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Autore: Hotaru_Key22    14/07/2019    1 recensioni
[Storia partecipante al contest "Un fiume di soulmate!AU" indotto da rhys89 sul forum di EFP]
Ogni individuo presente sulla Terra ha sul braccio un misuratore che indica quanto il suo soulmate sia in pericolo. Questa raccolta racconta alcuni dei momenti della storia di Trunks e Gohan del futuro, tenendo conto dei misuratori che entrambi hanno sulle rispettive braccia.
Dal testo:
"Nonostante i miei viaggi nel tempo, nonostante la voce nuovamente solare e spensierata di mia madre, ancora non riesco a fare a meno di chiedermi come sarebbero andate le cose se fossi riuscito a decifrare prima quel maledetto sorriso."
Genere: Angst, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Bulma, Goku, Mirai!Chichi, Mirai!Gohan, Mirai!Trunks
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Piccolo favore
Guardo fisso l’entrata della Capsule Corporation, senza riuscire a convincermi a suonare. Cosa dirò a Trunks, dopo quasi dieci anni che l’ho lasciato da solo? Ancora mi sento un idiota per essermene andato in quel modo. Cosa speravo di ottenere? Credevo davvero che avrei potuto salvare qualcuno? L’unico risultato è stato quello di lasciare ad un ragazzino, che aveva ancora così tanto da imparare, la gravosa responsabilità di salvare il mondo. Sorrido nel constatare che c’è riuscito perfettamente.
Prendo un profondo respiro e busso, preparandomi a tutte le sue domande e ripercorrendo mentalmente il racconto riguardo a come sono ritornato in vita.
Dopo sette anni dalla sconfitta di Cell, nel passato, si era presentata una nuova minaccia: un certo Babidi aveva scatenato un mostro, creando parecchi problemi. Comunque, alla fine di questa avventura, il Son Goku del passato era riuscito a tornare in vita e la Bulma del suo tempo gli aveva chiesto un piccolo favore. Lei aveva costruito una macchina del tempo e lui aveva viaggiato fino ad arrivare nel mio presente, dove si era teletrasportato su un pianeta, il nuovo Namec, e aveva convinto Dende, una mia vecchissima conoscenza ad andare sulla Terra per diventare Dio. Con lui erano riapparse le sfere del drago e lo stesso Goku aveva espresso come desiderio che tutti coloro fossero stati uccisi dagli androidi potessero tornare in vita e che le città distrutte venissero ristabilite.
Sono rimasto sorpreso quando ho notato di essere stato riammesso nel mondo dei vivi, ma lo sono stato ancora di più quando ho rivisto mio padre.
«Ciao, Gohan» mi aveva salutato lui, orgoglioso, abbracciandomi.
Dopo qualche mia domanda mi ha spiegato per filo e per segno quel che era successo e io mi sono fatto promettere di ringraziare Bulma non appena fosse tornato nel suo tempo.
Come prima cosa sono andato a trovare mia madre, che è quasi svenuta non appena ha visto me e mio padre alla porta. Ha pianto moltissimo e non riusciva a smettere di sorridere. L’ho trovata una scena dolcissima. Mio padre le ha detto che poteva rimanere solo per poco tempo, perché lui era morto per un attacco di cuore e non per mano degli androidi. Non so di preciso perché le abbia mentito, ma posso immaginare lo abbia fatto perché lei non si senta a disagio a stare con qualcuno che non è propriamente suo marito. Li ho lasciati da soli, affinché mia madre possa recuperare con serenità tutto il tempo perduto.
E ora mi trovo qui in attesa, impaziente di rivedere il mio allievo, il mio più grande amico ed il mio unico amore.
La porta viene aperta dallo stesso Trunks, che sgrana gli occhi e rimane immobile a fissarmi.
«Gohan…» sussurra quasi impercettibilmente.
Io gli sorrido e mi chino appena, poi mi scuso: «Sono imperdonabile per averti lasciato da solo. Non proverò neanche a giustificarmi, io…»
Non riesco a finire la frase che le labbra dell’uomo che Trunks è diventato sono pressate sulle mie ed il mio petto sembra esplodere, incapace di contenere la furia che è diventata il mio cuore.
Ci stacchiamo dopo almeno un minuto e rimaniamo in silenzio, senza potere smettere di specchiarci l’uno negli occhi dell’altro.
L’unico suono a rompere quell’inaspettata quiete è il grido di Bulma proveniente dalla cucina. Trunks si volta a malincuore e mormora qualche scusa, prima di correre da sua madre. Io tiro un sospiro di sollievo e sorrido: Vegeta dev’essere tornato a casa.




NdA: nel volume 33 del manga (non so dove sia collocato nell’anime) Goku chiede a Junior di dividersi nuovamente dal supremo per poter ricreare le sfere del drago, ma questo gli comunica che non è possibile fare una cosa del genere. A questo punto Goku si reca sul nuovo Namec e chiede a Dende di diventare il nuovo Dio. Sarà proprio lui a ricreare le sfere del drago. Una volta che questo avviene nel passato, mi sono chiesta, perché non può avvenire anche nel futuro?

 
   
 
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