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Autore: sara2000    13/07/2019    8 recensioni
La notte dello strappo è finita in maniera diversa, e in quell'occasione Oscar e André si sono dichiarati.
Ora, alle porte della rivoluzione, un rifacimento della loro "Notte delle lucciole" in memoria di questa giornata.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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~~✨✨ Notte di stelle e lucciole ✨✨

È una bellissima notte di luna piena e di stelle.
L'estate è ormai nel suo fulcro, ma l'aria fresca di questa sera, regalataci dopo un temporale, mi scompiglia i capelli lasciati liberi al vento.
È strano da me essere così sentimentale, abituata da sempre ad essere solamente rigida e razionale.
Eppure...
Da un po' di tempo ho lasciato spazio alle mie emozioni.
Da quando?
Da quando ho capito di essermi innamorata.
Si, mi sono innamorata. Proprio io che sono stata cresciuta come un uomo, che mai avrei dovuto solo lontanamente pensare alle frivolezze delle altre donne, invece ho finito per innomararmi.
Lui, così bello, così dolce, così perfetto e unico...
Eppure per me così distante.
L'unico uomo di cui mai avrei dovuto innamorarmi.
Del mio attendente.
Eppure è successo.
Ed stato proprio a lui che ho aperto il mio cuore.
Dopo una notte di lacrime e strappi.
Abbasso il mio sguardo sulla camicia che copre il mio petto, così simile a quella che indossavo quella notte.
Una notte in cui il mio mondo cambiò per sempre.
Una notte di follia che ci portò entrabi alla verità.
A scoprire il nostro amore.
Due calde labbra posate sul mio collo all'improvviso mi fanno sussultare.
Ma ne riconosco la morbidezza, il profumo.
E allora chiudo gli occhi e mi lascio cullare dalle emozioni che mi provoca.
-Tra poco dovremmo andare...-
-Lo so... ma la notte è ancora lunga. Abbiamo tempo-
-Se tutto andrà bene e sopravviveremo ti porterò ad Arras in una piccola chiesa di campagna e ti sposerò-
Sorrido.
Tua moglie... ma io mi sento già tua moglie.
Non sarà un pezzo di certa o un anello al dito a ricordarmelo.
Io sono già tua.
Solamente tua amore mio...
-Io sono già tua moglie-
Le tue mani prendono a sbottonare le asole della mia camicia, lentamente, una alla volta.
Mentre, le labbra prendono a spostarsi dal collo alle spalle e infine sulla schiena.
-Lo so. Ma voglio renderlo ufficiale davanti a tutti... e che sia per sempre-
Sfili la camicia che finisce a terra, lasciandomi solo con le fasce che porto per nascondere il mio seno di donna.
Le tue labbra a posarsi sulle mie in un bacio.
Che prima è dolce, poi si fa via via più intenso ed esigente.
Un po' come quello di quella notte.
Anche quello fu un bacio esigente. A tratti anche violento. Tanto agognato, sognato... E poi sfuggito al tuo controllo.
Però se ci ripenso ora, a distanza di mesi, devo essere sincera, dopo la paura iniziale ho provato un senso di piacere.
Non avevo mai sentito le attenzioni di un uomo su di me.
E tu volevi riempirmi di attenzioni.
Non mi hai più baciata in quel modo da quella sera.
I tuoi baci sono sempre dolci, delicati. Passionali si, ma attenti.
A volte penso che tu ti trattenga di proposito.
Forse temi che la paura possa ritornare alla mia mente?
No. Mai. Infondo da quella notte la nostra vita insieme ha preso il via. E tu ed io siamo diventati noi.
Mi stacco dalle tue labbra, raccolgo la mia camicia e la infilo nuovamente.
-Ehy... che fai?-
Ti prendo per mano, e dopo aver controllato che non ci sia nessuno in corridoio usciamo dalla mia stanza correndo proprio come quando eravamo ragazzini, e scappavamo nel cuore della notte per andare in giardino ad ammirare le stelle.
-Oscar... ma che fai?-
-Zitto e seguimi!-
Da domani il nostro mondo dorato potrebbe finire.
Quella che si sente nell'aria non è una semplice rivolta.
No. Sarà qualcosa di molto più grosso.
Alain parla di rivoluzione.
E temo abbia ragione.
Ma infondo la nobiltà ha voluto tutto questo. Me ne sono resa veramente conto solo in quest'ultimo anno.
Ma per ora non ci voglio pensare. Voglio godermi questa notte con l'unico uomo che abbia mai amato.
Una notte che potrebbe anche essere l'ultima.
Tiro fuori dalla stalla Alexander, e monto in groppa, spronandoti a seguirmi.
Ti sistemi sul dorso del tuo amico più fidato e lo lanci al galoppo.
-Mi dici dove stiamo andando?-
-Al lago. Voglio andare a vedere le stelle come facevamo da bambini-
Poso la schiena al tuo petto, e chiudo gli occhi, lasciandomi cullare dall'andatura morbida di Alexander.
Dopo poco raggiungiamo il nostro posto preferito di quando eravamo bambini.
Di quante scazzottate, risate, sfide a suon di spade, sono state testimoni queste calme e placide acque?
La mia mente vola agli anni splendidi della nostra adolescenza.
Scendiamo da cavallo.
Mi siedo sull'erba fresca e umida.
Nonostante sia notte fonda la lune e le stelle illuminano tutto, e il panorama davanti a noi è così meraviglioso.
Ti sento accomodarti accanto a me, e istintivamente poso la mia testa sulla tua spalla.
Il vento ci accarezza dolcemente il viso, e tutto attorno a noi scompare.
Alzo gli occhi al cielo e guardo la luna e le stelle.
Sembrano essere state messe lì solo per noi.
-Ho sempre amato osservare la volta celeste... ma devo ammettere che le stelle non sono mai state brillanti come stasera-
-Si chinano alla tua bellezza mio comandante- 
Mi alzo di colpo da terra, posizionandomi a cavalcioni su di te, prendo il tuo viso tra le mani e lo bacio con ardore.
Un ardore che non ho mai avuto.
-Questa sera non sono il tuo comandante. Solo la tua donna...-
Ti dico a fior di labbra, prima che le tue labbra catturino nuovamente le mie.
-Non la mia donna... mia moglie...-
Le tue mani tornano ai bottoni della mia camicia, solo che a differenza di prima, ora lo stai facendo con più urgenza.
Qui, fuori dal palazzo, nel nostro posto del cuore possiamo veramente essere noi stessi.
Senza alcun timore. Senza alcuna remore.
E finalmente mi baci di nuovo come quella sera.
Con la stessa passione repressa, con lo stesso vigore.
Siamo talmente presi dalla passione che entrambi abbiamo difficoltà a terminare di sbottonare le camicie.
E una sola parola esce all'unisono dalle nostre labbra.
-Strappala...-
Ci guardiamo, consci d'aver detto la stessa frase, nello stesso preciso momento.
Forse perché sappiamo che questa potrebbe anche essere la nostra ultima notte insieme.
E non vogliamo perderne nemmeno un istante.
La prima a strappare letteralmente la sua camicia sono io.
Seguita subito dopo da lui.
Quel suono di stoffa strappata non mi fa più paura.
Non è più quel gesto di violenza che è stato la prima volta.
Ora è solo il suono di due persone che si amano immensamente e che non vogliono sprecare più di quello che hanno già perso in questa vita.
Il resto è tutta una conseguenza.
Corpi che bruciano, labbra che si cercano bramose, carezze come scie di fuoco.
In questa radura ci siamo solo noi.
Il lago, la luna, le stelle e milioni di lucciole che sembrano essere qui apposta per suggellare quello che è il nostro amore.
I nostri corpi uniti in una danza ancestrale.
Appena che anche l'ultimo pezzo di stoffa ha raggiunto l'erba, senza mai lasciare un secondo le mie labbra, mi prendi per i fianchi, e mi fai scivolare lentamente sul tuo essere uomo, e in un attimo sei dentro me.
Due corpi, un'unica anima.
Mi muovo dolcemente sopra di te, come in una danza.
Tu che accogli ogni mio gemito nelle tue labbra.
Il tuo sguardo completamente appagato.
Amo vedere il tuo sguardo estasiato mentre facciamo l'amore.
Quanti anni mi hai desiderata, sognata, immaginata amore mio nel silenzio del tuo amore?
Sono stata così cieca per anni, eppure ti ho sempre avuto davanti a me.
Eri la mia unica certezza.
E ti ho sempre tenuto distante da me.
Se avessi capito subito che quello che ci legava non era semplice amicizia ma amore quanti anni avremmo vissuto felici noi due?
È questo il mio unico rimpianto.
Sarà un peso che porterò sempre nel cuore, ma non ora.
Ora siamo solo noi e questa notte di stelle e lucciole.
Noi e il nostro amore.
I nostri corpi l'uno sull'altro.
I tuoi affondi in me si fanno sempre più intensi.
I nostri gemiti sempre più forti.
Ma ancora sento che ti trattieni.
Di cosa hai paura André?
E allora, tra un sospiro e un altro te lo chiedo.
-Cosa c'è? Cosa ti turba?-
Apri gli occhi di colpo e ti fermi guardandomi. I tuoi occhi annegati nei miei.
-Sto per diventare cieco Oscar.
Non potrò più vedere il tuo sorriso, i tuoi occhi. Non potrò più vedere il tuo bellissimo corpo.
Ho aspettato così tanto per averti per me ed ora... potrei non vederti più.
Buio. Solo buio e tenebre-
Purtroppo lo sapevo. Me lo ha detto Lassone qualche giorno fa.
Quando ha detto la cruda verità anche a me.
Sospiro e decido di confidarmi come tu hai fatto con me.
-Ho la tisi André. Potrei non vivere più di sei mesi.
Come vedi il destino con noi non è stato magnanimo...-
Le mie parole ti hanno destabilizzato. Lo vedo dal tuo sguardo perso su di me.
Allora cerco di rassicurarti.
-Mi cureró. Te lo prometto. Dopo domani, quando tutto sarà finito, andremo ad Aras e lì sistemeremo tutto.
La mia tisi, e la tua vista. Andrà tutto bene amore mio... risolveremo tutto.
Io e te insieme-
So che ormai non vedi quasi più, ma spero vivamente che tu in questo momento riesca a vedere nitido il mio sgaurdo, illuminato dalle stelle e dalle lucciole.
-Insieme per sempre Oscar. Come siamo sempre stati.
Dovunque andrai tu, sai che io ti seguirò-
So benissimo cosa vogliono dire queste parole.
E sono dolorose ma ricche d'amore al contempo.
La più bella dichiarazione d'amore mai sentita.
Se la mia malattia mi dovesse portare via tu mi seguiresti.
Non può esistere l'ombra senza la luce.
Mi fai stendere dolcemente sul fresco prato, e dopo avermi baciato con dolcezza e passione al contempo rientri in me, per unirci nuovamente.
Questa volta sento che è diverso.
Non più solo la dolcezza delle prime volte.
Ma la passione, il desiderio, repressi per anni.
Come un urlo disperato.
Come se sapessimo che non avremmo altre occasioni per noi due soli.
Il destino ci è avverso in qualsiasi modo.
I nostri corpi fusi l'uno nell'altro come lava incandescente.
Un amore intenso, profondo.
Infinito.
Ti sento sciogliere in me, e in me nasce una nuova Oscar.
Con questa unione si sono consacrati Oscar e André marito e moglie.
Restiamo così, abbracciati, e nudi sull'erba.
Attorno a noi solo lo scrosciare delle acque del lago, la luna, le stelle e milioni di lucciole fluttuanti.
Restiamo in silenzio.
Non abbiamo nulla da dire.
Tutto sarebbe superfluo.
Sappiamo che da domani tutto potrà cambiare.
Non sappiamo cosa ci accadrà.
Ma qualsiasi cosa sarà...
Sarà insieme.
Insieme per sempre.

Buonasera mie care amiche.
Torno questa sera con questa breve oneshot in memoria della notte d'amore dei nostri amati Oscar e André.
Nulla di particolare, una semplice storia nata in pochi minuti e sviluppata tra un cliente e l'altro al lavoro.
Spero comunque di strapparvi un sorriso.
Con affetto.
Vostra Sara
  
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