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Autore: Fiore di Giada    12/07/2019    0 recensioni
– Non avrei mai pensato che il passato precipitasse sulle mie spalle... – mormorò. Nessuna grinza deturpava la pelle delle sue mani, ancora forti e solide.
La pelle, malgrado i secoli, era ancora liscia.
Non sapeva cosa fosse successo, ma l'acquisizione dell’umanità di Liu Kang aveva fatto emergere la sua natura primordiale.
Edeniano.
La sua patria antica era la splendida Edenia, un tempo lussureggiante di vita.
I ricordi della sua vita precedente, sigillati al tempo della sua ascesa a dio, erano ritornati alla sua mente.
Lui condivideva la sua natura con la bella principessa Kitana.
[Riferimenti a Mortal Kombat 11/ Mortal Kombat II Distruzione Totale e Mortal Kombat Armageddon. Il "Palazzo dell'Oblio" è un luogo creato da me, che può servire come rifugio per chi cerca la solitudine]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Liu Kang
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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L'immenso velario del cielo blu zaffiro, illuminato dal tremulo riflesso della stelle, sovrastava il giardino del Tempio del Cielo.

Gli alti alberi si stagliavano contro il cielo, come le figure di un cammeo, mentre i richiami degli uccelli risuonavano nell'aria.

Raiden, seduto davanti ad una finestra, osservava il paesaggio. Quanto tempo era trascorso dall'ultima, crudele battaglia contro Kronika e gli altri dei anziani?

Tanti, troppi anni gravavano sulle sue spalle.

Abbassò lo sguardo e si guardò le mani.

– Non avrei mai pensato che il passato precipitasse sulle mie spalle... – mormorò. Nessuna grinza deturpava la pelle delle sue mani, ancora forti e solide.

La pelle, malgrado i secoli, era ancora liscia.

Non sapeva cosa fosse successo, ma l'acquisizione dell’umanità di Liu Kang aveva fatto emergere la sua natura primordiale.

Edeniano.

La sua patria antica era la splendida Edenia, un tempo lussureggiante di vita.

I ricordi della sua vita precedente, sigillati al tempo della sua ascesa a dio, erano ritornati alla sua mente.

Lui condivideva la sua natura con la bella principessa Kitana.

Ma il prezzo di tale evento era stato aspro e crudele.

Con la sua natura antica, era tornato il dolore di una esistenza priva di amore.

Si massaggiò le tempie. Shinnok, il crudele dio anziano decaduto, era suo padre e, oltre a Fujin, lui aveva un altro fratello e una sorella.

In un tempo remoto, il cuore di Shinnok era limpido, alieno a qualsiasi bassezza, e la sua magia donava benefici all'intero regno della Terra.

Ma la morte della sua amata sposa, congiunta ad una sempre crescente ambizione, aveva corrotto il suo animo.

E la prima a pagare il prezzo di una tale natura era stata la sua dolce sorella, Ashrah.

Con un forte pugno, colpì il muro del palazzo. Suo padre, ormai corrotto e immerso nel fango della sua natura miserabile, aveva condannato Ashrah ad una esistenza di demone, lontana dalla sua natura.

Cosa ne era stato di lei? Era rinata, in quella nuova storia?

Aveva riconquistato la sua natura?

Lui e Fujin erano stati condannati ad una esistenza triste, irta di solitudine.

Solo l’amore degli esseri umani aveva ridato ad entrambi la gioia dei sentimenti.

– Fratello mio... Ho perduto anche te, in questa guerra... – mormorò. In quel momento, gli erano tornate alla mente le parole vellutate di Cetrion.

Quella dea aveva ammantato di virtù la sua torbida natura morale, privando suo fratello della vita.

La sola colpa di Fujin era la sua ostilità al piano crudele di Kronika.

Il peso di quella perdita, così fresca, opprimeva le sue spalle, malgrado il tempo trascorso.

Quanto sarebbe durato?



Il ronzio del fulmine ruppe il silenzio del palazzo dell'Oblio.

Di scatto, Raiden si girò e vide una colonna elettrica bianca al centro della sala.

Qualche istante dopo, l'elettricità si plasmò nell'alta e snella figura di Liu Kang.

– Perché siete qui? – domandò l'ex dio del tuono, sorpreso. Aveva scelto quel palazzo, situato nelle montagne più remote del regno esterno, per trascorrervi i suoi estremi momenti di vita.

Perché Liu Kang era lì?

Il dio del fuoco si avvicinò e la sua mano, leggera, si posò sul suo viso.

Raiden sussultò e si irrigidì. Il loro legame, per quanto forte, non era mai stato tanto intimo e il tempo lo aveva raffreddato.

O forse era solo un suo pensiero?

No, Non poteva farsi illusioni.

Perché Liu Kang cercava un simile contatto?

– Non dovreste agire così... Un dio non può essere tanto espansivo. – dichiarò.

Si maledì per quelle parole. Aveva tanto sofferto per l'assenza di amore nella sua famiglia e, in quel momento, rimproverava Liu Kang?

Lui stava cercando di tenere fede alla sua umanità, malgrado la sua natura.

Quali pensieri attraversavano la sua mente?

Raiden sospirò.

– Perdonatemi per le mie parole. Ma non avrei mai immaginato che sareste giunto qui. – confessò.

L'ex monaco accennò ad un sorriso.

– Non potevo dimenticarvi, Raiden... Voi... Voi siete stato il padre che non ho mai conosciuto. Mi avete dato tutto voi stesso... Grazie a voi, la mia anima è stata strappata all'abisso. – dichiarò Liu Kang, il tono tremante. Come poteva dimenticare quanto l'ex dio del tuono aveva fatto?

Raiden, pur tra errori di ogni genere, aveva offerto se stesso nella difesa della Terra e aveva palesato verso di loro un affetto sincero, che andava ben oltre il legame tra maestro e allievo.

Ma non poteva non ammettere di avere avuto un riguardo particolare da parte sua.

Raiden, pur di salvarlo, aveva trasfuso in lui la sua divinità e si era tramutato in un mortale.

La sua vita, però, malgrado i secoli non si era ancora spenta.

Solo in quel momento, gli eventi passati si illuminavano d'una nuova chiarezza.



– Mi dispiace per Fujin, Raiden. – dichiarò ad un tratto Liu Kang.

L'altro sbarrò gli occhi e lo guardò confuso.

– Non lo avete mai detto, ma so bene che state ancora male per lui. Il vostro sguardo non mente. –

Raiden tacque. Dunque, Liu Kang non era stato così travolto dal suo legame con Kitana.

Il luogo lavoro di ricostruzione del futuro non aveva tolto smalto al loro rapporto.

Certo, Liu Kang nulla sapeva del suo passato e dei suoi legami familiari, ma aveva ben compreso le sue origini ed era riuscito ad andare oltre la sua maschera di calma.

– Solo adesso sono riuscito a servirmi dei miei poteri di percezione e ad andare oltre le barriere magiche di questo posto... Vi chiedo di tornare sulla Terra. Credetemi, la vostra saggezza è indispensabile a questo nuovo futuro. – mormorò, il tono appassionato.

– Vi siete dimenticatao di Kitana. Lei può starvi accanto molto meglio di me. – rispose l'ex divinità.

Liu Kang scosse la testa in un lieve cenno di diniego.

– E' vero, ma prima di conoscere lei voi siete stato il mio punto di riferimento. E non posso dimenticare questo. - affermò, il tono saldo.

Gli occhi di Raiden brillarono di lacrime. Queste parole, così pure, ridavano al suo animo una nuova speranza...

Certo, il dolore antico e nuovo era presente, ma la consapevolezza di non essere stato dimenticato dalla sua nuova famiglia bilanciava questa pena.

Come aveva potuto essere accecato da simili pensieri.

– Verrò con te. – affermò.

Si avvicinò a Liu Kang e, qualche istante dopo, i due scomparvero in un vortice di fulmini.






   
 
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