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Autore: Mirigranger    12/07/2019    0 recensioni
Deborah è una ragazza "normale" che odia di se solo una cosa: le sue orecchie a punta. Frequenta il primo anno di università ed è in viaggio di studio a Londra. Una notte fa un sogno strano.... sogna degli esseri che parlano intorno ad un fuoco, in mezzo ad una foresta... poi si sveglia, e non ricorda più il sogno. Quel sogno cambierà la sua vita.
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Marcia, tu non capisci. Quella ragazza...» disse un signore anziano, ma fu interrotto da una ragazza. «No, Gaudio, sei tu che non capisci. Posso farlo perfettamente io!» «Marcia! Non darti arie. Ricorda la profezia!» «Gaudio, le profezie possono anche essere sbagliate, l'hai detto tu stesso!» «Questa non lo è.» disse il vecchio, sicuro di sè. C'era evidentemente un'assemblea, nel bosco. O almeno nei suoi sogni. Intorno al fuoco scoppiettante erano seduti una decina di persone. Avevano le orecchie a punta come lei. «Marcia! Come osi rivolgerti cosi al grande Gaudio!» disse un uomo che era sui quaranta anni. «Padre, io voglio essere la ragazza della profezia, va bene? Non può esserlo una ragazza che non sa nemmeno chi è davvero!» «Marcia!» disse una donna. «è lei la predestinata. Non tu!» «Infatti! Dacia ha ragione!» disse un altro uomo, rivolto alla donna. «Marcia, le profezie sono profezie.» disse un altro vecchio alzandosi. «Marcia, non sei tu la ragazza della profezia, che ti piaccia o no!» disse un uomo. «Allora sapete cosa dico? Me ne vado. Si, avete capito benissimo. Me ne vado dal popolo degli Stellati! Addio madre! Addio padre! Se è questo che volete!» disse Marcia. «No, non oserai!» disse il padre. «Addio» disse Marcia, e sparì nel bosco. «No, Marcia, no!» disse la madre, abbracciando il marito e piangendo. «Marcia! Torna indietro!» disse il padre, ma non ci fu risposta. Allora un ragazzo che non aveva mai parlato si alzò e disse, rivolto ai genitori di Marcia: «Dacia, Alister, andrò a cercare Marcia e Lei.» «N-no, P-Pablo, n-non devi rischiare p-per una r-ragazzina di-disobbediente» disse Dacia, nel pianto. «Andrò, senza "se" nè "ma".» si alzò e corse nella direzione di Marcia, ma si fermò. «N-no, Pablo, torna!» disse la madre, ancora più disperata di prima. «Pablo ce la farà» disse una donna, la madre di Pablo, avvicinandosi e abbracciando Dacia. Dacia piangeva e non voleva sentirne di smetterla. «Io vado con Pablo. Non piangere, Dacia. La ritroveremo.» disse una ragazza che non aveva mai parlato. «Dacia, non piangere. Pablo e Mira sanno cosa fare. Puoi andare, Mira.» disse Gaudio, parlando con Dacia e poi con Mira. Mira si alzò e corse da Pablo. Insieme corsero nella direzione di Marcia. Deborah si svegliò di soprassalto, grondante di sudore. Vide la sveglia. Erano le sette, meglio alzarsi. Non ricordava il sogno. Si lavò e si vestì e raggiunse il Big Ben: doveva fare un giro turistico insieme alla guida e ai compagni.
   
 
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