battendo le mani per riprendermi, poi mi dirigo verso il balcone e spicco il volo.
-Mi ricevi?- chiede Alex dall'auricolare.
-Affermativo- rispondo cominciando a sorvolare National City.
-Mi ricevi?- chiedi Brainy.
-Si- rispondo scendendo sul tetto della CatCo.
-Facciamo che ci spostiamo dalla CatCo e andiamo da qualche altra parte? Ci sono persone a cui tengo li dentro e non vorrei venissero ferite- dice Lena e per un attimo mi sembra che il mondo stia girando troppo velocemente.
-Ricevo anche te, mi sposto subito, scusami- dico volando verso il molo della città.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alex Danvers, Kara Danvers, Lena Luthor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Lena?- vengo risvegliata dai miei pensieri.

-Si? Scusami Kara, ero distratta- rispondo cercando di simulare un sorriso.

Erano passati quattro mesi da quando avevo scoperto la tua vera identità, quattro mesi dove tu non mi hai detto niente su questa.

No, non solo quattro mesi… da quando ci siamo conosciute e da quando hai detto di fidarti di me che non mi hai mai detto niente.

Anni che ho passato pensando di conoscerti per poi scoprire che non ti conosco affatto.

Quattro mesi da quando ho ucciso Lex, quattro mesi da quando lui mi ha rivelato la tua vera identità, quattro mesi da quando cerco di farti capire che lo so e che di me puoi fidarti ma non accade niente.

Forse dopotutto anche tu la pensi come gli altri… sono una Luthor, perché dovresti fidarti di me?!

-Sicura che vada tutto bene? é da qualche settimana che sembri… stanca? é il nostro primo pranzo assieme da quando… è successo tutto- prova lei ed io scuoto la testa.

-Il lavoro, sto cercando di concludere un contratto molto importante con una compagnia e mi sta prosciugando le energie- rispondo sospirando cercando di trattenere la frustrazione e la rabbia che provo nei suoi confronti in questo periodo.

Pensavo che ormai si fidasse di me ma a quanto pare non ero abbastanza.

Prendo un respiro profondo cercando di calmarmi, lei poteva del resto sentire il mio battito cardiaco e intuire subito se qualcosa mi turbava.

-Sicura sia solo questo?- continua ed io stringo le mani in pugni sotto al tavolo e sorrido.

-Certo tranquilla, solo questo- rispondo per poi nascondere la mia rabbia il più a fondo possibile.

 

 

 

 

 

 

Un mese dopo…

-Alex, non riesco più a vederlo- dico cominciando a guardarmi attorno.

Era da una settimana che strani robot giravano e cercavano di attaccarmi, nessuno si capacitava del motivo.

Avevamo chiesto al presidente ma lui aveva detto di non saperne niente e se avessimo avuto bisogno di aiuto avrebbe mandato una squadra.

Avevamo provato ad indagare ma nessuno aveva una ragione valida per mettersi contro Supergirl.

Ieri sono riuscita a distruggerne uno ma non siamo riusciti a risalire al proprietario per il semplice fatto che sui pezzi non c'era nemmeno un marchio di fabbrica o simile, nessun indizio.

-Sotto di te, spostati!- dice Alex al mio auricolare, mi sposto per vedere il robot sfrecciare verso l'alto e fermarsi.

-Non riusciamo a rintracciare il segnale di chi lo sta comandando!- urla frustrata mia sorella all'auricolare.

-Potremmo provare a chiedere l'aiuto di Lena- dico contrastando il robot che mi aveva caricata e ora cercava di farmi impattare col suolo.

Mi sposto all'ultimo e quello che si schianta frantumandosi.

-Sicura sia pronta a tornare? Dopo che ha ucciso suo fratello?- chiede lei ed io sospiro.

-Sono preoccupata per lei, non lo nego, ma abbiamo bisogno del suo aiuto- rispondo sentendo sospirare mia sorella dall'altra parte.

-Okay, allora va da lei e vedi se è libera, parlare e chiedile se domani può venire al DEO per aiutarci- dice ed io volo subito verso la L-Corp.

La trovo seduta alla sua scrivania mentre lavora, atterro sul suo balcone e busso piano.

Si volta sorpresa e si avvicina aprendo.

-Ciao- saluto e lei ricambia.

-Hai cinque minuti per caso? Devo parlarti di una cosa importante- dico e lei alza un sopracciglio.

-Hai bisogno del mio aiuto per quei robot che ti perseguitano?- chiede ed io mi porto una mano dietro la testa imbarazzata.

-é su tutti i telegiornali- dice indicando la tv.

-Si, riusciresti a venire al DEO domani?- domando e lei annuisce.

-Verso metà pomeriggio però devo tornare, ho un contratto da chiudere assolutamente- dice ed io annuisco spostando di poco lo sguardo e noto che manca la nostra foto sulla scrivania.

-Sbaglio o li avevi una foto tua con Kara e Alex?- chiedo indicando la sua scrivania.

-Uh?- esclama voltandosi velocemente.

-Si, ce l'avevo. é caduta e si è rotta quando mio fratello mi ha aggredita- dice guardandomi negli occhi.

-Oh, peccato, era una bella foto- dico sorridendole.

-Già- risponde ma non noto alcuna tristezza o sentimento nella sua voce.

-Tutto bene?- chiedo e lei sorride.

-Si, sono solo presa dal lavoro ultimamente. Non vedo l'ora di chiudere il contratto per prendermi un giorno di riposo- dice sospirando.

-Perché non fai una settimana?- chiedo ridacchiando.

-Uhm, potrei ascoltare il tuo consiglio- dice sedendosi alla sedia della sua scrivania.

-Sarà meglio, te la sei guadagnata perché so che chiuderai quel contratto- rispondo cominciando ad allontanarmi verso il balcone.

-Grazie- risponde con un piccolo sorriso.

-Ci vediamo domani allora- dico prima di spiccare il volo per poi andare al DEO.

Mi avvicino al laboratorio e trovo Alex intenta ad analizzare un pezzo di quel robot.

-Niente, ne impronti digitali, ne marchio di fabbrica… niente!- dice guardandomi esasperata.

-Domani Lena viene qui, vedrai che risolverà tutto- dico poggiandole una mano sulla spalla.

-é strano, non riesco nemmeno a superare il primo livello di sicurezza ed io sono un genio- dice Brainy arrivando in laboratorio.

-Ed io sono completamente ignorata da quei… cosi- dice Nia al suo fianco.

-Non è te che vogliono ma me- dico ridacchiando.

-Si ma non è carino come mi ignorano. Sono li che ne catturo uno e lui si auto distrugge, parlo e provo a provocarli ma niente!- dice lei alzando le braccia al cielo.

-Domani Lena viene qui e li prenderemo- dico poggiando un braccio sulle sue spalle di Alex per poi sospirare.

-Vuoi dirglielo- sussurra lei ed io annuisco sospirando di nuovo.

-Penso sia passato abbastanza tempo da quando è successo tutto e glielo devo… ha ucciso Lex per proteggere tutti, ha ucciso suo fratello e questa è stata la sua più grande dimostrazione per quanto riguarda il fatto che possiamo fidarci di lei… ed io non riesco più a tenermelo dentro, è come se la tradissi ogni volta che ce l'ho davanti- dico allontanandomi e prendendo a camminare esasperata.

-Okay, allora glielo dirai domani?- chiede Alex ed io mi fermo.

-Hai paura di perderla nel caso glielo dicessi?- chiede avvicinandosi e poggiando le mani sulle mie spalle, io annuisco.

-Non sappiamo come andrà a finire ma se non lo fai potrebbe essere la causa per cui la perderesti- dice Alex guardandomi negli occhi e posso leggere la sincerità nel suo sguardo.

Annuisco di nuovo e la abbraccio, lei ricambia subito.

-Ora vai a cambiarti e a fare quello che devi fare, ci vediamo questa sera- dice ed io mi cambio per poi tornare alla CatCo.

Lena mi aveva detto di avermi mentito per rabbia quando mi aveva detto di aver venduto la CatCo.

Sapeva che mi avrebbe ferito e lei era arrabbiata quindi lo ha detto senza pensare, inutile dire che la perdonai subito.

Verso mezzogiorno provo a chiedere a Lena se le va di pranzare assieme ma mi risponde che è occupata a revisionare il tutto per il contratto di domani.

Le chiedo se vuole fare domani e mi dice che le dispiace ma mi farà sapere perché ha un impegno e non sa quando si libererà.

Anche adesso non mi dice niente del DEO e questo mi fa solo sentire più in colpa.

Le rispondo dicendo di non preoccuparsi e se ce l'avesse fatta a liberarsi in tempo mi avrebbe trovata alla LCorp.

Sospiro e comincio a lavorare al nuovo articolo sperando che arrivasse sera perché ero già stanca di quella giornata.

 

Arrivata la sera esco dall'ufficio e mi reco subito a casa per aspettare Alex, mangiamo cinese e poi entrambe stanche andiamo subito in camera a dormire sperando di capire da dove arrivassero qui robot.

 

Il giorno dopo mi sveglio e preparo la colazione per me e per Alex, una volta finita andiamo subito al DEO.

-Brainy buongiorno dobbiamo individuare quei robot!- dice Alex dandogli il cinque.

-Perché sei così… piena di felicità?- chiede lui perplesso.

-Perché quando Lena Luthor è qui, le cosa vanno per il meglio- rispondo poggiando una scatola di ciambelle sul solito tavolo dove avvenivano le nostre brevi ma intense riunioni di pianificazione.

Vedo Alex farmi segno col dito dietro di me e quando mi volto trovo Lena Luthor in tutta la sua fierezza.

-Grazie del complimento, Supergirl- dice ed io mi porto una mano dietro la testa imbarazzata.

-Ho solo detto la verità- rispondo agganciando le mani dietro la schiena osservando la sua figura.

Indossava un paio di stivaletti neri, Jeans scuri, maglietta verde, un trucco leggero e la coda di cavallo.

Semplicemente bella e impeccabile come sempre.

-Hey posso parla- comincio ma vengo interrotta subito, vedo il suo sguardo fisso nel mio come se fosse ghiaccio e non ne capisco il motivo.

-Direi di metterci al lavoro- dice Brainy dietro di me.

-Assolutamente!- dico battendo le mani per riprendermi, poi mi dirigo verso il balcone e spicco il volo.

-Mi ricevi?- chiede Alex dall'auricolare.

-Affermativo- rispondo cominciando a sorvolare National City.

-Mi ricevi?- chiedi Brainy.

-Si- rispondo scendendo sul tetto della CatCo.

-Facciamo che ci spostiamo dalla CatCo e andiamo da qualche altra parte? Ci sono persone a cui tengo li dentro e non vorrei venissero ferite- dice Lena e per un attimo mi sembra che il mondo stia girando troppo velocemente.

-Ricevo anche te, mi sposto subito, scusami- dico volando verso il molo della città.

-Molto meglio- dice e nel frattempo sento che i tre iniziano a pigiare sui tasti.

-Merda- dice Alex di punto in bianco.

-Cosa?- chiedo preoccupata.

-Ne stanno arrivando una decina- dice Lena e un paio di mani, forse il suo, comincia a pigiare i tasti più velocemente.

-Quanto ci metterà una squadra ad arrivare? O Dreamer?- chiedo e Brainy mi risponde ci avrebbero messo circa mezz'ora.

-Tu quando ci metteresti?- domando.

-Credimi, servo più qui. Abbiamo buone probabilità di riuscire a disattivarli quindi tu devi solo… intrattenerli?- dice lui insicuro.

-Vuoi dire farmi a prendere a calci fino a che non andranno KO da soli- lo correggo e dopo poco tempo vedo cinque dei dieci robot atterrare e circondarmi, gli altri fanno la stessa cosa restando in aria.

-Non promette nulla di buono- dico attaccando il primo che mi aveva caricata.

Subito dopo vengo spedita contro un muro di uno stabilimento a causa di un calcio e per un attimo mi manca il fiato.

Mi rialzo ma subisco un colpo all'addome e un'altro alla schiena, sembra di star lottando di nuovo contro la Worldkiller.

-Alex, dimmi che stai mandando i rinforzi- dico rialzandomi solo per essere scaraventata in aria.

Mi riprendo e comincio a volare cercando di cambiare strategia, niente lotta al suolo.

-Sono partiti, qualche minuto e arrivano- risponde mentre io sono inseguita dai robot.

-Uno di quelli deve essere la porta di ingresso per gli altri- dice Lena per poi cominciare a dare istruzioni.

Compio un giro mortale e riesco a farne fuori cinque con la mia vista laser, gli altri cinque invece scendono di quota fino a toccare terra.

-Stanno andando alla CatCo!- dico scendendo cercando di fermarli.

-Kara- sussurra Lena ed io scuoto la testa.

-Lei starà bene, te lo prometto- dico per poi piazzarmi davanti all'entrata dell'edificio.

Di punto in bianco le armature dei robot cominciano a brillare di una strana luce gialla fino a che non esplodono.

Vengo spazzata via a causa dell'esplosione e finisco contro una colonna ma al contrario di quello che succede ogni volta, la colonna non va in frantumi ed io sento troppo dolore.

Urlo quando provo a rimettermi in piedi, la vista si fa sfocata e l'ultima cosa che vedo è un'altro robot, più grande e diverso dagli altri avvicinarsi a me.

-Game Over- dice con una voce robotica prendendomi tra le braccia e in quel momento perdo i sensi.

 

 

-Cosa diavolo è successo?!- urla Alex battendo una mano sulla tastiera.

-Non ne ho idea, ma l'hanno presa e dobbiamo ritrovarla- dico cercando di essere il più credibile possibile.

-Speriamo Brainy riesca a raggiungerli in tempo- dice lei passandosi una mano tra i capelli.

-Negativo, non c'è nessuna traccia di Supergirl- dice ed io esulto interiormente.

Guardo l'orologio sperando Alex colga il mio movimento e così è.

-Hai un meeting tra non molto, dovresti andare a prepararti… ci pensiamo noi qui nel frattempo, ti terrò aggiornata- dice ed io annuisco salutando tutti ed uscendo per poi dirigermi esattamente alla casa invisibile, per fortuna l'avevo fatta riparare e ricostruire in alcuni punti.

Una volta arrivata vado nel laboratorio sotto la sala Nord e trovo il corpo di Kara steso su un tavolo, il robot al suo fianco.

-Hai fatto un buon lavoro- dico per poi dargli l'ordine di tenerla costantemente sott'occhio, poteva essere utilizzato sia come armatura che come robot.

Lo avevo progettato per aiutare Supergirl in alcune missioni in modo da risparmiare vite di alcuni agenti ma… diciamo che i piani sono cambiati per il momento.

Prendo una copia delle lampade solari che il DEO utilizzava quando era in situazioni gravi e le metto sopra di lei in modo che gli effetti della Kryptonite gialla che avevo inventato svanissero.

Non avevo detto niente a nessuno di quella Kryptonite, era in grado di togliere per poco tempo i poteri ad un Super e lo avevo testato di nascosto su Kara una volta.

Durante un nostro pranzo il mese scorso ne liberai di nascosto un po' nell'aria e quando per sbaglio lei si tagliò iniziò a sanguinare.

Inutile dire che rimase molto stupita ma riuscì quasi a nascondermi il suo stupore, stordimento, perplessità e spavento per quello che stava succedendo.

Il robot si posiziona subito al suo fianco, era imbottito di Kryptonite verde rispetto agli altri.

Aveva l'ordine di cominciare ad emanarla in bassa quantità appena Kara si sarebbe ripresa, per il momento doveva stare fermo.

-Quando si sveglia avvisami- dico e il robot annuisce, esco dal laboratorio e mi dirigo in sala.

Prendo un bicchiere e mi verso del Whiskey, mi siedo sul divano e l'occhio mi cade sulla scacchiera.

Era da un po' che non giocavo.

 

 

-Si è svegliata- tre parole che rimbombano in quella stanza che è camera mia quando è quasi arrivata la mezzanotte.

Mi alzo e mi dirigo al laboratorio, il robot l'aveva legata al muro per le caviglie e i polsi.

-Non è questo il comando che ti ho dato- dico verso il robot che abbassa lo sguardo.

-Me lo ha dato lei, ha detto che almeno voleva restare in piedi se doveva essere legata- risponde e mi volto verso la ragazza appoggiata al muro, non ha ancora ripreso del tutto le forze.

-Cosa mi ha fatto perdere i poteri- chiede ed io scuoto la testa.

-La solita… Kryptonite gialla. Per un breve periodo toglie i poteri ad un Super, non ho intenzione di produrla ed ho bruciato la formula e cancellato qualsiasi esistenza dei miei esperimenti per la sua produzione- dico appoggiandomi al tavolo di fronte a lei.

-Perché?- chiede ed io alzo un sopracciglio per poi avvicinarmi a lei con calma, delle righe verdi attraversavano il suo viso.

-Dimmelo tu… Kara- dico marcando il suo nome alla fine, spalanca gli occhi sorpresa.

-Il mio fratellone, prima che gli sparassi, mi ha fatto un bel regalo vero?- dico sentendo la rabbia salire.

-Non dovevi saperlo così- sussurra lei.

-Lo avrei mai saputo? Potevo sopportare di essere tradita da chiunque ma non da te- dico fredda allontanandomi di qualche passo.

-Volevo dirtelo- comincia ed io rido.

-Quando? Quando Supergirl sarebbe andata in pensione?- dico sarcastica e vedo la delusione nel suo volto.

-Ed io come dovrei sentirmi in questo momento?! Non avrei mai pensato che proprio tu mi avresti attaccata, tolto i poteri momentaneamente, rapita e rinchiusa qui sotto con un robot che emana Kryptonite!- dice lei alzando il viso ed avvicinandosi a me solo per venire bloccata a pochi centimetri per la lunghezza delle catene.

-Non mi hai data altra scelta- rispondo, vedo che prova a tirare le catene e si formano delle piccole crepe dove queste spariscono nel muro.

Guardo il robot e automaticamente aumenta la quantità di emissione di Kryptonite.

Kara si allontana subito mettendosi vicino al muro.

-Lo sai che non ti farei mai del male- dice guardandomi negli occhi.

-A dir la verità mi hai già fatto male, mi hai ferita come tutti gli altri. Mi fidavo di te- sussurro appoggiandomi con le mani al tavolo ma restando sempre a guardarla.

-Volevo dirtelo sull'aereo ma poi tu te ne sei uscita con quel discorso sulla fiducia e non sono più riuscita a farlo, volevo dirtelo appena tutta la storia di Lex era finita ma Alex mi ha detto di darti del tempo per elaborare tutto quello che ti era successo. Volevo farlo… oggi o ieri, non so neanche quanto tempo sono stata qui sotto, ma Brainy mi ha interrotta dicendomi di dover andare. Pensi che io non abbia mai voluto dirtelo?! Pensi che io non mi fidi abbastanza di te per dirtelo?!- quasi mi urla contro.

-Ho solo avuta paura della tua reazione perché ho visto tutte le volte che sei caduta quando qualcuno ti tradiva. Ero li con te ed io ero spaventata a morte nel dovertelo dire perché avevo paura di perderti. Abbiamo alle spalle anni di amicizia ed io non volevo perderli, soprattutto perché con te posso essere… umana, mostrare i miei lati deboli senza dovermi ricordare che sono una Super e che il mondo pesa ogni giorno sulle mie spalle. Da quando ti ho conosciuta mi sono sempre sentita me stessa con te, più di quando sono con Alex e… e non voglio perderti- dice continuando a camminare fino a che le catene non la fermano, ad un passo da me con le braccia tirate indietro.

-Perché mi hai rapita e fatto tutto questo?- chiede provando a guardarmi in faccia visto che le nascondevo il viso, alcune lacrime stavano bagnando il mio viso silenziosamente.

-Perché sono una Luthor?- dico invano, dandole le spalle, sapendo che non è una buona scusa.

-Oh si certo… giusto, proprio per questo- dice ridacchiando e sento di nuovo il muro scricchiolare.

-Lena- mi chiama piano ed io scuoto la testa.

-Perché volevo che tu soffrissi come stavo soffrendo io, volevo che tu mi odiassi come io ho odiato te, che provassi la rabbia che ho provato io nel sentirmi… esclusa per l'ennesima volta. Volevo che ti sentissi tradita come mi sono sentita io e- sbuffo perché le lacrime non mi stanno aiutando.

-Sono stata stupida perché non ho considerato il tuo punto di vista- dico quasi in un sussurro poggiando le mani sul tavolo.

Sento un rumore tremendo dietro di me e quando mi volto per vedere cosa stesse succedendo sento solo le sue braccia avvolgermi in un abbraccio.

-Non potrei mai odiarti- dice mentre io mi lascio andare ad un pianto liberatorio.

-E mi spiace non avertelo detto prima, mi dispiace per tutto quello che hai passato a causa mia e… avrei dovuto capirlo prima, avrei dovuto dirtelo e… mi dispiace Lena- dice tenendomi a se, pian piano la sento farsi sempre più pesante e mi accorgo solo ora che il robot sta emanando una grossa quantità di Kryptonite.

-Spegniti- dico al robot che ubbidisce ai miei ordini.

Tengo Kara per la vita e mi sposto sotto le lampade a raggi solari tenendola a me.

In poco tempo si riprende e le spengo.

-Ed io che pensavo di essere diventata immune alla Kryptonite- dice ridacchiando staccandosi da me e togliendosi le catene, solo ora mi accorgo dei buchi che ha lasciato nel muro.

-Beh, erano grosse quantità le ultime, pari a due bombe nucleari quindi… sei molto resistente- dico e lei sorride.

-Che ne dici di un Belly Burger, patatine e frappè?- domanda ed io la guardo senza dire niente.

-Non…?- chiedo indicando il laboratorio, le catene e i robot.

-No, non ho motivo di essere arrabbiata con te anzi… è stato un piano geniale- dice ed io resto perplessa visto che mi aspettavo tutto tranne una cosa simile.

-Quindi, a meno che tu non sia ancora arrabbiata con me, andiamo? Offro io- dice ed io annuisco mordendomi il labbro inferiore.

-Bene, perché a seconda di come andrà la serata deciderò se rivelarti un altro segreto o meno… e di questo ne sarai a conoscenza solo tu, oltre ad Alex- risponde facendomi l'occhiolino per poi dirigersi verso le scale.

-Non puoi mettermi il tarlo e non dirmi niente- replico inseguendola.

-Si che posso!- dice e quando la raggiungo la trovo con la mia borsa e giacca in mano.

-Dovrei andare a casa a cambiarmi come minimo- dice una volta uscite dal cancello.

-Ti raggiungo in macchina?- chiedo e lei ridacchia.

-E perdermi la guida di Lena Luthor? Assolutamente no, mi accompagni- dice salendo dal lato del passeggero.

Scuota la testa divertita ed entro in auto.

Appena mi siedo e metto la cintura la trovo coi CD del mio artista preferito in mano.

-Hozier?- chiede ed io sorrido.

-é il mio preferito, ha un modo tutto suo di esprimersi… strano, lo ammetto, ma lo adoro anche per quello- dico e con la coda dell'occhio vedo che mette su una delle mie canzoni preferite.

-Lo conosco anch'io e concordo pienamente con quello che hai detto- sorride mentre le note di "Jackie and Wilson" riempiono l'abitacolo.

-So tired trying to see from behind the red in my eyes. No better version of me I could pretend to be tonight so deep in this swill with the most familiar of swine, for reasons wretched and divine- sento che comincia a cantare e sorrido, non l'avevo mai sentita ed ha una bella voce.

-She blows outta nowhere, roman candle of the wild. Laughing away through my feeble disguise no other version of me I would rather be tonight. And, Lord, she found me just in time- continua e poi si volta verso di me.

-Cosa?- chiedo tenendo gli occhi sulla strada.

-Sto aspettando della compagnia, non posso essere fare la solista!- dice aprendo le braccia come meglio poteva.

Scuoto la testa ascoltando il ritornello.

-Dai, per favore?- dice unendo le mani davanti a se, alzo gli occhi al cielo e scuoto la testa.

-Non so cantare- provo ma lei incrocia le braccia sotto al seno.

-Non ti credo, provaci Luthor… o devo pensare che hai paura?- chiede e so perfettamente che mi sta provocando.

-Lord, it'd be great to find a place we could escape sometime me and my Isis growing black irises in the sunshine. Every version of me dead and buried in the yard outside sit back and watch the world go by- canto e la sento battere le mani facendomi ridacchiare.

-Happy to lie back watch it burn and rust we tried the world, good God, it wasn't for us- continuo e, dopo tempo, sento di sentirmi veramente bene e soprattutto libera.

-She's gonna save me, call me "baby" run her hands through my hair. She'll know me crazy, soothe me daily better yet she wouldn't care. We'll steal her Lexus, be detectives, ride 'round picking up clues. We'll name our children Jackie and Wilson, raise 'em on rhythm and blues- cantiamo assieme anche il resto della canzone fino alla fine.

-Visto?! Hai una bella voce e sai cantare- dice lei ed io cerco di nascondermi nel collo del mio cappotto mentre la canzone successiva comincia.

-Dovresti chiamare Alex e dirle quello che è successo- dico dopo qualche secondo di silenzio.

-Dovrei… ma la troveremo in appartamento- dice puntando il suo palazzo, nel suo appartamento c'era la luce accesa.

Mi guardo attorno e noto che non ci sono paparazzi in giro, stessa cosa fa lei.

Usciamo e ci dirigiamo verso l'entrata del palazzo e poi prendiamo l'ascensore.

-Mi dispiace di averti rapita e- comincio ma mi ferma abbracciandomi e ridacchiando.

-Non hai niente di cui scusarti Lena- dice staccandosi, poco dopo si aprono le porte.

Si dirige verso la porta del suo appartamento, la apre ed entra facendomi segno di seguirla.

-KARA!- Alex le corre incontro e la abbraccia.

-Dio per fortuna stai bene, dov'eri? Cos'è successo?- inizia a chiedere la maggiore.

-Beh, è lunga da spiegare ma posso assicurarti che quei robot non ci daranno più fastidio… anzi, forse inizieranno a collaborare con noi- dice voltandosi verso di me e facendomi un'occhiolino.

Probabilmente aveva letto le carte sul tavolo poco distante da lei e letto lo scopo per cui stavo costruendo quei robot.

-In che senso collaborare?- chiede interdetta Alex, in cinque secondi Kara sparisce e torna vestita con un paio di Sneakers sportive nere, Jeans chiari, maglietta bianca aderente, una felpa grigia, occhiali e coda di cavallo.

-Aspetta! Tu… lei non lo sapeva e…- Alex si rende conto solo ora che Supergirl si è appena cambiata trasformandosi in Kara, e lei prima l'aveva chiamata col suo nome.

-Lo sa Alex, tranquilla- dice la più piccola per poi avvicinarsi a me e prendere il mio giubbotto.

-Preparati all'interrogatorio che sta per arrivare- mi sussurra mentre Alex si siede sul divano guardandoci.

-Come faceva a sapere dov'eri?- comincia la rossa alzando un sopracciglio.

-Vedo che ti sei già messa comoda… sappi che dobbiamo andare a mangiare quindi non abbiamo tanto tempo- dice Kara sedendosi accanto a lei, io mi limito a sedermi su uno sgabello della cucina vicino al divano.

Kara comincia a raccontare tutto quello che era successo mentre Alex fissa il tavolino davanti a se.

-Quindi hai rapito mia sorella, le hai tolto i poteri e quant'altro perché non ti ha detto di essere Supergirl?- chiede guardandomi mentre io abbasso lo sguardo.

-Alex… non osare- la avverte Kara ed io alzo lo sguardo sulle due sorelle che si guardando per non so quanto tempo negli occhi.

-Okay- dice la rossa alzando le mani in segno di resa.

-Capisco il tuo punto di vista e lo avrei fatto anch'io… però almeno avvisami così non devo rischiare di andare in ospedale per un infarto in corso- mi dice ed io resto stupita per la seconda volta, non mi aspettavo nemmeno una reazione così "leggera" da parte sua.

-Bene, ora andiamo da Belly Burger e poi, se non sei stanca, andiamo a fare un giro- dice Kara alzandosi e prendendo il mio giubbotto porgendomelo mentre io ero ancora seduta sullo sgabello cercando di capire come mai Alex non mi avesse scaraventata giù dalla finestra.

-Mi sono persa qualcosa- dico guardando le due sorelle alternativamente.

Alex ridacchia e mi si avvicina solo per farmi alzare dallo sgabello e spingermi verso Kara.

-Godetevi la serata- dice una volta che io e la super eroina siamo fuori dall'appartamento.

-Cosa sta succedendo?- chiedo e sento Kara mormorare qualcosa in Kryptoniano.

"Rao dammi la forza per non parlare subito", parlare di cosa?

Alzo un sopracciglio e lei sorride.

-Seguiamo il consiglio di Alex, al Belly Burger!- dice mostrandomi il mio giubbotto, mi aiuta ad indossarlo e poi ci spostiamo in ascensore.

Decido di ignorare quello che era successo fino a quel momento e di seguire davvero il consiglio di Alex, del resto non passavo una serata con Kara da parecchio tempo.

Una volta al Belly Burger ordiniamo e Kara insiste per pagare.

Ci sediamo ad un tavolo aggiornandoci su tutto quello che ci eravamo perse, finita la cena usciamo per fare due passi.

Mi volto verso Kara notandola nervosa così le chiedo, in Kryptoniano, cosa la rendeva nervosa.

Si ferma sul posto voltandosi verso di me con la bocca aperta e cominciando a balbettare.

-Tu… io non… quello era… cosa… quando… è?- chiede ed io scoppio a ridere.

-Avere un fratello ossessionato dai Super porta dei vantaggi… e la mia sete di conoscenza è stata saziata anche in quello- dico ridacchiando mentre lei è ancora sconvolta.

-Mi stai dicendo che sai il Kryptoniano?- chiede e le rispondo di si in Kryptoniano.

-Lo parli anche meglio di Clarke, lui ha un accento terreste quando lo parla- dice aggrottando le sopracciglia.

-Quindi? Cosa ti turba?- chiedo e lei torna seria, la vedo prendere un respiro profondo e poi porgermi il braccio che accetto, riprendiamo a camminare.

-Quello che sento… e il non avere il coraggio di esprimerlo- risponde attirando la mia attenzione.

Cerco di restare calma perché non voglio fraintendere quello che mi sta dicendo.

Il fatto che io fossi innamorata di lei, e lo avevo capito ed accettato proprio quando più pensavo di odiarla, non significava che era la stessa cosa per lei.

-Perché è difficile?- continuo quando mi accorgo che non continua a parlare.

-Perché… ho già… fatto abbastanza casini e non voglio farne altri- dice muovendo una mano per poi sistemarsi gli occhiali.

Mi fermo e lei fa altrettanto ma non si gira verso di me, le spalle ricurve e le mani che giocano tra loro, sguardo basso.

-Kara- mi avvicino mi metto davanti a lei che evita il mio sguardo.

Non so bene cosa mi stesse spingendo a farlo ma a costo di un rifiuto dovevo provarci.

Un po' quando stranamente senti che quello è il momento giusto per fare una determinata forza… il classico "ora o mai più" che sai essere dannatamente azzeccato perché sai che è giusto.

Poggio una mano sul suo viso e lei chiude gli occhi cercando più contatto e forse è quello che  mi spinge a farlo.

Metto anche l'altra mano sul suo viso e lei incontra i miei occhi col suo sguardo perso.

Sorrido e mi avvicino finché le mie labbra non toccano le sue.

Resta ferma, non si muove e questo mi porta a staccarmi… probabilmente ho frainteso tutto.

Mi allontano ma questa volta è lei che agisce, posa le mani sui miei fianchi tirandomi verso di se e mi bacia.

Un bacio bisognoso ma dolce.

Avvolgo le mani dietro al suo collo cercando di non sorridere come una stupida ma è tutto inutile.

Dopo non so quanto si stacca e poggia la fronte sulla mia sorridendo.

-Rao… non sapevo come farlo- dice ridacchiando.

-A volte basta solo agire- dico e lei ride lasciandomi un altro breve bacio.

-Mi sono innamorata di te… non so dirti bene quando… forse quando ti ho vista per la prima volta, sembravo un ebete perché mi avevi incantata- comincia guardandomi negli occhi.

-Ma l'ho capito solo in questi mesi di distanza, sono stati un inferno e… ti prego, non facciamolo più. Piuttosto bombardami di Kryptonite ma non allontanarti più- dice abbracciandomi di colpo affondando la testa nel mio collo che sento bagnarsi, stava piangendo.

La stringo forte a me cominciando ad accarezzarle i capelli e baciandole la tempia.

-Hey, non lo farò più… prometto. Basta segreti tra di noi però, basta menzogne o falsità o simile- sussurro sospirando e poggiandomi alla sua spalla.

-Va bene, basta tutto… solo io e te e la più sincera verità- dice staccandosi.

-A proposito- comincia ridacchiando ed io alzo un sopracciglio.

-Era un appuntamento- dice mordendosi il labbro inferiore, sorrido e scuoto la testa alzandomi leggermente sulle punte per baciarla di nuovo.

-Direi che è stato un ottimo appuntamento allora- sussurro sulle sue labbra e la sento rabbrividire.

-Sono felice ti sia divertita- dice mentre riprendiamo a camminare di nuovo a braccetto.

-Con te mi diverto sempre, non ci si annoia mai. Tra cacce a supercriminali, prese al volo ed entrate in scena epiche- dico e lei ride.

-Come quella volta che ti presi al volo dal balcone e mi chiesto di fare un'entrata da Badass?- dice ridendo ed io le pizzico un fianco.

-é stata un'entrata in scena fantastica- dico e lei ridacchia.

-Tu sei fantastica- dice sospirando ed io mi stringo di più a lei cercando di nascondere il viso non essendo abituata a ricevere complimenti da lei.

-Ma anche l'entrata in scena non è stata male- dice e questa volta sono io che sospiro sentendomi in pace con me stessa.

-Abbiamo rischiato di mandare a rotoli tutto questo- dico e lei mi stringe una mano.

-Beh, se non fosse successo non saremmo dove siamo ora… lo rifarei altre mille se questo è il risultato- dice mentre stiamo tornando verso il suo appartamento dove avevo lasciato la macchina.

Trascorriamo il resto della camminata ridendo e scherzando finché non arriviamo davanti al suo palazzo.

La vedo dondolarsi sui talloni e alzo un sopracciglio, lei lo nota e si ferma portando una mano sulla nuca imbarazzata.

-é tardi e… mi stavo chiedendo se- guarda verso l'alto e poi a terra.

-Kara- provo e lei sbuffa.

-Setiandavadifermartiadormiredame- dice tutto d'un fiato, scuoto la testa perché non ho capito un accidenti.

-Parla piano… non posso rallentare il tempo per sentirti- dico ridacchiando e lei diventa ancora più rossa.

-Mi chiedevo se… ecco… se ti andava di restare a dormire da me visto che è già tardi- dice guardandomi negli occhi solo alla fine della frase.

Mi guardo un attimo in giro cercando l'auto di Alex, sparita.

-é tornata al suo appartamento, se non vuoi lo capisco- comincia ma la fermo con un bacio.

-Va benissimo- rispondo e lei sorride prendendomi in braccio, mi aggrappo subito al suo collo e in poco tempo siamo dentro al suo appartamento.

-Potevamo, non so, salire come le persone normali?!- dico ridendo e togliendo le scarpe, stessa cosa fa lei poi appendiamo i giubbotti.

-Troppo lento- risponde lei e poi mi fa segno di seguirla.

-Destra o sinistra?- chiede indicando il letto.

-Sinistra- rispondo e lei sorride per poi aprire l'armadio per porgermi un cambio, shorts neri e felpa grigia.

-Puoi cambiarti qui o in bagno o- resta a metà frase visto che io avevo preso a cambiarmi.

Una volta tolta la maglia mi accorgo che mi ha dato le spalle.

-Kara… non è la prima volta che mi vedi così, negli spoiatoi in palestra, ricordi?- dico ridacchiando e lei si volta.

-Si ma… non stavamo assieme- sussurra ed io rido baciandola prima di cominciare a togliermi i pantaloni.

Quando alzo lo sguardo lei si è già tolta la maglietta e si stava togliendo i jeans.

Mi lecco istintivamente le labbra guardando quel corpo mozzafiato.

-Qualcosa che ti piace?- chiede indossando i pantaloncini, si è girata nella mia direzione visto che prima mi dava le spalle.

-Tutto- rispondo guardandola negli occhi.

-Ma non tentarmi Danvers, con te voglio fare le cose come si deve- dico puntandole un dito al petto.

-Ti aspetterei anche vent'anni- dice avvicinandosi e baciandomi, sempre senza maglia.

-Indossa una maglia- dico mordendole piano il labbro inferiore.

-Yes Ma'am- responde per poi staccarsi ed indossare una maglia aderente bianca.

Mi fissa con un piccolo ghigno ed io alzo gli occhi al cielo per poi dirigermi verso il suo letto.

Ci infiliamo sotto le coperte e ridacchiamo.

-Sei incorreggibile… tanto carina quanto tentatrice- dico e lei si avvicina per baciarmi di nuovo.

-Mi piace stuzzicarti- risponde baciandomi di nuovo.

-Ho notato- rispondo avvicinandomi al suo corpo finché lei non mi stringe a se.

-Sai che dormendo assieme abbiamo già bruciato qualche tappa?- dice quasi in un sussurro ridacchiando.

-Allora vado sul divano- dico facendo finta di alzarmi ma lei mi afferra per la vita e mi stende sopra di lei.

-Non ci provare nemmeno- dice tenendomi a se per poi coprire di nuovo entrambe.

Mi appoggio a lei e sospiro.

-Un penny per i tuoi pensieri- sussurra ed io mi sistemo meglio nascondendo il viso nel suo collo.

-Mi sento bene, tranquilla, protetta… rilassata, felice. Sto bene perché ci sei tu e perché sei con me- dico disegnando dei cerchi sulla sua spalla opposta con le dita provocandole dei brividi.

-Sarò sempre con te- dice baciandomi il capo e stringendomi, se possibile, ancora di più a se.

Restiamo in silenzio per qualche minuto finché non la sento sospirare.

-Ho sonno ma non voglio dormire- dice ed io mi alzo su un braccio per guardarla, con un dito traccia il mio sopracciglio che si era alzato automaticamente.

-Ho paura che se mi addormento, mi sveglio e scopro che tutto questo è stato solo un sogno- dice ed io sorrido per la sua dolcezza.

Mi piego a baciarla e poi mi poggio a lei, anche io cominciavo a sentire la stanchezza di questa giornata… e dei mesi passati.

-Mi troverai qui al tuo risveglio, ora è meglio se riposiamo- dico sistemandomi affianco a lei che subito mi porta vicino a se.

-Buonanotte Lena- sussurra chiudendo gli occhi, mi avvicino e le lascio un piccolo bacio a stampo.

-Buonanotte Kara- rispondo sistemandomi meglio nel suo abbraccio.

Passarono pochi minuti prima che ci addormentassimo.

 

Il mattino dopo mi svegliai e la prima cosa che vidi furono i suoi occhi blu.

Era un nuovo inizio, una nuova avventura che come tutte le altre avremmo affrontato assieme.







a/a:
Eccomi con un'altra storia sulle nostre amate Supercorp... che dire, spero vi piaccia.
Appena sarà pronta arriverà una storia un po' più... beh, simile ma completamente diversa dove ci sarà una Lena parecchio decisa a uccidere Kara... il reating ovviamente non sarà verde o giallo XD
Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate, alla prossima!

  
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