Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: __Lily    13/07/2019    2 recensioni
E se Daenerys non fosse impazzita e Jon l'avesse uccisa ad Approdo del re?
Cosa sarebbe successo?
Genere: Avventura, Drammatico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cersei Lannister, Daenerys Targaryen, Jaime Lannister, Jon Snow, Sansa Stark
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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QUATTORDICI






DAENERYS

Daenerys era andata a fare visita a Jorah prima della riunione, voleva anche il suo parare oltre che quello di Tyrion, Jorah era sempre stato al suo fianco negli ultimi anni.
Era lì quando si era sposata con Drogo e quando aveva perso lui e suo figlio, era lì quando il giorno della nascita dei suoi draghi, avevano affrontato insieme la desolazione rossa, i padroni di Astapor e di Meeren, Jorah era la sua roccia e l’amico più caro che avesse mai avuto oltre a Missandei.
«Khaleesi, posso offrirti qualcosa?» le domandò Jorah sedendosi difronte a lei.
«Solo il tuo consiglio.»
«Credevo che quello fosse il compito di Tyrion» disse Jorah prendendo una coppa e versandoci un po’ di vino.
«Tyrion mi ha già dato il suo consiglio, ma lui non era al mio fianco nella desolazione rossa.»
«Non sei d’accordo con lui Khaleesi?»
«Il suo piano non è male ma… io credo che sia troppo pericoloso. Ne ho già parlato con Jon e lui sembra essere d’accordo con il mio Primo Cavaliere.»
«Jon Snow» la corresse Jorah.
Ormai riesco solo a pronunciare il suo nome.
«Cosa ti ha proposto Tyrion?»
«Vuole chiedere una tregua a Cersei solo finché non sconfiggeremo la minaccia a Nord e l’unico modo per convincere Cersei Lannister è portarle un non-morto e questo vuol dire…»
«Che qualcuno dovrà andarlo a prendere oltre la Barriera. Cersei Lannister non accetterà mai una tregua.»
«Se il piano di Tyrion funzionasse…»
«Sappi che la sua parola non conterà nulla e che mentre tu combatterai a Nord lei riconquisterà anche Roccia del Drago.»
«Non lascerò Roccia del Drago senza soldati. Alcuni resteranno qui e altri verrano con me a Nord.»
«Hai già deciso.»
Mio orso, so cosa stai pensando ma non sono più la ragazzina che hai conosciuto oltre il Mare Stretto, ora sono una regina.
«Voglio aiutare il Nord.»
«Vuoi aiutare Jon.»
«Si» ammise Daenerys.
«Khaleesi, provi qualcosa per lui? Non guardarmi così ti conosco da molto tempo ormai. Daario era solo uno stupido ed ero certo che presto lo avresti capito, ma per quanto mi dolga ammetterlo Jon è diverso e anche mio padre la pensava così.»
«La spada» disse Daenerys, aveva capito ma non ne aveva ancora parlato con Joarah.
«Si, Lungo Artiglio è la spada di casa Mormont ecco perché Jon Snow ha tentato di ridarmela.»
«Perché non l’hai ripresa?»
«Ho disonorato la mia casa e con essa mio padre. Lui ha scelto Jon e se lo ha fatto è perché lo ha reputato degno di Lungo Artiglio, non sarò io a portargliela via anche se era la spada dei Mormont. Ora è la sua spada.»
«Farò forgiare per te una spada nuova Jorah, una spada degna del mio più fidato consigliere.»
«La brandirò con orgoglio e con onore e darò la mia vita per proteggere la tua Khaleesi.»
«Questo lo so, spero che non si debba arrivare mai a tanto. Perderti una volta è già stato difficile.»
Jorah si alzò dalla sedia e raggiunse Daenerys, poi si inginocchiò.
«Non mi hai mai perso Daenerys, sono qui e resterò al tuo fianco fino quando non ti vedrò sedere sul Trono di Spade.»
Vorrei poter ricambiare il tuo amore Jorah, vorrei davvero farlo. Ma non posso mio caro orso.
«Tra non molto ci sarà una riunione e voglio che tu ne prenda parte ser.»
«Ci sarò Khaleesi.»

 

 




TYRION

Mancava ormai poco all’incontro con tutti gli altri.
Era seduto sulle scalinate del trono scolpito nella roccia delle pareti di Roccia del Drago.
Il suo sguardo vagava nella grande stanza e soprattutto a Daenerys Targaryen, peccato che i suoi pensieri vennero interrotti quasi subito dall’ingresso di Varys che sembrava quasi sempre fluttuare.
Dannato di un eunuco, come fa?
Tyrion se lo era sempre chiesto.
«Vedo che ti stai preparando per l’incontro» disse Varys ammiccando alla coppa che Tyrion teneva in mano.
«Solo un po’.»
«E io che credevo che fossi cambiato.»
«Già, che peccato ti ho deluso. Cosa succede Varys? Non è per parlare di vino che sei qui, dico bene?»
«No mio signore» rispose e poi si avvicinò a Tyrion, tirò fuori le mani dalla sua tunica e gli porse una lettera con sopra il sigillo degli Stark.
«Dovrei chiederti perché ce l’hai tu?»
«Sono pur sempre il ragno ed è mio dovere essere informato su ogni cosa.»
«Cosa dice?»
«Non crederai che io l’abbia aperta vero? Così mi offendi.»
«Varys…»
«Sansa Stark chiede a suo fratello di fare ritorno al Nord.»
«Infondo è passato molto tempo dal suo arrivo e Daenerys deve pensare alla guerra contro Cersei oltre che al Nord.»
«Non appoggi questa alleanza… eppure non era ciò che volevi?»
«Certo che la appoggio, Daenerys avrà bisogno del Nord per vincere la guerra ma temo ciò che mia sorella farà mentre noi saremo via a combattere un’altra guerra. Conosciamo entrambi Cersei.»
«Questo è vero, ma la nostra regina sembra essere più che convinta di volare a Nord.»
«E sappiamo entrambi di come verrà accolta, nessuno ha dimenticato ciò che re Aerys ha fatto al nonno di Jon Snow e a suo zio Brandon.»
«Sono più che certo che il re del Nord sarà in grado di gestire la situazione e che alla fine tutti capiranno che vuole solo aiutare.»
«Lo spero amico mio, credo che sia ora di andare.»








JON

Erano tutti riuniti intorno al grande tavolo scolpito e dipinto, e Jon era agitato.
Ripensava alla notte trascorsa tenendo Daenerys tra le sue braccia, l’aveva osservata dormire, aveva sentito il suo calore e il battito del suo cuore, aveva asciugato le sue lacrime e l’aveva cullata finché non si era calmata.
Era così bella e indossava una corazza spessa, il mondo l’aveva ferita da prima ancora della sua nascita e la sua nascita stessa aveva causato la morte di sua madre.
«Mio signore prima di iniziare la riunione… è giunto un corvo per te. Dal Nord» disse Varys porgendo a Jon il messaggio.
«Ali oscure, oscure parole» disse Jon ricordando improvvisamente le parole di Catelyn Stark.
La sua mano tremava, aveva paura che fosse brutte notizie e che fosse accaduto qualcosa a Sansa in sua assenza anche se sapeva che sia Brienne che il suo metalupo avrebbero dato la loro vita pur di salvare quella di sua sorella.
Iniziò a leggerla e più leggeva e meno credeva a quelle parole, sentì l’aria mancargli improvvisamente.
Non può essere!
«Jon che cosa è successo?» chiese Daenerys.
Jon spostò lo sguardo dal messaggio al volto di Daenerys.
«Io… Arya e Bran sono tornati a Grande Inverno» disse lui incredulo.
«I tuoi fratelli? Sono felice per te» rispose lei.
«Ero certo che fossero morti.»
«Ma non è così e sono certo che non vedano l’ora di rivederti tanto quanto non la vedi tu.»
«E’ così ma… prima viene la guerra essere re vuol dire mettere il bene del popolo prima del proprio» disse Jon guardando Daenerys.
«Ebbene cosa facciamo?» domandò ser Davos.
«Se vogliamo che Cersei ci conceda una tregua dovremo fornirle delle prove. Conosco mia sorella e so che non crederebbe mai alla storia degli Estranei.»
«Nemmeno tu ci credevi, li chiamavi elfi maligni se ricordo bene.»
«E’ vero» rispose Tyrion sorridendo «ma è passato molto tempo da quella volta e se la nostra regina è disposta a crederti… la vera domanda è come faremo a portare un non-morto a mia sorella?»
«Una volta al Castello Nero due ranger che erano scomparsi assieme e a mio zio Benjen furono ritrovati morti, ma poi durante la notte si svegliarono e cercarono di uccidere il lord comandante. Spettro aveva sentito qualcosa e io sono intervenuto in tempo, mi rammarico di non aver potuto uccidere i suoi assassini.»
«Non incolparti, il passato è passato ormai e so che mio padre aveva molta fiducia in te, abbastanza da cederti Lungo Artiglio.»
«Basta una tua parola e sarà nuovamente dei Mormont.»
«Non occorre Jon, presto ser Jorah avrà una spada tutta sua» disse Daenerys sorridendo al suo vecchio amico.
«Quindi è possibile riportare indietro un non-morto?» chiese Tyrion.
«Lo è.»
Jorah si alzò dalla sedia.
«Con il tuo permesso Khaleesi, mi offro per questa missione.»
«Sei appena tornato Jorah.»
«Tu mi hai ordinato di guarire e di tornare per aiutarti a riprendere il Trono di Spade, ora permettimi di farlo.»
Lo sguardo di Daenerys si incupì.
«Andrò io, io ho chiesto il tuo aiuto e mio è il compito. Li ho combattuti altre volte e so cosa aspettarmi. Conosco le terre dei bruti.»
«Non puoi» disse Daenerys ancora più affranta.
«Io sono un re, non puoi impedirmi di partire. Lord Tyrion tu organizzerai un incontro con tua sorella, credo che tu sia l’unico in grado di poterlo fare.»
«Sopravvaluti le mie abilità. Ti assicuro che ci proverò Jon.»
«Bene, allora è tutto deciso» disse Daenerys, ma il suo sguardo era freddo e distante.
Perdonami, ma devo farlo.

  
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