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Autore: principessa1793    12/07/2019    3 recensioni
La storia parte dal giorno prima del consiglio disastroso in cui vengono svelati gli altarini. Daniele ha detto a tutti che la Terramoda è intestata a Betty,ma nessuno sa che la Terramoda ha un'ipoteca sull'Ecomoda. Marcella ha litigato con Armando perchè difende Betty (in questo è uguale alla storia originale). Ma Betty dov'è? In bagno! Lo so che sembra ininfluente,ma è da qui che si svilupperà la storia. Perchè è così importante che Betty sia in bagno e come una cosa simile può cambiare lo sviluppo di una storia? Lo scoprirete solo dando un'occhiata!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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[Armando]
Le accarezzo,mi soffermo a sfiorarle,quasi gioco con le maniche di quelle piccole tutine che fra qualche mese costituiranno il guardaroba della mia bambina. Non vedo l’ora che nasca,di cambiarle il pannolino,di darle il biberon,di cantarle la ninnananna.
“ Amore,la smetti di fissare quelle tutine come una volta fissavi le modelle? Comincio a pensare tu sia affetto da una qualche perversione sessuale! Mi sa che la storia con una racchia ti ha traumatizzato,Armando!” esordisce mia moglie riportandomi nel mondo reale e beccandosi un’occhiataccia. Ancora non capisco con che coraggio si reputi brutta! La sua è una bellezza rara che non si limita alla sinuosità delle forme, alla morbidezza dei capelli o alla turgidità delle labbra: lei è perfetta anche nei sentimenti,nella cultura,nella sua correttezza,nella sua gentilezza. Sono queste le cose che mi hanno reso pazzo di lei!
“ La smetti? Se tu fossi brutta come dici,non dovrei fulminare i camerieri dei ristoranti! Se penso che a Bogotà sarà pure peggio! E se partissimo per un’isola deserta io,tu e la topolina?” ribatto. Ridacchia.
“ Magari sarai tu quello corteggiatissimo a Bogotà,visto che è sempre stato così da quando ti conosco. E le cose peggioreranno su quel fronte  quando lieviterò fra 3 o 4 mesi!” obietta ottenendo di risposta un leggero morso sul lobo destro.
“ Io morirei se tu e la nostra topolina mi lasciaste solo. Voi siete la mia vita,la sola cosa bella che ho e per cui vivo. Sarei morto se ti avessi perso,se fossi partita magari trovando un altro papà,migliore di me,per la principessina che aspetti!” le confesso. Mi allaccia le braccia al collo e mi bacia. Non ringrazierò mai abbastanza il Cielo per avermi concesso una seconda opportunità con lei!
“ Non dire sciocchezze! Io e lui o lei siamo con te. Sempre. Amore,toccherà mettere quelle tutine sottovuoto,anche se nel mio bagaglio un po’ di spazio c’è!” afferma dopo una sessione prolissa di dolci baci. Le rubo ancora un bacio.
“ E lo shopping che hai fatto qui vuoi darlo in beneficenza,amore? Scusa,ma con quello riempi lo spazio del tuo bagaglio che all’andata era vacante!” le faccio notare.
“ No,con lo shopping fatto qui rimpiazzo i vestiti vecchi,quelli dismessi che non uso più e che potrebbero farti vergognare di me! Sono tua moglie non posso andare in giro così. La prima a non perdonarmelo sarebbe tua madre! Finirebbe per rimpiangere l’ex marito di tua sorella!” risponde prendendo a piegare le tutine. Le tolgo di mano quei pezzettini di stoffa per poterla guardare negli occhi.
“ Amore,ascolta,quella è la tua vecchia vita,è la Betty che ho conosciuto e che mi ha reso pazzo d’amore,la Betty che mi ha fatto capire quanto la bellezza interiore sia più importante di quella esteriore e addirittura la valorizzi,la Betty che mi ha fatto rinascere. Non voglio che ti liberi di quei vestiti se non lo desideri. Ci sarai affezionata,avrai di certo dei ricordi legati ad essi (qualcuno bello e qualcun altro meno). La moglie di Armando Mendoza è anche la ragazzina insicura e timida arrivata in Ecomoda con i vestiti poco appariscenti,con la frangia e l’apparecchio. Io non mi vergogno di te,ma solo di quello che ti ho fatto. È l’unica cosa che cancellerei della nostra storia. Vorrei che fosse cominciata diversamente!” le spiego carezzandole il viso e perdendomi in quegli occhi stracolmi d’amore.
“ Se ti fa stare meglio,possiamo fingere che sia così,che sia cominciata diversamente. Possiamo inventare io e te com’è cominciata la nostra relazione,anche per avere una storia decente da raccontare ai nostri figli e ai nostri nipotini. Mica posso raccontar loro di aver rapito il loro papà o il loro nonno dall’altare? Passerei per una pessima persona!” replica attirandosi una dose massiccia di solletico e di baci.
“ Ti amo con tutta l’anima!” le rivelo fra un bacio e l’altro sul suo viso.
“ Io di più!” replica stringendosi a me.
 
[Daniele]
Io non ci posso credere! Mi sto pizzicando il braccio da quando sono tornato da quel pranzo sperando di svegliarmi da quest’incubo,che risulta essere peggiore che aver perso l’Ecomoda e vedere come presidente della stessa quel pagliaccio da circo di Nicola Mora.
Come potevo sapere che un saluto di cortesia ad una delle persone che meno sopporto sulla faccia della Terra potesse portare all’esplosione di tale bomba? So bene che si dice che l’odio rappresenti l’altra faccia dell’amore,nonostante io non la pensi propriamente così,ma come potevo immaginare una cosa del genere? Inoltre se quel Mantilla non avesse avuto una madre logorroica quasi quanto Maria Beatrice non avrei mai scoperto che mia sorella si sollazza con quello!
Quando ho salutato quello,che era in compagnia di sua madre,e mi sono presentato alla medesima con il mio nome e cognome,ha trillato subito una sequela di domande sul mio legame con Marcella,sul fatto che non stesse nella pelle all’idea di conoscere la fidanzata di suo figlio. Che poi << fidanzata >> cosa se fino a 2 settimane fa stava per sposare quel cretino che c’ha rovinati? Mi sono trattenuto a stento dallo spaccare il naso a quell’altro coglione! Anche se di tutto questo devo ringraziare una sola persona: Patrizia Fernandez! Pure se lo stupido sono stato io a fidarmi di lei dopo il terribile scherzetto della finta gravidanza! Le persone purtroppo non cambiano,soprattutto quelle come Patrizia!
“ Ecomoda!” esordisce con quella sua vocina che mi urta i nervi. Sembra quasi si trovi lì per fare un favore a noi altri invece che per guadagnare un salario fin troppo lauto per la sua mansione e che neppure merita!
“ CHE DIAVOLO ASPETTAVI A DIRMI CHE FORSE MARCELLA È INCINTA DI QUELLO? QUANDO STAMANI HAI TIRATO FUORI QUELLA MEZZA VERITÀ POTEVI DIRLA TUTTA! POTEVI ANCHE DIRMI CHE SI VEDEVANO CON TANTO DI SUOCERA CHE L’ATTENDE A BRACCIA APERTE!” sbotto.
“ Suocera? Sei ubriaco?” farfuglia.
“ SAPEVI O NO CHE L’UOMO  CON CUI SI SOLLAZZA MIA SORELLA È MANTILLA?” le domando fuori di me.
“ Sì,ma è stata una notte!” risponde. Lo sapeva! E che diavolo aspettava a dirmelo? Cos’è? Una moda nascondermi le cose?
“ Come no! Ed io sono Babbo Natale in incognito! Una notte o qualcosa di più dovevo saperlo! Sono suo fratello,l’unico parente normale che si ritrova e avevo il diritto di saperlo!” replico.
“ Daniele,ne parliamo stasera da…” non le faccio neppure terminare la frase.
“ Non ne parliamo né stasera né mai perché tu ed io non avremo mai più a che fare l’uno con l’altra. Il patto prevedeva il sesso e che tu tenessi mia sorella lontana dai guai. Che tu sappia farci a letto mi serve a poco,visto che di donne brave a letto ne trovo quante ne voglio. Dopo quello che è successo con quel coglione di Armando,volevo che Marcella evitasse gli stronzi e tu che fai? Scopri che è andata a letto con quello e non me lo dici impedendomi in tal modo di correre ai ripari! Grazie mille! Sei la solita incapace di sempre: inetta come impiegata e ancor peggio come amica! E che non ti passi per la testa di fingerti incinta di nuovo sia perché è un trucco vecchio senza alcuna possibilità di successo sia perché dall’ultima volta ho imparato la lezione quindi di sicuro sarebbe figlio di quel saltimbanco,a cui potrei tranquillamente raccontare chi sabotò mesi fa il computer della sua cara amica d’infanzia! Sparisci dalla mia vita e dimenticati di me visto che tutte le volte che ti ho chiesto un favore sei riuscita solo a combinare autentici disastri!” ribatto prima di riagganciare. Ma roba da pazzi!
Come diavolo avrà fatto mia sorella ad incappare in un altro disgraziato? Non l’è bastata com’è finita con Armando Mendoza? Se li cerca col lanternino? Se non sono disgraziati non la eccitano o cosa? Ho provato a farla uscire con Santiago,ma evidentemente era troppo perbene e troppo monogamo per i suoi gusti! E poi con chi è andata a mischiarsi? Con quello che,assieme a Mario Calderon,aiutava il suo ex ad occultare i tradimenti! Una genialata proprio! Possibile che l’unico intelligente della famiglia sia io?
“ Dottore,posso?” mi domanda Nancy,la mia segretaria. Preferisco tralasciare che non abbia bussato per evitare di sfogare su di lei la mia ira. Non è colpa sua se ha scordato di bussare nel giorno meno indicato per farlo!
“ C’è qualcosa di urgente? Ah,da oggi le direttive sono che le chiamate di Patrizia Fernandez vanno liquidate sempre!” replico.
“ La corrispondenza,dottore!” mi spiega poggiando sulla mia scrivania in legno massello una pila di buste da lettera prima di lasciarmi solo. Quante volte dovrò spiegarle che deve cestinare direttamente la pubblicità e lasciare qui solo i conti e gli inviti? Dovrò cambiare segretaria, visto che questa è svampita quasi quanto mia sorella Maria Beatrice!
“ Guarda qua…sembra la succursale del macero questa scrivania! Conti ed inviti…non mi pare complicato da capire!” borbotto fra me e me osservando quella specie di torretta di cartacce.  Ad attirare la mia attenzione però è una busta che si distingue dalle altre per colore,visto che è la sola celeste in un mucchio di anonime buste bianche. L’afferro quindi d’istinto perché la curiosità sarà pure donna,ma anch’io ho una buona dose della medesima. Gran parte delle volte è proprio la curiosità a farmi finire nei casini…non a caso ho rischiato di trovarmi un figlio con Patrizia Fernandez proprio per questo!
La apro mediante l’uso del mio tagliacarte col manico di pelle e ne estraggo un foglio A4 piegato a mo’ di comunicazione ufficiale. Mi pare strano già ciò,vista la busta vivaciotta dove è stato posto. La spiego e la doccia fredda,l’ennesima di questo periodo,arriva dopo il quarto o il quinto rigo. Non riesco quasi più a leggere perché le lettere si accavallano le une sulle altre. Non è possibile!
 
[Marcella]
Non può essere vero! Ricardo deve avere di sicuro un pessimo senso dell’umorismo ed è anche un difetto trascurabile,visto che ha tanti altri pregi! L’unica spiegazione è questa!
“ Marce,mia madre è un fiume in piena quando comincia una conversazione! Non so se puoi capirmi! Se tuo fratello non fosse venuto a salutarci… Non che lo stia incolpando,tesoro,ma ammetterai che questa è proprio sfiga! Aveva la faccia di chi voleva uccidermi nel modo più doloroso possibile! Credo di non essere fra le sue simpatie e che non abbia apprezzato né di venire a conoscenza così della nostra relazione né la nostra storia in generale!” mi narra. Non stento a crederlo! Conoscendo Daniele,mi aspetto a breve una telefonata durante la quale,fra un insulto e l’altro,mi intimerà di chiudere questa relazione!
“ E adesso tua madre dov’è?” gli domando preoccupata. Non vorrei ritrovarmela in ufficio! Va bene che sono allenata con Maria Beatrice,ma come potrei spiegare una cosa del genere a tutti gli impiegati?
“ Mi ha costretto ad accompagnarla a fare spese. Mi ha parcheggiato fuori un negozio circa un’ora fa. Mi sento tanto uno di quei cagnolini legati al palo col guinzaglio e non è una bella sensazione,te l’assicuro!” replica strappandomi una sonora risata. È riuscito a farmi ridere sebbene la sciagura appena accaduta!
“ L’unica nota positiva è che almeno ho altri can…cioè altri uomini con cui fare amicizia! Sono molte le fidanzate che agiscono così! Spero tu non abbia intenzione di riservarmi questo tipo di trattamento!” aggiunge incrementando le mie risate.
“ No. Ti giuro di no!” sghignazzo divertita.
“ Non sei arrabbiata con me,ne deduco!” constata.
“ No,non hai i superpoteri in grado di tornare indietro nel tempo o zittire la gente quando parla troppo e conosco il genere logorroico perché mia sorella ne fa parte! Meglio che non incontri mai tua madre in nostra presenza o a fine serata finiranno per sanguinarci le ore…” m’interrompe l’arrivo di Patrizia che,come suo solito,accede al mio ufficio senza bussare.
“ Marcella,che succede? Non dirmi che tuo fratello è lì armato di motosega!” esclama teatrale Ricardo. Sorrido divertita.
“ No,per fortuna,no. Ti richiamo fra un attimo!” rispondo prima di riagganciare.
“ ERA LUI,NON È VERO? TUO FRATELLO È FURIOSO. HA RAGGIUNTO,SE NON SUPERATO,I DECIBEL DEL TUO EX SPAPPOLANDOMI COMPLETAMENTE I TIMPANI! SE L’È PRESA ANCHE CON ME PER NON AVERGLI DETTO NULLA! LA PRIMA VOLTA ERI UBRIACA,MA O HAI PROBLEMI DI ALCOLISMO O C’È QUALCOSA DI PIÙ,DATO CHE HAI UNA RELAZIONE CON LUI,MARCE! LO SA PERSINO SUA MADRE! SE LO SA SUA MADRE,VUOL DIRE CHE È UNA COSA SERIA,CHE HAI UNA STORIA CON QUELL’ESSERE DISGUSTOSO! NON CI POSSO CREDERE!” trilla Patrizia. Con meno di 90 parole è già riuscita a spappolarmi l’udito e a farmi venire l’emicrania!
“ Davvero mi fai la morale dopo il modo in cui ho scoperto di te e Daniele?” obietto piccata.
“ Tanto non c’è più nessun << me e Daniele >> se ci tieni a saperlo!” farfuglia.
“ Meglio così! Ci manca solo che malauguratamente t’innamori di mio fratello! Non scherziamo!” replica.
“ Che vuoi dire,scusa?” mi chiede.
“ Lo sai: Daniele non è fatto per queste cose. Matrimonio,figli e roba varia non sono cose per lui! So che qualche anno fa era innamorato perché era evidente,impossibile da non vedere: aveva la testa fra le nuvole e pareva sempre di ottimo umore,ma dev’essere finita decisamente male perché da allora il suo carattere è nettamente peggiorato. Non che prima fosse un carnevale di Rio,ma ora è peggio! Non chiedermi i dettagli perché non li conosco. Non ero io il suo padre confessore,come non lo sono ora!” le spiego.
“ E con chi si confidava? Puoi chiedere a lui,se ti interessa!” replica. Sembra più lei quella interessata alla faccenda,a dire il vero!
“ La persona con cui si confidava è una lei,anche se credo… lasciamo stare! Ad ogni modo non direbbe mai né a me né a te i fatti di Daniele! Non le sono mai stata un granché simpatica!” rispondo. Credo che piuttosto opterebbe per la crocifissione!
“ Una lei? E noi due la conosciamo? Scusa,ma tuo fratello vede le donne solo per una cosa!” ribatte. Non lei! Lei l’ha sempre vista in chiave più umana che animalesca!
“ Sì,la conosciamo e anche bene! Come credi abbia saputo del motivo della tua inimicizia con Camilla se non sei stata tu a parlargliene fra un giro di lenzuola ed un altro?” replico. Mi fissa basita mettendosi a sedere. Non capisco perché debba essere cotanto teatrale!
“ Era Camilla? Tuo fratello e Camilla erano amici?” mi chiede sgomenta. Annuisco.
“ E non la vedeva solo come una bambola gonfiabile,se ci tieni a saperlo! Quando 5 anni e mezzo fa sono morti i nostri genitori,è andato a piangere da lei. Se vuoi sapere se Daniele ha sofferto,quanto ha pianto od altro della sua vita privata è a lei che devi rivolgerti non a me o a Maria Beatrice!” rispondo non riuscendo a celare il fastidio che ancora mi provoca il fatto che Daniele avesse un rapporto più stretto con lei che con me o con Maria Beatrice che siamo tutto ciò che rimane della sua famiglia.
 
[Mariana]
Sebbene non ci siano né la signora Camilla né il Presidente,la giornata mi pare tranquilla tutto sommato. Ed è strano perché nei giorni in cui si assentano,di solito qui regna la più totale anarchia in quanto nessuno riesce ad accettare il dottor Gutierrez o tantomeno il dottor Calderon come loro temporaneo sostituto. Quella che ha più difficoltà ad accettare la presenza in azienda del secondo è senza dubbio la mia amica Sandra ed i motivi purtroppo sono ovvi. La loro guerra di ripicche è paragonabile a quella fra poppanti al giardino d’infazia,ma loro due l’età del nido l’anno superata abbondantemente.
“ Hai ragione tu!” esordisce Sandra distraendomi dal mio lavoro. La fisso confusa.
“ Non posso continuare così con Romeo e con… insomma hai capito chi!” farfuglia. Alleluia!
“ E quindi che hai deciso di fare per ovviare al problema? Non vorrai mica lasciare l’Ecomoda per non incontrare nessuno dei due,vero? Anche perché credo che col secondo citato non risolveresti il problema,visto che praticamente ti pedina! Te lo ritrovi praticamente dovunque! E stamani ti ha anche scortata al lavoro!” replico.
“ Mariana,ti prego! Non posso più prendere in giro Romeo! Ho deciso di rompere con lui e lo farò stasera!” ribatte. Mi pare giusto!
“ Quando sarete da soli?” le chiedo.
“ No,vorrei ci foste anche voi. Lo conosco ancora troppo poco per prevedere una sua eventuale reazione negativa,non credi? Pensi sia troppo paranoica?” replico. Se fosse stata davvero paranoica,avrebbe di certo evitato di finire a letto col suo ex capo,il quale ha agito da mostro con Betty,ha quasi fatto perdere il lavoro ad Anna Maria ed ha la fama di Casanova!
“ No,il tuo ragionamento fila,ma non credi sarebbe una doppia umiliazione per lui essere mollato ed essere edotto sul tradimento col dottor Mario dinnanzi a noi altre?” obietto.
“ Non gli dirò di quello che è successo fra me e… Sarebbe una cattiveria gratuita,non trovi? Posso semplicemente raccontargli una parte di verità: che non provo nulla per lui!” risponde. Forse non ha tutti i torti!
 
[Giulia]
Quando entro in sala da pranzo,trovo mio marito seduto al tavolo chino a mettere su carta una serie di parole. Lo trovo strano perché da quando lui e Nicola hanno smesso di lavorare con la Terramoda,il suo solo hobby è sempre stato la lettura del quotidiano!
“ Che fai?” gli domando.
“ Metto su carta cosa dire al dottor Mendoza quando tornerà con nostra figlia. Che si dimentichi di vivere con lei more uxorio! Nostra figlia non gli farà da concubina come quell’altra di cui lui si è stancato e che ha gettato via come fosse una scarpa vecchia!” risponde. Se comincia con le sue filippiche siamo rovinati!
“ Magari arriverà qui con una proposta di matrimonio per nostra figlia già in canna! Se ha lasciato tutto per scappare con lei,qualcosa vorrà pur dire!” obietto.
“ Che l’ha compromessa e che ha rovinato in contemporanea tutta la sua famiglia a livello economico? Sono scappati per questo,no?” replica. Non ha neppure tutti i torti!
“ Non tutti quelli che compromettono le giovani fanciulle poi le sposano! Non ricordi l’amica di nostra figlia che venne qui al suo compleanno? Era senza marito e con un bambino!” osservo.
“ Non aveva come padre Hermes Pinzon Galarza! Credi che gli permetterei di fare questo alla nostra bambina? Che lo voglia o meno dovrà sposarla!” sentenzia.
“ A me non preoccupa lui. Insomma,le volte in cui è stato qui ha dimostrato di tenere molto a Betty,quindi non credo obietterà all’idea di sposarla. A preoccuparmi è sua madre. Hai visto anche tu com’è quella donna! La figlia sembra praticamente adottata,se paragonata alla madre. Il compagno di nostra figlia…” m’interrompe.
“ Non definirlo così! Compagno di cosa? Di giochi? Di classe? Di catechismo?...Odio questa definizione che non definisce un bel nulla!” afferma alterato.
“ Il dottor Armando è già più ingessato,più simile alla madre; mentre quella ragazza è decisamente diversa!” aggiusto il tiro.
“ Tanto diversa da essere una ragazza madre e da aver ritrovato il padre di suo figlio solo per una casualità! Li hanno educati bene i loro figli: uno ingravida e rapisce le figlie altrui e l’altra va a letto con uno e gli nasconde un figlio per 5 anni!” commenta.
“ Hermes,non l’ha rapita! Sono semplicemente scappati insieme perché nostra figlia vivesse il periodo della gravidanza tranquilla! L’ha fatto per il nostro nipotino!” obietto.
 
[Camilla]
Oggi non c’è proprio verso di farlo addormentare! Di dormire non ne ha proprio voglia! L’avrà agitato il lago o quel che sia,ma mi pare così su di giri che credo che andrà a dormire direttamente stasera e,con tutta probabilità,non necessiterà neppure della favola della buonanotte!
“ E così niente pomeriggio di baci sul divano!” mi sussurra Nicola. Scuoto il capo divertita.
Nicola mi piace,con lui sto bene davvero,ma sarà quello giusto? Sì,con lui sono riuscita a sbloccarmi,non ha alcuna intenzione di omologarsi alla gente che,in veste di presidente dell’Ecomoda,sarà costretto a frequentare da qui innanzi,non soccombe alle pressioni di mia madre,che lo vorrebbe diverso e simile a Brickman e compagnia cantante,ma se stessimo correndo troppo? A volte mi tornano in mente le parole di mia madre prima che inventassi la balla della paternità di Bobo ad opera di Nicola (altra cosa che mi preoccupa non poco) e mi domando se non abbia ragione! Di Nicola so poco e nulla e so che per innamorarsi non serve di certo conoscere tutto dell’altro,che a volte basta uno sguardo, ma con un bambino così piccolo posso essere davvero tanto superficiale? Innamorarmi a prima vista di Samuel è stata la sciagura più grande della mia vita perché non lo conoscevo,perché credevo che a volte l’amore va oltre il conoscere vita,morte e miracoli di qualcuno,ma se fossi io quella che sbaglia? Se per amare qualcuno fosse necessario davvero conoscerlo alla perfezione,pregi e difetti,valutando i pro e i contro?
“ Cami? Ci sei?” mi domanda Nicola. Annuisco.
“ Ti stavo chiedendo se Daniele Valencia ha sempre voluto scannare tuo fratello o se il tutto nasce solo dal matrimonio mancato fra lui e quella gran simpaticona di Marcella Valencia e dal fallimento dell’Ecomoda! In realtà lo capisco: anch’io sarei imbufalito come un toro se mi restasse una sorella del genere sul groppone!” asserisce. Alzo gli occhi al cielo divertita.
“ No,con Daniele non ci sono mai stati buoni rapporti e credo che il mancato matrimonio lo renda felice più che se fosse stato costretto a scortare Marcella verso l’altare fra le braccia di Armando. Inoltre la stessa non gli rimarrà sul groppone: Daniele ama a modo suo e non è molto chioccia con le sorelle…hanno un rapporto molto indipendente loro tre. Armando e Daniele non si sopportano da prima che imparassero a gattonare! Non fraintendermi,Daniele è un professionista capace,un uomo solido,ma ha un carattere un po’ particolare. Devi conoscerlo bene per apprezzarlo! Ti ricordi quando ha fatto quel commento sul mio fondoschiena o sulla mia vita sessuale?” – Annuisce- “ Tu l’hai presa male, ma Daniele è fatto così. Lui fa la sua battutina,tu gli rispondi a tono e lui si diverte. È il suo modo di relazionarsi alle persone. Prima che io e Samuel ci lasciassimo,Daniele era il mio migliore amico,nonostante ci siano non pochi anni di differenza fra noi. Non che con Armando non riesca a parlare,ma,a dispetto dell’apparenza,Daniele è molto più sensibile. Armando ha acquisito sensibilità dopo Betty,mentre Daniele può sembrare un grizzly,ma sotto svariati strati di cinismo è abbastanza sensibile. Il cinismo è solo una maschera! Di Armando detesta la superficialità,quella che ha dimostrato nel chiedere la mano di Marcella solo per ottenere la presidenza,nella sua proposta irreale per ottenere la presidenza dell’azienda,per non parlare di ciò che ha fatto a Beatrice. Ha ottenuto il mio voto solo per affetto e perché non credevo di certo tirasse su un’impresa di copertura per farci ipotecare. Mi dicevo che una volta finito l’anno e non raggiunta la meta,avrebbe dovuto ammettere di non essere tagliato per quel ruolo,essendo solo un ingegnere industriale e lasciare la presidenza a Daniele,ma le cose sono andate in maniera diversa,come sai! Sebbene non abbia più un rapporto idilliaco con i miei genitori,ti assicuro che mio padre non meritava di vedere la sua azienda in mano ai creditori o di sapere che suo figlio va facendo questi imbrogli sia professionali che personali!” gli spiego. Annuisce.
“ Quindi lui sa che tu e…” farfuglia.
“ No. Con che coraggio potevo caricarlo pure di questo? In quel periodo è successo tutto insieme. È come se fossero state sconvolte sia la mia vita che la sua: i suoi genitori sono morti e lui ha sofferto forse più di Maria Beatrice e di Marcella; e nello stesso periodo il mio matrimonio è andato in pezzi. Pensa che la notte prima di essere stata presa con la forza da Samuel,è venuto a casa mia ed è stata una manna dal cielo perché non ce la facevo a stare sola in quel periodo. Avevo paura e di rifugiarmi da Armando non se ne parlava (avevo paura di disturbarlo con qualche modella) e dai miei neppure a parlarne. Era sconvolto quando è arrivato da me,quindi non gli ho detto niente dei miei problemi per evitare che lo scovasse da qualche parte e lo ammazzasse per come mi stava trattando. Sono semplicemente rimasta lì e ci siamo addormentati dopo una generosa dose di alcool. Senza bere non sarei riuscita a dormire e lui non faceva che sognare l’incidente aereo dei suoi genitori!” gli racconto sottovoce perché non voglio che Bobo senta.
“ Ma tu non sei astemia?” mi chiede meravigliato.
“ Da quella sera non bevo. Quella sera ho scoperto che l’alcool su di me ha un brutto effetto. Non mi ricordo nulla da dopo il terzo bicchiere di whisky ingerito quella notte. Per fortuna,ero con Daniele,di cui ci si può fidare,ma se mi fossi ubriacata in un bar chissà come sarei finita!” rispondo. Annuisce. 
“ Quindi ha dormito nel tuo letto?” mi domanda urtato. È anche successo più di 5 anni fa!
“ Sì,eravamo sbronzi. Se vuoi sapere se ho dormito con lui,la risposta è sì!” gli rispondo. È colpa mia se ci siamo ubriacati e ci siamo addormentati assieme nel mio letto? Di quella notte non ricordo nulla tranne me che riempivo i nostri bicchieri di quel liquido ambrato, Daniele disperato, io nelle sue stesse condizioni. Questo e nient’altro!
“ E se tuo marito fosse rincasato?” obietta Nicola.
“ Il nostro matrimonio era già agli sgoccioli e non ne avrebbe fatto una tragedia. Non che m’importasse poi molto! Poi dopo qualche settimana mi ha portato quella donna in casa e dopo qualche giorno è andato via. Sarebbe stato assurdo fare una scenata solo perché avevo bisogno del conforto del mio migliore amico,no?” contesto.
“ Lui e Daniele Valencia che rapporto avevano?” mi domanda.
“ Quello che Samuel aveva con tutte le persone della mia vita: pessimo. Daniele e mia madre hanno cercato di aprirmi gli occhi tante volte,ma ho sempre risposto ad entrambi che l’amore va oltre le caste e roba varia,ma ci credi che a volte i consigli di mia madre,di mio padre e di Daniele ancora mi tornano in testa? Se avessi dato retta ai loro consigli,mi sarei risparmiata tanto dolore,ma sono stata superba credendo di conoscere le persone meglio di loro,li ho giudicati classisti e questo è il risultato. Samuel era geloso di Daniele. All’inizio credevo fosse per il nostro legame così stretto,ma poi ho capito che forse ad ingelosirlo era lo status sociale di Daniele più che il rapporto che aveva con me! Daniele è ricco,è intelligente,è socio del club,ha la macchina,un autista…tutte cose che Samuel avrebbe potuto solo sognare!” gli spiego.
“ Vuoi dire che Daniele Valencia provava qualcosa per te?” mi chiede confuso. Scoppio a ridere.
“ Non sono il tipo di donna che Daniele cerca per questo tipo di cose! Sì,con me è sempre stato più umano che con le altre donne, ma solo perché eravamo amici! Se avesse provato qualcosa per me,me l’avrebbe detto!” rispondo.
“ E lui per te è sempre stato solo un amico?” ribatte.
“ Fra me e Daniele non c’è mai stato nulla di quello che pensi,se è quello che mi stai chiedendo. Diciamo che apprezzava più me che Armando,ecco. Come io apprezzo più lui che Marcella! Sì,è più rude,ma si può ragionare più con lui che con le sue sorelle!” chiarisco. Mi posa un bacio sulla fronte.
“ E come mai non ti ha teso una mano quando tu e Bobo siete partiti per Zurigo?” replica.
“ Non lo so. Magari da ubriaca gli ho detto qualcosa che non andava o forse aveva paura lo usassi come babysitter. È come se qualcosa si fosse rotto da quando Samuel è andato via ed io ho scoperto di essere incinta o forse da dopo la notte che abbiamo dormito assieme. Ma Daniele è sempre stato un po’ strano nei rapporti umani. Sì,sono arrabbiata con lui come lo sono con i miei genitori per avermi abbandonata, ma forse ho fatto io qualcosa che non andava nei suoi riguardi. Forse non gli sono stata abbastanza vicino chiudendomi solo nei miei problemi! Forse si aspettava che restassi a Bogotà per stargli accanto,che non andassi in Europa dal giorno alla notte!” rispondo più che altro riflettendo fra me e me. Annuisce. Poggio la testa sulla sua spalla,ma non passano neppure 20 secondi che suona subito il campanello. Sospiro seccata.
 
[Margherita]
“ Chi sei?” domanda la voce di Robertino da dentro casa che una volta era di Armando. Ha un modo un po’ naif di domandare chi sia alla porta prima di aprirla!
“ Siamo i nonni,Bobo!” risponde per me mio marito,che sembra meno scioccato da questo strano modo di accogliere le persone del nostro nipotino. Praticamente le accoglie meglio Maddalena,la nostra colf!
La porta si apre un po’ per volta ed il piccoletto ci fissa prima di lasciarci entrare. Non mi aspettavo mi aprisse lui,quando io e Roberto abbiamo deciso di venire qui. Lo credevo ammalato!
“ Ti è passato il mal di pancia?” gli domando. Annuisce.
“ Sì,nonna,grazie! Sei molto gentile!” mi risponde. Già mi pare un modo cortese di rispondere! Sta migliorando,per fortuna!
Sul divano ci sono mia figlia e Nicola Mora,che tutto pare tranne che malato. Forse ha solo voluto rimanere accanto al bambino nel caso fosse un attacco di appendicite quel mal di pancia di cui si lamentava!
“ Mamma! Papà! Se vi dicessi che è un piacere avervi qui,mentirei,ma accomodatevi!” esordisce Camilla spostandosi sulla poltrona per lasciare a me e suo padre i due posti accanto a Nicola Mora.
“ Cosa sono queste buste?” domanda il bambino quando ci mettiamo a sedere.
“ Visto che in azienda c’hanno detto che sei stato male e che ti piace disegnare,io e la nonna ti abbiamo comprato un album pieno di fogli,dei giornalini da colorare dei Digimon e…questa bella valigetta. Perché non la apri?” replica Roberto posando la valigetta colorata che abbiamo preso per lui sol tavolino basso. Bobo ci litiga per dieci minuti buoni prima di capire il meccanismo complesso per aprirla. Spalanca la bocca meravigliato quando si ritrova davanti a quel paradiso di colori di ogni tipo e di ogni nuance.
“ Mamma,guarda! Ci sono anche le tempere come le usavo all’asilo!” esulta contento. Camilla abbozza un sorriso forzato.
“ I muri stanno già cominciando a tremare chissà se per il terremoto causato da questa gentilezza inaspettata o per il fatto che presto quei colori finiranno per imbrattarli!” borbotta.
“ Grazie nonna! Grazie nonno! Sono bellissimi! Io credevo che non mi volevate bene perché ogni tanto faccio arrabbiare la mamma,ma io non lo faccio di proposito!” si rivolge a noi. Io e mio marito ci fissiamo confusi e basiti. In effetti non siamo stati propriamente dei nonni modello!
“ C’è stato un evidente fraintendimento! È impossibile che i nonni non vogliano bene ai nipoti!” gli risponde Roberto.
“ L’ha detto anche il signor Hermes. Lui vuole bene al bimbo che c’è nella pancia di zia Betty,anche se non lo conosce! Neanch’io lo conosco, ma quando nasce gli presto tutti i miei giocattoli!” replica il bambino. Un altro nipote in arrivo! Magari sarà una bambina,che spero somigli alla nostra famiglia e non troppo a sua madre!
“ Mi pare giusto! E a te i Digimon piacciono?” intervengo.
“ Sì,nonna. Il mio personaggio preferito è TK. La mamma dice che mi somiglia! Il suo Digimon,Patamon,è molto bello! Anche tu e il nonno lo guardate?”  replica. Io e Roberto lo guardiamo come se avesse parlato cinese.
“ No,ma se ti va,qualche volta possiamo vedere qualche puntata con te!” gli risponde Roberto per cavarci d’impiccio. In fondo se è una serie, sarà come guardare una telenovela e risulterà facile affezionarcisi!
“ Spero non abbiano sniffato!” borbotta Camilla attirandosi un’occhiataccia da parte nostra.
“ Dopo che ho disegnato possiamo giocare con le Beyblade. Me le ha comprate papà,ma è bello giocare in tanti!” trilla il bambino. Non so cosa siano le cose da lui citate e sono un po’ preoccupata.
“ Mamma,sono delle trottole. Non sono pericolose!” mi spiega mia figlia col suo cipiglio altezzoso.
“ Bobo,amore,perché non fai prima un disegno in cucina e poi vediamo?” si rivolge a suo figlio,che afferra album e colori e se ne va non senza aver dato un bacio sulla guancia a me e a Roberto.
“ Credo cerchino degli attori professionisti per i ruoli della nonna di Cappuccetto Rosso e per il nonno di Heidi. Potreste candidarvi,no? Lì siete graditi come comparse,nella vita di mio figlio no. Credevo di avervi spiegato che prima di fargli un regalo dovete parlarne con me e che non voglio che sia illuso di essere amato per poi vedervi sparire. Maledizione,non se lo merita,lo capite o no? Un fraintendimento…come no! Come quello di tagliarci fuori dalla vostra vita e dall’asse ereditario come avessimo la lebbra!” sbotta fuori di sé.
“ Cami,noi ci stiamo provando a fare dei passi nella tua direzione,ma non è facile se tu ci chiudi sempre la porta in faccia!” osserva Roberto.
“ Pensa…è la stessa porta in faccia che ho ricevuto io per 5 anni! Mi pare di essere sopravvissuta egregiamente e farete lo stesso anche voi! Io non vi permetterò di ferire mio figlio. Bobo è sensibile e non merita di essere abbandonato come un cagnolino in autostrada!” risponde.
“ Se non ci dai una chance non lo saprai mai!” osservo.
“ Una volta gli esperimenti si facevano sugli animali…e c’è un’etica anche per loro! Si cerca sempre di farli soffrire il meno possibile e di recar loro il minor danno. Mio figlio non è una cavia da laboratorio!” chiarisce. Sospiro seccata dal fatto che non riusciamo a capirci.
“ Che altro c’è in quella busta? Gli avete regalato dei pennelli per imbrattare questi muri di colori? Armando ne sarà entusiasta quando tornerà: fra i danni che farà Bobo alle pareti mediante il vostro regalo e i gingilli che gli ha distrutto Marcella,si domanderà se questa sia davvero casa sua!” risponde lei.
“ Questi non sono per Bobo,ma per il dottor Mora!” preciso passando la busta a quel tipo che non ha detto una parola per tutto il tempo. Lui fissa me e mio marito prima di afferrare il sacchetto. Temeva contenesse una bomba?
“ Dei libri di bon ton! Non credevo ne esistessero così tanti! Credevo il galateo fosse uno solo,qualcosa di…come dire?...universale!” borbotta quel tipo. Come il giudizio! Andiamo bene!
“ Il galateo varia in base alle circostanze: le feste ufficiali,quelle familiari…” cerco di spiegargli. Mia figlia vorrebbe ammazzarci,anche se non ne comprendo proprio il motivo: le stiamo dando pieno benestare di frequentare questo tipo accogliendolo nella nostra cerchia,che altro vuole?
“ Capisco. Bene! Non so come ringraziarvi del pensiero! Immagino mi saranno utili anche in azienda per evitare le celeberrime discussioni con il clan Valencia! Non avreste dovuto disturbarvi con questo graditissimo regalo. Adoro leggere e credo li troverò interessanti! È anche giusto elevarsi,visto che il mio ruolo temporaneo me lo impone!” afferma lui,che pare contento. Almeno qualcuno che apprezza le mie iniziative,non come quel Samuel che non era intenzionato a compiere neppure uno sforzo per adeguarsi al mondo di Camilla!
“ Non avrei saputo dirlo meglio. Sono contenta che apprezzi la nostra iniziativa! Anche per il bambino. È giusto dargli il meglio!” affermo.
“ Sì,Bobo merita il meglio!” conviene lui. Mia figlia si alza dalla poltrona.
“ Dove vai?” le chiede lui.
“ A prendere un antiacido o a cercare un bicchiere di cianuro!” risponde lei di malo modo prima di andarsene. Vorrei proprio sapere da chi ha preso questo brutto carattere!
 
[Marcella]
Che disastro! Ci mancava solo questa! Non sarebbe stato meglio se Ricardo e sua madre avessero incontrato Maria Beatrice al ristorante invece di Daniele? Sì,forse mia sorella avrebbe preteso dettagli intimi,ma almeno non mi ritroverei un Daniele furioso da gestire!
“ Se chiami per le felicitazioni,ti assicuro che non è il momento!” esordisce quando si degna di rispondere alla mia chiamata. Ha un tono strano. Non pare solo furioso,ma anche oltremodo scosso!
“ Daniele,ti prego! È una storia appena nata e te l’avrei detto!” mi difendo.
“ Lo spero bene che sia appena nata! O va a finire che a Mendoza anziché una partaccia per come ti ha trattata,oltre che per il trattamento riservato all’Ecomoda,dovrò fare le mie scuse,visto che quello è uno dei più cari amici del tuo ex! E menomale che lo amavi! Immagina se lo avessi odiato!” ribatte.
“ È successo ed è stato un caso l’amicizia tra Ricardo e Armando. Diciamo che all’inizio è stata addirittura una complicanza. Non riuscivo a fidarmi di lui!” gli spiego.
“ Ti è bastato un giro fra le lenzuola per riuscirci? Le sue performance devono essere eccellenti e molto persuasive! State assieme da qualche giorno e vorrei capire come hai fatto a passare dal non fidarti di lui alle presentazioni con la madre,il tutto naturalmente senza includere me e Maria Beatrice. Perché in fondo chi siamo noi? Solo la tua famiglia,no?” replica.
“ Daniele,non essere volgare! Non tratterò di certo con te la mia intimità! E comunque la cena con sua madre non era prevista. È che sua sorella le ha detto di noi e lei voleva conoscermi. Non so neppure se Ricardo riuscirà a rabbonirla in merito!” obietto.
“ Sua sorella… Quindi sua sorella sapeva della vostra << relazione >> ed io e Maria Beatrice no. Un po’ come con l’Ecomoda: tu sapevi delle due collezioni sbagliate ed io e Maria Beatrice no! La tua famiglia siamo io e Maria Beatrice o mi sono perso qualcosa? Sa più cose di te Patrizia Fernandez che io,ti rendi conto? Dai più credito ai consigli idioti di quella donna che alle mie sensate raccomandazioni!” ribatte.
“ PERCHÉ TU TI SEI MAI CONFIDATO CON ME? NO,PERCHÉ NON NE ERO DEGNA! NON ERO LEI,LA STESSA CHE SE N’È ANDATA DALLA SERA ALLA MATTINA SENZA NEANCHE AVVISARTI! ANZICHÉ PIANGERE CON ME E MARIA BEATRICE LA MORTE DI MAMMA E PAPÀ,COME SAREBBE STATO GIUSTO,HAI PREFERITO CAMILLA,UNA PERFETTA ESTRANEA!” gli rinfaccio.
“ Camilla non è un’estranea! È cresciuta con te e Maria Beatrice. La conosciamo da sempre. E pure tu hai scelto un estraneo alla nostra famiglia quando si è trattato di votare per la presidenza e guarda: siamo senza soldi ed hai pensato bene di gettare i tuoi risparmi dalla finestra per i preparativi di un matrimonio che non si celebrerà mai!” replica velenoso.
“ SEI STATO TU A SCIOGLIERE IL NOSTRO LEGAME PERCHÉ ERI PIÙ LEGATO A LEI! TANTO CHE PER UN PERIODO DI TEMPO HO CREDUTO ADDIRITTURA…” m’interrompo per evitare il peggio.
“ HAI CREDUTO COSA? COSA HAI CREDUTO?” mi esorta con veemenza.  
“ CHE TU FOSSI INNAMORATO NON DI UNA DONNA MISTERIOSA,MA DI LEI,DI CAMILLA!” sbotto.
“ SAI CHE TI DICO? FAI DELLA TUA VITA QUELLO CHE DIAVOLO VUOI! COLLEZIONA ABITI DA SPOSA ED ORGANIZZA NOZZE CHE NON SI CELEBRERANNO MAI PERCHÉ LO SPOSO DI TURNO È UN BASTARDO FEDIFRAGO E LADRO! SE UN RICHIAMO ALLA TUA CONDOTTA TIRA FUORI TANTO VELENO DA PARTE TUA,FAI COME DIAMINE VUOI! MA QUANDO SI RIPETERÀ LO STESSO FILM CON IL MEDESIMO FINALE NON VENIRE A PIANGERE DA ME,MARCELLA!” replica alterato per poi riagganciare. Intanto non ha negato…
 
[Betty]
Ho sposato uno dei tanti uomini esistenti al mondo che,come mio padre,sono negati per la cucina. Se continua ad affettare le verdure con questa flemma,con tale lentezza,saranno pronte solo per quando serviranno per preparare i passati di verdure di cui si nutrirà il nostro bimbo!
“ Amore mio,sei sicuro che sia il tuo campo questo?” gli domando preoccupata all’idea di ritrovarmi una sua falange fra zucchine e peperoni.
“ Sì,mi rilassa. È un po’ complicato!” risponde affettando a striscioline un peperone verde.
“ Amore mio,magari sarebbe un po’ meno complicato mettere in un wok dell’olio per far imbiondire uno spicchio d’aglio,no?” obietto. Mi fissa confuso.
“ Imbiondire? In parole povere?” mi domanda lasciandomi di stucco. Betty,ricorda che tuo marito è passato dalle mani della domestica dei suoi genitori ai surgelati!
“ Sì. Versi un po’ d’olio,lo lasci scaldare per poi immettere lo spicchio d’aglio ed aspettare che diventi un giallo oro da ambo i lati prima di estrarlo. Alle verdure posso pensarci io,amore. Non ti colpevolizzo per essere così lontano dal pianeta della cucina,sai? Nessuno nasce con la cucina nel sangue. Anch’io ho dovuto imparare da mia madre!” replico per poi rassicurarlo carezzandogli il viso.
“ Mia madre non sa cucinare. È sempre stata la domestica di turno a cucinare per tutti e la cucina non è mai stata posto per noi altri! E neanche…insomma diciamo che mi hanno sempre salvato i surgelati sia da solo che in compagnia!” borbotta. Lo abbraccio da dietro. Armando poggia le mani sulle mie.
“ Allora c’è qualcosa che Armando Mendoza non sa fare!” lo punzecchio.
“ Oltre ad amministrare un’impresa?” replica rammaricato. Lo faccio voltare per ritrovarmi faccia a faccia con lui.
“ Risolveremo tutto. Ho molte idee per risollevare le sorti dell’Ecomoda,sai?” lo rassicuro.
“ Non ne dubito! Sono certo che salverai l’Ecomoda proprio come hai salvato me! Perché tu mi hai salvato,Beatrice Pinzon Mendoza!” replica strappandomi qualche bacio.
“ E ti salverò anche dal mondo dei surgelati,che verranno definitivamente aboliti dalla nostra alimentazione. Non voglio che nostro figlio vada avanti a lasagne surgelate e roba varia!” affermo. Sorride.
“ Ah no?” ribatte. Scuoto il capo rubandogli un bacio.
“ Troverò un modo per conciliare il lavoro con la cura della casa e di voi due. Non vi lascerò andare avanti a cibi preconfezionati!” chiarisco.
“ Hai sentito,piccolina? La mamma ci coccolerà tutto il tempo!” si rivolge al mio ventre per poi posarvi un bacio.
“ E Nicola sa cucinare?” mi domanda fra un bacio e l’altro sulle mie labbra. Ridacchio.
“ No. Nicola ha sua madre che si occupa di lui come fosse ancora un bambino! Credo che se la bionda finta facesse sul serio con lui e andassero a convivere,il trauma non sarebbe tanto dover aspettare ore prima di poter accedere al bagno o avere uno spazio esiguo nell’armadio,ma il digiuno che gli toccherebbe perché quella tipa ai fornelli proprio non ce la vedo!” rispondo. Mio marito scoppia a ridere.
“ Perché alla San Marino non insegnano a cucinare?” scherza.
“ Dai risultati direi che non insegnano neppure a contare!” replico col medesimo tono.
 
[Sandra]
Mi sto preparando mentalmente il discorso per lasciare Romeo senza ferirlo,sebbene io sia consapevole che per certe cose non ci siano giuste parole o frasi meno dolorose. Come si fa a dire ad un ragazzo che hai cominciato una storia con lui per evitare di essere perseguitata da un altro uomo e che poi allo stesso hai regalato la tua verginità? Mi scambierà per pazza e,nella migliore delle ipotesi,mi darà della sgualdrina! Il fatto è che mi sono infilata in un casino enorme e vorrei che tutti ne uscissimo nel modo più indolore possibile e senza feriti troppo gravi!
“ Guarda che prima o poi doveva accadere! Pensa solo se fosse lui a voler lasciare te,che parole vorresti usasse!” mi sussurra Mariana. Se lui volesse lasciarmi,non credo darei troppo peso alle sue parole. Sì,il mio orgoglio ne resterebbe ferito,ma nulla di più. Romeo magari prova qualcosa per me ed io non voglio ferirlo troppo. Non voglio che chiuda il suo cuore,che decida di non iniziare più relazioni per colpa mia,non voglio traumatizzarlo insomma!
“ Oh Romeo,Romeo,perché sei tu Romeo?” esclama beffarda la vocina fastidiosa dell’artefice di tutto questo casino. Il soggetto in questione dovrebbe vivere solo per lavorare,visto che con le faccende private altrui fa solo disastri.
“ Ha sbagliato piano. È di sotto!” rispondo acida.
“ Anche nella tragedia Shakespeariana era di sotto. Sotto al balcone di Giulietta!” replica credendo di essere simpatico,ma finendo solo per urtarmi di più. Per colpa sua dovrò ferire un ragazzo che non ha fatto nulla di male e lui scherza come se nulla fosse!
“ Vado un attimo al bagno!” annuncia Mariana per lasciarci soli. Ma tanto c’è quel radar umano della bionda finta (donna che ha rischiato pure di mettere al mondo un mini mascalzone figlio di questo soggetto),quindi la privacy è zero!
“ Ha qualcosa d’intelligente da dire o è qui solo per darmi esaurire la mia razione quotidiana di pazienza?” gli domando.
“ Sandra,io non voglio essere morboso con te,vorrei solamente che non liquidassi la faccenda che sappiamo come se avessimo semplicemente giocato a scacchi assieme e che ne parlassimo con calma. Magari fuori di qui!” mi risponde a bassa voce.
“ Magari nel suo tempio della seduzione? È così che lo chiama,no? Che numero sarei nel suo tempio? Fa costruire per ognuna un altare personalizzato?” ribatto provocatoria. Mi diverto ad urtarlo come lui fa con me. Vediamo quanta pazienza ha il dottor Calderon!
“ Va bene anche un bar. No,non uno di quelli che ho consigliato ad Armando e Betty,prima che mi rinfacci pure questo! E no,con la tua amica Anna Maria non siamo mai andati in nessun bar,prima che ti venga in mente di scavare nella preistoria! E neanche con Patrizia!” risponde.
Alzo gli occhi al cielo e faccio per rispondere quando dall’ascensore esce una donna di mezza età mai vista prima. Sembra molto distinta,chic, tanto che scommetto che si tratti di un’amica intima della signora Margherita. Magari è la mamma della bionda finta! No,povera signora,non mi ha fatto nulla di male perché nella mia mente le appioppi quella sciagura!
Mi allontano dalle mie elucubrazioni e congetture mentali quando mi vedo il mio ex capo,nonché ladro della mia verginità,sbiancare. Non sarà una delle sue conquiste,vero? Una perversione simile sarebbe troppo pure per uno come lui!
“ Mamma!” fuoriesce come un soffio dalle sue labbra. Cazzo!
 
[Mario]
Questo è peggio di tutti i film dell’orrore a cui ho assistito e persino peggio dei primi racconti di Armando sui suoi racconti con quella che,a quanto pare,è diventata l’amore della sua vita! Ma,a parte il piano ai danni di Betty,cosa ho fatto di male io per meritare questo? Il mio amichetto dei piani bassi reagisce solo con la mia ex segretaria,con cui sono andato a letto e che rifiuta di affrontare la questione con me; in quest’azienda tutti mi odiano; il mio migliore amico se n’è andato senza neanche avvisarmi… ci manca solo che mi cada un fulmine in testa!
“ Tesorino,non mi abbracci neanche?” trilla mia madre per poi stritolarmi in una morsa sotto lo sguardo divertito di Sandra,che si morde le labbra per non ridere.
“ Come mai non mi hai avvertito del tuo ritorno,mamma?” le domando ancora spaesato.
“ Tesoro,visto che quest’estate ti ho invitato a L’Avana con la tua ragazza per conoscerla e non sei venuto,ho pensato di venire a sincerarmi che il mio passerotto stesse bene!” risponde. Sto inanellando figure di merda a gogo. La mia ex segretaria mi fissa confusa. Già…ho inventato una fidanzata con mia madre per evitare il suo continuo << Quando ti sistemi? >>!
“ Scommetto che sei tu! Devi essere Sandra,vero?” mia madre si rivolge proprio alla mia ex sottoposta,che ci fissa confusa.
“ Sei l’unico nome femminile che il mio Marietto nomina nelle nostre telefonate,da questo ho dedotto che fossi la sua ragazza! In effetti sei proprio il suo tipo!” continua la mia genitrice. La nomino perché è la mia segretaria,o almeno lo era fino a qualche settimana fa!
“ Sì,sono Sandra. Anche il suo passerotto non fa che parlare di lei!” risponde poi cordiale a mia madre.
“ Tesoro,la mamma è sempre la mamma,ricorda!” s’inorgoglisce mia madre. Sandra sorride cercando di trattenere una risata.
“ Sa credevo che il tipo di suo figlio fossero più ragazze come quella laggiù!” risponde Sandra indicando la Fernandez col chiaro intento di punzecchiarmi. Alzo gli occhi al cielo. Perché dev’essere così?
“ Ma no! Non ce lo vedo il mio Marietto con una donna del genere! Troppo volgare!” replica mia madre piuttosto disgustata dal’abbigliamento succinto della bionda finta. Sandra emette un sorriso canzonatorio.
“ Mamma,perché non mi aspetti in presidenza,eh? Io scambio due parole con Sandra e sono da te!” intervengo afferrando delicatamente il gomito della mia ex segretaria per portarla con me in quello che era il mio ex ufficio.
“ Sua madre dovrebbe sapere che sono l’unico nome femminile costante nella sua vita perché ero la sua segretaria e perché le sue storie non durano mai più di una settimana. Ah no…quella con Anna Maria e Patrizia in contemporanea è durata un po’ di più,ma credo sia per via della trasferta a Palm Beach di mezzo!” esordisce la mia ex segretaria.
“ Ti ho infilato in un casino,lo so!” ammetto colpevole.
“ No,quando mai?! Sua madre è una specie di amplificatore,di merlo strillone (senza offesa!) e qui lavora il mio ragazzo! Perché io che non sono neanche il suo tipo? A sua madre ne racconta parecchie di balle,sa? Quella poveretta crede che le piacciano ragazze acqua e sapone, magari racchie,ed invece più curve accattivanti ci sono in una donna e meglio è!” replica.
“ Puoi aiutarmi? Se mi copri con mia madre,giuro che dalla sua partenza in poi ti lascerò in pace!” mi gioco il tutto per tutto.
“ Come se i suoi giuramenti valessero qualcosa!” borbotta.
“ Allora vedila come un’opportunità: potresti conoscere un Mario diverso da quello in cui ti sei imbattuta da quando lavori qui!” replico.
“ Lo credo che sarebbe un Mario diverso! A sua madre racconta un’infinità di balle…deve per forza di cose fingersi diverso! A meno che lei non soffra di un disturbo dissociativo della personalità! Questo in effetti sarebbe una valida attenuante per il suo fare la bella faccia con Betty per poi pugnalarla alle spalle e la renderebbe meno ripugnante di quanto appare ai miei occhi! Scommetto che sua madre non sia a conoscenza neanche di questo,vero? ” obietta giustamente. Questa donna riesce a farmi uscire dai gangheri.
“ Magari è il Mario che mostro a mia madre quello vero e questo quello finto! In fin dei conti sai di me solo quello che mostro a tutti,ma mi conosci davvero?” ribatto.
“ Si cala egregiamente nella parte…avrebbe dovuto fare l’attore! Ci mancavano solo i dilemmi filosofici. Accetto solo per quella specie di giuramento! Almeno dopo questa storia sparirà dalla mia vita! Di solito sua madre quanto s’intrattiene?” replica.
“ Meno di una settimana!” rispondo contento di aver gestito bene la trattativa.
“ Bene. Le condizioni sono chiare: rade effusioni; rade apparizioni a cene e cenette; niente condivisione del letto. Inventi con sua madre che sono praticante,che ho fatto voto di castità,quello che le pare,ma io non condividerò il letto con lei né ora né mai!” afferma risoluta.
“ Ti ricordo che è già successo e sei stata tutto meno che casta!” replico beccandomi un sonoro ceffone.
“ Stronzo! Ora voglio proprio vedere come lo spieghi a tua madre,passerottino!” ribatte fintamente melliflua prima di uscire dal mio ufficio sbattendo la porta. Almeno ha smesso di darmi del << lei >>!
 
[Marcella]
Esco dal mio ufficio quando odo la porta dell’ex ufficio di Mario Calderon sbattere e m’imbatto nella sua ex segretaria. Pare incazzata nera. Oggi sembra il giorno nero di tutti. Non c’è una persona contenta e allegra in quest’azienda! No,mi correggo l’unica persona allegra e contenta è una donna di mezz’età che sbuca dall’ascensore con Ricardo. Non ci credo!
Non ci vuole un indovino per capire che si tratta di sua madre,giacché hanno gli stessi lineamenti,solo che in lei risultano più femminili.
“ Marcella,non è vero?” trilla quando arriva da me. Almeno Maria Beatrice è servita a qualcosa in questi anni!
“ Sì,lei dev’essere la madre di Ricardo. Lieta di conoscerla! Benvenuta in Ecomoda!” farfuglio imbarazzata.
“ È davvero bellissima!” commenta rivolgendosi al figlio. Quantomeno questa donna mi aiuterà a risollevare l’autostima dopo l’evento disastroso di meno di due settimane fa!
“ Credevi ti presentassi un roito,mamma? Beh è anche sagace,brillante,intelligente…io non mi fermerei alla bellezza! Marce,ha molte altre qualità!” risponde Ricardo fra il brusio delle segretarie. Sorrido. Patrizia ha l’espressione sgomenta.  
“ Marce,vai già via?” si avvicina a noi Patrizia.
“ Mi pare sia pure ora! Se vuoi un passaggio,ti assicuro che non è proprio il momento! Loro sono Ricardo Mantilla e sua madre!” le sussurro per poi presentarli.
“ Io sono Patrizia Fernandez,l’ex moglie di Maurizio Brickman. Sono la sua migliore amica!” esordisce Patrizia stringendo loro la mano.
“ Abbiamo giocato a golf assieme un paio di settimane fa io e il suo ex marito!” le rivela Ricardo. Ho quasi paura di scoprire come possa finire questa conversazione!
“ Sì,era appassionato di golf anche quando ci siamo conosciuti. Io all’epoca frequentavo la San Marino,ho studiato 6 semestri,ma poi lui mi ha chiesto di sposarlo ed ho scelto lui abbandonando l’università!” risponde Patrizia continuando a toccarsi i capelli. Non che il Ministero dell’Economia c’abbia perso molto!  
“ Se è finita così,mi sa che non l’è convenuto molto,ad essere onesti! Soprattutto perché lui la chiama << la arpia >>! E poi il suo ex marito non sa perdere! Ha fatto bene a lasciarlo! Marce,se vieni via con noi,ti aspettiamo di sotto!” le risponde Ricardo prima di rivolgersi a me. Annuisco con un sorriso per poi vederli dirigersi verso l’ascensore.
“ Se mi prometti che me la tratti bene,ti presto la mia auto,visto che il tuo simpatico fidanzato è riuscito a farti perdere pure la Mercedez!” mi rivolgo a Patrizia passandole le chiavi della mia autovettura.
“ Oh Signore,è davvero amica tua? Lo sai che il suo ex marito si considera un sopravvissuto,come se fosse uscito indenne da una calamità naturale?” mi sussurra Ricardo quando mi avvicino a lui e a sua madre.
 
[Armando]
Come ho potuto pensare anche solo per un attimo di liberarmi di lei dopo quel dannato consiglio? Ero un coglione! Se solo penso che ho rischiato di perderla per seguire i consigli di quell’altro matto! So che impiegherò ancora molto a perdonarmi,a trovare il coraggio di guardarla negli occhi e di guardarmi allo specchio senza provare vergogna e disgusto per me stesso! La mia topolina non dovrà mai sapere quanto ha sofferto la sua mamma per colpa mia e quanto è stato stupido suo padre. Dovrà solo sapere quanto è immenso l’amore che il suo papà nutre per la sua mamma e per lei!
“ Amore,dovremmo uscire da questa vasca,lo sai? Possibile che quando siamo in queste condizioni tu non abbia bisogno di nutrirti,di bere?” mi riscuote dai miei pensieri mia moglie.
“ No,quando siamo insieme,soprattutto se abbracciati e nudi,non necessito di nulla,amore mio. Tu appaghi tutti i miei bisogni!” le sussurro malizioso all’orecchio.
“ Magari un giorno un uomo dirà lo stesso alla nostra bambina!” mi punzecchia. Mi sento quasi venir meno. A questa eventualità non avevo quasi mai pensato: la mia bambina perderà la verginità con un ragazzino tutto ormoni un giorno; vorrà convivere con il suo ragazzo e poi…
“ E saranno le sue ultime parole! Nessuno sarà così sfacciato con la nostra bambina senza finire nella fossa!” rispondo agitato. Si volta verso di me e mi fissa con gli occhioni lucidi.
“ Se vuoi davvero una bambina,io spero di riuscire a dartela. Voglio renderti felice come tu fai con me da sempre!” afferma. L’attiro a me e la bacio per non scoppiare a piangere.
“ Va bene anche un maschietto,se tu vuoi un bimbo. Non sarà la tua sola gravidanza! Non mi piace l’idea di avere un solo figlio!” replico sfiorando il suo naso con il mio.
“ E comunque anche tu mi rendi felice! Non credevo ti avrei mai trovata,sai? Ed invece eri a pochi passi da me!” le rivelo.
“ Lo so. Ti ho sentito confessarlo al tuo amico dopo la seratina con quella modella…come si chiamava?” replica attirandosi un bacio sulle labbra per quella punta di gelosia nella sua voce.
“ Non si spiano le persone,dottoressa Pinzon! E le vieto di nominare altri uomini o mie ex quando siamo assieme!” ribatto solleticandole debolmente i fianchi. Il mio cellulare interrompe questo clima giocoso e sbuffo quando leggo il mittente della chiamata.
“ L’hai nominato,amore mio? E guarda qua!” mugugno mostrandole il cellulare. Emette un ghigno disgustato.
“ Che vuoi?” domando a Calderon.
“ È arrivata mia madre!” esordisce con la voce di chi è sotto shock. Stava quasi meglio quando credeva che la bionda finta fosse gravida!
“ Tua madre? Ylenia è a Bogotà? Davvero? Ed è da sola o col quarto marito?” replico divertito. Sua madre riesce a renderlo agitato come nessun’altra donna al mondo!
“ Terzo. È ancora al terzo. Pare sia sola. È andata a prendere i bagagli in hotel per stare da me,ma c’è di peggio!”  risponde. Pure?
“ Ti ha trovato una moglie?” gli domando divertito.
“ Negli anni per evitare il rituale << Quando ti sistemi? >> ho inventato di avere una fidanzata e dato che sai bene qual è l’unica donna costante della mia vita,a parte mia madre,puoi immaginare cos’ha dedotto!” risponde. No,va beh!
“ E Sandra che ne pensa di fingersi la tua ragazza?” replico perplesso. Mia moglie mi fissa basita e piuttosto confusa.
“ Credo preferirebbe farsi infibulare dopo quello che è successo,ma l’ho convinta!” mugugna. Dopo quello che è successo?
“ DIMMI CHE NON È COME PENSO IO! CHE LA VERGINE NON È LEI… MA CAZZO,MARIO,MA PERCHÉ? E IN PIÙ ORA LA PORTI ANCHE NELLE FAUCI DI TUA MADRE,CHE NON È PROPRIAMENTE LA SUOCERA IDEALE,LA SUOCERA DELL’ANNO. PEGGIO DI TUA MADRE COME SUOCERA C’È SOLO LA MIA !” mi altero. A Betty scappa una risatina divertita per la mia uscita finale.
“ Tigre,è solo finzione! Sarà solo per qualche giorno: il tempo che mia madre se ne torni a Cuba!” chiarisce. E certo: si prende la verginità di quella ragazza,la usa come finta fidanzata e poi la butta via! Questo da ciò che ha architettato con me non ha tratto neppure un quarto di insegnamento! È lo stesso coglione di qualche mese fa!
“ Vedo che non cambi mai! Fai come credi,ma non rendermi mai più partecipe di questo schifo!” replico per poi riagganciare e spegnere il cellulare. Se ne vanta pure che sta per usare quella ragazza! E con me,per di più! Ci vuole tanto a capire che ci sono troppe similitudini con quello che abbiamo fatto a Betty e che questo mi fa stare male? Non mi pare ci voglia un premio Nobel a rendersene conto! Ma Mario,come al solito sa solo calpestare i sentimenti di tutti come un caterpillar! Sta facendo a quella ragazza ciò che io ho fatto a Betty,solo che io non avevo un grillo parlante in grado di fermarmi ed ho rischiato di perdere la donna della mia vita!
“ Amore,il tuo amico è consapevole che,semmai dovesse ferire Sandra,si ritroverebbe contro sia la banda che me? Lo sa che il mio potere potrebbe persino costringerlo a lavare i pavimenti con la lingua?” mi domanda mia moglie.
“ Certo che però pure la tua amica: non le basta sapere di ciò che ha fatto a te e ad Anna Maria? Vuole essere lei l’ennesimo nome nella lista delle sue vittime? Al masochismo non c’è mai fine! Sia chiaro che se qualcuno di simile dovesse mai pensare di avvicinarsi anche solo per sbaglio alla nostra bambina,finirebbe sottoterra ed io in carcere!” borbotto.
 
[Sandra]
Questo contrattempo mi ha impedito di parlare chiaro a Romeo. Quest’uomo è un contrattempo vivente,maledizione! Mi ha incasinato la vita.
Guardo fuori dal finestrino della sua auto ignorandolo anche ora che ha terminato la sua telefonata con l’altro artefice del suo esperimento sociale di qualche mese fa.
“ Mi ha riagganciato il telefono in faccia,non ci posso credere!” commenta fra sé e sé.
“ Forse gli applausi li ha sprecati tutti per la trovata che ha avuto come protagonista se stesso e la mia amica!” borbotto.
“ Se già cominciassi a darmi del tu sarebbe più credibile la faccenda,che dici? Maledizione,siamo anche stati a letto insieme,non trovi illogico darmi del lei?” replica.
“ Anche Betty ed il dottor Mendoza si davano del lei!” osservo.
“ Le perversioni di quei due lasciamole a loro,per cortesia! Sai cucinare?” replica. Mi volto verso di lui. Immagino nel suo immaginario di seduzione ci sia solo il letto e che non abbia mai preso nessuna per la gola! Credo l’abbia aiutato il fatto di essere uscito solo con donne sempre a dieta (almeno quelle che non portava direttamente in un motel).
“ No,vivo d’aria. Ogni mattina apro la finestra,inspiro la mia razione di ossigeno e tiro avanti fino al mattino seguente!” rispondo sarcastica.
“ Esistono i surgelati!” mi fa notare.
“ Per le modelle rinsecchite amiche sue. Io cucino. C’è altro?” ribatto incrociando le braccia al petto.
“ Mia madre è una donna leggermente invadente,quindi per evitare spiacevoli equivoci,sarebbe il caso che avvertissi quel soggetto con cui hai una relazione della recita. Inoltre,visto che mia madre ti farà tante domande,c’è qualcosa di scandaloso che potresti dirle? Non so…madre scappata con l’amante,padre galeotto,fratello spacciatore o simili?” replica. Ma chi diavolo si crede di essere?
“ I miei sono felicemente sposati ed abitano a Medellin. Mio fratello abita a Chia con sua moglie e Pedro,il loro bambino. C’è altro?” ribatto offesa. Sospira rumorosamente.
“ Non volevo offenderti,ma solo prepararti al peggio. Come suocera peggiore del mondo,a parte mia madre,c’è solo la madre di Armando! E quindi hai un nipotino! Anch’io ne ho uno!” risponde.    
“ Pedro ha un annetto più del figlio della signora Camilla. E prima che me lo domandi: sì,ho dimestichezza con quel bambino per via del mio nipotino!” borbotto. Sorride.
“ Sarai una brava madre. Quel Romeo è fortunato: mi sembra un tipo da matrimonio e figliolanza. Hai scelto bene!” risponde serio.
 
[Patrizia]
Provo a chiamare di nuovo Daniele per tentare di chiarire e non restare davvero alla canna del gas. Sistemarmi con Daniele potrebbe risolvere tutti i miei problemi economici ed evitare che il suo rapporto con Marcella vada alla deriva.
“ Che diavolo vuoi? Se non ti rispondo,vuol dire che non ho voglia di sentire il tuo urticante tono di voce! Hai problemi di comprensione verbale o le tue urla ti hanno semplicemente resa sorda?” esordisce scontroso con una voce poco lucida.
“ Hai bevuto?” gli domando.
“ E tu chi sei? Mia moglie? Mia madre? Mia sorella? Un’amica? No,non sei niente! Fatti gli affari tuoi! Hai già abbastanza grattacapi economici per impicciarti anche dei problemi degli altri. E ti assicuro che se io volessi,i tuoi problemi potrebbero tranquillamente aumentare fino a schiacciarti completamente,quindi smettila di starmi attaccata! O vuoi che ti trovi un amante ricco? Potresti domandare a Marcella se il suo amichetto ha un fratello!” sbotta.
“ Daniele,io credevo fosse stata una storiella di una notte!” mi giustifico.
“ Una notte,due notti o un mese dovevo saperlo. Quello che credi o che pensi non mi interessa. Dovrebbe esserti vietato di pensare proprio per legge! Stai lontana da me. Sparisci dalla mia vita o perderai anche quel poco che ti resta!” risponde.
“ Non sono un’amica perché non sono quella specie di barilotto di Camilla!” replico urtata. Tutti che la elevano affossando me!
“ Vedo che hai fatto i compiti a casa con Marcella! Lascia stare Camilla. L’unica cosa buona che hai fatto in vita tua è toglierle Brickman dai piedi per evitare che lo sposasse! In fondo ha confermato di essere un idiota preferendo te a lei!” risponde prima di riagganciare. Disgraziato!
 
[Daniele]
HO CREDUTO ADDIRITTURA CHE TU FOSSI INNAMORATO NON DI UNA DONNA MISTERIOSA,MA DI LEI!...Roba da matti! Solo perché non ho mai esternato a lei e a quella testa vuota di nostra sorella il mio dolore per la morte di mamma e papà! Sì,con Camilla avevo un rapporto più stretto,più intimo,più forte. Non ho mai avuto né con le mie sorelle né con altre donne la confidenza che avevo con Camilla,un tipo di rapporto che mi manca come l’aria soprattutto ora che è tornata,ma che ho dovuto interrompere per motivi di forza maggiore. Anche se probabilmente il legame si sarebbe sciolto ugualmente con la sua partenza per l’Europa o con la nascita del suo bambino: sarebbero terminate le notti insonni a chiacchierare,le bevute,le risate,le cene fuori perché immagino che da quando è nato suo figlio le sue esigenze e le sue abitudini di vita siano radicalmente e irreversibilmente cambiate.
 
“ Indovina!” trillò entusiasta quando le spalancai la porta di casa mia. Entrò con una bottiglia di champagne e due bicchieri. Restai basito, ma al contempo divertito dalla sua esuberanza.
“ Hai vinto alla lotteria? I tuoi discreditano tuo fratello e divieni la loro unica erede?” replicai ironico. Rise divertita prima di sventolare dinnanzi ai miei occhi la mano sinistra,il cui anulare era cinto da un anello. Provai una strana sensazione allo stomaco. Come se una lancia me l’avesse trafitto squarciandolo per farne fuoriuscire un liquido corrosivo che stava invadendo la mia cavità addominale. 
“ Mi ha chiesto di sposarlo! Capisci? Lui è bellissimo e vuole sposare me!” esclamò felicissima abbracciandomi. Peccato che il tipo fosse anche poverissimo e lei ricchissima! Possibile che non scorgesse la possibilità che il suo amore adorato fosse un cacciatore di dote?
“ Per notare il diamantino ci vuole il microscopio. Dubito sia un diamante vero!” farfugliai. Mi fissò con un leggero biasimo.
“ Lo sai che per ora è il massimo che può permettersi!” mi ammonì.
“ Per ora e per sempre se non trova un lavoro decente! E sai benissimo che potresti aspirare a qualcosa di meglio! Maledizione,non c’è solo Brickman fra quelli del nostro ambiente e fra coloro che potrebbero amarti e consentirti una vita dignitosa! Siccome lui ti ha spezzato il cuore,sei passata all’altro estremo,ergo la povertà assoluta!” replicai. Rise.
“ Brickman non mi ha spezzato il cuore. Mi piaceva,ma non ero chissà quanto innamorata. Forse ero infatuata! Con Samuel è diverso e voglio sapere cosa pensi di questa cosa bellissima!” chiarì. Pareva bellissimo solo a lei quello sfacelo! 
“ Cami,hai 21 anni. Sei sicura che l’ergastolo…cioè il matrimonio sia giusto? E lo conosci da così poco!” borbottai confuso. Sarebbe cambiato tutto: sarebbe sparita la nostra vicinanza,sarebbero scomparse le nostre serate assieme,si sarebbe dissolta la sua leggerezza…
“ Così sembri mia madre! Ora che il saggio Daniele mi ha fatto le sue raccomandazioni,cosa dice il mio migliore amico? Sai ero venuta a festeggiare con lui!” replicò. Scossi il capo sconvolto.
“ Dovresti festeggiare con Samuel. Insomma state per sposarvi,perché sei qui?” ribattei confuso. Da quando avevo visto quel solitario sentivo la testa scoppiare,il sangue pulsare forte contro le tempie e mi sembrava di impazzire.
“ Perché volevo che il mio testimone fosse il primo a saperlo!” rispose cristallina.
“ Cami,non puoi chiedermi questo. Sai perfettamente che alla cazzata dell’amore eterno,del matrimonio e dell’ << e vissero per sempre felici e contenti >> non ci credo. Che senso avrebbe fare da testimone per qualcosa in cui non credo? E non è solo perché il tuo ragazzo a me,come al resto dei tuoi conoscenti,sta sull’esofago…farei la stessa cosa se un giorno me lo domandasse Marcella o se un pazzo psicotico volesse portare all’altare quella pazza di Maria Beatrice! No,forse nell’ultimo caso farei un eccezione: sai quanti giornalisti ci sarebbero all’evento? Sarebbe un vero e proprio miracolo se qualcuno accettasse di sciropparsi Maria Beatrice!” replicai strappandole una sonora risata.
“ Non potresti fare una piccola eccezione? Dai,Daniele! Sono come una sorella per te!” mi supplicò.
“ Non è vero. Non sei come una sorella per me. Non ti ho mai equiparato a quelle due piaghe! Non dirlo più!” l’ammonii dolcemente. Sorrise.
 
“ Le occorre altro,dottore?” mi domanda la cameriera del locale dove mi sono rifugiato per non pensare.
“ Mi porti direttamente la bottiglia e la smetta di guardarmi con compassione!” rispondo acido.  
 
[Camilla]
Roba da matti! Dà della zitella acida a Marcella,litiga con Daniele e quando poi mia madre lo offende con quei libri del cavolo,lui che fa? La ringrazia come se gli avesse donato il tesoro dei pirati! Tutti a me capitano quelli così! Aveva ragione Daniele anni fa quando mi punzecchiava attribuendomi una specie di sindrome della crocerossina per i casi umani! Ci vuole tanto a capire che non voglio un uomo plasmato da mia madre? Se avessi voluto accanto l’uomo che mia madre sognava per me,ne avrei scelto uno dei tanti da lei proposti negli anni!
Io vorrei semplicemente scegliere da sola con chi stare,vorrei qualcuno in grado di pensare con la propria testa senza farsi riempire la testa di cazzate da mia madre!  A che mi serve un uomo che sappia usare il coltello da pesce o in grado di distinguere i vari calici da vino se poi non riesce ad essere un buon papà per Bobo o se non riesce a consigliarmi e ad amarmi come voglio io? A che mi serve un uomo benvoluto al club se questi rappresenta solo il volere dei miei genitori per me? Se mi avesse detto un bel giorno di voler imparare il galateo,sarei stata più che favorevole e l’avrei anche aiutato,ma così no! Il prossimo passo quale sarà? Iscriversi al club dei ricconi? Un corso di equitazione per compiacere mia madre? E quello che voglio io che fine fa?
“ Mamma,sei triste? Lo sai che papà prima di andare a nanna mi legge una favola?” esclama Bobo entusiasta. Mi sforzo di sorridere.
“ Non mangi?” mi domanda Nicola. L’appetito me l’ha tolto lo schifo pregno di ipocrisia che sono stata costretta ad osservare oggi senza poter muovere un dito. E l’unico che avrebbe potuto aggiustare le cose ha saputo solo dire un << grazie >> ai miei genitori come se volessero intitolargli la Statua della Liberta.
“  Non ho fame! In fondo ci sei tu che mangi per 3,no?” replico. Il problema è avrei bisogno di un amico,dell’unico amico che avevo e che ho perso,dello stesso che mi faceva ridere e mi consigliava quando con Samuel tutto andava di schifo! Perché trovo sempre uomini sbagliati sul mio cammino? Che ho fatto di male?
“ Non è che ti ha fatto male il lago?” mi domanda Nicola. Lo fisso basita. Davvero non si rende conto dei suoi errori?
“ C’è di peggio che un’innocente gita al lago!” rispondo ancora sulle mie giocherellando con il cibo che ho nel piatto,la stessa pietanza che ho oramai ridotto in poltiglia a furia di pungolarla con la forchetta.
“ Mamma,ma non si gioca con il cibo: lo dici sempre!” mi redarguisce Bobo. Gli accarezzo i capelli.
“ Sei triste perché i nonni non ti hanno portato un regalino?” mi domanda mio figlio. Il regalo me l’hanno fatto: mi hanno fatto rendere conto che Nick può diventare creta nelle loro mani e divenire il loro fantoccio,il principe azzurro che vorrebbero per me. Perché non si accorgono che più cercano di influenzarmi la vita e più questa va a scatafascio? Perché non comprendono che magari nel baratro della relazione con Samuel mi hanno spinto loro con le loro pretese di trovare per me un buon partito? Solo che stavolta,semmai dovessi commettere una pazzia,a farne le spese sarebbe il mio bambino. Sarebbe lui a pagare il prezzo più alto per una mia decisione errata.
“ No. Conta che l’abbiano portato a te,amore. Anche se non sei il solo ad aver apprezzato i loro doni. A quanto pare piacciono proprio a tutti!” rispondo farfugliando le ultime due frasi.
 
[Mario]
Questo dev’essere un incubo! Sì,è sicuramente frutto della cena pesante o forse dello stress! Mia madre non sta sciorinando davvero aneddoti imbarazzanti sulla mia infanzia e non sta domandando di progetti a lungo termine alla povera Sandra!
“ A me piacerebbe tantissimo un nipotino!” trilla mia madre entusiasta. A me piacerebbe un biglietto per Marte,invece!
“ Un nipotino che vedresti ogni morte di Papa,visto che vivi a Cuba!” obietto.
“ Che c’entra? Sarebbe comunque un nipotino! C’avete già pensato?” replica la mia genitrice.
“ No,signora. Diciamo che è un momento un po’ difficile in azienda e non è il caso di pensare ad una famiglia!” ci mette una pezza Sandra.
“ Come mai? Non era stato eletto Armando?” domanda mia madre. Per fortuna non c’è Daniele Valencia qui con noi o le avrebbe spiegato con tutta la sua diplomazia quanto è connessa a ciò la disgrazia dell’impresa!
“ Sì,ma abbiamo avuto un po’ di problemi,mamma. Lui e Marcella Valencia si sono lasciati,lui è andato via…” farfuglio.
“ Lasciamo stare! Non sono qui per ascoltare di noiose questioni aziendali! Sandra,allora cosa ami del mio passerottino?” ribatte mia madre. Sandra mi rivolge un falsissimo sorrisetto melenso e comincio a tremare.
“ La sua lealtà verso i collaboratori e gli altri soci,la sua trasparenza,la sua infinita empatia per gli altri,la sua incapacità di pugnalare gli altri alle spalle,il suo rispetto per tutti senza pregiudizi dovuti alla ricchezza,all’avvenenza,al look,la sua fedeltà,la sua propensione alla monogamia…” risponde la mia ex segretaria con velato sarcasmo. Stringo impercettibilmente i pugni.
“ Eh sì,il mio passerottino è proprio speciale!” conviene mia madre. Speriamo termini alla svelta questa dannata cena!
“ Decisamente!” sibila fra i denti Sandra.
 
[Ricardo]
Marcella si è alzata con la scusa dei secondi da prendere e si è rintanata in cucina,pertanto la seguo perché eviti di suicidarsi con il detersivo per i piatti (Anche se non sono certo possa essere usato come veleno). La cena non è andata male,anzi. Mia madre l’ha pure presa in simpatia, ma i suoi interrogatori devono averla pressata parecchio ed il culmine è arrivato quando le ha chiesto come mai il suo matrimonio con Armando fosse andato a rotoli.
“ Come va?” le domando. Sobbalza per la sorpresa essendo lei con le spalle alla porta. Si volta verso di me.
“ Bene. Spero solo che tua madre non abbia di me l’opinione di una poco di buono perché il mio matrimonio è appena saltato e già sto con un altro. Già basta Daniele!” risponde.
“ Se l’è presa così tanto?” le chiedo stringendola a me. Non abbiamo avuto modo di parlarne per l’arrivo di mia madre a dir poco dirompente.
“ Ci siamo rinfacciati cose orribili risalenti a quando i miei genitori sono morti e gli ho detto cose che non pensavo,cose che covavo da tempo…non è stata una bella chiacchierata!” mi racconta per sommi capi.
“ Cose che penavi da tempo e che hanno acuito la sua rabbia per tutta questa storia,immagino! Credo che prima di invitarci anche solo a bere un caffè passerà un po’ di tempo!” replico strappandole un sorriso sul finale.
“ Ho paura che questo lo allontani ancora di più,che la mia incontinenza verbale di oggi lo porti dritto dritto da Camilla. In fondo ha sempre preferito lei a noi!” afferma. Camilla? Ma suo fratello non andava a letto con l’ex moglie di Brickman?
“ Vuoi dire Patrizia!” la correggo.
“ No. Patrizia si è beccata da Daniele una sfuriata clamorosa pregna d’insulti. Volevo dire proprio Camilla,la sorella del tuo amico!” risponde. Quello meno felice di questa piega sarebbe di certo Armando,considerato quanto poco sopporta il fratello di Marcella!
“ Vuoi dire che loro due…” lascio in sospeso la frase.
“ Da che io sappia,no. Ma erano amici prima che lei si auto esiliasse! Gli ho rinfacciato pure questo!” risponde. Non è mica una colpa essere amici di Camilla? Mica ha la lebbra? Sì,ha attuato scelte discutibili,ma non mi pare una serial killer o una delinquente,quindi che c’è di male nell’avere un’amicizia con lei?
“ Vedrai che gli passerà!” la rassicuro cingendola fra le mie braccia.
 
[Betty]
Da quando ha terminato quella telefonata con quel cerebroleso del suo amico,mio marito è taciturno e nervoso. È tornato dalla sua amante: la pallina antistress. A parte nostro figlio,credo sia l’unica a meritare la mia gelosia,dato che è stata una delle prime cose che ha messo in valigia!
“ Amore,che succede?” gli domando.
“ Che Mario è un cretino! Ha l’empatia sotto lo zero e andrebbe castrato!” risponde dandomi ancora le spalle nel nostro letto.
“ Amore mio,sono preoccupata anch’io per Sandra,ma non devi prenderla così! Magari l’arrivo di sua madre sistemerà le cose!” cerco di rincuorarlo nonostante pensi che uno così potrebbe cambiare solo col trattamento Ludovico.
“ Amore,il problema non è il suo casino con sua madre,la quale viene costantemente subissata di bugie da Mario. Il problema è che lui non si rende conto che questo suo inganno mi riporta alla mente il precedente. Già faccio fatica a guardarmi allo specchio ogni giorno,a pensare che non potrò mai più scriverti un bigliettino romantico da allegare ai fiori o alla colazione a letto perché ti farebbe tornare alla mente lo schifo che ti ho fatto vivere…dovrebbe capire. Invece lui non capisce nulla! Avevo un solo caro amico ed invece col suo atteggiamento sta facendo in modo che io valuti attentamente l’idea di non frequentarlo più una volta a Bogotà! Io non posso andare in giro con un ragazzino. Non posso permettere che un ragazzino incapace entri nella vita della nostra bambina. Io devo proteggerla!” afferma. In fondo lo capisco: costerebbe anche a me non frequentare più Nicola o le ragazze della banda!
“ Meglio! Almeno non sarò costretta a preparargli dei biscotti al lassativo!” scherzo. Sorride.
“ Oggi non abbiamo proprio sentito tua sorella!” commento.
“ Un altro incentivo a tornare il prima possibile a Bogotà! Non vorrei riprendesse a frequentare pessime compagnie!” risponde. Lo fisso confusa. Non credo che con un bambino piccolo possa entrare in brutti giri! E poi sì,Camilla non mi pare una tipa convenzionale,ma non ce la vedo in compagnia di brutti ceffi!
“ In che senso?” gli domando curiosa.
“ Nel senso di compagnie vampiresche!” risponde. Lo fisso sbalordita. Camilla con Daniele Valencia? Sarebbe fantascienza!
 
[Nicola]
Camilla è evidentemente offesa per qualcosa,visto che mi ha rivolto a stento la parola da quando i suoi sono andati via! Ho cercato di essere più che cordiale con loro,ma devo aver sbagliato qualcosa evidentemente!  A stento mi guarda in faccia e non immaginavo così l’epilogo di questa giornata dopo quei baci paradisiaci!
“ Vuoi una mano ad asciugarli?” mi offro entrando in cucina. Bobo oramai si è addormentato e non mi costa nulla aiutarla ad asciugare i piatti. Anzi,potrebbe essere una buona occasione per sapere cosa le sia preso!
“ No,tu sei impegnato nella lettura,no?” replica.
“ Che vuoi dire?” le domando.
“ I manuali. << Non so come ringraziarvi! >>…la prossima volta fa loro anche un inchino,giacché ci stai,no? Però attento perché in quei manuali c’è scritto anche l’angolazione giusta per effettuarlo,quindi leggili bene! Mi pare di ricordare sia non oltre i 45° di angolazione!” ribatte scimmiottandomi.
“ Hanno avuto un pensiero carino,no?” obietto.
“ Peccato che non mi pare fino a ieri t’importasse apprendere il galateo,o sbaglio? Ma quando Margherita Sàenz Mendoza comanda,gli uomini obbediscono,no? Beh non quelli che piacciono a me! Gli uomini che piacciono a me pensano con la loro testa anche a costo di inimicarsi il mondo! Tu mi sembravi diverso ed invece sei scattato ai suoi comandi come un soldatino! Margherita Sàenz Mendoza comanda che Nicola Mora impari l’etichetta e lui lo fa senza battere ciglio! Il prossimo passo quale sarà? Iscriverti ad equitazione? Cambiare look? L’hai pure ringraziata! Lei ti ha implicitamente dato del buzzurro e tu che fai? La ringrazi come se ti avesse osannato! Lo capisci che con quei manuali del cavolo ti ha offeso? È come se ti avesse detto che sei buono solo per i libri,ma non per la vita vera e che per approcciarti a quest’ultima è meglio che ti dedichi all’unica cosa che sai fare: studiare! Ma ti pare bello? A questo punto fatti pure schiaffeggiare da Marcella,investire da Daniele…non so vuoi anche fare da tuttofare per Maria Beatrice o lustrare le scarpe a mio padre?” sbotta.
“ Perché devi prenderla così? I tuoi stanno cercando di riavvicinarsi a te e non è da tutti. Hanno fatto una cazzata e vogliono rimediare! Anche con Bobo sono stati dolci oggi!” replico.
“ Dolcissimi! Come sarà dolce il risveglio di Bobo quando ai miei passerà la voglia di fare i nonni e lo abbandoneranno di nuovo! Lo capisci che non voglio comparse nella vita di mio figlio? Io posso anche star male da qui all’eternità,ma Bobo no! Lui no!” risponde.
“ Cami,io trovo gentile che abbiano voluto accettarmi in questo modo un po’ strano in famiglia. Sì,invitarmi ad imparare il galateo non è stato il massimo della cortesia,ma è meglio di niente. Rifiutarmi a prescindere fingendomi offeso,non avrebbe fatto altro che inasprire i rapporti arrecando danni sia a te che a Bobo! Che male può farmi imparare un po’ di galateo? Insomma eviterei le litigate con la tua ex cognata,con l’ex cognato di tuo fratello…sarebbe un vantaggio!” cerco di calmarla.
“ Come no! Un vantaggio… Non lo capisci che non è questo? Oggi è il galateo,domani il look,dopodomani la scuola prestigiosa per Bobo… mi spiace,ma la vita è mia e non lascerò che mia madre faccia da burattinaia! Se voglio stare con un uomo che non conosce l’etichetta,che dice ciò che pensa in faccia senza alcuna diplomazia,lo faccio,chiaro? Avrei accettato tutto questo,se fossi entrato in una libreria o in una biblioteca e avessi preso dei manuali per apprendere l’etichetta,per tua iniziativa. Intendi la differenza? A me quelli che si fanno comandare a bacchetta urtano i nervi! Non posso farci nulla! Che dire?! Affidati alla sua opera di trasformazione,se proprio ci tieni,e in bocca al lupo!” replica urtata. La prendo fra le braccia carezzandole il viso.
“ Che stai dicendo,eh? Io tengo a te e a Bobo,Cami! Non m’importa nulla dei progetti di trasformazione di tua madre!” la rassicuro. Si divincola dalla mia stretta.
“ Non mi pare proprio!” risponde prima che il campanello c’interrompa. Esce dalla cucina per andare alla porta e la seguo sperando che lo scocciatore o la scocciatrice faccia in fretta per poter far pace con lei.   
Camilla apre la porta e sull’uscio c’è un inaspettato e palesemente ubriaco Daniele Valencia. E questo che diavolo vuole a quest’ora? Si rende conto che c’è un bambino in questa casa?
“ Daniele,che ci fai qui?” domanda Camilla sorpresa.
“ Avevo tanto bisogno di te!” bofonchia abbracciandola. Camilla resta basita con le braccia stese lungo i fianchi.
“ Daniele,non sono più la ragazza di 5 anni fa con la casa libera! Non posso tenerti qui sul divano! C’è Bobo che dorme di là! E poi da quando sono tornata non mi sei sembrato molto propenso a recuperare la nostra amicizia,visto che sono stata vittima delle tue battutine!” obietta lei.
“ Scusa! Sei la sola amica che ho,sei nella rosa delle donne più importanti della mia vita! Non ti do fastidio,ti prego! Mi fa un po’ senso stare a casa di Armando,dove magari ha pure concepito il bambino che aspetta,ma non voglio restare solo,ti prego! Fammi restare qui!” replica lui. In questo momento sembra più piccolo di Bobo quando fa i capricci!  
“ La sola amica che hai? Ne sei sicuro?” gli domanda Camilla con un cipiglio polemico.
“ Quelle a cui alludi tu non contano. Non mi lancerei di certo nel fuoco per loro! È che il tuo ritorno mi ha destabilizzato come la tua partenza! Non mi hai più cercato!” risponde lui.
“ Non che tu ti sia prodigato a farlo! Eravamo amici e mi hai lasciata sola! Cosa ti ha destabilizzato? Il fatto che non mi sia rivolta a te per ricevere un sostegno in merito al mio rientro? Temevo una porta in faccia!” replica Camilla. Lui le prende il viso fra le mani.
“ Anche tu mi hai lasciato solo. Avevo solo te e te ne sei andata nel periodo peggiore della mia vita,ma non ti avrei mai sbattuto la porta in faccia. Mai! Non possiamo archiviare?” ribatte lui. Lei alza gli occhi al cielo.
“ Ok. Sono lusingata di essere nella rosa delle donne più importanti della tua vita,ma non capisco perché sono proprio io la candidata fortunata che ogni volta che ti sbronzi deve farti da crocerossina! Si vince un premio alla fine?” esclama Camilla. Lui ride divertito.
“ Sì,vinci me! Sono uno degli scapoli più ambiti di Bogotà!” farfuglia palesemente sbronzo.
“ Da che ricordo,tieni più al tuo celibato che al tuo patrimonio! Non vi hai mai rinunciato per nessuna!” replica lei.
“ Magari per te lo farei! Forse sposarci sarebbe la soluzione a tutti i nostri problemi!” risponde lui accarezzandole il viso. Ma che dice?
“ Il tuo primo ostacolo sarebbe Bobo: non credo apprezzeresti di ritrovartelo fra i piedi tutti i giorni. E non ci si sposa per risolvere i problemi. Magari lo pensavano pure Armando e Marcella e guarda com’è finita! Neanche ti accorgi di quello che stai dicendo! Ti immagini la noia che proveresti nel trascorrere tutta la vita con una sola donna,ossia con me? Non ti ci vedo molto,Casanova! Ma quanto hai bevuto? Hai guidato fino qua?” gli domanda Camilla preoccupata.
“ No,c’è il mio autista di sotto. Non volevo stare a casa a pensare. Tu mi vuoi bene,Cami? Io te ne voglio tanto!” replica lui. Tanto ossia?
“ Sì,che ti voglio bene! Ti va se parliamo un po’? Così magari mi spieghi anche perché ti sei ridotto in questo stato!” ribatte lei.
“ Perché mentono tutti? Perché nessuno mi dice le cose? Perché devo scoprire così dell’Ecomoda,di Marcella,di tutto?” domanda lui.
“ Marcella? Che ha combinato? Ha prestato del denaro a Maria Beatrice perché si sottoponesse a qualche altro ritocchino?” replicò Camilla.
“ Quello sarebbe il meno! Marcella ha una relazione. Lei e tuo fratello non si sono lasciati da neanche un mese,maledizione!” le confessa. Meglio che abbia qualcuno in grado di soddisfarla,almeno la smetterà di fare la pazza in azienda e di usarmi come sacco da boxe!
“ Daniele,non per fare la femminista,ma non poteva chiudersi in convento dopo che Armando l’ha lasciata per un’altra da cui aspetta pure un bebè,non ti pare? Non è un bene che stia cercando di rifarsi una vita,anche in previsione del ritorno di Armando e Betty? Non credi che soffrirà di meno così?” cerca di calmarlo Camilla.
“ Il punto non è questo. Se fosse un tipo normale,anche ordinario,sarei felicissimo di questa cosa. Chiunque è meglio di quell’incapace di tuo fratello! È un altro disgraziato,lo capisci? Lo sapevano tutti tranne io!” si lamenta prima di accorgersi di me.
“ Capisco la solerzia che ti ha sempre contraddistinta,ma non sapevo ti portassi il lavoro a casa! Neanche qui posso parlarti da solo? Noi non la paghiamo per stare appiccicato a Camilla,ma per lavorare e invece lei non fa altro che starle attaccato! Possibile che debba sopportarla ovunque vada? Perché non raggiunge la sua cara fidanzata e ci lascia in pace?” bofonchia. Vorrebbe pure cacciarmi da una casa che non è sua!
“ Non è casa sua questa! E non lascerò di certo Camilla da sola con un ubriaco! Chi la salverebbe da un suo possibile assalto?” obietto.
“ Io non farei mai del male a Camilla,ma potrei farne molto a lei se non si toglie dai piedi!” replica quello stronzo.
“ Tremo di paura!” ribatto sfidandolo.
“ Nicola,non c’è bisogno di sfidarlo a duello e non necessito di una balia,per favore! Inoltre Daniele non è un alcolizzato! Riesco a gestirlo benissimo da sola. L’ho sempre fatto! Di sicuro è meglio gestire lui ubriaco che i vostri alterchi,che rischiano di svegliare il mio Bobo! Mi sembra di essere in un asilo! E tu,Daniele, mettiti a sedere che prima di parlare,devi bere un caffè amaro! Ci manca solo che Bobo si svegli e ti trovi in questo stato!” sbotta Cami.
“ Ha cominciato lui!” preciso.
“ Lo so,ma dev’essere accaduto qualcosa di grave per ridursi così,quindi puoi cercare di comprenderlo? Per cortesia,vai a casa! Tanto stavi per andar via,no?” ribatte Camilla.
“ No,prima che il campione d’educazione si presentasse qui senza avvisare,stavamo parlando!” le rammento.
“ Non devo di certo chiedere il permesso a lei o Camilla è diventata la sua fidanzata e nessuno di noi ne sapeva nulla? Saranno entusiasti Roberto e Margherita di trovarsi un buzzurro in famiglia! Io e Camilla siamo amici da quando lei ancora portava i calzoncini corti. So tutto di lei e anche se dovesse avere la malsana idea di avviare una relazione con lei,può dimenticarsi che le domandi il permesso per incontrare Camilla! Non l’ho mai fatto. Neanche quando era sposata con quell’altro cafone!” s’intromette quello. Camilla alza gli occhi al cielo.
“ Quando organizzeranno un quiz a premi sulla mia vita,potrai partecipare e magari ti regaleranno un peluche alla fine,ma fino a quel momento smettila di marcare il territorio come fossi un cane,Daniele! Non trattarlo così o ti rimando a casa tua! Adesso Nicola torna a casa sua,io e te parliamo e poi te ne vai a casa! Ci manca solo che Bobo si svegli e ti trovi qui!” decreta Camilla.
“ Ma noi…” farfuglio.
“ Noi parleremo domattina! Buonanotte!” taglia corto lei. Prendo la mia giacca incazzato nero e vado via sbattendo la porta.
 
[Daniele]
Finalmente quel rompiscatole se n’è andato! Ero abituato a quando Camilla viveva da sola o con quel coglione del marito che non c’era mai! Diciamo che prima di 5 anni fa non ero abituato a dividerla con nessuno e mi scoccia dover chiedere permessi per parlare con lei. E poi il permesso ad uno che non è nulla per lei! Sarà anche il padre di suo figlio,ma non è il suo fidanzato! E anche se lo fosse,non chiederei di certo l’autorizzazione a lui,come non lo facevo con quel Vellejo dei miei stivali! L’unico che può avere il diritto di proibirmi di vederla o di parlarle è suo figlio,ma da quello che ho capito,l’importante è non spaventarlo!
“ Adesso che Nicola è andato via,mi spieghi che hai?” mi domanda mettendosi a sedere di fianco a me sul divano.
“ Ancora non riesco a credere che fra tanta gente tu abbia concepito tuo figlio con quello! Per fortuna è il tuo ritratto e non del padre!” borbotto. Alza gli occhi al cielo.
“ Ed io non riesco a credere che lo scapolone più ambito di tutta Bogotà sia finito per diventare l’amante della fidanzata del Presidente ad interim dell’Ecomoda! E non dire che non è vero che vai a letto con quella! Maledizione,non lo capisci che vuole solo sistemarsi?” obietta.
“ Te l’ha detto Calderon,vero? L’attrezzo che gioca a fare il presidente lo sa?” le chiedo.
“ Nicola non è un attrezzo e non sa nulla. Non ancora! Mi conosci e sai che non amo vincere facile!” risponde.
“ Non che sia questo gran trofeo! Quindi ti sei innamorata!” borbotto. Che spreco! La conosco da sempre e non la capisco: prima quel Samuel, ora l’attrezzo,perché le piace buttarsi via così? Potrebbe ambire ad uomini migliori! È diversa dalle modelle che frequento,per qualche cm di troppo sul girovita non potrebbe mai sfilare,ma è bellissima,acculturata,intelligente,spiritosa,dolce…perché darsi via così? Che a gettare via la propria vita sia Patrizia,che è vuota e frivola,va pure bene,visto che qualsiasi cosa la vita le dia è praticamente un regalo; ma Cami no!
“ Si può amare davvero qualcuno che si conosce così poco? Mia madre gli ha portato i manuali che aveva comprato per Samuel e lui li ha accettati senza battere ciglio. Stavamo discutendo di questo quando sei arrivato! È che il suo tenere testa a te,a Marcella mi ha fatto credere che sarebbe riuscito a difendere i suoi valori,le sue idee,la sua personalità anche da mia madre ed invece…si è piegato al suo primo schiocco di frusta! Io voglio accanto un uomo che sia capace di infischiarsene del parere dei miei,del mondo,che difenda le sue idee se le ritiene giuste. Non voglio una copia di mio padre,che è la marionetta preferita di mia madre! Forse ha ragione il proverbio francese che dice che per conoscere bene qualcuno devi mangiare con lui una tonnellata di sale!” mi narra.
“ No,che poi ti viene l’ipertensione!” scherzo strappandole un sorriso.
“ Sono seria! Daniele,tu sei un uomo e sei il mio migliore amico,quindi sii onesto: c’è qualcosa di sbagliato in me? Sbaglio qualcosa con gli uomini? Invio loro messaggi sbagliati non riuscendo a renderli edotti sul mio sogno di crearmi una famiglia,sulla mia idea di non essere un burattino di mia madre? Sii schietto,per favore!” replica. Le poso la mano sulla guancia.
“ Assolutamente no. Non m’intendo di uomini scimmia come quel Nicola Mora o di buzzurri come Vallejo,ma no: tu non dai alcun messaggio sbagliato! Sono loro che sono dei cretini che non capiscono nulla! Il tuo unico sbaglio è che ti accontenti di materiale scadente come quei due. Ti piacciono gli scherzi della natura? È un surrogato della sindrome della crocerossina? Oddio,non che al Dr. Monster faccia male un po’ di galateo,ma dovrebbe essere una sua iniziativa,non un’imposizione dei tuoi assecondata da lui! Il tuo amico dovrebbe avere un po’ più spina dorsale. Non ne ha a sufficienza né per guidare l’Ecomoda né per essere il tuo uomo!” rispondo.
“ Almeno mi capisci. Forse è il tuo lato femminile!” risponde scherzando sul finale e facendomi ridere.
“ Tu hai paura che questo sia solo il suo primo << sì >>,seguito da quello per la casa in montagna come dono di nozze,quello per la scuola blasonata per Robertino,dal vivere magari tutti assieme nella villona dei tuoi,vero?” le chiedo comprendendo perfettamente cosa l’abbia fatta reagire in questo modo. Annuisce.
“ Solo che per l’ultima cosa vivrebbe da solo in quella casa con i miei: io finirei in un centro d’igiene mentale! Mia madre è una cara donna,ma…” la interrompo.
“ Va presa a piccole dosi!” completo la sua frase. Effettivamente è sempre stata un po’ dispotica!
“ Ancora non ci credo! L’ha pure ringraziata!” farfuglia ancora scossa. In effetti quei manuali non erano di certo un complimento,sebbene quel soggetto vada ripulito e civilizzato! Chiunque con un minimo di carattere si sarebbe offeso e glieli avrebbe infilati in un determinato posto!
“ Si può dire che è stato più resistente il tuo ex! A prescindere da come si concia,dalla sua vocina e dalla sua mancanza di classe,non è adatto a te. Sono certo che non avresti questi dubbi se non sentissi che è così! Ti attrae la sua dolcezza,come quella iniziale di Vallejo,ma la vostra diversità guarda dove vi ha condotti! Sì,l’attrezzo (e non dire che non è un attrezzo!) è dolce con te e con il bambino,ma non sarebbe meglio per voi un uomo un po’ meno creme caramel e leggermente più solido? Non dico algido,ma solido quel tanto che basta per formare una famiglia e rendervi felici?” rispondo.
“ Non che lui e la tua amante siano chissà quanto simili!” chiosa.
“ Comunque se la può tenere! È finita. Non sarebbe mai dovuta cominciare! Non ci tengo a rischiare di nuovo l’infarto per uno dei suoi tranelli. E poi mi ha mentito! Tu sei l’unica donna che non mi ha mai mentito!” replico poggiando il capo sulle sue gambe.
“ Ti ha mentito pure Maria Beatrice? E su cosa? Sul prezzo di un’operazione chirurgica?” ribatte con una punta di divertimento. Rido.
“ Scherzando c’hai preso! Ci vuole tanto ad essere sinceri con chi amiamo? Io cerco di non mentire mai su ciò che voglio e su ciò che provo! Non prometto mai matrimonio,figli,relazioni convenzionali alle donne con cui m’intrattengo; non prometto di raggiungere mete impossibili o di sposare qualcuno che non amo per ottenere la poltrona presidenziale; non nascondo il mio passato! Con le persone sono un po’ diretto, troppo rude e sfrontato,ma non ho mai cercato di passare per ciò che non sono!” rispondo. Poggia una mano sulla mia testa sfiorandomi la tempia destra con le dita.
“ Effettivamente sei una delle persone più dirette che io abbia mai conosciuto,anche se c’è da dire che a volte sei un po’ troppo diretto! Ho mentito anch’io. Non a te,ma ho mentito. Bobo non è figlio di Nicola. L’ho detto a Patrizia perché non volevo contattasse Samuel. È fidanzato con la mamma di un amichetto dell’asilo di Bobo,ma lui non lo sopporta. L’ho rivisto a Zurigo e mi fa schifo. Anche solo la sua voce mi fa schifo! Come si può provare tanto disgusto per chi un tempo hai amato tanto? A volte mi domando se l’ho amato davvero! Forse ero solo scossa perché Patrizia si era rivelata una finta amica fidanzandosi con Maurizio,che piaceva a me!” si sfoga. C’era da aspettarselo! Quel bambino non poteva avere davvero i geni di un tipo così brutto!
“ Quindi è figlio di tuo marito! Era quasi meglio l’attrezzo: brutto è brutto,ma almeno non è uno stronzo come il tuo ex!” borbotto.
“ Adesso è single Brickman. Pare sia sopravvissuto a Patrizia,anche se non garantisco per la sua psiche!” le rivelo facendola ridere. 6 o 7 anni fa mi ha praticamente fatto esplodere la testa a furia di parlarne! Ancora un po’ e me ne innamoravo pure io!
“ Lo so. L’ho rivisto. Un’altra infatuazione andata a male: avevo dei gusti davvero pessimi prima della maternità. Davvero mi piaceva un tipo così borioso?” replica. Sì,ti piaceva pure tanto!
“ Sì,le mie orecchie hanno quasi organizzato un party quando ti è passata la cotta per quello! Della serie << Evviva! Non saremo mai più tormentati da Brickman! >>,solo che poi nella vita di mia sorella è arrivata Patrizia e quindi Brickman è tornato!” rispondo un po’ acido ottenendo una risata e un buffetto delicato sulla spalla.
“ Quanto sei scemo!” esclama divertita.
“ Mi sei mancata!” le rivelo puntando il mento sulla sua coscia. È di certo l’alcool a farmi straparlare,ma è così: io e Camilla abbiamo sempre avuto un rapporto speciale,un tipo di legame che non ho mai avuto con nessuno al mondo!
“ Anche tu,ma non posso che prendermela con me stessa! E tu e Patrizia…insomma lei…” farfuglia.
“ Lei non è e non sarà mai nulla per me. Avevamo una buona intesa sessuale,ma nulla di più! Ha finto persino una gravidanza tentando di farsi mantenere a vita a Miami con 5000 dollari mensili più le spese!” le racconto.
“ Ha puntato sulla tua mancata voglia di paternità!” riflette.
“ Non sono di certo Erode! Non disprezzo l’idea di riprodurmi,ma non con Patrizia. Questo è poco ma sicuro! Non è che io detesti i bambini, ma nessun bambino sarebbe felice di avermi come padre. Sai benissimo come sono fatto e avrei qualche difficoltà ad interagire con un infante!” affermo risoluto.
“ Perché prima che restassi incinta tu mi vedevi adatta come madre? Fu uno shock persino per me!” replica. Effettivamente no! Camilla è sempre stata romantica e affettuosa a suo modo. Non è mai stata una tipa convenzionale e quando scoprii della sua gravidanza fu come se mi avessero detto dell’arrivo degli alieni sul pianeta Terra!
“ Eppure sono qui! Sono sicura che saresti un padre perfetto,un po’ pedante,ma credo che un fagottino tutto tuo potrebbe tirar fuori il tuo lato tenero! Non dirai a nessuno di Bobo,vero?” mi chiede. Poggio una mano sulla sua.
“ No. Non ho mai svelato a nessuno le tue confidenze. E poi tu stai per accogliere una mia confidenza a dir poco ingombrante,quindi ti devo qualcosa!” rispondo. Questa cosa in un certo senso,anche se in modo decisamente più ridimensionato,cambierà anche il suo mondo!
 
[Patrizia]
Mi alzo sorpresa dal divano quando odo il suono del campanello. Non credo sia Daniele! Era decisamente troppo alterato per tornare sui suoi passi,ma magari fra qualche settimana tornerà a ragionare! In fondo non può far saltare il nostro accordo così,non ora che rischio di restare anche senza fidanzato ufficiale per colpa di quella gattamorta!
“ Amore!” esclamo fingendomi entusiasta quando vedo Nicola sull’uscio di casa.
“ Posso entrare?” mi domanda. Annuisco facendogli spazio perché acceda al mio appartamento.
“ Non mi aspettavo passassi! Stai meglio?” replico quando si accomoda. Prendo posto sulle sue gambe.
“ Ti devo fare alcune domande su Daniele Valencia. Prima ero passato a trovare Bobo ed è arrivato da Camilla ubriaco perso!” afferma. Da Camilla? Daniele è andato da quella? E a far che?
“ E a fare cosa?” gli domanda confusa. Credevo la loro fosse una conoscenza superficiale,non che avessero tanta confidenza da presentarsi l’uno a casa dell’altra senza avvisare!
“ Erano molto amici prima che lei…che lei lasciasse Bogotà! Pare fossero molto legati!” mi spiega. E non l’ha mai trattata come una bambola gonfiabile! Lo credo bene…non credo possa mai trovarla attraente!
“ E allora cosa ti preoccupa? Se erano amici prima della sua partenza,cosa ti spaventa? Non implica che entri nella vita di tuo figlio! Il fatto che si conoscono vuol dire semplicemente che Daniele la conosce bene e lei conosce bene lui! Ti assicuro che Daniele non ha dimestichezza con i bambini,quindi non rischi che si affezioni a tuo figlio!” replico.
“ Lo conosci bene anche tu: è il fratello della tua migliore amica!” mi fa notare.
“ No,chiariamo,amore mio: io conosco Daniele in maniera superficiale proprio per il suo legame di sangue con Marce o per me sarebbe un perfetto estraneo! Sai anche tu quant’è scorbutico…ti pare sia facile avere anche solo un rapporto cordiale con uno così?” ribatto insabbiando ciò che davvero mi legava a Daniele.
“ Quindi pensi anche tu ci sia qualcosa sotto se con Camilla è diverso,no?” replica. Oddio,non penserà mica che fosse innamorato di lei? Ma l’ha vista la madre di suo figlio? Non ha classe,non ha stile ed ha diversi chili in più! Sarebbe come insinuare che un palato fine come Daniele possa trovare attraente una come Anna Maria,visto che come fisicità siamo lì!
“ Lo escludo. La tua amica aveva già i suoi chili in più prima della gravidanza,se ben ricordi,e dubito che Daniele la trovasse all’epoca e la trovi tuttora attraente! Ognuno ha i suoi gusti e le sue diottrie,ma non credo lei rispecchi i gusti di Daniele e credo che quest’ultimo ci veda piuttosto bene o non potrebbe lavorare al Ministero con i conti senza un bel paio di occhiali!” rispondo beccandomi un’occhiataccia.  
“ Perché devi offenderla così? E poi magari al dottor Valencia piacciono le donne più formose! O conosci i suoi gusti in fatto di donne?” obietta. Mi ha messa all’angolo.
“ Abbiamo avuto una relazione prima che conoscessi te. Un bel po’ di mesi fa,ad essere precisi. Come vedi,è impossibile che gli piaccia la madre di tuo figlio!” replico narrandogli solo una parte di verità. Mi sposta dall’altra parte del divano e comincia a girovagare per il salotto come un animale in gabbia.
“ PERCHÉ NON ME L’HAI DETTO? E MENOMALE CHE LO CONOSCEVI SOLO SUPERFICIALMENTE!” si altera.
“ Ed è stata solo una conoscenza superficiale,visto che Daniele Valencia non permette a nessuno di scalfire il ghiaccio che lo avvolge. Non volevo t’ingelosissi né che ne parlassi con lui! Ha così tanto cattivo gusto che ti avrebbe fornito i dettagli!” invento.
“ Perché così è meglio,no?” obietta sarcastico. Alzo gli occhi al cielo.
“ Comunque se vuoi sapere davvero cosa c’è fra i due,l’unica a cui puoi chiederlo è Marce!” lo indirizzo.
“ Considerata la confidenza e il rapporto idilliaco fra me e la tua amica,siamo a cavallo! Io torno a casa!” replica.
“ Non resti a dormire?” gli domando lasciva.
“ Voglio assorbire da solo questa rivelazione! Avresti dovuto dirmelo dall’inizio!” risponde prima di andarmene lasciandomi una carezza sulla guancia. Ma roba da matti: lui scodinzola dietro a quella ed io sono quella che sbaglia! Che poi fosse almeno bella quella lì!
 
[Armando]
Non c’è mica bisogno di guardarmi come se le avessi confessato di avere un terzo occhio,però! Sì,mia sorella purtroppo aveva frequentazioni vampiresche prima di abbandonare la Colombia,ma non è il caso di fissarmi così! Tanto più che il sottoscritto non le ha mai approvate!
“ Scusa,è che non mi pare abbiano molto in comune!” farfuglia notando il mio essere in attesa di una sua reazione.
“ Lo sanno loro di cosa riuscissero a parlare per intere serate senza annoiarsi. E la cosa che più ti sbalordirà è che Daniele Valencia con lei era quasi umano. Nel senso che non era stronzo come con noi comuni mortali!” rispondo.
“ No,va beh questa è fantascienza! Tanto più che tua sorella non è come la bionda finta o come Marcella,tutta perfettina. O l’ha cambiata la gravidanza?” replica.
“ No,mia sorella è sempre stata così sia per la stravaganza che per i chili in surplus!” rispondo.
“ Certo che è abbastanza eclettica in fatto di amicizie maschili: passare da Daniele Valencia a Nicola sarebbe come passare dal vino all’acqua, dal giorno alla notte,dall’Inferno al Paradiso!” commenta.
“ Come credi l’abbia accolta?” mi domanda. Mah…in questi giorni non l’ha proprio nominato!
“ Di certo non recupererà l’amicizia minacciando di mandarmi in carcere!” rispondo.
“ A me preoccupa come si rapporterà al bodyguard di Camilla: il piccoletto! Ce lo vedi Daniele Valencia rapportarsi a Bobo?” replica. No! Direi proprio di no!
“ Già! Bobo è così legato a sua madre che non permetterà mai a quel cretino di rientrare nella cerchia delle amicizie di mia sorella!” mi rassereno. Ci manca solo questa! Quell’amicizia non mi è mai andata giù. Era uno dei soli punti in comune che avevo con Marcella!
 
[Roberto]
“ Decisamente diverso da quel Samuel! Hai visto come ha accettato il nostro pensiero?” esclama mia moglie parlando di Nicola Mora. Meno entusiasta era nostra figlia!
“ Camilla non pareva propriamente concorde con la nostra iniziativa di omaggiare il dottor Mora e Robertino!” obietto.
“ Camilla ha solo fatto la sostenuta. Sai com’è fatta e vuole solo farcela pagare per questi 5 anni! Vedrai che con il tempo accetterà il nostro ramoscello d’ulivo verso il dottor Mora e la smetterà di essere così ostile,anche solo per il bene del bambino!” replica ottimista.
“ Anche perché io non so davvero come muovermi con lei. Mi pare che ogni gesto lo veda come un’offesa,un tentativo di comprarla…” mi lamento. Come deve fare un povero padre a rimediare ai suoi errori?
“ Ammetterai che è sempre stata così orgogliosa e testarda! Vedrai che prima o poi le passerà. In fondo con il dottor Mora come mediatore le cose non potranno che migliorare! Come genitore di Bobo è quello meno ostile!” risponde Margherita. Già,mi pare il più conciliante. Ed è paradossale se si pensa che l’altro genitore di Bobo è nostra figlia e dovrebbe essere lei quella predisposta per natura dalla nostra parte!
“ Chi l’avrebbe mai detto che avrei reputato una fortuna la paternità del nostro nipotino ad opera di Nicola Mora?!” commenta mia moglie. Io no di certo! Ancora sto assimilando la parentela!
“ Pensare che sognavamo qualcosa di diverso per lei! Ed invece s’infatua sempre di soggetti improbabili!” convengo.
“ Il tuo sogno era di vederla con…” lascia in sospeso la frase.
“ Già! Ma è tanto responsabile sul lavoro quanto risulta superficiale nella vita privata. Per Camilla non va bene! Gli voglio bene come ad un figlio,ma non è il candidato ideale per un futuro con Camilla!” rispondo. Ci manca solo questa!
 
[Sandra]
Dovrei trovare qualcuno in grado di psicoanalizzarmi e spiegarmi in parole povere come sono finita in questo casino! Chi me lo doveva dire che sarei finita nel tempio della seduzione di Mario Calderon e che sua madre sarebbe riuscita ad infilarmi in questo casino? Mi ha talmente tramortito di chiacchiere che oramai ho impostato il << Sì >> automatico e alla domanda << Quindi dorme qui? >> la conferma è uscita prima che il mio cervello elaborasse il quesito. Perché io?
“ Da che lato dormi lo so già. Vuoi qualcosa per la notte?” mi domanda quel debosciato uscendo entrando in camera solo con i boxer. Arrossisco imbarazzata distogliendo lo sguardo.
“ Tipo cambiare le lenzuola per evitare le piattole? O magari volevi offrirmi uno dei souvenir lasciati qui dalle tue amanti? No,grazie! Dormirò vestita!” replico scandalizzata. Sospira seccato.
“ Cambiamo queste lenzuola! Volevo darti magari una mia camicia lisa. Sarebbe lavata,quindi niente piattole!” borbotta infilando il capo nell’armadio per cacciare una parure di lenzuola ed una camicia celestina.
“ Così lo interpreti come un invito a consumare e mi accusi di averti provocato! I miei vestiti vanno benissimo,grazie!” rispondo.
“ Puoi metterti questa benedetta camicia senza intavolare una polemica anche su questo? Mi hai già dato la razione di veleno quotidiana a tavola!” replica seccato. Afferro quell’indumento per portarlo con me in bagno.
Vi entro per poi chiudere a chiave la porta e scorgo accanto al bicchiere degli spazzolini,uno spazzolino rosso ancora nella sua confezione. Immagino che il bicchiere veda per la prima volta un altro spazzolino a parte quello del dottor Calderon. Mi lavo in fretta i denti ed alla medesima velocità mi cambio sperando in cuor mio che questa camicia copra a sufficienza. La mia altezza non l’ho mai considerata un vantaggio. Mi ha sempre creato problemi sia con l’altro sesso che con le taglie dei vestiti!
Quando ritorno in camera le lenzuola sono diverse e lui è già seduto sul suo lato del letto sotto le coperte. Si volta a fissarmi schioccandomi un’occhiata di gradimento che ricambio con un’occhiataccia. Speriamo si addormenti presto! Non voglio trascorrere tutta la notte a litigare!
“ Chi l’avrebbe mai detto che saresti finita nel mio letto?!” ironizza. Signore,dammi la forza di non andare in cucina,afferrare un coltello ed evirarlo! Questo riesce a farmele girare più della bionda finta!
“ Mia madre crede davvero io sia come tu mi hai descritto a tavola!” afferma serio. Forse fa uso di droghe! Non credo si possa conoscere così poco un figlio nato dal proprio ventre! Persino la signora Margherita sa perfettamente che il dottor Armando non è di certo un santo!
“ Il risveglio per quella poveretta sarà molto triste. Mi dispiace solo di essermi fatta convincere ad ingannarla: ha già un figlio pessimo,non merita di essere presa in giro!” rispondo infilandomi nel letto a debita distanza da lui.
“ Da questa storia la mia autostima ne uscirà rafforzata,non c’è che dire!” borbotta sarcastico.
“ Sono obiettiva. Se vuoi dei complimenti: o porti qui un clone munito di coscienza o ti trovi un’altra finta fidanzata!” rispondo sdraiandomi e rannicchiandomi su me stessa dandogli le spalle. Ma roba da pazzi!
Spegne la luce e si sdraia anche lui. Lo sento muoversi facendo traballare tutto il letto. Ci mancava solo che fosse insonne! Andiamo bene! Sento la sua presenza a pochi centimetri da me e mi irrigidisco sebbene non mi stia toccando. Il cuore prende a balzarmi in petto e spero si allontani. Ho già toppato alla grande una volta e non ripeterò l’errore.
“ Grazie per esserti prestata alla recita!” farfuglia poggiando una mano sul mio avambraccio per poi scostarla velocemente e tornare sul suo lato del letto. Come rispondere a tale esclamazione? Non lo so. proprio per tale motivo l’unica scelta sensata è fingere di essermi già assopita.
 
[Marcella]
Chi me lo doveva dire che a meno di 2 settimane dalla rottura con Armando sarei stata classificata << nuora >> nella testa di un’altra donna diversa da Margherita,colei che è stata per me come una seconda madre? No,non me l’aspettavo! A volte mi domando se non è stata l’amicizia dei miei genitori con i Mendoza a farmi vivere nell’illusione che sarei divenuta la prossima signora Mendoza! Se i miei non fossero stati così legati a Roberto e Margherita,mi sarei innamorata ugualmente di Armando? No,forse no. Era il loro sogno,ma ora cosa penserebbero di Ricardo,di come Armando ha ridotto l’Ecomoda e la nostra storia? Cosa penserebbero della lite scoppiata oggi fra me e Daniele? Cosa penserebbero delle continue operazioni chirurgiche di Bea?
“ A che pensi?” mi domanda Ricardo carezzandomi una ciocca di cappelli.
“ Ai miei genitori. Rimpiango ogni giorno di averli persi,ma da quando è successo quello che è successo con l’Ecomoda,una parte di me è felice che non stiano assistendo a questo sfacelo. Forse è brutto da dire,ma non sarebbero felici di assistere alle liti fra me e Daniele, all’Ecomoda con a capo quel clown e finita nelle mani di quello sgorbio,alle persone che ridono di noi!” gli spiego.
“ Se la storia fra quella donna e Armando dovesse rivelarsi seria,sarai costretta a sopportarla,lo sai?” mi fa notare. Sempre che Margherita non li diseredi! E in più con questa nuova lite con Daniele,non posso neanche appoggiarmi a lui nel caso in cui volessi andarmene!
“ Non è questo il problema. Non sarebbe la padrona,quindi va bene,posso tollerarlo. Io rivoglio la mia azienda. mio padre ha impiegato tempo e denaro lì dentro e non posso permettere che quella combriccola di morti di fame me la porti via! Sì,Beatrice sarà un’economista in gamba,ma non è una Mendoza né una Valencia,quindi non può restare la proprietaria dell’azienda dei miei genitori! Nel caso in cui i Mendoza la pensino diversamente sarò costretta a vendere le mie quote ed investirle in altro!” rispondo.
“ In altro…tipo? Cosa ti piacerebbe fare?” mi chiede. Lo fisso. Armando non me l’ha mai chiesto!
“ Disegnare. Adoro disegnare! Non fraintendermi,adoro il mio lavoro,ma mi piace disegnare!” rispondo.
“ Meglio non dirlo a Lombardi o penserà che vuoi fregargli il lavoro e ti avvelenerà con della cicuta nella valeriana!” scherza facendomi ridere a crepapelle.
 
[Camilla]
Si è addormentato come un ciocco con la testa sulle mie gambe stringendo con la mano chiusa a pugno la gamba del mio pantalone della tuta. È anche vero che gli stanno piovendo addosso tante di quelle batoste,che lo capisco. E non può dividere il peso di questa storia né con quella testa vuota di Maria Beatrice,che approfitterebbe della questione per regalarsi una nuova operazione chirurgica dando la colpa allo shock per la notizia,né con Marcella che è anche provata da quello che è accaduto con Armando ed ha pensato di fidanzarsi con un altro disgraziato. È sempre stato così da quando Giulio e Susanna sono morti: il poverino ha sempre dovuto pensare a tutto da solo cercando di proteggere quelle due svitate dal combinare guai. Credo che sia anche questo ad influire sulla sua paura di crearsi una famiglia: in quel caso le persone a cui badare si moltiplicherebbero e forse ha paura di soccombere sotto il peso di tutte quelle responsabilità! Non che le donne che frequenta rappresentino propriamente le candidate ideali con cui metter su famiglia: sono donne che hanno bisogno loro stesse di qualcuno che le guidi, quindi come potrebbero essere d’aiuto a Daniele?  Già una come Patrizia Fernandez,che dopo il divorzio non è riuscita a badare alla sua vita finendo per indebitarsi fino al collo,come potrebbe mai assumersi la responsabilità di un bambino?  
“ Menomale che sono tornata o chissà come avresti fatto da solo! Non credo la first lady sarebbe riuscita a sostenerti né per la sbronza né per il resto,considerato che la stessa pare perennemente sbronza anche quando è sobria!” mormoro poggiando la mano sulla sua testa.
“ Domani ti sveglierai con un enorme cerchio alla testa! Povera Nancy che dovrà sopportare le tue grida per tutta la giornata! Non vorrei essere nei suoi panni…forse non mi entrerebbero! È ancora infatuata di te? Mah…come fai a farle cadere tutte come pere? Poi sono io quella che si fissa con i tipi strani,eh? Dovremmo fondare un’associazione!” continuo il mio monologo.
“ Che poi se parli con tutte loro,ti descrivono come burbero,misantropo…s’infatuano di te,ma non ti conoscono neppure per come sei davvero! Se solo tu cercassi di essere un po’ più umano con tutti e non solo con me,sarebbe una gran cosa,sai? Già mi figuro la faccia di Bobo domattina quando si sveglierà e ti troverà qui,considerata la dimestichezza che hai dimostrato con lui! Lo sai vero,che se non cercherai di avere almeno un minimo di dolcezza con Bobo non potremo più incontrarci assiduamente come facevamo prima che andassi via? Il bello è che con tutto quello che ti è capitato anche solo nella giornata di oggi,non me la sento neanche di chiederti una cosa simile! Hai già tanti grattacapi di tuo! Spero che un giorno mi spiegherai cosa ho fatto di male perché tu mi tagliassi fuori dalla tua vita da un giorno all’altro. Mi sono sentita così sola! Quando in astratto immaginavo la maternità,pensavo ti avrei avuto accanto,che i miei figli ti avrebbero considerato uno di famiglia ed invece non hai visto Bobo nascere e quando siamo tornati qui l’hai pure spaventato!” proseguo come se potesse ascoltarmi.
“ Mamy,perché…” Bobo attraversa il corridoio stropicciandosi l’occhietto ed interrompe la milionesima domanda della sua vita quando vede Daniele addormentato. Si avvicina incuriosito.
“ Parla piano,amore!” mi raccomando.
“ È molto morto?” mi domanda puntellando con forza l’indice sulla sua guancia e non notando alcuna reazione nel povero ignaro Daniele. Mi scappa quasi da ridere.
“ No,amore. Sta solo dormendo profondamente! Quando dorme così non lo svegliano neppure le cannonate!” gli spiego trattenendogli le mani affinché non lo svegli. Daniele ha dato dimostrazione di non saperci fare molto bene con i bambini e in aggiunta,quando viene svegliato dopo una sbronza,non è di buon umore già di suo,quindi il mix può essere decisamente catastrofico.
“ Posso gettargli l’acqua fredda in faccia?” mi domanda. Ma che diavolo di domanda è?
“ No! Non credo sia il caso!” rispondo ancora basita dalla domanda.
“ E quella calda?” replica.
“ Neanche quella calda!” rispondo.
“ Posso tirargli il nasone?” mi domanda. Ma che diavolo!
“ No. Daniele sta dormendo perché ha avuto una giornata difficile!” gli spiego.  
“ E un lettino dove dormire non ce l’ha? Perché dorme con la testa sulle tue gambe?” replica.
“ Perché stavamo parlando,lui era molto triste e stanco e si è addormentato. Amore,vai a nanna,ok? Appena riesco a liberare le mie gambe dalla testa pesante di Daniele,ti raggiungo,promesso!” ribatto. Annuisce prima di schiacciargli la punta del naso con l’indice per poi correre via. Alzo gli occhi al cielo divertita.
Mi decido a mettere da parte l’orgoglio e a chiamare Nicola. Sì,non mi scende la sua remissività a mia madre,ma dobbiamo pur chiarire e non credo che il coma profondo di Daniele possa valere come testimoni,quindi l’ideale è una telefonata notturna. È sicuramente meglio che chiarire domani in azienda dove anche i muri hanno le orecchie!
“ Nicola,ascolta,forse ci sono andata giù un po’ pesante prima,ma mi fa salire il sangue al cervello che tu abbia accettato quei libri!” esordisco quando accetta la mia telefonata.
“ Nicola sta dormendo. Credo abbia bisogno di un meritato riposo!” mi comunica la vocina inconfondibile di Patrizia Fernandez. Immagino non sia con lui nel ruolo di segretaria!
“ Ed hai pensato di rispondere al suo cellulare!” bofonchio sconvolta. Mi sfugge una lacrima,che asciugo con la manica della mia felpa.
“ Certo! Ti ricordo che è il mio fidanzato! Se vuoi vado a svegliarlo!” replica.
“ No,non è nulla di urgente,Patrizia. Ho sbagliato io a chiamarlo a quest’ora. Gli parlerò domani! Buonanotte!” rispondo prima di riagganciare. Possibile che mi sia sbagliata tanto su di lui? Che sia bastato un minuscolo screzio per finire di nuovo a letto con quella? Prima mi ha deluso accettando di diventare la statuina di creta di mia madre e poi alla prima lite è corso da quella per farsi consolare! Ha ragione Daniele nel dire che gli uomini me li cerco col lanternino!
 
[Nicola]
I sospiri che emette mentre sono dentro di lei ed accarezzo il suo corpo,mi mandano in visibilio. Posso finalmente accarezzare le sue morbide curve,le sue gambe,il suo seno,posso perdermi in lei. La desidero come non ho mai desiderato nessun’altra (non che abbia poi molti termini di paragone). Ormai il suo profumo è la sola fragranza presente nelle mie narici,c’è dovunque ed è di certo l’aroma del paradiso. Un paradiso di liquirizia e vaniglia.
La sua mano si insinua tra i miei capelli,sfiorandomi dolcemente la nuca mentre con l’altra mi accarezza la schiena lungo la colonna vertebrale provocandomi i brividi. Mi ritrovo a baciarle le labbra lentamente,assaporandole con calma,senza fretta,godendomi il suo sapore ed il calore della sua bocca.
Appoggio la fronte sulla sua concedendo ai nostri sospiri di mischiarsi mentre mi muovo dentro di lei. I suoi occhi si aprono per un attimo, quel tanto che basta perché io mi perda in quel verde meraviglioso,quel verde che sembra ancora più luminoso adesso che la sto facendo mia.
Le accarezzo le cosce lentamente,esplorandone ogni angolo prima di risalire ai suoi fianchi morbidi e meravigliosi.
“ Ti voglio!” mugugno delineando il suo viso con dei piccoli baci.
“ Mi hai. Sono tua!” ansima al mio orecchio facendomi completamente perdere la testa. Sto facendo l’amore con una donna stupenda che occupa tutti i miei pensieri da un po’ di tempo e ancora non posso crederci. La sua pelle sembra bruciare al mio tocco delicato che precede leggeri baci sulla sua pelle. Un nome esce in un sospiro da quella bocca meravigliosa raggelandomi.
“ Ti amo Daniele!” ansima. Mi rendo conto solo adesso che è lui che la sta baciando,accarezzando,che sono i loro corpi quelli avvinghiati. Mi sveglio di soprassalto e la mia fronte è sudatissima. Anche il mio pigiama è pregno di sudore.
Emetto dei respiri lunghi e profondi con la mano sul petto per tentare di calmarmi. Un incubo. Mai avrei pensato che una giornata iniziata così bene potesse terminare con un incubo. Ed invece quel cretino ubriacone ha rovinato tutto! Perché Camilla non mi ha detto della loro amicizia così profonda? Le ha fatto tanto male non avere il suo sostegno 5 anni fa da non volerne più parlare perché tale evento le causa ancora sofferenza? Per quel tipo era davvero solo amicizia o il suo essere umano solo con lei equivaleva ad altro? Se ne sarà andato da casa di lei?
“ Tesoro,tutto bene?” mi domanda mia madre. Dev’essere entrata in camera mia mentre ero assorto dai miei pensieri. Daniele Valencia,la sua arroganza,la sua presunzione,le sue parole non riesco a dimenticarle. Si è comportato come se fosse l’unico ad avere diritti su di lei!
“ Sì. Ho solo avuto un incubo!” borbotto.
“ Sicuro che il lago non ti abbia fatto male?” mi chiede.
“ No. Mi sono divertito molto con Camilla e Bobo!” le rispondo.
“ Il disastro è arrivato dopo!” farfuglio fra me e me.
“ Disastro? Ossia?” mi domanda.
“ Io e Camilla avevamo fatto dei passi in avanti. Mi aveva persino preparato lo spazzolino per le volte in cui mi sarei fermato da loro,ma poi sono arrivati i suoi genitori!” esordisco.
“ Ti hanno trattato male?” mi domanda seccata. In fondo sono pur sempre il suo bambino!
“ No,anzi. Mi hanno (in un certo senso e molto alla larga) accettato e consegnato una specie di lasciapassare per il loro mondo (un lasciapassare che,fra le tante,ho dimenticato da Camilla),ma Cami si è arrabbiata. Mi ha praticamente dato della << marionetta >>! Mi ha accusato di essere pronto a scattare ad ogni ordine di sua madre come fossi un soldatino. Stavamo discutendo ed è arrivato il suo migliore amico ubriaco come una spugna. Hanno un rapporto molto stretto!” le narro.
“ Tanto stretto da farti ingelosire!” ne deduce mia madre.
“ L’ha abbracciata,l’ha accarezzata,le ha detto di volerle bene. Mamma,quell’uomo scommetto che non ha mai detto neppure alle sorelle di voler loro bene,quindi perché a Camilla? Cosa prova per Camilla? E lei per lui? È stata così accudente,materna…” replico.
“ Accudente e materna non mi paiono sinonimi di << innamorata >>. È accudente e materna come tutte le donne dopo la maternità!” mi fa notare. Peccato che quello non sia suo figlio!
“ Da quello che si sono detti,lei è sempre stata così accudente e materna con lui. L’ha sempre aiutato a riprendersi dalle sbronze,dalla morte dei suoi,quindi non è la maternità ad averla resa così amorevole con lui!” obietto.
“ Devi parlarle!” mi consiglia.
“ E non è solo questo. Quando sono uscito da casa sua,sono stato da Patrizia e credo di aver perso lì il mio cellulare,cosa che domattina scatenerà un altro pandemonio. Per quanto è vendicativa,come minimo me lo restituirà dinnanzi a Camilla,che capirà chissà cosa e avrà un nuovo motivo per essere in collera con me,andando così a piangere dal suo amico!” rispondo.
“ Prevenire è meglio che curare,no? L’unica è andare da lei di buon mattino e parlarle. Non essendoci terzi incomodi,avrai modo di spiegarle e almeno capirà che fra te e questa Patrizia non c’è stato niente. Perché non c’è stato nulla,no?” replica mia madre.
“ No,nulla di ché!” le rispondo.
 
 
Capitolo terminato! E finalmente è arrivato questo nuovo capitolo. Non aggiornavo da una vita,ma gli impegni e la mancanza di ispirazione mi hanno frenato per un bel po’ di tempo! Poi una mattina mi sono alzata e puff…ho dato una sterzata diversa alla trama che da questo capitolo in poi procederà in una direzione decisamente diversa dalla trama originale per alcuni personaggi! Il primo mistero riguarda Daniele e cosa l’abbia portato a bere così tanto. Lui è un uomo così posato e controllato ed è finito addormentato col capo sulle gambe della povera Camilla, che al momento risulta furente con Nicola (reazione forse un po’ esagerata,ma Camilla è fatta così). Nicola ha esagerato a correre subito dalla first lady e chissà se riuscirà a farsi perdonare da Camilla! Cosa pensate abbia portato Daniele ad allontanarsi di botto da Camilla 5 anni prima? Si accettano teorie,chissà che qualcuna non ci azzecchi! E Bobo come prenderà l’amicizia fra sua madre ed un uomo così glaciale come Daniele? A proposito di mamme,ne sono arrivate 2. La madre di Mario ha dato uno scossone a quei due,ma c’è da capire se in positivo o in negativo: il patto stipulato fra Sandra e Mario porta una data di scadenza alla loro vicinanza,ma andrà davvero così? La madre di Ricardo la conoscerete meglio nel prossimo capitolo sebbene abbia scosso non poco Marcella. Spero non impiegare un altro secolo ad aggiornare,quindi a presto!
 
  
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