Lui strillando da una parte all'altra della strada "SBRIGATI CHE È TARDI!"
Lei "STO ARRIVANDOOO!"
Lui "ARRIVANDO!? L'ULTIMA VOLTA CHE ME LO HAI DETTO NON SAPEVO NEANCHE ALLACCIARMI LE SCARPE!
Lei "ARRIVOOOOO..."
Lui "HAI ANCORA QUATTRO..TRE..DUE.."
Lei avvicinandosi precipitosamente e con un leggero affanno "eccomi! ci sono..."
Lui "l'ho sempre saputo...che ci sei!"
Lei "'come lo hai sempre saputo?"
Lui "che ci sei intendo..."
Lei "in che senso?"
Lui guardando al cielo "ecco! appunto!"
Lei "mah! cretino, stupido e deficiente!"
Lui "vedi!? Alla fine ci sei arrivata...in tutti i sensi!"
Lei facendo la finta offesa "muoviti che è tardi!"
Lui "ah! pure! agli ordini signorí!"
Lei rise allegra.
Lui sospirò.
Salirono in auto.
Lui "allacciati la cintura..."
Lei "fatto!"
Lui "reggiti forte!"
Lei "ma se guidi come un pensionato col cappello!"
Lui "ah! ah! ah! spiritosa! poi parla quella che ha bruciato tre frizioni in due anni!"
Lei "non è vero! io guido bene, anzi, benissimo! erano solo difettose!"
Lui "tutte e tre!?"
Lei "è così! me lo ha detto anche il meccanico..."
Lui "certo! e stranamente non te ne ha sostituita neanche mezza in garanzia..."
Lei "si vede che non poteva! lo conosco da una vita!"
Lui "si! ...certo! da quando ti conosce cambia suv ogni due anni, si è comprato una barca e d'inverno trascorre pure una bella settimana a Saint Moritz!"
Lei "sei perfido! fammi scendere!"
Lui "ok! al volo però..."
Lei "cretino!"
Lui "sei ripetitiva! e poi vedi la gratitudine!? Nonostante io con te stia facendo un'opera di bene...altrimenti hai voglia a camminare!"
Lei aprendo la bocca e sgranando gli occhi...
Lui facendole il verso...
Lei "tu sei una persona orribile!"
Lui sorridendo "invece di blaterare perché non tiri fuori un po' di voce per cantare?"
Lei "e cosa?"
Lui cercando nella sua playlist "vediamo...questa!"
Lei "nooooooo..."
Lui "siiiiiiiii..."
Lei stava ridendo senza possibilità che qualcuno riuscisse a farla smettere.
Lui amava quella risata.
Nel mentre, a tutto volume dallo stereo volarono le prime inconfondibili note...
Lui cantando sopra a memoria "felicità, è tenersi per mano, andare lontano, la felicità..è il tuo sguardo innocente in mezzo alla gente, la felicità..è restare vicini come bambini la felicità, felicità.."
Lei leggendo dal suo smartphone "felicità, è un cuscino di piume, l'acqua del fiume che passa e che va, è la pioggia che scende dietro le tende, la felicità, è abbassare la luce per fare pace, la felicità, felicità.."
Erano spensierati come bambini.
Le loro voci stonate squarciavano l'aria, ma non importava...avevano entrambi voglia di urlare...insieme...
Lui e Lei "senti nell'aria c'è già, la nostra canzone d'amore che va, come un pensiero che sa, di felicità..senti nell'aria c'è già, un raggio di sole più caldo che va, come un sorriso che sa, di felicità.."
Lui era Albano.
Lei era Romina.
La felicità era stare vicini, in quella macchina, in quel momento, e finché c'era la musica ne erano inconsapevolmente ubriachi.
Lui andava piano per rubare tempo al tempo.
Lei si godeva il viaggio accarezzando l'aria con la mano fuori dal finestrino.
Lui cercava il suo sguardo a ogni semaforo rosso.
Lei lo guardava con quegli occhi...occhi che lui avrebbe fatto di tutto per entrarci dentro.
Man mano la canzone si faceva sempre più lontana...
Lui "è finita...la copilota ne ha un'altra da suggerire?"
Lei "siiiii…ne ho una bella!"
Lui "vai! cercala..."
Lei "aspetta...trovata! è in versione remix!"
Lui "andiamo!"
E intorno a loro...Giulia, oh mia cara, ti prego salvami tu...
Lui la guardò intensamente.
Lei "perché mi guardi così?"
Lui "perché hai dei gusti musicali che..."
Lei "io me la ricordavo carina!"
Lui "nota bene che da 'bella' sei passata a 'carina'..."
Lei rise ancora.
Lui era più divertito di lei.
Lei era così...
Lui amava quella risata.
Lei era l'estate.
Lui era Albano.
Lei era Romina.