Love wins over everything

Undi fece un respiro profondo e si mise la benda sotto gli sguardi attenti e preoccupati di tutti i suoi amici. All’inizio l’unica cosa che vide fu il buio, semplice e freddo buio, poi una figura comparve poco lontana da lei. Billy stava seduto sul suo letto, immobile, gli occhi freddi e vuoti fissi nel vuoto davanti a lui. Undi lo guardò per un po’, poi prese coraggio e si avvicinò, prendendogli la mano: era fredda e ruvida, con qualche cicatrice causata sicuramente dalle innumerevoli risse a cui ha partecipato. La ragazza chiuse gli occhi concentrandosi e all’improvviso sentì l’aria uscirgli violentemente dai polmoni, come se stesse precipitando, poi, velocemente come era arrivata, questa sensazione passò. Si trovava in una piccola casa con le pareti color panna e mobili in legno; era molto disordinata, c’erano oggetti vari sparsi ovunque e fin troppi sterei. Andò un po’ in giro finchè non sentì delle voci: ”Non fare l’idiota, ridammi la maglietta” conosceva questa voce era… Steve? “Altrimenti?” ridacchiò l’altra persona. Ok, questo era senz’altro Billy, ma che ci faceva con Steve, da quanto sono amici? Undi salì in fretta le scale mentre i due discutevano e arrivò in una stanza piena di vestiti sparpagliati ovunque e degli strani pacchetti sottili, uno era aperto e si intravedeva un oggetto rotondo e trasparente, Undi non aveva proprio idea di cosa fosse e li fisso curiosa fino a quando le voci dei due ragazzi la fecero tornare alla realtà: “Forza, devo tornare a casa o i miei si arrabbieranno molto, non ci sono quasi mai, una volta tanto che sono a casa non posso ritardare” Steve continuava ad insistere. Billy lo guardò con aria di sfida ridacchiando “E da quando prendi ordini da quegli stronzi? Tanto sai bene che finirà per essere come se non ci fossero, ti ignorano sempre. Resta qui con me dai…” e iniziò a baciargli il collo. “Non sai quanto vorrei farlo, ma devo andare, davvero, ci vediamo domai” disse Steve staccandosi e recuperando la sua maglietta dalle mani di Billy che questa volta lo lasciò fare. “Ok, ti lascio andare, ma domani ti voglio qui tutta la notte” detto questo Billy se lo tirò addosso, baciandolo. Undi restò immobile con gli occhi spalancati. Non poteva essere… Steve e Billy stavano assieme? Era a dir poco scioccante, ma forse ora avevano una possibilità di salvare tutti, Billy compreso.
Undi si tolse la benda, tornando nella realtà sotto gli sguardi sollevati dei suoi amici. “Dobbiamo trovarlo” disse la ragazza “Dobbiamo trovare Steve, è la nostra unica speranza”.
***
Avevano rintracciato Steve, era al centro commerciale con Dustin, Robin e la sorella di Lucas, Erika.
“Mi spiegate che diavolo ci fa mia sorella con quei tre?” chiese Lucas mentre i sei ragazzi entravano correndo nel centro commerciale. “Non è il momento Lucas, abbiamo cose più importanti a cui pensare” lo rimproverò Max. All’improvviso Undi si bloccò e tutti guardarono sotto: c’erano degli uomini vestiti di nero con dei fucili che stavano per sparare contro i loro amici nascosti sotto un tavolo, ma prima che potessero fare un altro passo l’auto esposta al centro volò verso di loro, schiantandosi contro il muro e neutralizzando i nemici. Tutti si girarono verso Undi mentre la ragazza si asciugava una striscia di sangue che le era colato dal naso. “Ragazzi cavolo, che ci fate qui?” urlò Dustin correndogli incontro. “Comunque grazie per averci salvato le chiappe” disse Steve. “Bhe, considerando che tu stai per salvarle a tutti noi diciamo che siamo pari” intervenne Mike. ”Come scusa?” chiese confuso il ragazzo. “Ci serve il tuo aiuto per fermare il mostro, sappiamo di te e Billy, ho visto nei suoi ricordi” disse Undi mentre Steve sbiancava “Tu sei l’unica persona a cui lui tenga veramente, solo tu puoi salvarlo e poi lui salverà noi aiutandoci a trovare la fonte”. “In realtà noi avremo un'altra idea” disse una voce dietro il gruppo di ragazzi: erano Hopper, Joyce e un tipo strambo. “I russi stanno cercando di aprire la porta che collega il nostro mondo con il sottosopra, con le chiavi di questa macchina possiamo invertire il processo e distruggerla una volta per tutte” disse Joyce. “Ma prima dobbiamo distruggere un paio di fili” disse il tipo strambo che Joyce e Hopper avevano portato. “Io posso aiutarvi ad entrare in quel posto, devo solo raggiungere la collina dove ho costruito la mia brillante macchina e vi guiderò” intervenne Dustin. “D’accordo” disse Hopper “ma voi” indicò il resto dei ragazzi “andrete in un posto sicuro lontano da qua”. Undi provò ad opporsi, ma Hopper la bloccò “Questa cosa cerca te, devi stare al sicuro” abbracciò sua figlia e poi si scambiò un occhiata con i ragazzi e si separarono: Hopper, Joyce e il tipo strano andarono verso la base russa, Steve, Robin, ed Erika accompagnarono Dustin nella collina e Mike, Undi, Lucas e Max con Nancy e Jonathan andarono verso il parcheggio per andare a casa Byers. Tuttavia appena entrarono in macchina ci fu un grosso problema: l’auto non partiva. “Maledizione, parti, parti!” continuava ad urlare Nancy, quando Max la interruppe “Ehm, ragazzi… abbiamo un altro grande problema” e indicò davanti a loro, dove in lontananza si vedeva Billy in auto con il motore acceso pronto a dirigersi contro di loro. “Fuori, tutti fuori, veloci!!” urlò Jonathan mentre tutti uscivano di corsa dall’auto per correre di nuovo dentro il centro commerciale: questo era un enorme problema.
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Dustin era riuscito a mettersi in contatto con Hopper nella base russa quando arrivò l’allarme dai ragazzi: erano intrappolati al centro commerciale e Billy era là, quindi il mostro sapeva dov’erano, stava venendo a prendere Undi. “Devo andare ad aiutarli” disse Steve correndo verso l’auto. “Vengo con te” disse Robin iniziando a seguirlo ma lui la fermò “No, resta con Dustin ed Erika, proteggili” detto questo entrò in macchina e corse verso quel luogo maledetto.
***
Quando Steve arrivò il centro commerciale era distrutto, il tetto era stato sfondato. Allora il ragazzo corse all’interno e quello che vide lo pietrificò dal terrore: al centro si stagliava un orrendo, gigante mostro con enormi tentacoli che avanzava lentamente e minacciosamente verso un’ Undi svenuta e Billy -il suo Billy- le stava accanto immobile fissando il mostro. All’improvviso una pioggia di fuochi colpì la creatura che iniziò a dimenarsi: erano gli altri ragazzi che lanciavano fuochi d’artificio dal piano di sopra. Purtroppo Steve non fu l’unico a vederli, Billy guardò per un momento la ragazza a terra per assicurarsi che fosse ancora svenuta, poi si incamminò verso le scale. Steve lo raggiunse, bloccandogli il passaggio. “Billy, ehi, sono io, il tuo Pretty Boy” gli disse Steve, ma l’altro ragazzo sembrò non sentirlo e gli si avvicinò minacciosamente. “Bill, Bill, sono io, so che non vuoi farmi del male, questo non sei tu” Steve provò di nuovo, ma Billy gli rise in faccia “Io non ne sarei così sicuro”. Detto questo prese l’altro ragazzo e lo scagliò con forza contro il muro. Steve si toccò la testa dolorante e quando si guardò le mani vide che erano sporche di sangue: aveva una grande ferita sulla tempia, gli fischiavano le orecchie e non riusciva a respirare bene; provò ad alzarsi, ma gli girava la testa e non riusciva a stare in piedi. Billy gli si avvicinò lentamente e lo sollevò per il collo, iniziando a strozzarlo. “Bill… ti prego” Steve faticava a respirare “Ti prego… torna da me, ho… ho bisogno di te” il ragazzo annaspò alla ricerca d’aria “Bill…senza di te non sono niente, ti.. ti prego torna da me… Io ti amo” detto questo gli occhi lucidi di Steve iniziarono a chiudersi mentre quelli di Billy si spalancarono all’improvviso, come se fosse stato tolto loro un velo. Il ragazzo guardò terrorizzato l’altro lasciandolo andare e Steve crollò a terra come un sacco vuoto. Billy gli fu subito accanto portandosi la sua testa il grembo “Steve, Steve!!!” gridò disperato “Svegliati, ti prego, apri gli occhi! Cosa ho fatto?? Mi dispiace tanto, ti prego svegliati, ti prego!!” abbracciò il ragazzo a terra iniziando a piangere. “Ti prego, ti prego, ti prego…”. Ad un tratto una mano si posò leggera sulla sua spalla e Billy lasciò il ragazzo, ritrovandosi a guardare due bellissimi e profondi occhi azzurri. “Oh mio Dio, grazie” strinse forte a sé Steve che ricambiò stancamente l’abbraccio. “Sei tu? Sei davvero tu, sei tornato da me?” chiese emozionato Steve. “Si Pretty Boy, sono io, sono qui con te, non me ne andrò mai più” si guardarono negli occhi felici come non mai “E… Ti amo anche io” disse dolcemente Billy baciandolo. Steve sorrise, accarezzandogli la guancia e poi tutto si fece nero.
***
Quando Steve si svegliò in un letto di ospedale con la testa bendata era tutto finito: i ragazzi avevano tenuto a bada il mostro fino a quando Hopper e Joyce non distrussero la macchina e ne uscirono tutti vivi.
“Ben svegliata Principessa” disse una voce alla sua destra. Billy gli sorrideva dalla poltrona accanto al letto. “E’ tutto finito? E’ davvero tutto finito?” chiese Steve. “Si Pretty Boy, è finita” rispose Billy abbracciandolo.

ANGOLINO ME
Ciaaaaao. E’ la prima storia Harringrove che scrivo, spero sia venuta bene. Durante la seconda stagione di Stranger Things ho iniziato a shippare questi due, c’era uno strano legame tra loro, mi ricordavano la Thiam(TW) e speravo che nella terza stagione avrebbero sviluppato ancora di più questo legame. Purtroppo sono rimasta delusa. Tanto delusa. Cioè, non me li hanno neanche fatti parlare, nessuna scena assieme, niente. Che delusione. Vabè a parte questo ho adorato la terza stagione, voi?
Fatemi sapere come vi è sembrata la storia e ci vediamo alla prossima, sciauuuu.